Adesione della Bulgaria e della Romania allo spazio Schengen
6.12.2022
Interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta P-003953/2022
al Consiglio
Articolo 138 del regolamento
Petar Vitanov (S&D), Sophia in 't Veld (Renew), Javier Moreno Sánchez (S&D), Brando Benifei (S&D), Juan Fernando López Aguilar (S&D), Jens Geier (S&D), Birgit Sippel (S&D), Gabriele Bischoff (S&D), Domènec Ruiz Devesa (S&D), Thijs Reuten (S&D), Mohammed Chahim (S&D), Agnes Jongerius (S&D), Elena Yoncheva (S&D), Sergei Stanishev (S&D), Milan Brglez (S&D), Nils Ušakovs (S&D), Eugen Tomac (PPE), Emil Radev (PPE), Vlad-Marius Botoş (Renew), Franc Bogovič (PPE), Matjaž Nemec (S&D), Kosma Złotowski (ECR), Ilhan Kyuchyuk (Renew), Marian-Jean Marinescu (PPE), Andrey Kovatchev (PPE), Claudia Gamon (Renew), Francisco Guerreiro (Verts/ALE), Eva Maydell (PPE), Tsvetelina Penkova (S&D), Iskra Mihaylova (Renew), Cyrus Engerer (S&D), Atidzhe Alieva-Veli (Renew), Beata Kempa (ECR), Leila Chaibi (The Left), Andrey Novakov (PPE), Josianne Cutajar (S&D), Radan Kanev (PPE), Monika Beňová (S&D), Robert Hajšel (S&D), Marc Angel (S&D), Ivo Hristov (S&D), Dan Nica (S&D), Maria Grapini (S&D), Rovana Plumb (S&D), Alex Agius Saliba (S&D), Eva Kaili (S&D), Tudor Ciuhodaru (S&D), Vilija Blinkevičiūtė (S&D), Isabel García Muñoz (S&D), Carmen Avram (S&D), Márton Gyöngyösi (NI), Andris Ameriks (S&D), Angel Dzhambazki (ECR), Andrey Slabakov (ECR), Sylvie Guillaume (S&D), Iuliu Winkler (PPE), Liudas Mažylis (PPE), György Hölvényi (PPE), Miriam Lexmann (PPE), Asim Ademov (PPE), Konstantinos Arvanitis (The Left), Petros Kokkalis (The Left), Biljana Borzan (S&D), Joachim Stanisław Brudziński (ECR), Katarina Barley (S&D), Alexander Alexandrov Yordanov (PPE), Leszek Miller (S&D), Romana Tomc (PPE), Bronis Ropė (Verts/ALE), Marina Kaljurand (S&D), Victor Negrescu (S&D), Ondřej Kovařík (Renew), Klára Dobrev (S&D)
La Bulgaria e la Romania sono giuridicamente tenute ad attuare l'acquis di Schengen, salvo le disposizioni relative all'eliminazione delle frontiere interne. I due Stati membri non possono esercitare clausole di adesione o non adesione e si assumono tutte le responsabilità per le frontiere esterne Schengen senza beneficiare dei vantaggi dello spazio Schengen.
La Bulgaria e la Romania hanno completato il processo di valutazione Schengen con esito positivo nel 2011, come è stato debitamente riconosciuto dal Consiglio[1]. Tuttavia, per oltre 11 anni non sono state prese decisioni politiche sull'eliminazione dei controlli alle frontiere interne.
Ciò premesso, può il Consiglio rispondere ai seguenti quesiti:
- 1.Nei precedenti allargamenti dello spazio Schengen, i membri del Consiglio hanno richiesto valutazioni supplementari prima di votare sulla decisione del Consiglio?
- 2.Esiste una base giuridica per collegare l'eliminazione delle frontiere interne ai risultati conseguiti in altri settori d'intervento?
- 3.Richiedere a uno Stato membro di assumersi la piena responsabilità della politica comune in un determinato ambito, privandolo al contempo dei relativi vantaggi per un periodo indefinito, costituisce una violazione del principio di leale cooperazione?
Presentazione: 6.12.2022
- [1] Conclusioni del Consiglio sulla Romania (documento 9166/11 del Consiglio del 9 giugno 2011) e sulla Bulgaria (documento 9167/11 del Consiglio del 9 giugno 2011).