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Interrogazione parlamentare - P-002714/2023Interrogazione parlamentare
P-002714/2023

Mercato del grano duro, crollo dei prezzi e criticità dell'espansione turca nel settore cerealicolo

Interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta  P-002714/2023
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Lucia Vuolo (PPE)

La Turchia, un paese storicamente deficitario sotto il profilo cerealicolo e con un mercato del grano duro nazionalizzato, è entrata nel mercato libero nel luglio 2023. All'improvviso, i quantitativi di durum esportati dalla Turchia sono aumentati esponenzialmente. Parallelamente, la Borsa merci di Foggia ha riaperto, dopo quattro settimane di chiusura estiva, con un calo di 60 euro/tonnellata rispetto alla seduta del 2 agosto[1].

Nel quinquennio 2018-2022, la quota media di grano duro che l'Italia ha importato dalla Turchia è stata dell'1,4%. Nel 2023 è arrivata al 44,5%[2].

Il notevole incremento della quota è imputabile a un prezzo all'esportazione anomalo del grano duro turco, essendo quest'ultimo più basso rispetto al prezzo imposto dal "Turkish Grain Board"[3] per il commercio interno del medesimo prodotto.

Alla luce di tale situazione, può la Commissione chiarire se:

Presentazione: 20.9.2023

Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2023
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