PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE
6 settembre 2000
- –Evelyne Gebhardt e Eryl Margaret McNally, a nome del gruppo PSE
- –Willy C.E.H. De Clercq, Diana Paulette Wallis e Elly Plooij-van Gorsel, a nome del gruppo ELDR
- –Emma Bonino, Marco Cappato, Mario Walter Mauro, Gianfranco Dell'Alba, Benedetto Della Vedova, Olivier Dupuis e Marco Pannella
- –ELDR (B5‑0702/2000),
- –PSE (B5‑0755/2000),
Risoluzione del Parlamento europeo sulla clonazione di embrioni umani a fini terapeutici
Il Parlamento europeo,
– vista la decisione del governo del Regno Unito di presentare un progetto di legge che consente la clonazione di embrioni umani a fini terapeutici, pur mantenendo il divieto della clonazione a fini riproduttivi; visti gli analoghi sviluppi negli Stati Uniti,
– vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 98/44/CE, del 6 luglio 1998, sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche[1],
– viste le sue risoluzioni del 15 gennaio 1998 sulla clonazione di esseri umani[2] e del 30 marzo 2000 sulla decisione dell’Ufficio europeo dei brevetti in merito al brevetto n. PE 695351 concesso l’8 dicembre 1999[3],
A. considerando che la ricerca scientifica, che costituisce un fattore chiave per il progresso umano, deve essere portata avanti, ma che tuttavia essa non deve compromettere la dignità e l’integrità dell’essere umano,
B. considerando che il progresso scientifico nella tecnologia della cellula umana offre nuove opportunità nel settore della ricerca farmaceutica e medica, dell’assistenza sanitaria e del trattamento di malattie genetiche finora incurabili,
C. considerando che alcune tecniche e il loro possibile abuso, in particolare la clonazione di embrioni umani, suscitano forti inquietudini e sollevano seri problemi etici che devono essere oggetto di una discussione pubblica informata e di ampia portata,
D. considerando che il pubblico deve essere pienamente informato e che l’Unione europea deve svolgere un ruolo di primo piano nella promozione di un dibattito pubblico,
1. ricorda che la direttiva 98/44/CE vieta qualsiasi uso di embrioni umani per scopi industriali o commerciali;
2. ribadisce che ogni individuo ha il diritto alla propria identità genetica e che la clonazione di esseri umani, ovvero la riproduzione di esseri umani identici, deve essere vietata;
3. ribadisce la sua convinzione che è fondamentale definire orientamenti etici e giuridici basati sul rispetto della dignità umana per disciplinare l'impiego di queste nuove tecnologie nel settore della biotecnologia;
4. esorta il Gruppo europeo per l’etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie a esprimere al più presto il suo parere sulla clonazione di embrioni umani per scopi terapeutici e invita la Commissione a verificare la sua conformità con il diritto europeo;
5. decide di istituire una commissione temporanea sulla bioetica, allo scopo di fornire una piattaforma pubblica per una discussione informata e approfondita di tali questioni;
6. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e parlamenti degli Stati membri.