PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE
13 giugno 2001
- –John Walls Cushnahan e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE
- –Glyn Ford, a nome del gruppo PSE
- –Jules Maaten, a nome del gruppo ELDR
- –Patricia McKenna, a nome del gruppo Verts/ALE
- –Luigi Vinci, a nome del gruppo GUE/NGL
- –Verts/ALE (B5‑0433/2001),
- –GUE/NGL (B5‑0441/2001),
- –ELDR (B5‑0451/2001),
- –PPE-DE (B5‑0458/2001),
- –PSE (B5‑0467/2001),
Risoluzione del Parlamento europeo sulla Malaysia
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Malaysia,
– visto l'articolo 5 della Costituzione federale della Malaysia che garantisce a tutti i malesi il diritto alla libertà personale,
A. considerando che la situazione dei diritti umani in Malaysia si è rapidamente deteriorata, in larga misura a causa della determinazione del Primo Ministro Mahathir di schiacciare i suoi rivali politici,
B. considerando che la Legge sulla sicurezza interna (ISA) consente al governo malese di imporre detenzioni a tempo indeterminato senza capi di accusa o processo nei confronti di qualsiasi persona sospettata di agire in modo pregiudizievole alla sicurezza nazionale e che vi è stato fatto frequente ricorso per arrestare oppositori politici e attivisti dei diritti umani, mentre i detenuti sono stati sottoposti a maltrattamenti fisici e a pressioni psicologiche intense talvolta paragonabili alla tortura,
C. considerando che, oltre all'ISA, l'articolo 149 della Costituzione malese ha dato legittimazione ad altre leggi utilizzate dalle autorità per detenere migliaia di malesi senza processo per presunti reati, leggi quali il Decreto di emergenza (Ordine pubblico e prevenzione della criminalità) 1969 e la Legge sulle droghe pericolose (Misure straordinarie di prevenzione) 1985,
D. considerando che numerose organizzazioni della società civile malese hanno coerentemente chiesto per molti anni al loro governo di abolire l'ISA e di liberare immediatamente tutte le persone arrestate ai sensi di tale legge,
E. considerando che, secondo i rapporti di Suhakam e di altre organizzazioni malesi e internazionali, attualmente oltre 40 persone sarebbero detenute ai sensi dell'ISA, di cui almeno otto per aver pacificamente espresso le proprie convinzioni politiche o religiose, mentre alcuni sono stati detenuti in luogo segreto senza poter ricevere visite da parte delle famiglie o dei propri legali,
F. considerando che, secondo quanto fatto sapere da organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti dell'uomo, il 2 giugno nei confronti di altri quattro attivisti politici (Mohamed Ezam Mohd Nor, Saari Sungib, Hishamuddin Rais e Tian Chua) sono stati spiccati mandati di cattura e detenzione per due anni ai sensi dell'ISA solamente perché avevano esercitato i loro diritti a livello di legittima associazione politica ed espressione di dissenso,
G. considerando che la Corte suprema della Malacca, a Shah Alam, nel decretare la liberazione di due detenuti ai sensi dell'ISA con la procedura di habeas corpus, il 30 maggio, ha esortato il parlamento malese a rivedere approfonditamente l'ISA,
H. considerando che la garanzia di non essere mai detenuto senza un processo pubblico ed equo costituisce un basilare diritto umano,
1. deplora che le autorità malesi continuino a avvalersi della Legge sulla sicurezza interna per detenere oppositori politici e attivisti dei diritti umani e, così facendo, neghino a questi ultimi la possibilità di accedere alla giustizia in un tribunale pubblico, e invita le stesse a liberare tali detenuti o, altrimenti, a incriminarli e a garantire che vengano processati senza indugio in modo equo;
2. chiede alle autorità malesi di rispettare gli obblighi da loro internazionalmente contratti in materia di diritti dell'uomo e a garantire ai loro cittadini il diritto alla libertà di espressione e di associazione, di aderire alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e di adeguare la Costituzione malese, di abolire l'ISA e di applicare leggi che garantiscano processi pubblici ed equi per tutti i detenuti;
3. esorta l'Unione europea e i suoi Stati membri ad esercitare pressioni sul governo malese affinché rispetti i diritti dell'uomo e invita il Consiglio e la Commissione a sollevare questi problemi in occasione sia del prossimo Partenariat UE-Malaysia che si terrà a Kuala Lumpur il 5-6 novembre 2001 che della prossima riunione ministeriale UE-ASEAN;
4. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al parlamento e al governo della Malaysia.