PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE
10.1.2005
- –Elmar Brok, Antonio Tajani e James Elles, a nome del gruppo PPE-DE
- –Jan Marinus Wiersma, a nome del gruppo PSE
- –Cecilia Malmström, a nome del gruppo ALDE
- –Anna Elzbieta Fotyga e Konrad Szymański, a nome del gruppo UEN
- –ALDE (B6‑0021/2005)
- –PSE (B6‑0025/2005)
- –UEN (B6‑0026/2005)
- –PPE-DE (B6‑0028/2005)
Risoluzione del Parlamento europeo sulle relazioni transatlantiche
Il Parlamento europeo,
– viste la Dichiarazione transatlantica sulle relazioni tra l'Unione europea e gli Stati Uniti del 1990 e la Nuova agenda transatlantica del 1995,
– vista la sua risoluzione del 22 aprile 2004 sullo stato del partenariato transatlantico alla vigilia del vertice UE-USA di Dublino del 25 e 26 giugno 2004,
– visti i risultati del vertice UE-Stati Uniti svoltosi il 25 e 26 giugno 2004 a Dublino,
– visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che le relazioni tra le società civili d'Europa e degli Stati Uniti sono fondate su solide radici e su valori comuni quali la democrazia, i diritti umani e la preminenza del diritto, la sostenibilità delle economie e la sostenibilità dello sviluppo,
B. sottolineando che la lotta al terrorismo può avere successo solo se l'azione sarà condotta attraverso un partenariato transatlantico rafforzato che difenda con coerenza i valori basilari sui quali è stato costruito,
C. considerando che la nuova situazione in Medio Oriente rappresenta l'occasione per un'iniziativa comune nella regione allo scopo di giungere ad un accordo definitivo e globale,
D. considerando che la situazione nella Baia di Guantanamo, che si protrae ormai da tempo, sta creando tensioni a livello delle relazioni transatlantiche, in quanto l'Unione europea non può accettare simili irregolarità sul piano giuridico e giudiziario, che minano i valori più fondamentali dello Stato di diritto,
E. considerando che il vertice UE-Stati Uniti svoltosi a Dublino ha permesso di realizzare modesti progressi dando nuovo impulso al rafforzamento del partenariato economico - ad esempio attraverso misure volte a favorire passi avanti nel settore dei mercati finanziari e attraverso i negoziati per la conclusione di un accordo transatlantico relativo al settore dell'aviazione -, oltre ad aver affrontato nel contesto di dichiarazioni comuni la situazione nel Medio Oriente allargato nonché taluni aspetti inerenti alla lotta al terrorismo e alla proliferazione delle armi di distruzione di massa,
C. considerando che la Nuova agenda transatlantica del dicembre 1995 deve essere riveduta con urgenza per tener conto della realtà attuale,
1. auspica che il secondo mandato del Presidente Bush e la nuova Amministrazione segnino l'avvio di un nuovo capitolo nelle relazioni transatlantiche; esprime la disponibilità dell'Unione europea, e segnatamente del Parlamento europeo, a cooperare e lavorare insieme per risolvere problemi planetari che richiedono un impegno a livello mondiale e un approccio comune; valuta positivamente, a questo proposito, il fatto che nel febbraio 2005 il Presidente Bush sarà in visita presso le istituzioni europee;
2. si compiace dei progressi realizzati durante l'ultimo vertice UE-Stati Uniti, svoltosi il 26 giugno 2004 in Irlanda, quanto al rafforzamento del partenariato transatlantico; ritiene che la disponibilità ad avviare azioni comuni in un'ampia gamma di settori rappresenti un segnale positivo per il futuro del partenariato e sia espressione della consapevolezza che lavorare insieme è meglio che seguire strada diverse;
3. è cosciente del fatto che, su numerosi temi politici quali il Tribunale penale internazionale e il Protocollo di Kyoto, esistono divergenze di analisi, diagnosi e approccio politico tra l'Unione europea e gli Stati Uniti; si dichiara preoccupato per i rischi potenziali del crescente disavanzo del bilancio federale statunitense per l'economia mondiale e l'equilibrio dei mercati valutari internazionali; sollecita un ulteriore dibattito sugli ambiti politici in cui le posizioni dell'Unione europea e degli Stati Uniti restano fortemente divergenti ed auspica che la nuova Amministrazione si impegnerà effettivamente per rafforzare il partenariato tra l'Unione europea e gli Stati Uniti;
4. propone di istituire una "comunità d'azione" transatlantica per la cooperazione e le sfide regionali e globali che si concentri in particolare sui seguenti tre campi d'azione comune:
- (a)sviluppo di un'iniziativa di pace in Medio Oriente, d'accordo con i governi e i popoli della regione, al fine di contribuire alla soluzione dei conflitti esistenti, inclusa la promozione della democrazia in Palestina, Iran e Iraq;
- (b)perseguimento dell'obiettivo della sicurezza mondiale, compito questo da affrontare tenendo conto delle seguenti priorità:
- -lotta al terrorismo internazionale e alla proliferazione delle armi di distruzione di massa come pure rilancio del controllo negoziato degli armamenti e del disarmo a livello multilaterale, all'interno del sistema delle Nazioni Unite, nonché a livello bilaterale;
- -esigenza di affrontare le cause del terrorismo, ad esempio mediante il coordinamento nel settore degli aiuti allo sviluppo e l'appoggio ai processi democratici emergenti, nel pieno rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale; invita entrambe le parti ad impegnarsi attivamente per la riforma delle Nazioni Unite, e in particolare del Consiglio di sicurezza, compresa la composizione di quest'ultimo, per renderlo più efficace e responsabile e accrescerne la capacità di dare attuazione alle proprie decisioni;
- -necessità di trovare una risposta efficace - sulla base condivisa degli obiettivi di sviluppo del millennio - alle nuove sfide globali che oltrepassano i confini nazionali, nella fattispecie la riduzione della povertà, le malattie trasmissibili e il degrado dell'ambiente, in particolare promuovendo il dialogo sulla protezione del clima e sulle emissioni legate ai trasporti; ritiene, a tale riguardo, che la catastrofe dello tsunami costituisca l'occasione per un'azione comune e concertata di assistenza e soccorso ai paesi colpiti, che si affianchi a quella delle Nazioni Unite e che dovrà essere seguita da un programma a lungo termine di risanamento e ricostruzione finalizzato allo sviluppo sostenibile della regione;
- (c)nuovo impulso al rafforzamento del partenariato economico, concentrandosi su idee specifiche che promuovano al massimo l'integrazione economica transatlantica, lavorando per la conclusione di un accordo transatlantico globale nel settore dell'aviazione e imprimendo un'accelerazione al dialogo per la regolamentazione del mercato finanziario, al fine di promuovere un mercato transatlantico dei capitali dinamico e aperto; ritiene che tale dialogo potrebbe fungere da modello in altri settori per progredire verso l'obiettivo del completamento del mercato transatlantico entro il 2015;
5. ritiene che le suddette iniziative dovrebbero portare, entro il dicembre 2005, al raggiungimento di un accordo tra i partner transatlantici per l'aggiornamento della Nuova agenda transatlantica 1995 e la sua sostituzione con un Accordo transatlantico di partenariato da attuare a partire dal 2007;
6. ritiene che occorra attivare pienamente il dialogo transatlantico tra legislatori (TLD), istituire immediatamente un sistema di allerta rapido tra le due parti e trasformare gradualmente l'attuale scambio interparlamentare in una "Assemblea transatlantica" di fatto;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai Parlamenti degli Stati membri e al Presidente e al Congresso degli Stati Uniti d'America.