Proposta di risoluzione comune - RC-B6-0035/2005Proposta di risoluzione comune
RC-B6-0035/2005

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

12.1.2005

presentata a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento da
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi: sulla tratta di donne e di minori in Cambogia

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RC-B6-0035/2005
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Risoluzione del Parlamento europeo sulla tratta di donne e di minori in Cambogia

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Cambogia, in particolare quelle dell'11 febbraio 2004 e del 12 marzo 2003,

–  visto l'accordo di cooperazione tra la Comunità europea e il Regno di Cambogia, entrato in vigore il 1° novembre 1999,

–  visti il documento strategico CE-Cambogia per il periodo 2000-2003 e il Programma indicativo nazionale 2005-2006,

–  vista la dichiarazione della Presidenza locale dell'Unione europea a nome dei Capi missione dell'UE a Phnom Penh sull'attacco contro un rifugio per vittime del traffico di esseri umani gestito dall'associazione "Agir pour les femmes en situation précaire" (AFESIP),

–  viste la Convenzione sui diritti dell'infanzia e la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne delle Nazioni Unite, ratificate dalla Cambogia e da tutti gli Stati membri dell'Unione,

–  visti il Protocollo delle Nazioni Unite inteso a prevenire, reprimere e lottare contro la tratta di persone, in particolare di donne e bambini, e la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata internazionale,

–  visti gli orientamenti dell'UE sulla protezione degli attivisti dei diritti dell'uomo approvati dal Consiglio europeo nel luglio 2004,

–  visto l'accordo tra le Nazioni Unite e la Cambogia riguardante una dotazione finanziaria per un tribunale speciale per i crimini di guerra in Cambogia,

–  visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.  considerando l'attacco al centro Srey Khan dell'associazione AFESIP, nel quale si trovavano 91 donne e ragazze, 83 delle quali erano state liberate il giorno prima da agenti del dipartimento per la lotta contro il traffico di esseri umani e la protezione dei minori da un hotel in cui si praticava la prostituzione,

B.  considerando che la sorte di queste 91 donne e ragazze è ignota,

C.  considerando che nel corso dell'operazione di polizia otto persone sono state arrestate, per essere poi liberate il giorno successivo,

D.  considerando che Somaly Mam, un'attivista che lavora a favore dei bambini costretti alla prostituzione, ha ricevuto minacce di morte e che il governo cambogiano non può garantire la sua protezione,

E.  considerando che il traffico di esseri umani e lo sfruttamento sessuale sono una forma di schiavitù moderna e costituiscono flagranti violazioni dei diritti umani fondamentali, commesse da reti criminali che operano a livello internazionale; che si tratta di attività lucrative per i trafficanti,

F.  considerando che il traffico di esseri umani è in aumento a causa della povertà, della disoccupazione, della vulnerabilità di donne e bambini, del degradarsi delle condizioni sociali nei paesi d'origine, dei forti profitti e dei bassi rischi per i trafficanti e della domanda di donne e bambini a fini di prostituzione o di altre forme di sfruttamento sessuale,

G.  considerando che sono necessari ulteriori sforzi nella lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani,

H.  considerando che in occasione della 7a riunione del gruppo consultivo sulla Cambogia tenutasi il 6 e 7 dicembre 2004 i partecipanti hanno convenuto su una serie di indicatori comuni, tra cui l'adozione di leggi contro la violenza domestica e contro il traffico di esseri umani, per aiutare il governo della Cambogia e i partner per lo sviluppo a controllare i risultati che si realizzeranno nel prossimo anno,

I.  considerando che il governo cambogiano ha creato un comitato interministeriale che indagherà sull'attacco contro il centro dell'AFESIP,

1.  denuncia lo sfruttamento sessuale dei minori come un crimine "erga omnes" e come un attacco ai diritti fondamentali del bambino che deve essere combattuto a tutti i livelli;

2.  sottolinea la sua preoccupazione per la prostituzione infantile in Cambogia e per il traffico di esseri umani, sia verso la Cambogia che in provenienza da tale paese, allo scopo di utilizzarli per il lavoro forzato, la prostituzione e l'accattonaggio nonché nelle adozioni illegali;

3.  ricorda i principi della Carta dei diritti dell'uomo, in particolare i diritti delle bambine, nel caso dello sfruttamento sessuale di minori in Asia e nel resto del mondo;

4.  condanna l'attacco dell'8 dicembre 2004 contro il rifugio dell'associazione AFESIP per le vittime del traffico di esseri umani a Phnom Penh e il rapimento di 91 tra donne e ragazze, alcune delle quali minorenni;

5.  condanna l'industria del turismo sessuale in Cambogia e negli altri paesi in cui si verifica e chiede che gli Stati membri dell'UE introducano ed applichino la legislazione necessaria per assicurare alla giustizia tutti coloro che sono implicati nel turismo sessuale che sfrutta i minori;

6.  insiste affinché la Commissione tenga conto dei diritti dei bambini e delle donne vittime del traffico nella programmazione della sua politica dei diritti dell'uomo, nel quadro dell'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani;

7.  chiede che la Commissione appoggi le organizzazioni di difesa dei diritti dell'uomo in Cambogia, in particolare le organizzazioni che si dedicano alla protezione delle vittime del traffico di esseri umani e dello sfruttamento sessuale;

8.  accoglie positivamente la decisione del governo della Cambogia di istituire un comitato interministeriale comprendente, come osservatori, rappresentanti delle missioni estere e delle organizzazioni non governative nazionali e internazionali, per approfondire le indagini e interrogare personalmente le donne in questione;

9.  confida in un risultato positivo ed equo dei lavori del neoistituito comitato interministeriale e riconosce che le autorità cambogiane hanno compiuto sforzi per lottare contro il traffico di donne e bambini; sottolinea tuttavia la necessità di aumentare il numero dei procedimenti giudiziari e delle condanne a carico dei trafficanti per porre fine alla tratta delle donne e alla prostituzione infantile;

10.  invita le autorità cambogiane a garantire la sicurezza delle organizzazioni che si occupano di protezione dell'infanzia e dei loro collaboratori, in particolare le organizzazioni che si adoperano per portare assistenza alle vittime del traffico e dello sfruttamento sessuale;

11.  invita le autorità cambogiane a garantire la sicurezza di Somaly Mam, la cui vita è in pericolo;

12.  invita il governo della Cambogia a ratificare il Protocollo dell'ONU inteso a prevenire, reprimere e lottare contro la tratta di persone, in particolare di donne e bambini, e la convenzione dell'ONU contro la criminalità organizzata;

13.  invita gli Stati membri dell'UE ad agire congiuntamente nella lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani, in particolare di minori;

14.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo della Cambogia e ai governi degli Stati membri dell'ASEAN.