Proposta di risoluzione comune - RC-B6-0340/2006Proposta di risoluzione comune
RC-B6-0340/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

14.6.2006

presentata a norma dell'articolo 103, paragrafo 4, del regolamento da
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi: sulla Tunisia

Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
RC-B6-0340/2006
Testi presentati :
RC-B6-0340/2006
Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo sulla Tunisia

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione dei diritti dell'uomo in Tunisia, e più in particolare le risoluzioni approvate il 29 settembre 2005 e il 15 dicembre 2005,

–  visto l'accordo di associazione euro-mediterraneo tra l'Unione europea e la Tunisia, entrato in vigore il 1° marzo 1998,

–  vista la comunicazione della Commissione "Imprimere un nuovo impulso alle azioni dell'UE con i partner mediterranei nel campo dei diritti umani e della democratizzazione", del maggio 2003,

–  vista la comunicazione della Commissione sul "Decimo anniversario del partenariato euro-mediterraneo, un programma di lavoro per far fronte alle sfide dei prossimi cinque anni", dell'aprile 2005,

–  vista la comunicazione della Commissione sulla politica europea di vicinato del 12 maggio 2004 e il suo piano d'azione UE-Tunisia, entrato in vigore il 4 luglio 2005,

–  visti gli orientamenti del Consiglio sulla protezione dei difensori dei diritti dell'uomo, approvati nel giugno 2004,

–  viste le dichiarazioni del presidente in carica del Consiglio e della Commissione rilasciate in occasione del dibattito del 13 dicembre 2005 sui diritti dell'uomo in Tunisia,

–  vista la sua relazione sulla clausola relativa ai diritti dell'uomo e alla democrazia negli accordi dell'Unione europea, approvata il 16 febbraio 2006,

–  viste le iniziative adottate dalle presidenze dell'Unione europea in materia di diritti dell'uomo in Tunisia tra settembre 2005 e maggio 2006,

–  vista la nomina della Tunisia alla presidenza dell'APEM il 1° aprile 2006,

–  vista la riunione della commissione politica dell'APEM del 7 giugno 2006,

–  vista l'elezione della Tunisia al Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e i suoi impegni in materia di diritti dell'uomo,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che i diritti dell'uomo costituiscono un elemento essenziale delle relazioni dell'Unione europea con la Tunisia, conformemente all'articolo 2 dell'accordo di associazione UE-Tunisia e al suo piano d'azione della politica europea di vicinato;

B.  ricordando, a tale riguardo, che la Tunisia si è impegnata, nel quadro di questo piano d'azione, a promuovere la democrazia e il rispetto delle libertà fondamentali conformemente alle convenzioni internazionali e che l'attuazione di questi impegni è un elemento fondamentale dello sviluppo delle relazioni tra l'Unione europea e la Tunisia,

C.  ricordando le tre richieste presentate dalla Commissione alle autorità tunisine in questa stessa data in merito allo sblocco immediato dei fondi europei assegnati ai progetti della società civile, l'attuazione del programma di riforma del sistema giudiziario e la creazione di una sottocommissione diritti dell'uomo,

D.  considerando al riguardo che l'unico risultato ottenuto dalla Commissione è stata la conclusione di una convenzione di finanziamento per la riforma della giustizia,

E.  considerando che la legge che crea un Istituto superiore degli avvocati, prevista da tale convenzione, è stata approvata all'inizio di maggio dal parlamento tunisino senza che si tenesse conto dei risultati delle consultazioni con l'ordine degli avvocati e sottolineando che il relatore speciale delle Nazioni Unite per l'indipendenza dei giudici e degli avvocati non ha ancora ricevuto un invito da parte del governo tunisino,

F.  preoccupato per il divieto di organizzare il Congresso della Lega tunisina e dei diritti dell'uomo (LTDH), previsto nei giorni 26 e il 27 maggio scorsi, e per il ricorso alla forza e agli atti di violenza nei confronti dei difensori dei diritti dell'uomo e degli osservatori internazionali,

G.  ricordando che la Lega tunisina per i diritti dell'uomo è la prima Lega araba e africana dei diritti dell'uomo ed è uno dei pilastri della società civile indipendente in Tunisia,

H.  considerando che la situazione dei diritti e delle libertà in Tunisia resta preoccupante e che le iniziative adottate sinora dal Consiglio e dalla Commissione hanno evidenziato chiaramente i propri limiti,

I.  considerando che la Tunisia ricopre la presidenza dell'Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM) dal 1° aprile 2006 e che ciò costituisce un'importante responsabilità per questo paese ai fini della promozione della democrazia e dei diritti dell'uomo nel quadro del partenariato euro-mediterraneo,

J.  ricordando il ruolo che la Tunisia svolge ai fini dello sviluppo di uno spazio euro-mediterraneo della pace, della prosperità e della libertà,

1.  ricorda che la Tunisia e l'Unione europea sono legate dal 1998 da un accordo di associazione euro-mediterraneo, che prevede all'articolo 2 una clausola relativa ai diritti dell'uomo, la qual cosa costituisce un elemento essenziale di tale accordo;

2.  deplora il fatto che la situazione delle libertà e dei diritti dell'uomo in Tunisia resti preoccupante e chiede alle autorità tunisine di rispettare gli obblighi internazionali;

3.  auspica di ottenere dalle autorità tunisine chiarimenti in merito al divieto di organizzare il Congresso della LTDH e agli eventuali atti di violenza perpetrati nei confronti dei difensori dei diritti dell'uomo e dei magistrati tunisini;

4.  chiede alla Presidenza dell'Unione europea di fare una dichiarazione pubblica sul divieto dello svolgimento del Congresso della LTDH e sugli atti di violenza nei confronti dei difensori dei diritti dell'uomo, degli avvocati e dei magistrati tunisini;

5.  rinnova la sua richiesta al Consiglio e alla Commissione di convocare una riunione del consiglio di associazione al fine di discutere la situazione dei diritti dell'uomo in Tunisia;

6.  chiede, a tale riguardo, al Consiglio e alla Commissione di adottare rapidamente tutte le misure necessarie nei confronti delle autorità tunisine affinché siano sbloccati i fondi europei assegnati ai progetti della società civile e che Abbou sia liberato; chiede che, in Tunisia, l'azione dei difensori dei diritti dell'uomo sia pienamente garantita, in conformità delle linee direttrici dell'UE in tale settore;

7.  chiede alla Commissione di mettere tutto in opera affinché il progetto di sostegno alla riforma della giustizia garantisca l'indipendenza del potere giudiziario e la libertà d'azione dei magistrati; chiede, parallelamente, alle autorità tunisine di accettare la visita del Relatore speciale delle Nazioni Unite sull'indipendenza dei giudici e degli avvocati;

8.  ritiene che l'attuazione delle riforme in corso deve essere considerata una priorità del partenariato tra l'UE e la Tunisia e costituire un elemento fondamentale dello sviluppo armonioso delle relazioni tra l'Unione europea e la Tunisia

9.  auspica che i lavori nel quadro dell'APEM siano agevolati da una migliore cooperazione della presidenza tunisina in termini di rispetto dei diritti dell'uomo e si attende sensibili miglioramenti in questo settore, in particolare per quanto concerne la prossima assemblea plenaria dell'APEM ;

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al parlamento tunisini nonché all'ufficio di presidenza dell'Assemblea parlamentare euro-mediterranea.

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione m.