Proposta di risoluzione comune - RC-B6-0460/2006Proposta di risoluzione comune
RC-B6-0460/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

6.9.2006

presentata a norma dell'articolo 103, paragrafo 4, del regolamento da
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi: sugli incendi forestali e le inondazioni

Procedura : 2006/2614(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
RC-B6-0460/2006
Testi presentati :
RC-B6-0460/2006
Discussioni :
Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo sugli incendi forestali e le inondazioni

Il Parlamento europeo,

–  visti gli articoli 2, 6 e 174 del trattato CE,

–  viste le sue risoluzioni del 13 gennaio 2005 sui risultati della conferenza di Buenos Aires sui cambiamenti climatici, del 5 settembre 2002 sui disastri causati dalle inondazioni nell'Europa centrale, del 14 aprile 2005 sulla siccità in Portogallo, del 12 maggio 2005 sulla siccità in Spagna, dell'8 settembre 2005 sulle catastrofi naturali (incendi e inondazioni) verificatesi in Europa e del 18 maggio 2006 sulle catastrofi naturali (incendi, siccità e inondazioni) – aspetti attinenti all'agricoltura, aspetti dello sviluppo regionale e aspetti ambientali (2005/2195(INI)) A6-0152/2006, A6-0147/2006 e A6-149/2006),

–  visti il protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) dell'11 dicembre 1997 e la ratifica del protocollo di Kyoto da parte della Comunità del 4 marzo 2002,

–  visto il regolamento (CE) n. 2152/2003, del 17 novembre 2003, noto come regolamento "Forest Focus",

–  vista la comunicazione della Commissione europea del 3 novembre 1998 su una strategia forestale per l'Unione europea (COM(1998)0649), nonché la sua risoluzione del 16 febbraio 2006 sull'attuazione di una strategia forestale dell'Unione europea,

–  viste la proposta della Commissione del 29 settembre 2004 riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE+) e la sua risoluzione del 7 luglio 2005 riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE+): programma pluriennale 2007-2013,

–  visti il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), e gli "Orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale",

–  visto lo Strumento di risposta rapida e preparazione alle emergenze gravi (COM(2005)0113),

–  viste la comunicazione della Commissione del 20 aprile 2005 dal titolo "Migliorare il meccanismo comunitario di protezione civile" e la relazione di Michel Barnier "Per una forza di protezione civile europea: Europe aid",

–  visti il regolamento (CE) n. 2012/2002 che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, nonché la sua risoluzione del 18 maggio 2006 sulla revisione di detto regolamento (A6-0123/2006),

–  visto il piano d'azione per la biomassa (COM(2005)0628) e la strategia dell'UE per i biocarburanti (COM(2006)0034) ,

–  vista la sua risoluzione del 7 giugno 2006 sulla strategia riveduta per lo sviluppo sostenibile (B6-0335/2006),

–  visto il punto 12 delle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che nel 2006 l'Unione europea ha subito devastanti incendi forestali, soprattutto negli Stati membri del Sud, che hanno provocato morti e notevoli danni materiali,

B.  considerando che la superficie totale di vegetazione e foreste colpite dagli incendi nell'UE è superiore ai 200.000 ettari, metà dei quali in Spagna; che gli altri Stati membri interessati comprendono non solo il Portogallo, la Grecia, la Francia, l'Italia e Cipro, ma anche altri tradizionalmente considerati meno a rischio, come i Paesi Bassi, l'Irlanda, la Lituania, il Regno Unito, l'Austria, la Svezia, la Repubblica ceca e la Polonia,

C.  considerando che gli incendi forestali sono stati particolarmente gravi in regioni come la Galizia, dove entro il 14 agosto hanno interessato 88.473 ettari, provocando 4 morti, 514 feriti, la morte di animali e notevoli danni materiali ed ecologici, anche a 17 siti d'importanza comunitaria (SIC) inseriti nella rete Natura 2000 ed altre zone di importanza ecologica con una connettività ecologica nell'intera regione,

D.  considerando che negli anni scorsi la persistente siccità e le elevate temperature hanno comportato la proliferazione di incendi forestali in Europa, peggiorando la desertificazione in varie regioni e colpendo l'agricoltura, l'allevamento e il patrimonio forestale,

E.  considerando che l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha previsto che, a causa dei cambiamenti climatici, l'Europa meridionale conoscerà siccità più intense, incendi forestali più frequenti e un innalzamento termico, mentre l'Europa settentrionale sarà soggetta a un aumento delle precipitazioni e la maggior parte delle regioni europee andrà incontro a inondazioni di maggiore portata e frequenza,

F.  considerando le negative conseguenze economiche e sociali delle catastrofi naturali per le economie regionali, l'attività produttiva e il turismo,

G.  considerando il grave danno alle abitazioni, alle infrastrutture e all'agricoltura provocato dalle inondazioni, soprattutto in Austria, Ungheria, Polonia ed altre parti d'Europa,

H.  considerando che gli incendi e le inondazioni sono spesso di natura transnazionale, per cui è necessario rafforzare le misure comuni per lottare contro le catastrofi naturali e i meccanismi di protezione civile della Comunità,

I.  considerando che la politica di sviluppo rurale non sarà sufficiente per affrontare il problema e che il capitolo relativo agli aiuti agli agricoltori per creare e mantenere le fasce tagliafuoco è scomparso dal regolamento quadro del nuovo Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR),

J.  considerando che il Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006 ha adottato la relazione della Presidenza sul rafforzamento delle capacità di risposta dell'Unione in caso di emergenza e di crisi, nonché la relazione presentata da Michel Barnier nel maggio 2006,

K.  considerando che, in base alle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 giugno 2006, il gruppo direttivo di crisi ad hoc con sede a Bruxelles dovrebbe essere operativo dal 1° luglio 2006,

L.  considerando che il Parlamento intende seguirne l'attività in materia di catastrofi naturali, soprattutto quelle effettuate a partire dall'agosto 2005, con un'audizione pubblica su incendi e inondazioni che si svolgerà nell'ottobre 2006,

M.  considerando che non esiste una normativa specifica europea per affrontare siccità e incendi, anche se è in preparazione una direttiva specifica sulla prevenzione delle inondazioni,

1.  esprime la propria solidarietà ai parenti delle vittime, nonché agli abitanti delle zone danneggiate, soprattutto in Galizia, e ringrazia tutti coloro - professionisti e volontari - che hanno contribuito allo spegnimento degli incendi e al salvataggio delle vittime delle inondazioni;

2.  prende atto della solidarietà dimostrata dall'Unione europea, dai suoi Stati membri e da altri paesi nei confronti delle regioni interessate sia degli Stati membri che dei paesi candidati nonché del prezioso aiuto prestato alle loro autorità e servizi di salvataggio; ritiene che le dimensioni di questi fenomeni e le loro conseguenze vadano al di là dell'ambito regionale e nazionale e richiedano un effettivo e urgente impegno da parte dell'Europa;

3.  è preoccupato per il crescente numero di catastrofi che, secondo gli esperti, può essere attribuito in larga parte al cambiamento climatico; sollecita quindi gli Stati membri a fare quanto necessario per conseguire gli obiettivi di Kyoto e invita la Commissione ad adottare iniziative per garantire il rispetto degli impegni di Kyoto e la loro verifica; ritiene che i danni provocati dai recenti avvenimenti evidenzino ulteriormente che sarà molto meno costoso ridurre il riscaldamento globale che non affrontarne le conseguenze;

4.  ritiene che la sua risoluzione sulla strategia riveduta per lo sviluppo sostenibile (B6-0335/2006 del 7 giugno 2006) contenga elementi e principi fondamentali di cui tener conto e sollecita la tempestiva attuazione della strategia;

5.  ritiene che la prevenzione globale e regionale debba svolgere il ruolo principale rispetto alle opere di rimedio dei danni; rileva inoltre che i danni provocati dalle catastrofi naturali potrebbero essere stati in parte prevenuti e dovrebbero fornire un incentivo allo sviluppo e all'attuazione di politiche di prevenzione e un'adeguata normativa sulla salvaguardia e l'idoneo utilizzo dei terreni, comprese pratiche sostenibili in materia di agricoltura e foreste nonché un'efficace gestione dei rischi;

6.  ritiene che tali catastrofi possano essere affrontate efficacemente solo a livello europeo, in base al principio di sussidiarietà e che esse richiedano un'efficace risposta a un rafforzato livello europeo con, se necessario, nuovi strumenti comunitari per prevenire e affrontare il problema;

7.  invita la Commissione europea a mobilitare il Fondo di solidarietà europeo, da applicare con flessibilità, facilitandone l'attuazione al fine di affrontare i gravi danni provocati dagli incendi, tenendo conto che essi interessano lo stile di vita di comunità che, soprattutto nelle regioni meno prospere, devono affrontare le conseguenze negative in materia di infrastrutture e trasporti, potenziale economico, occupazione, patrimonio naturale e culturale, ambiente e turismo, il che si ripercuote complessivamente in modo negativo sulla coesione economica e sociale;

8.  sollecita la destinazione di adeguate risorse alla protezione civile per le grandi emergenze e deplora la tiepida risposta del Consiglio alla proposta di creare un corpo di protezione civile europeo (relazione Barnier);

9.  si compiace delle proposte della Commissione di migliorare la capacità di risposta rapida dell'UE alle catastrofi;

10.  sollecita un migliore uso delle attuali risorse finanziarie e tecniche e miglioramenti scientifici nella prevenzione delle catastrofi e nell'alleviarne le conseguenze;

11.  chiede quindi alle istituzioni europee di adottare, e agli Stati membri di attuare al più presto, le procedure in corso sulla definizione di un meccanismo comunitario di protezione civile (2006/0009(CNS)), nonché in materia di valutazione e gestione delle inondazioni (2006/0005(COD));

12.  invita la Presidenza in carica finlandese a riservare particolare attenzione allo sviluppo della capacità di risposta rapida dell'Unione per tali catastrofi e alle proposte della Commissione e del Parlamento europeo sul rafforzamento della capacità di protezione civile della Comunità nonché a proporre l'adozione degli strumenti giuridici entro la fine del 2006, in linea con il mandato conferito dal Consiglio europeo il 15 e 16 giugno 2006;

13.  sollecita la Commissione a creare un programma di scambi di esperienze sull'attuazione delle nuove tecnologie per il controllo e la verifica dei rischi e delle conseguenze degli incendi forestali, nonché la preparazione di una procedura di omologazione europea delle qualifiche del personale tecnico, onde migliorarne la formazione;

14.  esprime la propria preoccupazione in quanto gli obiettivi del regolamento "Forest Focus" in materia di prevenzione non sono stati raggiunti; rileva che il numero di incendi e le superfici arse, anziché diminuire, sono aumentate dopo la sua entrata in vigore; invita la Commissione ad includere proposte specifiche per risolvere questi problemi nella relazione che presenterà prima della fine del 2006;

15.  rileva che, sebbene il sistema EFFIS sia riuscito ad armonizzare i dati relativi agli incendi negli Stati membri e a fornire informazioni aggiornate sui fattori naturali di rischio, esso non consente indagini delle cause antropogeniche, non determina i fattori di rischio socio-economici e non valuta le ripercussioni degli incendi; invita la Commissione a presentare una proposta volta a integrare tale sistema con altri dati che permettano di correggere tali lacune;

16.  sollecita la Commissione a presentare, nell'ambito del piano d'azione per la biomassa, concrete proposte per le foreste del Sud Europa, per quanto riguarda l'uso della biomassa delle foreste a scopi energetici, che implica una nuova fonte di reddito per il proprietario, e a contribuire nel contempo a una migliore gestione delle foreste;

17.  chiede alla Commissione, nel quadro del nuovo "Piano d'azione dell'UE per la gestione sostenibile delle foreste", di rafforzare la politica forestale europea, dandole più peso nel ruolo molteplice dell'agricoltura europea, con un duplice obiettivo: mantenimento e impiego della popolazione rurale nonché deciso e sostanziale incremento della superficie forestale;

18.  invita la Commissione a presentare una comunicazione per sensibilizzare la società in merito all'importanza delle nostre foreste e delle loro risorse e ai vantaggi connessi alla loro tutela, promuovendo la partecipazione della società civile attraverso il volontariato organizzato o altre formule, come ad esempio le associazioni di difesa e protezione delle foreste e degli spazi naturali;

19.  invita gli Stati membri a rafforzare le sanzioni per gli atti criminosi che danneggiano l'ambiente e in particolare per quelli che provocano incendi forestali, e ritiene che un'indagine rapida ed efficace che determini le responsabilità, seguita da una sanzione proporzionata, scoraggerebbe comportamenti negligenti e dolosi;

20.  ribadisce il suo invito alla Commissione a presentare proposte specifiche per una direttiva sulla lotta contro gli incendi forestali e la siccità nell'Unione, al fine di migliorare il coordinamento delle politiche degli Stati membri e ottimizzare gli strumenti comunitari esistenti;

21.  invita la Commissione europea ad effettuare un'analisi approfondita delle conseguenze e delle ripercussioni delle catastrofi naturali, soprattutto quelle che colpiscono le foreste dell'Unione, compreso l'impatto sulla rete Natura 2000, e a presentare proposte per lo sviluppo di una politica comunitaria di controllo degli incendi forestali e per un protocollo comune sulla prevenzione e la lotta contro tali incendi;

22.  raccomanda una strategia comunitaria per il coordinamento delle misure di prevenzione antincendio nel quadro del regolamento per lo sviluppo rurale; chiede una politica di rimboschimento basata sul rispetto delle caratteristiche bioclimatiche e ambientali, con l'utilizzo di varietà che resistano meglio agli incendi e alla siccità e siano più adatte al clima;

23.  invita la Commissione europea a reintrodurre aiuti agli agricoltori per creare e mantenere fasce tagliafuoco come parte delle norme di attuazione del nuovo Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR);

24.  ritiene che l'Azione di protezione civile volontaria dovrebbe essere promossa ed appoggiata senza indugio, con attività di formazione ad attrezzature di base che possano mettere a profitto tecnologie avanzate, poiché questa è una delle principali risorse di cui dispongono gli Stati membri quando si trovano in situazioni di emergenza determinate da calamità naturali;

25.  deplora che la Russia abbia trascurato la cooperazione con i paesi confinanti durante i suoi recenti incendi forestali; chiede alla Commissione di sollevare la questione nel quadro dell'accordo di partenariato e cooperazione UE-Russia;

26.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, nonché alle autorità delle regioni colpite da incendi e inondazioni.