PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE
20.2.2008
- –José Ribeiro e Castro, Jacek Protasiewicz, Urszula Gacek, Charles Tannock, Jerzy Buzek, Bernd Posselt, Eija-Riitta Korhola, Tunne Kelam, Tadeusz Zwiefka, Árpád Duka-Zólyomi, Christopher Fjellner, a nome del gruppo PPE-DE
- –Pasqualina Napoletano, Jan Marinus Wiersma, Justas Vincas Paleckis, Andres Tarand, Genowefa Grabowska, a nome del gruppo PSE
- –Janusz Onyszkiewicz, Jules Maaten, Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE
- –Konrad Szymański, Hanna Foltyn-Kubicka, Adam Bielan, Wojciech Roszkowski, Ryszard Czarnecki, Ewa Tomaszewska, Janusz Wojciechowski, Zbigniew Krzysztof Kuźmiuk, Mieczysław Edmund Janowski, Inese Vaidere, Marcin Libicki, a nome del gruppo UEN
- –Elisabeth Schroedter, Milan Horáček, a nome del gruppo Verts/ALE
- –ALDE (B6‑0081/2008)
- –PSE (B6‑0087/2008)
- –UEN (B6‑0088/2008)
- –PPE-DE (B6‑0091/2008)
- –Verts/ALE (B6‑0098/2008)
Risoluzione del Parlamento europeo sulla Bielorussia
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Bielorussia e in particolare la risoluzione del 6 aprile 2006,
– visto che, nel novembre 2006, la Commissione ha dichiarato la disponibilità dell'Unione europea a riallacciare i rapporti con la Bielorussia e il suo popolo nel quadro della politica europea di vicinato (PEV),
– visto che nel dicembre 2004 il suo Premio Sacharov alla libertà di pensiero è stato assegnato all'Associazione bielorussa dei giornalisti e nel dicembre 2006 ad Aleksander Milinkevich,
– visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. considerando di aver ripetutamente condannato il fallimento delle elezioni presidenziali, parlamentari e locali in Bielorussia e segnalato che il regime di Lukashenko manca di qualsiasi legittimità democratica e continua ad esistere come l'ultima dittatura in Europa,
B. considerando di aver invitato la Commissione e il Consiglio a formulare proposte per esercitare ulteriori pressioni sul regime di Lukashenko nell'ambito di organizzazioni internazionali e chiesto di presentare un pacchetto completo di sanzioni concrete e direttamente efficaci, che colpiscano con rigore i responsabili dell'oppressione senza causare ulteriori sofferenze ai cittadini della Bielorussia,
C. considerando di aver particolarmente condannato il fatto che la democrazia locale, che è il fondamento di qualsiasi governo democratico e che esprime la volontà delle persone comuni di realizzare le proprie speranze ed aspettative effettive, sia stata calpestata e trascurata in Bielorussia,
D. considerando che la continua pressione politica e amministrativa esercitata su organizzazioni non governative in Bielorussia ne minaccia l'esistenza e ne compromette l'indipendenza,
E. considerando che nel gennaio2008 numerosi imprenditori hanno protestato a Minsk e che i leader di tali manifestazioni sono stati imprigionati e spesso picchiati,
F. considerando gli sviluppi positivi di recente registrati per quanto concerne l'istituzione di una delegazione della Commissione a Minsk,
1. deplora profondamente che la situazione di democrazia, diritti umani e stato di diritto non stia migliorando in Bielorussia; rileva che i continui arresti arbitrari di membri delle società civile e di attivisti dell'opposizione, in particolare la detenzione temporanea di Aleksander Milinkevich, e le restrizioni imposte ai media indipendenti, contraddicono la recente retorica del governo bielorusso concernente l'auspicio di migliorare i rapporti con l'Unione europea;
2. esprime rammarico per la condanna del giornalista Aliaksandr Zdzvizhkou a tre anni di reclusione, ritenendo la pena ingiustamente dura, e invita il governo bielorusso a riconsiderare la propria decisione;
3. prende atto del recente rilascio di numerosi attivisti dell'opposizione democratica, compresi i leader della Gioventù del Fronte popolare bielorusso "Rinascita giovane"; deplora al contempo gli arresti di tali attivisti che sono stati detenuti per quindici giorni e hanno rischiato di essere espulsi dall'università in seguito alle dimostrazioni pacifiche svoltesi il 16 gennaio 2008 a Minsk per celebrare la giornata della solidarietà con gli attivisti dell'opposizione bielorussa in prigione e con le famiglie di personalità bielorusse scomparse;
4. sollecita le autorità bielorusse a rilasciare immediatamente e senza condizioni l'ultimo prigioniero politico, Alyaksandr Kazulin, e a smettere di ricorrere a intimidazioni, vessazioni e arresti mirati nonché persecuzioni politicamente motivate contro gli attivisti dell'opposizione democratica e la società civile in Bielorussia;
5. si compiace dei recenti sviluppi per quanto concerne gli accordi volti all'istituzione di una delegazione della Commissione a Minsk considerandola un progresso positivo verso un rinnovamento del dialogo con l'Unione europea; incoraggia la Commissione ad usare pienamente il potenziale connesso all'istituzione della delegazione;
6. ricorda che nel novembre 2006 l'Unione europea ha espresso la propria disponibilità a riallacciare le relazioni con la Bielorussia e la sua popolazione nell'ambito della politica europea di vicinato (PEV) non appena il governo bieloruso dimostra rispetto per i valori democratici e i diritti fondamentali del popolo bielorusso;
7. sottolinea che, per potersi impegnare in un dialogo costruttivo con l'UE, la Bielorussia deve attuare le restanti condizioni stabilite nel documento informale "What the EU could bring to Bielarus" (Cosa può offrire l'UE alla Bielorussia), comprendenti la liberazione di tutti i prigionieri politici, l'abolizione della pena di morte, la garanzia della libertà dei mezzi d'informazione, l'indipendenza della magistratura nonché il rispetto dei valori democratici e dei diritti fondamentali del popolo bielorusso;
8. condanna il fatto che la Bielorussia sia l'ultimo paese in Europa ad applicare nella pratica la pena di morte, in contrasto con i valori europei;
9. esorta le autorità bielorusse ad abolire il decreto n. 30, dell'8 febbraio 2008, le cui disposizioni violano il diritto all'istruzione dei cittadini bielorussi, istituendo delle barriere per l'ingresso negli istituti di istruzione superiore;
10. esorta le autorità bielorusse ad applicare le norme dell'OSCE nell'organizzazione delle prossime elezioni politiche, previste per il 28 settembre 2008; invita il governo a consentire ai rappresentanti dell'opposizione democratica l'accesso alle commissioni elettorali distrettuali, a concedere la registrazione a tutti i candidati e ai loro osservatori e a non frapporre ostacoli ad una missione internazionale, globale e completa, di monitoraggio delle elezioni;
11. invita la Commissione e il Consiglio a prendere ulteriori misure finalizzate a semplificare e liberalizzare le procedure per il rilascio del visto ai cittadini bielorussi, in quanto solo un'azione di questo tipo può contribuire al raggiungimento dell'obiettivo principale della politica dell'UE nei confronti della Bielorussia, vale a dire agevolare e intensificare i contatti interpersonali e democratizzare il paese; esorta, in tale contesto, a considerare la possibilità di rinunciare a far pagare il visto ai cittadini bielorussi che entrano nel territorio Schengen, che appare l'unica strada per impedire che la Bielorussia e i suoi cittadini restino ancor più isolati;
12. invita gli Stati membri dell'area Schengen ad avvalersi di tutti gli strumenti disponibili (costi dei visti nazionali) per facilitare la circolazione dei cittadini bielorussi all'interno del territorio dei singoli Stati membri;
13. | invita la Commissione, il Consiglio e la comunità internazionale nel suo complesso ad offrire maggiore sostegno alla società civile della Bielorussia e, in particolare, | a incrementare l'aiuto finanziario ai mezzi d'informazione indipendenti, alle organizzazioni non governative e agli studenti bielorussi che studiano all'estero; apprezza il contributo finanziario fornito dalla Commissione alla Università europea di studi umanistici di Vilnius (Lituania); invita la Commissione e il Consiglio a considerare la concessione di un sostegno finanziario al progetto, già esistente, volto alla creazione della televisione indipendente bielorussa BELSAT; |
14. esprime solidarietà all'opposizione democratica unita della Bielorussia, al leader del movimento democratico Aleksander Milinkevich e a tutti i cittadini bielorussi che si adoperano per una Bielorussia indipendente, aperta e democratica, basata sullo stato di diritto; incoraggia i leader dell'opposizione a dimostrare unità e fermezza in vista delle prossime elezioni politiche;
15. deplora la decisione delle autorità bielorusse di rifiutare ripetutamente, negli ultimi due anni, visti d'ingresso a deputati del Parlamento europeo e di parlamenti nazionali; invita le autorità bielorusse a non frapporre ulteriori ostacoli alla visita della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con la Bielorussia, finalizzata a raccogliere esperienze ed osservazioni di prima mano in Bielorussia;
16. condanna le restrizioni imposte dalle autorità bielorusse nei confronti del clero straniero, intese a limitare il loro ingresso nel paese per lavorare al servizio di organizzazioni religiose e invita le autorità bielorusse a porre fine a tali restrizioni;
17. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, alle Assemblee parlamentari dell'OSCE e del Consiglio d'Europa nonché alle autorità bielorusse.