Proposta di risoluzione comune - RC-B7-0237/2013Proposta di risoluzione comune
RC-B7-0237/2013

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sull'India: esecuzione di Mohammed Afzal Guru e relative implicazioni

22.5.2013 - (2013/2640(RSP))

presentata a norma dell'articolo 122, paragrafo 5, e dell'articolo 110, paragrafo 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi
Verts/ALE (B7‑0237/2013)
PPE (B7‑0238/2013)
S&D (B7‑0241/2013)
ALDE (B7‑0242/2013)
GUE/NGL (B7‑0245/2013)

José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Eija-Riitta Korhola, Elmar Brok, Cristian Dan Preda, Filip Kaczmarek, Bernd Posselt, Philippe Boulland, Jarosław Leszek Wałęsa, Bogusław Sonik, Tunne Kelam, Roberta Angelilli, Elena Băsescu, Anne Delvaux, Anna Záborská, Sergio Paolo Francesco Silvestris, Giovanni La Via, Eduard Kukan, Sari Essayah, Jean Roatta, Petri Sarvamaa, Monica Luisa Macovei, Mairead McGuinness, Krzysztof Lisek a nome del gruppo PPE
Véronique De Keyser, Ana Gomes, Liisa Jaakonsaari, Mitro Repo, Joanna Senyszyn, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Pino Arlacchi, María Muñiz De Urquiza, Antigoni Papadopoulou a nome del gruppo S&D
Graham Watson, Phil Bennion, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Louis Michel, Marietje Schaake, Alexander Graf Lambsdorff, Leonidas Donskis, Marielle de Sarnez, Ramon Tremosa i Balcells, Sonia Alfano, Izaskun Bilbao Barandica, Sarah Ludford, Kristiina Ojuland, Robert Rochefort, Hannu Takkula a nome del gruppo ALDE
Karima Delli, Barbara Lochbihler, Jean Lambert on behalf of the Verts/ALE Group Group
Marie-Christine Vergiat a nome del gruppo GUE/NGL


Procedura : 2013/2640(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
RC-B7-0237/2013
Testi presentati :
RC-B7-0237/2013
Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo  sull'India: esecuzione di Mohammed Afzal Guru e relative implicazioni

(2013/2640(RSP))

Il Parlamento europeo,

–   viste la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 62/149, del 18 dicembre 2007, in cui si chiede una moratoria sull'applicazione della pena capitale, e la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 63/168, in cui si chiede l'applicazione della suddetta risoluzione n. 62/149, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2008,

–   vista la dichiarazione finale adottata dal IV Congresso mondiale contro la pena capitale, tenutosi a Ginevra dal 24 al 26 febbraio 2010, che chiede l'abolizione universale della pena capitale,

–   vista la relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite dell'11 agosto 2010 relativa alle moratorie sull'applicazione della pena capitale,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sull'abolizione della pena capitale, in particolare quella del 26 aprile 2007, sull'iniziativa a favore di una moratoria universale in materia di pena di morte[1],

–   vista la relazione presentata nel luglio 2012 da 14 ex giudici della Corte suprema e dell'Alta Corte indiane al Presidente dell'India, che invita quest'ultimo a commutare la pena capitale di 13 prigionieri in ragione del fatto che le sentenze erano state erroneamente confermate dalla Corte suprema nel corso dei precedenti nove anni,

–   vista la Giornata mondiale contro la pena capitale e la Giornata europea contro la pena capitale, che si svolgono il 10 ottobre di ogni anno,

–   visti l'articolo 122, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 4, del suo regolamento,

A. considerando che Mohammad Afzal Guru è stato condannato a morte nel 2002 dopo essere stato dichiarato colpevole di cospirazione in relazione all'attentato contro il Parlamento indiano del dicembre 2001, ed è stato giustiziato dalle autorità indiane il 9 febbraio 2013;

B.  considerando che la pena capitale è la punizione più crudele, disumana e degradante, che viola il diritto alla vita sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani;

C. considerando che nel mondo sono 154 i paesi che hanno abolito, de jure o de facto, la pena capitale; che l'India, nel presentare la propria candidatura al Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani in vista delle elezioni del 20 maggio 2011, si era impegnata a sostenere i più elevati standard di promozione e tutela dei diritti umani;

D. considerando che l'India ha interrotto una moratoria ufficiosa di otto anni sulle esecuzioni nel novembre 2012, allorché ha giustiziato Ajmal Kasab, condannato per il suo coinvolgimento negli attentati di Mumbai del 2008;

E.  considerando che le organizzazioni nazionali e internazionali di difesa dei diritti umani hanno manifestato seri dubbi circa l'imparzialità del processo di Afzal Guru;

F.  considerando che sono più di 1455 i detenuti in India attualmente nel braccio della morte;

G. considerando le proteste scoppiate in seguito alla morte di Afzal Guru, nonostante il coprifuoco imposto in vaste zone del Kashmir indiano;

1.  ribadisce la propria opposizione di lunga data alla pena capitale in qualsiasi circostanza e chiede ancora una volta una moratoria immediata sulle esecuzioni nei paesi che applicano a tutt'oggi la pena capitale;

2.  condanna l'esecuzione segreta di Afzal Guru da parte del governo indiano. avvenuta nel penitenziario di Tihar di Nuova Dehli il 9 febbraio 2013, in contrasto con la tendenza mondiale verso l'abolizione della pena capitale, e deplora che la moglie e gli altri familiari di Afzal Guru non siano stati informati della sua imminente esecuzione né della sua inumazione;

3.  invita il governo indiano a restituire la salma di Afzal Guru alla sua famiglia;

4.  esorta le autorità indiane a continuare a rispettare i più rigorose norme giudiziarie nazionali e internazionali nell'ambito di tutti i processi e procedimenti giudiziari, nonché a garantire la necessaria assistenza legale a tutti i detenuti e a tutti i soggetti sotto processo;

5.  deplora che tre giovani del Kashmir abbiano perso la vita durante le proteste contro l'esecuzione di Afzal Guru; invita le forze di sicurezza a dare prova di moderazione nel ricorso la forza contro manifestanti pacifici;

6.  invita urgentemente il governo indiano a non approvare più ordini di esecuzione in futuro;

7.  invita il governo e il parlamento dell'India ad adottare una legislazione che introduca una moratoria permanente sulle esecuzioni, in vista dell'obiettivo dell'abolizione della pena capitale in un prossimo futuro;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente/alto rappresentante, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti gli Stati membri, al Segretario generale del Commonwealth, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, nonché al Presidente, al governo e al parlamento dell'India.