Proposta di risoluzione comune - RC-B7-0008/2014Proposta di risoluzione comune
RC-B7-0008/2014

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE su una strategia dell'UE per i senzatetto

13.1.2014 - (2013/2994(RSP))

presentata a norma dell'articolo 110, paragrafi 2 e 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:
PPE (B7‑0008/2014)
ALDE (B7‑0009/2014)
S&D (B7‑0010/2014)
Verts/ALE (B7‑0011/2014)

Csaba Őry a nome del gruppo PPE
Alejandro Cercas, Pervenche Berès a nome del gruppo S&D
Niccolò Rinaldi a nome del gruppo ALDE
Karima Delli a nome del gruppo Verts/ALE
Cristiana Muscardini


Procedura : 2013/2994(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
RC-B7-0008/2014
Testi presentati :
RC-B7-0008/2014
Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo su una strategia dell'UE per i senzatetto

(2013/2994(RSP))

Il Parlamento europeo,

–   visto il trattato sull'Unione europea, in particolare gli articoli 2 e 3,

–   visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare gli articoli 9, 14, 151 e 153,

–   vista la Carta sociale europea riveduta del Consiglio d'Europa, in particolare l'articolo 31,

–   vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare gli articoli 34 e 36,

–   vista la comunicazione della Commissione, del 16 dicembre 2010, intitolata "La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro europeo per la coesione sociale e territoriale" (COM(2010)0758),

–   vista la direttiva 2000/43/CE, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica[1],

–   vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (COM(2010)2020),

–   vista la sua dichiarazione del 22 aprile 2008 sulla soluzione del problema dei senzatetto[2],

–   vista la Conferenza di consenso europea del dicembre 2010,

–   vista la sua risoluzione del 14 settembre 2011 su una strategia dell'UE per i senzatetto[3],

–   vista la comunicazione della Commissione del 20 febbraio 2013 intitolata "Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione, in particolare attuando il Fondo sociale europeo nel periodo 2014-2020" (COM(2013)0083),

–   visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 20 febbraio 2013 intitolato "Confronting Homelessness in the European Union" (affrontare il problema dei senzatetto nell'Unione europea) (SWD(2013)0042) ,

–   vista la sua risoluzione dell'11 giugno 2013 sull'edilizia popolare nell'Unione europea[4],

–   visti i sei principi concordati in occasione della tavola rotonda dei ministri competenti per il disagio abitativo, organizzata a Lovanio il 1° marzo 2013 su iniziativa della Presidenza irlandese;

–   visto l'articolo 110, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A. considerando che tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti e che è compito degli Stati membri promuovere e garantire tali diritti;

B.  considerando che la condizione di chi è senza fissa dimora costituisce una violazione della dignità umana e dei diritti umani; che avere un alloggio è un'esigenza umana fondamentale e un presupposto indispensabile per una vita dignitosa e per l'inclusione sociale;

C. considerando che il problema dei senzatetto è diventato una priorità della politica dell'UE di lotta contro la povertà, nel quadro della strategia Europa 2020 e della sua iniziativa faro Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, nonché nell'ambito del pacchetto d'investimenti sociali dell'UE; che, tuttavia, gli attuali livelli di povertà ed esclusione sociale minacciano di vanificare l'obiettivo della strategia Europa 2020 di ridurre di almeno 20 milioni il numero delle persone che si trovano o rischiano di trovarsi in uno stato di povertà e di esclusione sociale;

D. considerando che la condizione dei senzatetto costituisce la forma più estrema di povertà e indigenza e che negli ultimi anni ha registrato un aumento praticamente in tutti gli Stati membri;

E.  considerando che gli Stati membri più gravemente colpiti dalla crisi economica e finanziaria stanno assistendo a un aumento senza precedenti del fenomeno dei senzatetto;

F.  considerando che il profilo socio-familiare delle persone che ricorrono all'edilizia popolare è cambiato e che la domanda di questo tipo di alloggio è in aumento;

G. considerando che in alcuni Stati membri si registrano una carenza di strutture abitative popolari e una crescente necessità di alloggi a prezzi accessibili;

H. considerando che diversi organi dell'UE, come il Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" (EPSCO), il Comitato delle Regioni, il Comitato economico e sociale europeo e il Parlamento, hanno invitato la Commissione a elaborare una strategia dell'UE per i senzatetto o qualcosa di analogo;

I.   considerando che il problema dei senzatetto ha una natura pluridimensionale e richiede una risposta politica articolata;

J.   considerando che è sempre più evidente che in relazione al problema dei senzatetto i metodi incentrati sull'alloggio sono i più efficaci;

K. considerando che nel quadro del semestre europeo si riserva un'attenzione crescente al problema dei senzatetto e che diversi Stati membri lo hanno incluso tra le priorità di lotta contro la povertà nei rispettivi programmi nazionali di riforma del 2012 e 2013;

L.  considerando che l'attuale quadro politico dell'UE e la realtà sociale concreta gettano le basi per un'azione più energica e ambiziosa per quanto concerne il problema dei senzatetto a livello di Unione europea;

M. considerando che gli Stati membri dell'UE hanno il sistema di protezione sociale più avanzato del mondo, con i contributi più elevati per le prestazioni sociali erogate ai cittadini;

N. considerando che la responsabilità diretta di far fronte al problema dei senzatetto spetta agli Stati membri e in particolare alle autorità regionali e locali, e che una strategia dell'UE deve svolgere un ruolo complementare;

O. considerando che un ruolo di maggior rilievo per la Commissione è possibile nell'ambito delle sue attuali competenze e nel rispetto del principio di sussidiarietà;

P.  considerando che sono sempre più numerosi gli Stati membri che hanno adottato una strategia globale per i senzatetto e che potrebbero trarre beneficio da una cooperazione europea per sviluppare ulteriormente le loro politiche;

Q. considerando che la povertà e la situazione dei senzatetto non costituiscono un reato e che tale fenomeno non è una scelta di vita;

1.  sottolinea che i senzatetto lottano per affrontare la vita e sono costretti a vivere in condizioni disumane;

2.  esorta la Commissione a elaborare senza ulteriori indugi una strategia dell'UE per i senzatetto sulla base degli orientamenti definiti nella risoluzione del Parlamento del 14 settembre 2011 su una strategia dell'UE per i senzatetto e nelle proposte di altre istituzioni e organi dell'Unione;

3.  ritiene che la strategia dell'UE per i senzatetto debba rispettare appieno il trattato, che stabilisce "il ruolo essenziale e l'ampio potere discrezionale delle autorità nazionali, regionali e locali di fornire, commissionare e organizzare servizi di interesse economico generale il più vicini possibile alle esigenze degli utenti"; ritiene che la responsabilità della lotta contro il problema dei senzatetto spetti agli Stati membri e che pertanto una strategia dell'UE per i senzatetto dovrebbe sostenere gli Stati membri nell'assumere tale responsabilità nel modo più efficace possibile, rispettando nel contempo integralmente il principio di sussidiarietà;

4.  invita la Commissione a istituire un gruppo di esperti ad alto livello che la assista nella preparazione e nell'ulteriore sviluppo di una strategia dell'UE per i senzatetto;

5.  invita la Commissione a prendere in debita considerazione il problema dei senzatetto nelle raccomandazioni specifiche per paese rivolte agli Stati membri nei quali è urgente che si compiano progressi su tale questione; invita gli Stati membri a includere maggiormente il problema dei senzatetto nei loro programmi nazionali di riforma;

6.  sottolinea la necessità di raccogliere dati esaustivi e comparabili sul fenomeno dei senzatetto, senza condannare le persone che ne sono colpite; sottolinea che la raccolta di dati è un presupposto necessario per mettere a punto politiche efficaci che conducano infine al superamento del problema;

7.  invita la Commissione a ricorrere al programma EaSI (occupazione e innovazione sociale) come principale fonte di finanziamento di una strategia dell'UE per finanziare la ricerca e gli scambi transnazionali e a sviluppare ulteriormente la cooperazione con le principali parti interessate europee;

8.  invita la Commissione a integrare la questione dei senzatetto in tutti i settori politici pertinenti dell'UE;

9.  invita la Commissione a concentrarsi sulle seguenti tematiche prioritarie per una strategia dell'UE per i senzatetto:

•    l'adozione di metodi incentrati sull'alloggio e che diano priorità all'alloggio in relazione al problema dei senzatetto;

•    il problema dei senzatetto in un contesto transfrontaliero;

•    la qualità dei servizi per i senzatetto;

•    la prevenzione del problema dei senzatetto;

•    i giovani senzatetto;

10. rammenta la sua risoluzione del 14 settembre 2011 sul problema dei senzatetto in relazione agli elementi essenziali di una strategia dell'UE per i senzatetto e sottolinea, in particolare, i seguenti elementi:

•    il monitoraggio periodico a livello europeo del fenomeno dei senzatetto;

•    la ricerca e lo sviluppo delle conoscenze sulle politiche e sui servizi per i senzatetto;

•    l'innovazione sociale nelle politiche e nei servizi per i senzatetto;

11. esorta gli Stati membri a sviluppare alloggi sociali e a prezzi accessibili adeguati alle persone più vulnerabili, onde prevenire l'esclusione sociale e il problema dei senzatetto;

12. invita gli Stati membri a non violare i trattati internazionali sui diritti umani e a rispettare integralmente ogni accordo sottoscritto, tra cui la Carta dei diritti fondamentali, il Patto internazionale delle Nazioni Unite per i diritti civili e politici e la riveduta Carta sociale del Consiglio d'Europa;

13. invita gli Stati membri a utilizzare le risorse del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), nonché altri programmi come il Fondo sociale europeo (FES), per migliorare la situazione delle persone senza fissa dimora e creare un percorso per l'inclusione sociale e l'inserimento nel mondo del lavoro;

14. invita gli Stati membri e la presidenza dell'UE a organizzare regolarmente una tavola rotonda europea dei ministri UE responsabili in materia di disagio abitativo, seguendo l'esempio della Presidenza irlandese dell'Unione nel marzo 2013; invita la Commissione a fornire un sostegno pratico e finanziario a tale riunione;

15. invita gli Stati membri a intensificare la loro cooperazione per rafforzare l'apprendimento reciproco e lo scambio delle migliori pratiche e per sviluppare un'impostazione strategica comune;

16. invita gli Stati membri ad adottare un approccio olistico nell'elaborazione di strategie globali per i senzatetto incentrate sull'alloggio, che diano priorità all'alloggio e pongano un forte accento sulla prevenzione;

17. ritiene che gli Stati membri e le rispettive autorità locali debbano, in collaborazione con le associazioni degli inquilini, attuare strategie di prevenzione efficaci per ridurre il numero degli sfratti;

18. invita il Consiglio a valutare la possibilità di adottare una raccomandazione su una garanzia per assicurare che nell'UE nessuno sia costretto a dormire all'addiaccio a causa della mancanza di servizi (di emergenza);

19. invita gli Stati membri a collaborare secondo le prassi nazionali con le organizzazioni assistenziali interessate per fornire consulenza e alloggi ai senzatetto;

20. sottolinea l'urgente necessità di lottare contro ogni forma di discriminazione dei senzatetto e di emarginazione di intere comunità;

21. sottolinea che l'applicazione del diritto all'alloggio è fondamentale per godere di una serie di altri diritti, compresi diversi diritti politici e sociali;

22. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, al comitato per la protezione sociale e al Consiglio d'Europa.