PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sul rinnovo del mandato del Forum sulla governance di Internet
9.2.2015 - (2015/2526(RSP))
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:
PPE, S&D, ALDE (B8‑0099/2015)
Verts/ALE, GUE/NGL (B8‑0121/2015)
ECR (B8‑0130/2015)
EFDD (B8‑0131/2015)
Pilar del Castillo Vera, Sabine Verheyen, Jerzy Buzek, Michał Boni, Lara Comi a nome del gruppo PPE
Dan Nica, Petra Kammerevert, Renato Soru, José Blanco López, Miroslav Poche, Sorin Moisă, Nicola Danti, Eider Gardiazabal Rubial, Flavio Zanonato, Nicola Caputo, Doru-Claudian Frunzulică a nome del gruppo S&D
Evžen Tošenovský, Ashley Fox, Hans-Olaf Henkel, Marek Józef Gróbarczyk, Vicky Ford a nome del gruppo ECR
Kaja Kallas, Dita Charanzová, Pavel Telička, Marietje Schaake, Filiz Hyusmenova, Juan Carlos Girauta Vidal a nome del gruppo ALDE
Cornelia Ernst, Marisa Matias, Curzio Maltese, Younous Omarjee, Marie-Christine Vergiat, Patrick Le Hyaric a nome del gruppo GUE/NGL
Michel Reimon, Julia Reda a nome del gruppo Verts/ALE
David Borrelli, Dario Tamburrano, Marco Zullo, Laura Ferrara a nome del gruppo EFDD
Risoluzione del Parlamento europeo sul rinnovo del mandato del Forum sulla governance di Internet
Il Parlamento europeo,
– vista la sua risoluzione del 23 giugno 2005 sulla società dell'informazione[1],
– vista la sua risoluzione del 14 marzo 2006 su un modello europeo di società dell'informazione per la crescita e l'occupazione[2],
– vista la sua risoluzione del 14 gennaio 2008 sul secondo Forum sulla governance di Internet[3],
– visti la dichiarazione di principi e il piano d'azione del Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS) adottati a Ginevra il 12 dicembre 2003,
– vista la comunicazione della Commissione intitolata "Verso un partenariato mondiale nella società dell'informazione: tradurre in pratica i principi di Ginevra" (COM(2004)0480),
– visti l'impegno e l'agenda di Tunisi per la società dell'informazione, adottati il 18 novembre 2005,
– vista la comunicazione della Commissione in seguito al WSIS del 2006 (COM(2006)0181),
– vista la sua risoluzione del 15 giugno 2010 sulla governance di Internet: le prossime tappe[4],
– vista la dichiarazione multipartecipativa di NetMundial, presentata il 24 aprile 2014,
– vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Governance e politica di internet – Il ruolo dell'Europa nel forgiare il futuro della governance di internet" (COM(2014)0072),
– vista la dichiarazione congiunta della delegazione dell'UE al Forum sulla governance di Internet svoltosi a Istanbul dal 2 al 5 settembre 2014,
– visto l'articolo 123, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A. considerando che il Forum sulla governance di Internet (IGF) si prefigge di dare attuazione al mandato conferitogli dal Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS) per quanto riguarda l'instaurazione di un dialogo politico democratico, trasparente e multipartecipativo attraverso l'organizzazione di fora;
B. considerando che il ruolo principale dell'IGF è di discutere un'ampia gamma di questioni relative alla governance di Internet e, se del caso, rivolgere raccomandazioni alla comunità internazionale;
C. considerando che il 20 dicembre 2010 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di prorogare il mandato dell'IGF di altri cinque anni;
D. considerando che la discussione e la decisione in merito all'ulteriore rinnovo del mandato dell'IGF avranno luogo nel 2015 in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite;
E. considerando che, nel 2005, il Parlamento ha inviato una delegazione ad hoc al WSIS e, da allora, ha continuato a farlo per ogni riunione annuale dell'IGF;
F. considerando che le delegazioni ad hoc inviate dal Parlamento hanno svolto un ruolo fondamentale per quanto concerne la promozione dei valori europei e l'interazione con le organizzazioni della società civile e con i rappresentanti dei parlamenti nazionali presenti a tali eventi, in cooperazione con gli Stati membri e la Commissione;
G. considerando che le principali priorità dell'Unione europea durante il nono IGF tenutosi nel settembre 2014 e dal tema generale "Connecting Continents for Enhanced Multistakeholder Internet Governance" (Collegare i continenti per ottenere una migliore governance multipartecipativa di Internet) sono state di estendere l'accesso alla rete a livello globale, mantenere Internet quale risorsa globale, aperta e comune, favorire un accesso non discriminatorio alla conoscenza, assicurare una maggiore responsabilità e trasparenza nel modello multipartecipativo di governance di Internet, rifiutare l'idea di una rete Internet controllata dallo Stato nonché riconoscere la non negoziabilità delle libertà fondamentali e dei diritti umani, che devono essere tutelati online;
H. considerando che il 27 novembre 2014 i ministri dei Trasporti, delle Telecomunicazioni e dell'Energia dell'UE hanno approvato le conclusioni del Consiglio sottolineando l'importanza di una posizione europea coordinata in materia di governance di Internet e del sostegno al rafforzamento dell'IGF in quanto piattaforma multipartecipativa;
I. considerando che nel marzo 2014 l'organo del dipartimento statunitense del Commercio preposto alle telecomunicazioni e all'informazione (National Telecommunications and Information Administration, NTIA) ha comunicato l'intenzione di trasferire le funzioni di vigilanza di Internet dell'autorità per l'assegnazione degli indirizzi IP (Internet Assigned Numbers Authority, IANA) alla comunità multipartecipativa globale prima della scadenza, nel settembre 2015, del contratto in essere tra la NTIA e l'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, organizzazione responsabile dell'amministrazione del sistema di nomi di dominio a livello mondiale); che è opportuno trovare quanto prima una soluzione equilibrata alla transizione, che possa creare un sistema che non sia soggetto a controlli e a manipolazioni e continui quindi ad assicurare la stabilità di Internet;
J. considerando che nell'aprile 2014 il vertice multipartecipativo globale NetMundial sul futuro della governance di Internet ha messo a punto una serie di principi sulla governance di Internet e una tabella di marcia per il futuro sviluppo dell'ecosistema di Internet;
K. considerando che, secondo le previsioni, la crescita legata all'economia di Internet sarà pari a circa l'11 % nell'UE, mentre il contributo al PIL dovrebbe aumentare passando dal 3,8 % del 2010 al 5,7 % del 2016;
L. considerando che Internet costituisce un pilastro fondamentale del mercato unico digitale e favorisce, tra l'altro, l'innovazione, la crescita, gli scambi commerciali, la democrazia, la diversità culturale e i diritti umani;
M. considerando che in una rete Internet aperta tutti i diritti e le libertà di cui le persone godono offline dovrebbero valere anche online;
1. chiede all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di rinnovare il mandato dell'IGF e di rafforzarne le risorse e il modello multipartecipativo di governance di Internet;
2. reputa che, sebbene l'IGF non adotti conclusioni formali, sia responsabilità dell'Unione europea sostenere tale processo e accrescere l'impatto degli scambi nell'ambito delle discussioni programmatiche, in quanto ciò offre un contesto positivo e concreto per definire il futuro di Internet sulla base di un approccio multipartecipativo;
3. invita gli Stati membri e le istituzioni dell'UE interessate a dare priorità all'IGF nella loro agenda e a continuare a sostenere sia il Forum sulla governance di Internet che la sua segreteria, nonché ad adoperarsi per sviluppare una organizzazione efficiente e indipendente in grado di svolgere il proprio mandato e di contribuire all'evoluzione del modello di governance di Internet;
4. sottolinea che il Parlamento deve continuare a partecipare con una nutrita delegazione alle riunioni future dell'IGF, onde contribuire efficacemente alla formulazione di un approccio alla governance di Internet a livello di UE, assieme agli Stati membri e alla Commissione;
5. sottolinea la necessità di migliorare l'accesso a Internet in tutto il mondo; mette in risalto l'opportunità che l'IGF consolidi la partecipazione inclusiva di tutte le parti interessate;
6. ribadisce il suo fermo impegno nei confronti del modello multipartecipativo di governance di Internet; invita gli Stati membri, la Commissione e tutte le competenti parti interessate a rafforzare ulteriormente la sostenibilità del modello in parola, facendo sì che gli attori e i processi a livello nazionale, regionale e internazionale siano più inclusivi, trasparenti e responsabili;
7. sottolinea l'importanza di completare la globalizzazione delle funzioni e delle organizzazioni di base di Internet; accoglie con favore l'impegno assunto dal governo degli USA nel marzo 2014 a trasferire l'attività di gestione delle funzioni della IANA; evidenzia l'importanza di una piena assunzione di responsabilità e trasparenza dell'ICANN;
8. attira l'attenzione sull'esistenza di un termine prestabilito per il completamento dei negoziati sulle funzioni della IANA, che forniranno una soluzione a lungo termine per la stabilità e la sicurezza della rete, dal momento che, nel settembre 2015, giungerà a scadenza il contratto in essere tra l'ICANN e il governo degli Stati Uniti in materia di vigilanza sulle funzioni della IANA;
9. invita gli Stati membri e la Commissione ad intensificare i loro sforzi al fine di sostenere la conclusione di questo nuovo accordo tempestivo;
10. sottolinea che si possono già trarre lezioni utili dai fruttuosi scambi avvenuti nell'ambito degli IGF svoltisi finora, e che si possono applicare nella pratica, in particolare per quanto riguarda gli aspetti normativi delle comunicazioni elettroniche e le problematiche legate alla riservatezza e alla sicurezza dei dati; pone l'accento sulla necessità di garantire una rete Internet aperta e indipendente quale risorsa globale e comune, unitamente a un accesso non discriminatorio alla conoscenza in futuro, che si basi sulle iniziative e le esigenze delle parti interessate, e alla libertà di espressione;
11. mette in risalto l'estrema importanza di continuare a profondere sforzi per garantire la tutela giuridica della neutralità della rete quale prerequisito essenziale per salvaguardare la libertà di informazione e di espressione, favorire la crescita e l'occupazione tramite la creazione di opportunità di innovazione e di business legate a Internet, nonché promuovere e tutelare la diversità culturale e linguistica;
12. sottolinea che le libertà fondamentali e i diritti umani non sono negoziabili e devono essere tutelati sia online che offline; deplora il fatto che alcuni paesi tentino di frenare la connettività globale dei loro cittadini mediante la censura e altre restrizioni; respinge nettamente l'idea di un controllo di Internet da parte dello Stato e di una sorveglianza di massa della rete;
13. mette in evidenza l'importanza economica e sociale dei diritti alla riservatezza e al controllo online dei propri dati personali da parte dell'utente; ritiene che tali diritti siano fondamentali per garantire la democrazia, una rete Internet aperta e neutrale e parità di condizioni per le imprese sul Web;
14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, agli Stati membri e ai parlamenti nazionali.