Proposta di risoluzione comune - RC-B8-0548/2015Proposta di risoluzione comune
RC-B8-0548/2015

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sulle recenti rivelazioni sui casi di corruzione ai vertici della FIFA

9.6.2015 - (2015/2730(RSP))

presentata a norma dell'articolo 128, paragrafo 5, e dell'articolo 123, paragrafo 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:
Verts/ALE (B8‑0548/2015)
S&D (B8‑0549/2015)
ALDE (B8‑0550/2015)
ECR (B8‑0571/2015)
PPE (B8‑0572/2015)
GUE/NGL (B8‑0573/2015)
EFDD (B8‑0574/2015)

Pascal Arimont, Ivo Belet, Andrea Bocskor, Esther de Lange, Santiago Fisas Ayxelà, Kinga Gál, Elisabetta Gardini, Esteban González Pons, Tunne Kelam, Seán Kelly, Jeroen Lenaers, Thomas Mann, Herbert Reul, Claude Rolin, Michaela Šojdrová, Pavel Svoboda, Davor Ivo Stier, Romana Tomc, Sabine Verheyen, Elissavet Vozemberg, Bogdan Brunon Wenta, Theodoros Zagorakis, Bogdan Andrzej Zdrojewski, Milan Zver a nome del gruppo PPE
Petra Kammerevert, Silvia Costa, Luigi Morgano, Marlene Mizzi, Marc Tarabella, Vilija Blinkevičiūtė, Alessia Maria Mosca, Krystyna Łybacka, Sylvie Guillaume, Eider Gardiazabal Rubial, Momchil Nekov, Giorgos Grammatikakis, Goffredo Maria Bettini, Nikos Androulakis, Hugues Bayet, Nicola Danti, Victor Negrescu, Liliana Rodrigues, Kashetu Kyenge, Damian Drăghici, Lucy Anderson, Brando Benifei, Isabella De Monte, Massimo Paolucci a nome del gruppo S&D
Daniel Dalton, Andrew Lewer, Zdzisław Krasnodębski, Emma McClarkin a nome del gruppo ECR
Petr Ježek, Frédérique Ries, Ramon Tremosa i Balcells, Dita Charanzová, Pavel Telička, Sophia in ‘t Veld, Catherine Bearder, Gérard Deprez, Filiz Hyusmenova, Petras Auštrevičius, Ivo Vajgl, Marielle de Sarnez, Johannes Cornelis van Baalen, Louis Michel, Hannu Takkula, Fernando Maura Barandiarán, Izaskun Bilbao Barandica, Urmas Paet, Kaja Kallas, Nedzhmi Ali, Juan Carlos Girauta Vidal a nome del gruppo ALDE
Curzio Maltese, Pablo Iglesias, Marisa Matias, Eleonora Forenza, Lynn Boylan, Patrick Le Hyaric, Fabio De Masi, Kostadinka Kuneva, Lola Sánchez Caldentey, Kostas Chrysogonos, Merja Kyllönen, Liadh Ní Riada, Stelios Kouloglou, Matt Carthy a nome del gruppo GUE/NGL
Helga Trüpel, Jill Evans, Karima Delli a nome del gruppo Verts/ALE
Isabella Adinolfi, Ignazio Corrao, Laura Ferrara, Marco Valli, Marco Zanni, Rolandas Paksas a nome del gruppo EFDD


Procedura : 2015/2730(RSP)
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Ciclo del documento :  
RC-B8-0548/2015
Testi presentati :
RC-B8-0548/2015
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Risoluzione del Parlamento europeo sulle recenti rivelazioni sui casi di corruzione ai vertici della FIFA

(2015/2730(RSP))

Il Parlamento europeo,

–   vista la relazione della Commissione del 3 febbraio 2014 dal titolo "Relazione dell'Unione sulla lotta alla corruzione" (COM(2014)0038),

–   vista la comunicazione della Commissione del 6 giugno 2011 dal titolo "La lotta contro la corruzione nell'UE" (COM(2011)0308),

–   vista la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2015, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo[1],

–   vista la comunicazione della Commissione del 18 gennaio 2011 dal titolo "Sviluppare la dimensione europea dello sport" (COM(2011)0012),

–   vista la sua risoluzione del 2 febbraio 2012 sulla dimensione europea dello sport[2],

–   visto il Libro bianco sullo sport presentato dalla Commissione l'11 luglio 2007 (COM(2007)0391),

–   vista la risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del 21 maggio 2014, sul piano di lavoro dell'Unione europea per lo sport 2014-2017,

–   vista la sua risoluzione del 14 marzo 2013 sulle partite truccate e la corruzione nello sport[3],

–   vista la risoluzione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, del 23 aprile 2015, sulla riforma della governance del calcio,

–   visto il nuovo programma per lo sport nell'ambito di Erasmus +, e in particolare l'obiettivo di contrastare le minacce transnazionali all'integrità dello sport, come il doping, le partite truccate e la violenza, nonché tutte le forme di intolleranza e discriminazione, e di promuovere e sostenere la buona governance nello sport,

–   visto il programma di Stoccolma – un'Europa aperta e sicura al servizio e a tutela dei cittadini,

–   visto l'articolo 2 dello statuto della FIFA che sancisce i suoi obiettivi, tra cui la promozione dell'integrità, dell'etica e del fair play al fine di prevenire qualsiasi metodo o pratica, come la corruzione, il doping o la manipolazione delle partite, che possa compromettere l'integrità degli incontri, delle competizioni, dei giocatori, dei funzionari e dei membri o determinare un abuso della pratica calcistica,

–   vista la relazione di Michael Garcia sulla controversa procedura di gara per l'assegnazione della Coppa del mondo 2018 e 2022, che la FIFA aveva accettato di pubblicare nel dicembre 2014,

–   visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 4, del suo regolamento,

A. considerando che il 27 maggio 2015 le autorità svizzere hanno arrestato a Zurigo 14 dirigenti FIFA, tra cui il vicepresidente; che gli arresti sono stati richiesti dal dipartimento statunitense della giustizia con accuse di riciclaggio di denaro, racket, corruzione e frode, per un importo superiore a 150 milioni di USD;

B.  considerando che le autorità svizzere e statunitensi hanno avviato anche un'indagine penale distinta sulle modalità di assegnazione della Coppa del mondo 2018 e 2022 rispettivamente a Russia e Qatar;

C. considerando che la FIFA ha operato per molti anni come un'organizzazione irresponsabile, priva di trasparenza e notoriamente corrotta; che i recenti arresti confermano che la frode e la corruzione all'interno della FIFA sono condizioni sistemiche, diffuse e costanti anziché essere casi isolati di comportamento illecito, come sostenuto dall'ex presidente della FIFA Joseph Blatter;

D. considerando che, nonostante gli arresti e le accuse nei confronti di dirigenti FIFA e la crisi che ha travolto l'organizzazione, il 29 maggio 2015 Joseph Blatter è stato rieletto presidente della FIFA per un quinto mandato; che la rielezione di Joseph Blatter a presidente e la decisione di non pubblicare le conclusioni della relazione Garcia riguardante la selezione della Russia e del Qatar quali paesi ospitanti, rispettivamente, della Coppa del mondo 2018 e 2022 dimostrano che la FIFA ha operato in modo irresponsabile e inaffidabile ed è rimasta restia a riformarsi o a introdurre i cambiamenti necessari per migliorare la governance del calcio internazionale;

E.  considerando che le dimissioni di Joseph Blatter e gli arresti dei dirigenti FIFA hanno creato le condizioni necessarie per riformare in modo radicale le strutture e le pratiche della Federazione, allo scopo di migliorarne la governance e di lottare contro la corruzione al suo interno, e che tale riforma deve essere attuata senza indugio;

F.  considerando che l'integrità delle organizzazioni sportive riveste un'importanza fondamentale, dal momento che lo sport sia professionistico che dilettantistico svolge un ruolo chiave nella promozione a livello globale della pace, del rispetto dei diritti umani e della solidarietà, reca benefici alla salute e alle economie delle società e svolge una funzione essenziale nel porre in rilievo valori pedagogici e culturali fondamentali, nonché nel promuovere l'inclusione sociale;

G. considerando che, nella sua dichiarazione del 3 giugno 2015, Tibor Navracsics, commissario europeo per l'istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, ha condannato gli ultimi sviluppi in seno alla FIFA e ha sollecitato il ripristino della fiducia e la creazione di un solido sistema di buona governance al suo interno;

H. considerando che la Commissione e il Consiglio hanno riconosciuto la necessità di un partenariato tra gli organi direttivi del calcio e le autorità pubbliche ai fini della buona governance del gioco, che rispetti la natura autoregolamentare dello sport professionistico e che ha già condotto a un dialogo strutturato sullo sport;

I.   considerando che la trasparenza, la responsabilità e la democrazia – in altre parole, la buona governance – in seno alle organizzazioni sportive sono condizioni indispensabili affinché un tale regime basato sull'autoregolamentazione e il movimento sportivo prevengano e combattano in modo efficace e strutturale la frode e la corruzione nello sport;

J.   considerando che in precedenza il Parlamento aveva invitato gli organi direttivi del calcio a garantire maggiore democrazia, trasparenza, legittimità e responsabilità (ad esempio un controllo finanziario da parte di un'autorità di audit indipendente) nonché una buona governance, oltre ad aver chiesto alla Commissione di fornire orientamenti in merito alle modalità di sostegno nei confronti di un'autoregolamentazione adeguata e legittima;

K. considerando che, se non affrontato in modo urgente e adeguato, il fenomeno della corruzione può continuare a compromettere la fiducia nelle istituzioni sportive e minacciare l'integrità dello sport nel suo insieme;

L.  considerando che la lotta alla corruzione è una delle priorità del programma di Stoccolma, che orienta le azioni della Commissione nel campo della giustizia e degli affari interni;

M. considerando che lo sport rappresenta anche un vasto settore in rapida crescita dell'economia dell'Unione e contribuisce in modo rilevante alla crescita e all'occupazione con un valore aggiunto ed effetti sull'occupazione superiori ai tassi di crescita medi;

1.  condanna la corruzione sistemica e spregevole emersa all'interno della FIFA e sottolinea che tali accuse non lasciano affatto sorpresi;

2.  invita le organizzazioni sportive, gli Stati membri e l'UE a cooperare pienamente in tutte le indagini, attuali e future, sulle accuse relative a pratiche di corruzione in seno alla FIFA;

3.  sottolinea la massima importanza dell'indagine condotta dalle autorità giudiziarie di Stati Uniti e Svizzera sulle decisioni del comitato esecutivo della FIFA di assegnare l'organizzazione della Coppa del mondo 1998, 2010, 2018 e 2022 rispettivamente a Francia, Sud Africa, Russia e Qatar;

4.  sottolinea l'importanza di garantire che l'indagine di follow-up sulle passate pratiche di corruzione all'interno della FIFA includa, ove motivato, l'allontanamento di tutti i dirigenti coinvolti nei reati finanziari e una revisione delle decisioni prese a seguito di attività corruttive o criminali; chiede all'UE di monitorare con attenzione tale processo e di far sì che sussistano le condizioni necessarie allo svolgimento di un'indagine esterna imparziale; accoglie favorevolmente la dichiarazione resa dal direttore del comitato di audit e conformità della FIFA, secondo cui l'assegnazione delle edizioni della Coppa del mondo 2018 e 2022 potrebbe essere invalidata se venisse dimostrato che è stata il risultato di attività corruttive;

5.  condanna il fatto che la FIFA non abbia ancora pubblicato integralmente la relazione Garcia, nonostante nel dicembre 2014 avesse deciso in tal senso, e la invita a farlo immediatamente;

6.  ribadisce l'importanza di disporre di norme chiare e trasparenti per l'assegnazione della Coppa del mondo e di garantire l'istituzione di un meccanismo adeguato di informazione e controllo, per far sì che tale procedura assicuri condizioni di parità per i paesi offerenti e una decisione finale basata rigorosamente sul merito dei loro progetti;

7.  chiede a tutte le organizzazioni sportive internazionali, e in particolare al Comitato olimpico internazionale, alla FIFA e all'Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA) di garantire che ogni paese che si offre di ospitare un evento sportivo importante si impegni a rispettare le norme internazionali in materia di diritti fondamentali, in relazione a tutte le attività connesse con l'organizzazione e lo svolgimento dell'evento in questione;

8.  sottolinea che la corruzione e il riciclaggio di denaro sono intrinsecamente collegati e in molti Stati membri si sono registrate partite truccate e altri reati finanziari spesso connessi a organizzazioni criminali operanti su scala internazionale;

9.  elogia il giornalismo d'inchiesta che ha sollevato gravi preoccupazioni circa la corruzione in seno alla FIFA e la procedura di gara relativa alla Coppa del mondo; esorta a tale riguardo tutte le organizzazioni sportive a stabilire un quadro regolamentare efficace, sia per incoraggiare le segnalazioni che per proteggere gli informatori;

10. è convinto da tempo che in seno alla FIFA imperversi una corruzione sistemica e radicata e ritiene che ciò abbia gravemente danneggiato l'integrità del calcio mondiale, con un effetto devastante a partire dal livello più alto del calcio professionistico fino a quello delle società dilettantistiche locali;

11. sottolinea con determinazione che il calcio, in quanto sport più popolare al mondo, non deve essere offuscato dalla cultura della corruzione e deve essere protetto, e non stigmatizzato, dagli attuali sviluppi in seno alla FIFA;

12. ribadisce che il calcio e lo sport in generale esercitano un profondo impatto positivo sulla vita quotidiana di milioni di cittadini, in particolare dei giovani;

13. accoglie con favore le dimissioni di Joseph Blatter dalla presidenza della FIFA e le indagini penali attualmente in corso; esorta il comitato esecutivo della FIFA ad attuare riforme strutturali al fine di assicurare trasparenza e responsabilità e garantire processi decisionali aperti, equilibrati e democratici all'interno della Federazione, anche nella procedura di elezione del nuovo presidente, e adottare una politica di tolleranza zero rispetto alla corruzione nello sport;

14. esprime tuttavia grave preoccupazione per il fatto che la riacquisizione di credibilità della FIFA, quale organo direttivo del calcio mondiale, nonché le urgenti riforme necessarie non potranno essere avviate seriamente finché non saranno nominati nuovi dirigenti, il che, conformemente alla regolamentazione della FIFA, potrebbe non avvenire per altri nove mesi; invita di conseguenza la FIFA a selezionare in modo trasparente e inclusivo un dirigente provvisorio adeguato per sostituire immediatamente Joseph Blatter;

15. ricorda che la buona governance nello sport costituisce una condizione indispensabile per garantire l'autonomia e l'autoregolamentazione delle organizzazioni sportive, nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e democrazia, e sottolinea la necessità di una politica di tolleranza zero rispetto alla corruzione nello sport; sottolinea la necessità di un'adeguata rappresentazione di tutti i soggetti interessati nel processo decisionale e osserva la possibilità di adottare le migliori prassi delle altre organizzazioni sportive;

16. chiede un impegno senza riserve da parte della FIFA per un riesame approfondito delle decisioni passate e presenti e per una trasparenza totale in futuro, anche per quanto riguarda la remunerazione dei dirigenti e degli alti funzionari, con l'obiettivo di istituire procedure di autoregolamentazione interne e introdurre meccanismi efficaci di accertamento, indagine e sanzione;

17. ritiene che tale riforma debba comprendere la modifica dello statuto, della struttura, dei codici e delle politiche e prassi operative della FIFA, l'introduzione di limiti di mandato e di un dovere di diligenza indipendente per i membri del comitato esecutivo, incluso il presidente, nonché un audit finanziario esterno pienamente indipendente per valutare l'attendibilità del suo bilancio;

18. esorta la FIFA ad attuare norme etiche rigorose e un codice di condotta per la sua dirigenza e il comitato esecutivo, che dovranno essere controllati da un organismo di monitoraggio indipendente;

19. invita tutti gli organi direttivi sportivi a impegnarsi ad applicare le pratiche di buona governance e ad aumentare la trasparenza, onde ridurre il rischio di cadere vittime della corruzione;

20. invita tutti gli sponsor e le emittenti titolari di appalti a chiedere e sostenere un processo di riforma in seno alla FIFA rilasciando dichiarazioni pubbliche contro la corruzione nello sport e a dare seguito alle proprie dichiarazioni esercitando pressioni continue;

21. chiede alla UEFA e alle federazioni calcistiche nazionali di intensificare gli sforzi per promuovere l'attuazione di misure di riforma fondamentali all'interno della FIFA e, in particolare, le raccomandazioni contenute nella presente risoluzione, sia direttamente sia mediante i loro rappresentanti nel comitato esecutivo della FIFA e nelle federazioni calcistiche nazionali entro il 2016;

22. invita la Commissione e gli Stati membri a intensificare i lavori e le azioni connessi alla buona governance nell'ambito del piano di lavoro dell'UE per lo sport e a dare loro priorità, nonché a provvedere a che le associazioni sportive nazionali siano pienamente coinvolte in iniziative intese a migliorare la governance a livello europeo e internazionale;

23. invita la Commissione, in coordinamento con gli Stati membri e in collaborazione con Interpol, Europol ed Eurojust, a prendere tutti i provvedimenti del caso, anche ai fini di un'effettiva applicazione delle norme, per contrastare eventuali segni di corruzione da parte di funzionari della FIFA e di federazioni calcistiche nazionali sul territorio dell'UE, e a rafforzare la cooperazione europea tra le autorità incaricate dell'applicazione della legge attraverso squadre investigative comuni e la cooperazione tra le procure;

24. evidenzia che, alla luce della natura transnazionale della corruzione nello sport, gli sforzi per combatterla richiedono una cooperazione più efficace fra tutte le parti interessate, incluse le autorità pubbliche, le autorità incaricate dell'applicazione della legge, il settore sportivo, gli atleti e i tifosi, e che si dovrebbe inoltre porre l'accento sulle azioni finalizzate all'educazione e alla prevenzione in questo ambito;

25. accoglie con favore il nuovo programma per lo sport nell'ambito di Erasmus+, che sostiene progetti educativi transfrontalieri in grado di contrastare le minacce transnazionali all'integrità e all'etica dello sport, come il doping, le partite truccate e la violenza, nonché tutte le forme di intolleranza e discriminazione, e mira a promuovere e sostenere la buona governance nello sport;

26. invita gli Stati membri e le federazioni sportive a informare ed educare adeguatamente gli sportivi e i consumatori, fin dalla giovane età e ad ogni livello, sia dilettantistico che professionistico; incoraggia le organizzazioni sportive a istituire e portare avanti programmi esaustivi di prevenzione ed educazione, che prevedano chiari obblighi per club, leghe e federazioni, in particolare per quanto concerne i minori;

27. accoglie con favore il recente accordo sulla quarta direttiva antiriciclaggio e sostiene il ricorso proattivo a tutti i mezzi forniti dalla nuova legislazione per contrastare il problema; invita la Commissione a monitorare in modo coerente la normativa antiriciclaggio dell'UE onde garantirne l'adeguatezza nella lotta alla corruzione nello sport e nel controllo degli organi direttivi dello sport registrati nell'Unione e dei loro funzionari;

28. insiste sul fatto che la lotta contro la corruzione in relazione alla governance della FIFA dovrebbe essere accompagnata anche da chiari impegni e provvedimenti da parte della FIFA, dell'UE, degli Stati membri e di altri soggetti interessati contro altri reati riguardanti le organizzazioni sportive, in particolare le partite truccate, che spesso sono legati alla criminalità organizzata operante su scala internazionale;

29. sottolinea la necessità che tutte le future riforme nel settore dello sport professionistico, in particolare nel calcio, prevedano disposizioni sostanziali a tutela dei diritti degli atleti, degli allenatori e delle squadre; pone l'accento a tale riguardo sull'importanza di affrontare la questione relativa alla proprietà dei cartellini dei giocatori da parte di terzi nello sport europeo;

30. sostiene l'appello della campagna "New FIFA Now" a favore dell'istituzione di una commissione indipendente e non governativa per una riforma della FIFA, sotto la supervisione di un'autorità internazionale indipendente;

31. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla Federazione internazionale di calcio (FIFA), all'Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA), alle federazioni calcistiche nazionali, all'Associazione delle leghe europee di calcio professionistico (EPFL), all'Associazione dei club europei (ECA), nonché alla Federazione internazionale di calciatori professionisti (FIFPro).