PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sulle misure statunitensi relative al sostegno alle aziende agricole dell'UE nell'ambito della PAC (nel contesto delle olive spagnole)
13.3.2018 - (2018/2566(RSP))
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:
ECR (B8-0137/2018)
S&D (B8-0138/2018)
PPE (B8-0145/2018)
EFDD (B8-0147/2018)
ALDE (B8-0148/2018)
GUE/NGL (B8-0149/2018)
Verts/ALE (B8-0151/2018)
Esther Herranz García, Albert Deß, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Michel Dantin a nome del gruppo PPE
Bernd Lange, Eric Andrieu, Clara Eugenia Aguilera García, Alessia Maria Mosca a nome del gruppo S&D
James Nicholson, Jørn Dohrmann a nome del gruppo ECR
Ivan Jakovčić, Javier Nart, Izaskun Bilbao Barandica, Beatriz Becerra Basterrechea, Maite Pagazaurtundúa Ruiz a nome del gruppo ALDE
Lola Sánchez Caldentey, Paloma López Bermejo, Merja Kyllönen, Marina Albiol Guzmán, Javier Couso Permuy, Miguel Urbán Crespo, Tania González Peñas, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga a nome del gruppo GUE/NGL
Florent Marcellesi a nome del gruppo Verts/ALE
Tiziana Beghin, Marco Zullo a nome del gruppo EFDD
Risoluzione del Parlamento europeo sulle misure statunitensi relative al sostegno alle aziende agricole dell'UE nell'ambito della PAC (nel contesto delle olive spagnole)
Il Parlamento europeo,
– vista la decisione provvisoria adottata dal dipartimento del commercio degli Stati Uniti, che ha imposto un dazio sulle olive spagnole dopo aver concluso che le sovvenzioni ricevute dai produttori di olive nell'UE hanno permesso l'importazione di prodotti oleicoli negli Stati Uniti a prezzi inferiori a quelli di mercato,
– vista l'interrogazione alla Commissione sull'attacco USA nei confronti del sostegno alle aziende agricole dell'UE nel quadro della PAC (nel contesto delle olive spagnole) (O-000006/2018 – B8 0007/2018),
– visto il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio[1],
– visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che la decisione di imporre dazi doganali a percentuale variabile sui prodotti oleicoli esportati da aziende spagnole si basa sull'assunto che gli aiuti al settore concessi nel quadro della politica agricola comune (PAC) potrebbero costituire una forma di concorrenza sleale nei confronti dei produttori statunitensi;
B. considerando che tale decisione mette in discussione, in modo ingiusto e arbitrario, la totalità dei programmi di sostegno dell'UE all'agricoltura, con possibili conseguenze per tutti i beneficiari di pagamenti a titolo della PAC;
C. considerando che vi sono seri dubbi sulla possibilità che la formula utilizzata dai responsabili dell'indagine statunitensi per calcolare il margine antidumping preliminare sia compatibile con le norme dell'OMC;
D. considerando che la Commissione ha affermato in varie occasioni che le misure di sostegno oggetto di indagini sui dazi compensativi (compresi il regime di pagamenti di base, le misure di promozione e i pagamenti per i giovani agricoltori) non creano distorsioni degli scambi;
E. considerando che le sovvenzioni erogate dalla PAC ai produttori primari di olive da tavola in Spagna rientrano nel sostegno a titolo della "scatola verde" conformemente all'allegato II dell'accordo sull'agricoltura dell'OMC, poiché sono disaccoppiate dalla produzione e non creano distorsioni degli scambi;
F. considerando che le misure della PAC oggetto dell'indagine non sono specifiche per prodotto e pertanto non sono compensabili ai sensi dell'articolo 2 dell'accordo sulle sovvenzioni e sulle misure compensative dell'OMC;
G. considerando che l'indagine avviata in merito al caso delle olive spagnole è una delle numerose indagini già aperte dagli Stati Uniti in materia di difesa commerciale;
H. considerando che la PAC ha subito una trasformazione attraverso numerose riforme volte ad allineare la maggior parte delle misure di sostegno ai requisiti della "scatola verde" dell'OMC ed è ora concepita in modo da garantire la piena conformità con gli accordi dell'OMC, dopo essere passata da un sistema di sostegno accoppiato a un sistema di sostegno disaccoppiato;
I. considerando che anche gli Stati Uniti fanno un uso considerevole di sovvenzioni a favore del settore agricolo facenti parte della "scatola verde";
J. considerando che gli Stati Uniti hanno imposto dazi antidumping provvisori del 17,13 % in media per le tre imprese spagnole oggetto dell'indagine, nonché dazi compensativi del 4,47 % in media su tutti i prodotti spagnoli esportati;
K. considerando che le misure provvisorie rischiano di innescare una spirale di indagini di difesa commerciale, sia da parte degli Stati Uniti che di altri paesi, sulle sovvenzioni per prodotti agricoli facenti parte della "scatola verde"; che ciò in ultima analisi danneggerà i produttori dell'UE e degli Stati Uniti; che tale escalation mette in pericolo gli accordi consolidati e attentamente negoziati dell'OMC;
L. considerando che i produttori spagnoli potrebbero perdere il mercato statunitense, mentre i concorrenti di paesi terzi trarrebbero beneficio dal vuoto causato in termini di esportazioni dalla decisione degli Stati Uniti;
M. considerando che, se tali dazi diventeranno permanenti, l'impatto economico per i produttori di olive spagnoli è stimato dal settore tra i 350 e i 700 milioni di EUR nei prossimi cinque-dieci anni, il che potrebbe determinare la fine delle esportazioni di olive mature spagnole;
N. considerando che la competitività delle esportazioni spagnole, la cui quota di mercato è aumentata progressivamente negli ultimi anni negli Stati Uniti, è il risultato degli sforzi compiuti da tali imprese per ridurre i costi grazie a investimenti in tecnologie di punta e miglioramenti della qualità, e non è una conseguenza delle sovvenzioni europee;
O. considerando che l'aumento delle esportazioni spagnole negli Stati Uniti (+ 20 % dal 2013) ha consentito la creazione di migliaia di posti di lavoro e ha fornito un aiuto economico a zone dell'Andalusia che sono state tra le più duramente colpite dalla crisi economica;
1. invita le autorità degli Stati Uniti a ritirare la loro decisione provvisoria e ristabilire un approccio reciprocamente costruttivo in questo settore a reciproco vantaggio dei produttori e dei consumatori dei due continenti;
2. esprime grave preoccupazione circa le conseguenze negative che la procedura di compensazione degli Stati Uniti può avere per il modello agricolo europeo nel suo insieme;
3. invita la Commissione ad adottare tutte le iniziative diplomatiche necessarie, sia a livello bilaterale che in sede di OMC, per difendere il nostro sistema di sostegno della PAC, che secondo l'OMC non crea distorsioni degli scambi ed è stato approvato nell'ambito della procedura della "scatola verde" dell'OMC;
4. chiede alla Commissione di studiare la possibilità di impugnare un'eventuale decisione definitiva degli Stati Uniti dinanzi all'OMC;
5. invita la Commissione a continuare ad assistere il settore oleicolo spagnolo e il governo spagnolo per garantire che le regole dell'OMC siano pienamente rispettate dalle autorità statunitensi nel corso di tali indagini;
6. chiede alla Commissione di fornire orientamenti chiari e un forte sostegno al settore oleicolo spagnolo, interessato dalle indagini statunitensi;
7. invita la Commissione a cooperare con le autorità spagnole e il settore oleicolo spagnolo e a continuare a scambiare tutte le informazioni pertinenti con le autorità statunitensi per evitare l'imposizione di misure ingiustificate;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e alle autorità degli Stati Uniti.
- [1] GU L 347 del 20.12.2013, pag. 608.