Proposta di risoluzione comune - RC-B9-0240/2022Proposta di risoluzione comune
RC-B9-0240/2022

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sullo stato di avanzamento della cooperazione UE-Moldova

4.5.2022 - (2022/2651(RSP))

presentata a norma dell'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione seguenti:
B9‑0240/2022 (The Left)
B9‑0241/2022 (Verts/ALE)
B9‑0242/2022 (Renew)
B9‑0243/2022 (PPE)
B9‑0244/2022 (S&D)
B9‑0245/2022 (ECR)

Siegfried Mureşan, Michael Gahler, Andrzej Halicki, Rasa Juknevičienė, Željana Zovko, David McAllister, Paulo Rangel, Andrius Kubilius, Traian Băsescu, Vasile Blaga, Ioan‑Rareş Bogdan, Daniel Buda, Jerzy Buzek, Gheorghe Falcă, Tomasz Frankowski, Mircea‑Gheorghe Hava, David Lega, Miriam Lexmann, Antonio López‑Istúriz White, Elżbieta Katarzyna Łukacijewska, Aušra Maldeikienė, Marian‑Jean Marinescu, Liudas Mažylis, Dan‑Ştefan Motreanu, Gheorghe‑Vlad Nistor, Radosław Sikorski, Michaela Šojdrová, Eugen Tomac, Loránt Vincze, Isabel Wiseler‑Lima, Alexander Alexandrov Yordanov, Milan Zver
a nome del gruppo PPE
Pedro Marques, Tonino Picula, Juozas Olekas
a nome del gruppo S&D
Dragoş Tudorache, Petras Auštrevičius, Dita Charanzová, Olivier Chastel, Dacian Cioloş, Klemen Grošelj, Nathalie Loiseau, Javier Nart, Urmas Paet, Frédérique Ries, Nicolae Ştefănuță, Ramona Strugariu, Bernard Guetta, Vlad Gheorghe
a nome del gruppo Renew
Viola Von Cramon‑Taubadel
a nome del gruppo Verts/ALE
Raffaele Fitto, Anna Fotyga, Adam Bielan, Angel Dzhambazki, Anna Zalewska, Assita Kanko, Beata Kempa, Bogdan Rzońca, Carlo Fidanza, Elżbieta Kruk, Elżbieta Rafalska, Eugen Jurzyca, Jacek Saryusz‑Wolski, Ladislav Ilčić, Nicola Procaccini, Ryszard Czarnecki, Valdemar Tomaševski, Veronika Vrecionová, Witold Jan Waszczykowski, Alexandr Vondra, Jadwiga Wiśniewska
a nome del gruppo ECR
Emmanuel Maurel
a nome del gruppo The Left
Fabio Massimo Castaldo


Procedura : 2022/2651(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
RC-B9-0240/2022
Testi presentati :
RC-B9-0240/2022
Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo sullo stato di avanzamento della cooperazione UE-Moldova

(2022/2650(RSP))

Il Parlamento europeo,

 viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica di Moldova e sui paesi del partenariato orientale,

 visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra[1], che include una zona di libero scambio globale e approfondita ed è entrato pienamente in vigore il 1° luglio 2016 (AA/DCFTA),

 vista la sua risoluzione del 20 ottobre 2020 sull'applicazione dell'accordo di associazione tra l'UE e la Repubblica di Moldova[2],

 vista la domanda di adesione all'UE presentata dalla Repubblica di Moldova il 3 marzo 2022,

 vista la dichiarazione di Versailles del 10 e 11 marzo 2022,

 vista la dichiarazione rilasciata il 29 aprile 2022 dall'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, sui recenti incidenti di sicurezza accaduti nella regione della Transnistria,

 visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A. considerando che la Repubblica di Moldova è stata colpita in modo sproporzionato dalla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, principalmente a causa dell'arrivo di oltre 450 000 rifugiati dall'inizio dell'invasione – di cui quasi 100 000 sono rimasti nel paese – che è il numero più elevato pro capite fra tutti i paesi che hanno accolto rifugiati dall'Ucraina, ma anche a causa della perdita di scambi commerciali, come pure dell'aumento dei prezzi dell'energia e dei trasporti;

B. considerando che il 3 marzo 2022 la Repubblica di Moldova ha presentato la sua domanda di adesione all'UE, confermando la determinazione di lunga data delle autorità moldove e di gran parte della popolazione nel portare avanti l'integrazione europea della Moldova;

C. considerando che l'Unione europea e i suoi Stati membri hanno fornito alla Repubblica di Moldova assistenza finanziaria e in natura per far fronte alle ripercussioni dell'invasione russa dell'Ucraina, di cui 13 milioni di EUR per l'assistenza umanitaria, 15 milioni di EUR per il sostegno amministrativo alle persone che sono state temporaneamente sfollate, 15 milioni di EUR per sostenere la missione UE di assistenza alle frontiere (EUBAM) in Moldova e Ucraina, e una parte di assistenza in natura a titolo del meccanismo unionale di protezione civile; che, il 5 aprile 2022, l'UE, i suoi Stati membri, i paesi del G7 e altri paesi che condividono gli stessi principi si sono impegnati a versare 659,5 milioni di EUR per la creazione della piattaforma di sostegno alla Moldova; che l'UE ha fornito alla Moldova 60 milioni di EUR attraverso un nuovo programma di sostegno al bilancio al fine di mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia sulle persone più vulnerabili;

D. considerando che il 17 marzo 2022 è stato firmato tra l'UE e la Moldova un accordo sulla cooperazione in materia di gestione delle frontiere, che consente a Frontex di sostenere le autorità moldove nella gestione quotidiana delle frontiere e nelle attività di sicurezza alle frontiere;

E. considerando che, dall'inizio della guerra russa contro l'Ucraina, vi è preoccupazione in merito a potenziali operazioni sotto falsa bandiera in Moldova;

F. considerando che, nella regione transnistriana della Repubblica di Moldova, la Russia mantiene sul campo almeno 1 500 soldati, cui si aggiungono altri 5 000 soldati appartenenti alle cosiddette forze armate della Transnistria;

G. considerando che il 22 aprile 2022 il Maggiore Generale Rustam Minnekayev, vicecomandante del distretto militare centrale russo, ha dichiarato che uno degli obiettivi dell'attuale invasione dell'Ucraina da parte della Russia è quello di creare un corridoio terrestre fino alla regione della Transnistria; che il Maggiore Generale Minnekayev ha inoltre falsamente dichiarato che in Transnistria erano stati osservati atti di oppressione nei confronti della popolazione di lingua russa;

H. considerando che il 25, il 26 e il 27 aprile 2022 si sono verificati diversi incidenti di sicurezza nella regione della Transnistria, tra cui un attacco con granate contro l'edificio del cosiddetto ministero della Sicurezza di Stato a Tiraspol, alcune esplosioni che hanno danneggiato dei piloni di antenna radio nel villaggio di Maiac e, a quanto è stato riferito, colpi di arma da fuoco nei dintorni del deposito di munizioni di Cobasna;

I. considerando che il deposito di Cobasna, situato nella regione della Transnistria alla frontiera tra Ucraina e Moldova, contiene circa 22 000 tonnellate di munizioni e attrezzature militari dell'era sovietica, poste sotto la sorveglianza del Gruppo operativo delle forze armate russe (OGRF); che, nonostante gli impegni assunti nel 1999 e nuovamente nel 2021, la Federazione russa non ha garantito la completa distruzione di tali armi; che permangono preoccupazioni sulla possibilità che tali attrezzature possano essere utilizzate nel conflitto armato nel quadro di una capacità operativa o per esercitare pressioni sulle autorità moldove e ucraine;

J. considerando che la Russia ha utilizzato le sue esportazioni di gas verso la Moldova come strumento per promuovere gli interessi economici e geopolitici del Cremlino nel paese, da ultimo creando artificialmente una crisi di approvvigionamento di gas nella seconda parte del 2021;

K. considerando che il principale approvvigionamento di energia elettrica della Moldova proviene dalla regione della Transnistria, da una centrale elettrica di proprietà della società russa Inter RAO;

1. elogia la grande solidarietà dimostrata dai cittadini della Repubblica di Moldova nei confronti dei rifugiati ucraini che sono fuggiti dalla guerra di aggressione russa e dalle sue conseguenze in termini di distruzione di città e paesi ucraini e di commissione di atrocità e crimini di guerra, aprendo le loro case per accoglierli a migliaia; plaude agli sforzi intrapresi dalle autorità della Repubblica di Moldova per dare sostegno ai rifugiati ucraini;

2. esprime la convinzione che l'Unione debba dimostrare lo stesso grado di solidarietà nei confronti del popolo moldovo e sostenere con la massima determinazione possibile gli sforzi compiuti dal paese per far fronte alle conseguenze della guerra di aggressione russa;

3. ricorda che gestire la situazione dei quasi 100 000 rifugiati che hanno trovato accoglienza nella Repubblica di Moldova, unitamente a quanti sono in transito nel paese, costituisce un onere finanziario crescente per lo Stato moldovo, che si trova già in una situazione finanziaria precaria a causa del rallentamento economico dovuto alla pandemia di COVID-19 e dell'aumento dei prezzi del gas provocato artificialmente da Gazprom;

4. osserva che quanto più a lungo si protrarrà la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, tanto maggiore sarà l'assistenza umanitaria, di sicurezza e socioeconomica di cui avrà bisogno la Repubblica di Moldova; si compiace della recente approvazione, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, dello stanziamento di 150 milioni di EUR in assistenza macrofinanziaria (AMF) alla Repubblica di Moldova per coprire parte del suo fabbisogno di finanziamenti esterni; invita pertanto la Commissione ad aumentare ulteriormente l'assistenza finanziaria e tecnica destinata alla Moldova, anche attraverso una nuova proposta in materia di AMF; sottolinea che la presentazione di una nuova proposta di AMF è fondamentale, dato che il pacchetto recentemente adottato era stato elaborato dalla Commissione prima dell'inizio del conflitto in Ucraina; insiste sul fatto che una nuova proposta di AMF dovrebbe consistere principalmente in sovvenzioni, piuttosto che in prestiti, al fine di stabilizzare la situazione socioeconomica della Moldova e rafforzare la resilienza complessiva del paese; evidenzia il fatto che il piano di ripresa economica per la Repubblica di Moldova, per un valore fino a 600 milioni di EUR, è essenziale per la ripresa della Moldova;

5. si compiace della creazione della piattaforma di sostegno a favore della Moldova da parte degli Stati membri dell'Unione, dei paesi del G7, di partner internazionali e di paesi che condividono gli stessi principi, intesa a mobilitare e coordinare il sostegno internazionale, come chiaro segnale dell'impegno dell'Unione e dei suoi partner a favore del futuro europeo della Repubblica di Moldova; esorta tutti i partner della piattaforma a garantire il versamento tempestivo dei fondi promessi e ad aumentare rapidamente i finanziamenti qualora mutassero le esigenze della Moldova;

6. invita la Commissione a continuare a fornire assistenza umanitaria attraverso il meccanismo unionale di protezione civile, attivato il 25 febbraio 2022, a fornire sostegno alla gestione delle frontiere attraverso Frontex e la dislocazione dell'EUBAM, e a sostenere il trasferimento di persone verso gli Stati membri dell'Unione nel contesto della piattaforma di solidarietà;

7. invita la Commissione e il Consiglio ad ampliare il mandato dell'EUBAM al fine di rispondere all'emergenza in corso dovuta all'arrivo di un numero elevato di rifugiati dall'Ucraina e a garantire che la missione possa fornire un sostegno significativo alle autorità nell'accoglienza dei rifugiati;

8. invita la Commissione a presentare ulteriori proposte volte a garantire la piena liberalizzazione dei trasporti e degli scambi commerciali con l'UE, come ad esempio la sospensione dei dazi all'importazione su tutte le esportazioni moldove verso l'Unione, l'aumento delle quote per i prodotti agricoli moldovi e l'agevolazione dell'accesso al lavoro per i cittadini moldovi nell'Unione, date le perturbazioni nelle catene di approvvigionamento e nei mercati di esportazione della Repubblica di Moldova;

9. sottolinea il ruolo importante finora svolto dalla Repubblica di Moldova ai fini della sicurezza e della stabilità del confine orientale dell'UE nel contesto della crisi umanitaria causata dalla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina;

10. rinnova la sua richiesta alla Commissione e alle autorità moldove di tenere conto delle particolari esigenze delle donne e dei minori, che rappresentano la vasta maggioranza dei rifugiati dall'Ucraina che si trovano attualmente in Moldova; invita la Commissione e gli Stati membri a istituire programmi di sostegno specifici per le donne e i minori rifugiati e a rischio di tratta, in particolare un sostegno specializzato per le vittime di reati di questo tipo nonché della violenza di genere;

11. si compiace della presentazione della domanda di adesione all'UE da parte della Moldova il 3 marzo 2022; invita le istituzioni dell'Unione a concedere alla Repubblica di Moldova lo status di paese candidato all'adesione all'UE, a norma dell'articolo 49 del trattato sull'Unione europea e sulla base del merito e, nel frattempo, a continuare ad adoperarsi per la sua integrazione nel mercato unico dell'UE e per rafforzare la cooperazione settoriale; invita la Commissione a completare rapidamente la sua valutazione e a fornire piena assistenza alla Moldova durante tale processo;

12. sottolinea il fatto che, senza voler pregiudicare il contenuto del parere della Commissione, le autorità moldove sono indubbiamente sulla buona strada per quanto riguarda l'adozione di riforme fondamentali, segnatamente in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti umani, che faranno sì che il paese rispetti i criteri di Copenaghen la cui osservanza è richiesta ai paesi in via di adesione, e che sono finalizzate alla piena attuazione dell'AA/DCFTA; incoraggia le autorità moldove a proseguire sulla via delle riforme destinate a migliorare la vita dei cittadini moldovi e ad avvicinare il paese alle norme europee;

13. chiede un segnale politico chiaro e risoluto, da parte del Consiglio europeo che si riunirà in giugno, in merito al percorso europeo della Repubblica di Moldova;

14. sottolinea che, analogamente all'Ucraina, la prospettiva concreta di aderire all'UE è un elemento fondamentale di speranza che manterrà alto il morale della popolazione moldova in questo periodo di estrema insicurezza e di difficoltà materiali;

15. chiede una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri e le autorità moldove per indagare sulla frode bancaria del 2014 e, in particolare, garantire il recupero dei capitali rubati e assicurare i responsabili alla giustizia;

16. invita l'Unione a fornire una maggiore assistenza amministrativa e tecnica attraverso la creazione di un gruppo di sostegno per la Moldova, simile al gruppo di sostegno già esistente per l'Ucraina (SGUA), che aumenterà la presenza di personale dell'UE in Moldova e permetterà di estendere al paese un'assistenza analoga a quella dello SGUA; ritiene che, alla luce della recente domanda di adesione all'UE presentata dalla Repubblica di Moldova, vi sia l'urgente necessità di istituire un simile gruppo di sostegno;

17. sottolinea che è inaccettabile che la Russia abbia strumentalizzato il suo approvvigionamento di gas per esercitare pressioni politiche sulla Repubblica di Moldova al fine di influenzare il percorso politico e l'orientamento geopolitico del paese, in particolare dopo le elezioni presidenziali del 2020 e le elezioni parlamentari del 2021;

18. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere la Repubblica di Moldova con l'obiettivo di garantirne l'indipendenza, la connettività, la diversificazione e l'efficienza sul piano energetico, come pure di accelerare lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili; invita le autorità moldove a mantenere gli impegni del paese quale membro della Comunità dell'energia nell'attuazione del terzo pacchetto "Energia" dell'UE, segnatamente per quanto riguarda la separazione della trasmissione e della distribuzione del gas e dell'energia elettrica;

19. si compiace delle conclusioni del Consiglio europeo del 24 e del 25 marzo 2022; invita gli Stati membri ad acquistare congiuntamente gas naturale, gas naturale liquefatto e idrogeno attraverso una piattaforma comune, che sia accessibile anche agli Stati dei Balcani occidentali e ai tre paesi associati del partenariato orientale; ribadisce, in tale contesto, il suo invito alla creazione di una vera Unione del gas; invita le autorità moldove e la Commissione a collaborare per elaborare una chiara valutazione del fabbisogno di stoccaggio di gas della Moldova per il prossimo periodo;

20. si compiace del successo delle prove di isolamento recentemente effettuate dalla Moldova e dall'Ucraina per disconnettere temporaneamente le loro reti elettriche dalla Russia e dalla Bielorussia, cui ha fatto seguito la loro sincronizzazione con la rete elettrica dell'Europa continentale; esorta le istituzioni dell'Unione a utilizzare i finanziamenti di emergenza per collegare rapidamente la Moldova alla rete elettrica dell'UE e ad aumentare il sostegno finanziario e tecnico dell'Unione necessario per garantire la resilienza della Moldova a tale pressione esterna connessa all'energia;

21. esprime profonda preoccupazione per i recenti sviluppi nel territorio della regione della Transnistria e li condanna come pericolosi atti di provocazione commessi in una situazione di sicurezza altamente instabile; chiede di mantenere la calma al fine di preservare la sicurezza e il benessere delle persone che vivono su entrambe le sponde del fiume Nistro e nei paesi vicini; si compiace, a tal proposito, della reazione calma e misurata da parte delle autorità di Chișinău, che contribuiscono a promuovere un clima favorevole a una soluzione pacifica e duratura del conflitto;

22. ribadisce il suo fermo e incrollabile sostegno a favore dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale della Repubblica di Moldova entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale;

23. esprime preoccupazione per la minaccia rappresentata dalle munizioni stoccate nel deposito di Cobasna per la sicurezza e l'ambiente, nella regione e non solo, e invita la comunità internazionale a sostenere gli sforzi delle autorità moldove per rimuovere o distruggere tali armi pericolose;

24. respinge ed esprime preoccupazione per la dichiarazione rilasciata il 3 marzo 2022 dalle autorità de facto della regione della Transnistria, in cui si annuncia la fine del processo di risoluzione e si chiede nuovamente il riconoscimento della cosiddetta indipendenza della Transnistria; invita la Federazione russa a ritirare completamente e incondizionatamente le sue forze militari e i suoi armamenti dalla regione transnistriana della Moldova, conformemente alle ripetute richieste delle autorità moldove e nel rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale della Repubblica di Moldova;

25. ribadisce il suo sostegno a favore di una soluzione globale, pacifica e duratura del conflitto in Transnistria fondata sulla sovranità e sull'integrità territoriale della Repubblica di Moldova entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, che dovrebbe includere uno statuto speciale per la Transnistria nell'ambito di uno Stato moldovo capace di esistenza autonoma e che non dovrebbe pregiudicare le aspirazioni europee del paese; ricorda i vantaggi e le opportunità economiche per le imprese e la popolazione di entrambe le sponde del fiume Nistro derivanti dall'applicazione della DCFTA all'intero territorio della Repubblica di Moldova;

26. plaude alle recenti iniziative e decisioni volte ad aumentare il sostegno nel settore della sicurezza, in particolare attraverso l'avvio di un dialogo politico e in materia di sicurezza ad alto livello UE-Moldova e l'adozione di misure di assistenza sostanziale nel quadro dello strumento europeo per la pace; ricorda la necessità di continuare a rafforzare la cooperazione UE-Moldova in materia di sicurezza e difesa e invita entrambe le parti a sfruttare pienamente le piattaforme pertinenti; invita il Consiglio e gli Stati membri a offrire urgentemente assistenza in vista di un rafforzamento delle capacità delle forze armate della Repubblica di Moldova, in ragione delle sfide in materia di sicurezza che il paese deve affrontare;

27. elogia le recenti azioni adottate dalle autorità moldove contro la propaganda russa, tra cui il divieto temporaneo imposto a vari siti web di disinformazione russi nel quadro dello stato di emergenza imposto e il divieto di usare simboli militari filo-russi; invita la Commissione e le autorità moldove a intensificare le loro attività di comunicazione destinate alla popolazione della regione transnistriana della Repubblica di Moldova;

28. esorta la Commissione, il Servizio europeo per l'azione esterna e gli Stati membri ad assistere la Moldova nell'ambito della cibersicurezza e delle comunicazioni strategiche, al fine di migliorare la sua resilienza a possibili attacchi russi, e a sostenere il lavoro dei giornalisti e delle organizzazioni della società civile che cercano di contrastare la disinformazione; invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare ulteriori misure per contrastare le ingerenze straniere e la disinformazione e a sostenere la Moldova in tal senso;

29. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, nonché al Presidente, al governo e al parlamento della Repubblica di Moldova.

 

Ultimo aggiornamento: 5 maggio 2022
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