PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sulla risposta dell'UE al rincaro dei prezzi dell'energia in Europa
4.10.2022 - (2022/2830(RSP))
in sostituzione delle proposte di risoluzione seguenti:
B9‑0416/2022 (PPE)
B9‑0420/2022 (S&D)
B9‑0422/2022 (Renew)
Christian Ehler, Markus Ferber
a nome del gruppo PPE
Mohammed Chahim, Dan Nica
a nome del gruppo S&D
Martina Dlabajová, Stéphanie Yon‑Courtin
a nome del gruppo Renew
Risoluzione del Parlamento europeo sulla risposta dell'UE al rincaro dei prezzi dell'energia in Europa
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),
– vista la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili[1],
– vista la direttiva (UE) 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica[2],
– vista la direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica[3],
– visto il regolamento (UE) 2019/943 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, sul mercato interno dell'energia elettrica[4],
– vista la direttiva (UE) 2019/944 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e che modifica la direttiva 2012/27/UE[5],
– visto il regolamento (UE) 2017/1938 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2017, concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas[6],
– visto il regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 ("normativa europea sul clima")[7],
– vista la direttiva 2003/96/CE del Consiglio, del 27 ottobre 2003, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità[8],
– vista la proposta della Commissione di regolamento del Consiglio relativa a un intervento di emergenza per far fronte al rincaro dei prezzi dell'energia (COM(2022)0473),
– vista la comunicazione della Commissione del 18 maggio 2022 dal titolo "Interventi a breve termine nei mercati dell'energia e miglioramenti a lungo termine dell'assetto del mercato dell'energia elettrica" (COM(2022)0236),
– vista la comunicazione della Commissione del 13 ottobre 2021 dal titolo "Risposta all'aumento dei prezzi dell'energia: un pacchetto di misure d'intervento e di sostegno" (COM(2021)0660),
– vista la comunicazione della Commissione dell'8 marzo 2022 dal titolo "REPowerEU: azione europea comune per un'energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili" (COM(2022)0108),
– vista la comunicazione della Commissione del 18 maggio 2022 dal titolo "Piano REPowerEU" (COM(2022)0230),
– vista la comunicazione della Commissione del 23 marzo 2022 dal titolo "Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina" (C/2022/1890),
– visto il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali,
– visti la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e in particolare il relativo accordo di Parigi sui cambiamenti climatici del 2015, entrato in vigore il 4 novembre 2016,
– viste le conclusioni del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo 2022,
– vista la sua risoluzione del 21 ottobre 2021 sulla disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia (CEEAG)[9],
– vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo[10],
– vista la sua risoluzione del 21 gennaio 2021 sull'accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti[11],
– vista la sua risoluzione del 10 febbraio 2021 sul nuovo piano d'azione per l'economia circolare[12],
– visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A. considerando che la guerra di aggressione della Russia sta avendo un impatto significativo sui cittadini e sull'economia dell'UE, in particolare a causa del drastico aumento dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, sta causando enormi sofferenze al popolo ucraino e costituisce un attacco diretto ai valori europei;
B. considerando che il tasso di inflazione della zona euro ha gradualmente raggiunto il 10 % nel settembre 2022 e che in oltre la metà dei paesi della zona euro si registrano tassi a due cifre, che in alcuni casi raggiungono il 24 %;
C. considerando che già nel 2020, prima dell'inizio della spirale ascendente dei prezzi, circa 36 milioni di europei non erano in grado di riscaldare adeguatamente le loro abitazioni; considerando che oltre 50 milioni di famiglie nell'UE si trovano già in condizioni di povertà energetica e che questa grande sfida sarà ulteriormente aggravata dall'attuale crisi energetica, con possibili ritardi nell'accesso ai beni fondamentali, all'assistenza, all'istruzione e all'assistenza sanitaria, in particolare per i bambini e i giovani;
D. che gli stabilimenti di un ampio ventaglio di industrie europee, come l'acciaio, l'alluminio, i fertilizzanti e la stessa industria dell'energia, sono stati costretti a mettere i lavoratori in cassa integrazione e a chiudere linee di produzione, dal momento che gli elevati prezzi del gas e dell'energia elettrica stanno causando perdite economiche; che tali chiusure hanno un effetto domino su altre industrie colpite dagli shock dell'offerta e potrebbero danneggiare a lungo termine la base industriale europea;
E. considerando che le imprese risentono dell'aumento dei costi di produzione dovuto all'incremento dei prezzi delle materie prime, ai vincoli cui sono sottoposte le catene di approvvigionamento e al rincaro dei prezzi dei trasporti e dell'energia, cui si aggiunge l'evoluzione dei comportamenti dei consumatori;
F. considerando che l'impennata del prezzo dell'energia ha determinato un aumento dei requisiti di margine per i produttori di energia elettrica, che stanno coprendo le loro vendite sul mercato a termine a livelli senza precedenti;
G. considerando che la transizione energetica e quella digitale comporteranno un sostanzioso incremento della domanda di alcuni tipi di materie prime, per l'approvvigionamento dei quali l'UE dipende da un numero molto limitato di paesi e imprese;
H. considerando che la crisi della COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina hanno perturbato le catene di approvvigionamento e del valore, creando carenze di approvvigionamento e portando a un aumento dei costi di produzione;
I. considerando che il principio n. 20 del pilastro europeo dei diritti sociali afferma che ogni persona ha il diritto di accedere a servizi essenziali di qualità, compresi l'acqua, i servizi igienico-sanitari, l'energia, i trasporti, i servizi finanziari e le comunicazioni digitali; che l'accesso a tali servizi dovrebbe essere disponibile;
J. considerando che sarebbe opportuno aggiornare il quadro dell'UE sui servizi di interesse economico generale per proteggere più efficacemente i consumatori vulnerabili dalla situazione attuale;
K. considerando che, nel suo discorso del 14 settembre sullo stato dell'Unione, la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha dichiarato che la Russia sta continuando a manipolare attivamente il nostro mercato dell'energia;
L. considerando che i prezzi a pronti del gas registrati presso il Title Transfer Facility (TTF) olandese, che erano rimasti al di sotto dei 25 EUR/MWh negli ultimi quattro anni, sono fortemente aumentati dall'agosto 2021, in particolare dall'inizio della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, raggiungendo gli oltre 200 EUR/MWh a metà agosto 2022, un valore che è rimasto stabile; che le azioni della Russia sono un esempio di attacco non provocato al mercato del gas dell'UE;
M. considerando che l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha dichiarato che, sebbene "mercati dei derivati su merci aperti e ben funzionanti svolgano un ruolo essenziale per la determinazione dei prezzi", a causa del recente periodo di estrema tensione, "potrebbero essere utili misure volte a contenere l'eccessiva volatilità per migliorare il funzionamento complessivo" di tali mercati; che l'ESMA ha inoltre sottolineato che il quadro della seconda direttiva sugli strumenti finanziari di mercato (MiFID II) prevede già "una serie di meccanismi di volatilità (in particolare sospensioni delle negoziazioni e contenimenti dei prezzi)", pur rilevando che "nelle circostanze estreme che i mercati dei derivati su merci (e in particolare i mercati dell'energia) hanno vissuto negli ultimi mesi, il numero di volte in cui sono state attivate sospensioni delle negoziazioni nelle pertinenti sedi di negoziazione dell'UE sembra essere molto basso"[13];
N. considerando che, nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 14 settembre 2022, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato che la proposta della Commissione raccoglierà oltre 140 miliardi di EUR "affinché gli Stati membri possano attutire direttamente il colpo"; che diversi Stati membri hanno introdotto regimi temporanei per un'imposta sui proventi straordinari;
O. considerando che gli Stati membri dovrebbero essere i principali attori responsabili del proprio mix energetico, dell'identificazione dei principali problemi che devono fronteggiare i loro cittadini e le loro economie e della risoluzione di tali problemi;
P. considerando che il drastico aumento dei prezzi dell'energia elettrica sta esercitando pressioni sulle famiglie, su numerosi cittadini europei, in particolare quelli a rischio di povertà e quelli appartenenti a gruppi vulnerabili, sulle organizzazioni non governative, sulle piccole e medie imprese (PMI) e sull'industria, e rischia di causare danni sociali ed economici più ampi;
Q. considerando che la valutazione dell'Agenzia dell'UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia dell'assetto del mercato dell'energia elettrica all'ingrosso dell'UE ha dimostrato che gli scambi transfrontalieri hanno apportato 34 miliardi di EUR di benefici ai consumatori nel 2021, contribuendo nel contempo ad attenuare la volatilità dei prezzi, e migliorano la sicurezza dell'approvvigionamento e la resilienza di ciascuno Stato membro agli shock dei prezzi;
R. considerando che il risparmio e la riduzione dell'energia costituiscono un'opzione sicura, pulita e a prezzi accessibili per ridurre la dipendenza dell'UE dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia; che gli Stati membri dell'UE risparmiano solo lo 0,8 % del consumo finale di energia;
Considerazioni introduttive
1. ritiene che la guerra di aggressione russa nei confronti dell'Ucraina e l'uso dell'approvvigionamento di energia fossile come arma abbiano drammaticamente aggravato l'attuale instabilità del mercato dell'energia; deplora che tale situazione abbia fatto salire ulteriormente i prezzi dell'energia, determinando così un'inflazione estremamente elevata, un aumento delle disuguaglianze sociali, una povertà energetica e di mobilità, prezzi alimentari elevati e una crisi del costo della vita e che resti presente un rischio significativo di chiusura per le imprese di diversi settori e di disoccupazione;
2. esprime profonda preoccupazione per gli elevati prezzi dell'energia in tutta l'UE e invita gli Stati membri ad affrontare immediatamente l'impatto di tale fenomeno e della relativa inflazione sui redditi delle famiglie, sulla salute e sul benessere, in particolare per le persone più vulnerabili, nonché sulle imprese, comprese le PMI, e sull'economia in generale;
3. ritiene che tempi eccezionali richiedano misure di emergenza eccezionali, in merito alle quali l'UE deve agire insieme e in modo unito come non mai; insiste sul fatto che tutte le misure adottate a livello dell'UE per combattere la crisi dei prezzi dell'energia devono essere pienamente compatibili con gli obiettivi climatici dell'Unione a lungo termine, compreso il Green Deal europeo, e promuovere l'autonomia strategica aperta dell'UE; chiede alla Commissione, a tale riguardo, di analizzare gli impatti cumulativi delle misure di emergenza nazionali e dell'UE, garantendo che siano coerenti con l'obiettivo dell'Unione di conseguire la neutralità climatica entro il 2050; insiste sul fatto che le misure proposte dovrebbero riconoscere la diversità delle circostanze nazionali e prevedere pertanto la flessibilità necessaria per la loro attuazione; invita gli Stati membri e gli attori economici a dar prova di maggiore solidarietà al fine di affrontare la crisi in modo equo;
Impatto sui cittadini e sull'economia
4. esorta gli Stati membri a garantire l'accesso a sistemi di riscaldamento ed elettricità puliti e a prezzi abbordabili e a evitare che le persone siano obbligate a scegliere tra mangiare o scaldarsi; avverte gli Stati membri che i consumatori che non possono permettersi l'aumento delle bollette energetiche non dovrebbero vedersi tagliare l'erogazione dell'energia e sottolinea la necessità di evitare sfratti per le famiglie vulnerabili che non sono in grado di pagare le bollette e i costi dell'affitto;
5. invita gli Stati membri a mettere in atto piani e strategie in materia di alloggi, accesso ai bisogni sociali primari, protezione delle infrastrutture sociali, servizi sanitari essenziali e assistenza finanziaria alle PMI; sottolinea che tale sostegno dovrebbe essere rivolto in particolare alle fasce della popolazione che si trovano nella situazione più critica;
6. sottolinea che in tutti gli Stati membri le famiglie si trovano ad affrontare sfide significative come l'erosione del loro potere d'acquisto; sottolinea che molte persone in Europa si trovavano già in situazioni di vulnerabilità e avverte che l'inflazione correlata, in particolare l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia, può rendere la situazione insostenibile per le famiglie a basso reddito, con un impatto crescente sulla classe media; invita gli Stati membri a prendere in considerazione la possibilità di esentare dall'IVA i prodotti alimentari di base in tutta l'UE per tutta la durata della crisi, al fine di agevolare l'accesso ai beni essenziali e affrontare la penuria alimentare e l'aumento dei prezzi degli alloggi;
7. invita gli Stati membri e la Commissione a informare i cittadini e le imprese, in particolare le PMI, su come prepararsi al prossimo inverno e come migliorare l'efficienza energetica e ridurre la loro domanda di energia, compresi consigli pratici, efficaci e realistici sul costo della vita e sul costo dell'energia, nonché informazioni sui diritti dei consumatori; incoraggia gli Stati membri a promuovere dispositivi di risparmio energetico per le famiglie vulnerabili;
8. chiede agli Stati membri di prendere in considerazione la possibilità di fornire un sostegno temporaneo agli utenti vulnerabili dei trasporti al fine di contribuire ad assorbire l'aumento dei prezzi, compresi buoni per i trasporti pubblici; chiede l'adozione di politiche strutturali per promuovere ulteriormente reti di trasporto pubblico affidabili e a prezzi accessibili e la mobilità attiva, come gli spostamenti in bicicletta o a piedi;
9. invita gli Stati membri ad affrontare l'impatto della crisi energetica sul mercato del lavoro sostenendo i lavoratori che si trovano temporaneamente in "disoccupazione tecnica" perché i loro datori di lavoro sono stati costretti a limitare o a sospendere la loro attività, compresi i lavoratori autonomi, e fornendo assistenza alle piccole imprese affinché mantengano il personale e proseguano la loro attività; ricorda che i regimi di riduzione dell'orario lavorativo si sono dimostrati validi durante la pandemia e dovrebbero essere attuati con il sostegno finanziario dell'UE, se necessario, per evitare la perdita di posti di lavoro; invita la Commissione e il Consiglio a rafforzare lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) al fine di sostenere i programmi di lavoro a tempo ridotto, il reddito dei lavoratori e i lavoratori che saranno temporaneamente messi in esubero a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia;
10. invita gli Stati membri a sostenere le imprese di fronte all'impennata dei prezzi, in consultazione con i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nei settori maggiormente colpiti, e di attuare misure anticrisi anche attraverso il dialogo sociale e la contrattazione collettiva; invita la Commissione ad adottare le misure necessarie per aiutare le industrie ad alta intensità energetica, anche offrendo le dovute garanzie in materia di protezione dell'ambiente e mantenimento dell'occupazione;
11. sottolinea che le garanzie sociali sono fondamentali nell'attuale crisi ed esorta gli Stati membri e la Commissione a coinvolgere i sindacati nell'elaborazione e nell'attuazione di misure anticrisi attraverso il dialogo sociale;
12. riconosce che l'effetto cumulativo degli elevati prezzi dell'energia e della perturbazione delle catene di approvvigionamento può mettere a repentaglio le imprese europee e i posti di lavoro che offrono; chiede di alleviare immediatamente l'onere per le imprese, in particolare le PMI;
13. sottolinea che l'obiettivo principale della politica monetaria della Banca centrale europea (BCE) è quello di mantenere la stabilità dei prezzi, garantendo in tal modo che l'inflazione sia bassa, stabile e prevedibile; ricorda che il tasso di inflazione obiettivo della BCE è del 2 %;
Impegni in materia di clima, diffusione delle energie rinnovabili, efficienza energetica e infrastrutture
14. ricorda che l'energia più economica è quella che non consumiamo e che l'efficienza energetica e le misure di risparmio energetico non solo aiuteranno l'UE nel breve termine, ma la aiuteranno anche a rispettare gli impegni climatici per il 2030 contenuti nel pacchetto "Pronti per il 55 %" e nell'iniziativa RePowerEU, come la riduzione delle importazioni e del consumo di gas;
15. ritiene che il conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo renderà i nostri sistemi energetici più efficienti, maggiormente basati sulle energie rinnovabili, più forti di fronte alle crisi e più resilienti agli shock esterni, garantirà un'energia stabile e a prezzi accessibili e contribuirà all'autonomia strategica aperta;
16. invita gli Stati membri e la Commissione ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, che è il modo migliore per porre fine alla dipendenza dal gas naturale e rispettare gli impegni dell'Unione in materia di clima; ricorda le rifusioni in corso della direttiva (UE) 2018/2001 (RED III e RED IV) ed è convinto che un rapido completamento delle procedure legislative accelererà la diffusione delle energie rinnovabili in tutta l'UE;
17. sottolinea che il riscaldamento residenziale deve essere decarbonizzato mediante l'elettrificazione intelligente e soluzioni di teleriscaldamento basate su fonti rinnovabili a prezzi accessibili; invita la Commissione e gli Stati membri ad aumentare il sostegno a favore della ristrutturazione degli edifici e a fornire finanziamenti adeguati per gli investimenti in misure di efficienza energetica, in particolare per gli edifici con le prestazioni energetiche più basse e i quartieri più vulnerabili; si compiace della decisione di alcuni Stati membri di vietare l'installazione di caldaie a gas nei nuovi edifici; sottolinea l'importanza e i benefici immediati della rapida diffusione dell'energia solare negli edifici, di energie rinnovabili in loco, di pompe di calore e altre soluzioni veloci e di facile installazione;
18. incoraggia la Commissione e gli Stati membri ad accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare eliminando gli ostacoli amministrativi e semplificando e accelerando le procedure di autorizzazione, anche per le famiglie;
19. è favorevole all'idea, nel quadro di REPowerEU, di vendere all'asta le quote nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) come misura eccezionale per generare 20 miliardi di EUR e finanziare così l'infrastruttura necessaria per ridurre la dipendenza dal gas e dal petrolio russi, inclusi investimenti nell'energia rinnovabile e nell'efficienza energetica; chiede che tale intervento sia accelerato al fine di mobilitare le entrate necessarie entro la fine del 2025; accoglie con favore il fatto che ciò potrebbe avere l'effetto potenziale di ridurre i prezzi dell'ETS a breve termine e, di conseguenza, i prezzi dell'energia elettrica e i costi dell'energia per l'industria, pur riconoscendo che il sistema ETS non è il principale motore del recente aumento dei prezzi dell'energia; ribadisce i propri obiettivi climatici per il 2030, con i quali tale intervento relativo all'ETS è pienamente in linea;
20. sottolinea che i segnali dei prezzi dell'energia elettrica in tempo reale possono sbloccare una domanda più flessibile, che può a sua volta ridurre il fabbisogno di picchi di approvvigionamento costoso e ad alta intensità di gas; invita pertanto gli Stati membri a gestire meglio le esigenze di flessibilità dei sistemi energetici dell'UE attraverso il potenziamento delle reti, la produzione programmabile di basse emissioni e varie tecnologie di stoccaggio dell'energia su larga scala e a lungo termine, al fine di ridurre la domanda industriale di energia elettrica e di gas nelle ore di punta;
21. invita gli Stati membri a recepire pienamente la direttiva (UE) 2018/2001, in particolare al fine di eliminare gli ostacoli alla creazione di comunità energetiche; invita gli Stati membri ad adottare ulteriori misure per l'autoconsumo di energia rinnovabile; invita gli Stati membri a creare le condizioni adeguate per lo sviluppo di almeno una comunità di energia rinnovabile in ogni comune, in modo che i cittadini possano produrre, consumare, immagazzinare e rivendere la propria energia rinnovabile;
22. chiede di accelerare la procedura legislativa in corso relativa alla direttiva sull'efficienza energetica, in quanto le sue disposizioni aiuteranno gli utenti a ridurre il loro consumo energetico e, di conseguenza, la loro spesa energetica;
23. sottolinea che la creazione di un mercato unico dell'energia pienamente integrato che offra una rete energetica europea realmente resiliente, compresa la costruzione di nuovi interconnettori, come dimostrato da quello che collega la penisola iberica alla Francia, e migliori piattaforme di scambio, allevierebbe la pressione sui prezzi per le imprese e i consumatori nel breve termine e porterebbe all'indipendenza e alla resilienza energetiche nel lungo termine; riconosce che la riforma del mercato interno dell'energia dell'UE deve essere perseguita in modo più coerente, che occorre evitare dipendenze eccessivamente elevate e che le infrastrutture chiave devono rimanere nelle mani dell'UE, promuovendo in tal modo un'autonomia strategica aperta; ritiene che debbano essere vagliate tutte le opzioni per mantenere l'energia a prezzi accessibili e per conseguire la neutralità climatica;
24. sottolinea che gli investimenti nelle energie rinnovabili, nell'efficienza energetica e nelle infrastrutture necessarie, compresi progetti transfrontalieri mirati e ben definiti con investimenti attraverso NextGenerationEU e REPowerEU, aiutano l'UE a conseguire la sovranità energetica, l'autonomia strategica aperta e la sicurezza energetica; invita la Commissione e gli Stati membri ad accelerare tali progetti infrastrutturali chiave basati sull'energia rinnovabile e l'idrogeno pulito facilitando la procedura di autorizzazione, prestando la dovuta attenzione alla partecipazione pubblica e alle procedure di valutazione dell'impatto ambientale;
25. esprime preoccupazione per il recente atto di sabotaggio sull'infrastruttura Nord Stream e per le segnalazioni di droni non identificati individuati in prossimità delle piattaforme petrolifere e del gas sulla piattaforma continentale norvegese; richiama l'attenzione sul fatto che tali incidenti hanno provocato un'impennata dei prezzi del gas sui mercati del TTF e che le perdite di metano hanno causato "un disastro climatico ed ecologico";
26. sottolinea che la perturbazione intenzionale delle infrastrutture energetiche europee può esacerbare in modo significativo l'attuale crisi energetica, anche a livello macroregionale; esorta gli Stati membri e le imprese del settore dell'energia ad adottare immediatamente misure volte a rafforzare la sicurezza delle loro infrastrutture energetiche;
Misure di emergenza sul mercato dell'energia
27. ritiene che le imprese che hanno beneficiato di proventi straordinari debbano contribuire a mitigare gli effetti negativi della crisi; prende nota del discorso sullo stato dell'Unione pronunciato dalla Presidente von der Leyen il 14 settembre 2022; accoglie con favore, in linea di principio, la proposta della Commissione e il successivo accordo del Consiglio di stabilire un massimale temporaneo di emergenza per i proventi di mercato ottenuti dalla produzione e dalla vendita di energia elettrica utilizzando tecnologie di generazione inframarginale e di istituire un meccanismo temporaneo di contributo di solidarietà da parte del settore dei combustibili fossili, che beneficia dell'attuale situazione di mercato; ricorda, a tale proposito, la sua precedente posizione espressa nella risoluzione del 19 maggio 2022[14]; deplora che la Commissione abbia presentato tali proposte sotto forma di regolamento del Consiglio, facendo ricorso all'articolo 122 TFUE, anziché alla procedura legislativa di codecisione; ricorda che tale strumento dovrebbe essere utilizzato solo in situazioni di emergenza; conferma che il Parlamento è pronto ad agire rapidamente su tale questione urgente, se necessario, dato che essa richiede la piena legittimità e responsabilità democratiche;
28. invita gli Stati membri ad attuare rapidamente tali misure; ritiene che gli interventi nel mercato dell'energia dovrebbero essere di natura temporanea e mirata e che i principi fondamentali del mercato e l'integrità del mercato unico non debbano essere compromessi; osserva che il meccanismo istituito potrebbe potenzialmente condurre a una disparità di entrate tra Stati membri;
29. prende atto del fatto che sono proposti contributi di solidarietà per le imprese dei settori del petrolio greggio, del gas naturale, del carbone e della raffinazione; osserva con preoccupazione che alcune delle più grandi società energetiche dell'UE potrebbero non essere soggette al contributo; invita la Commissione e il Consiglio a concepire il contributo di solidarietà in modo tale da prevenire l'elusione fiscale; osserva che gli Stati membri potrebbero rafforzare ulteriormente la proposta; invita la Commissione a valutare un margine di profitto adeguato alla luce della situazione di emergenza e ad adottare ulteriori misure per introdurre un'imposta sui proventi straordinari per le società energetiche che hanno beneficiato a dismisura della crisi energetica;
30. sottolinea che le entrate derivanti dai proventi straordinari dovrebbero andare a vantaggio dei consumatori e delle imprese, in particolare per sostenere le famiglie vulnerabili e le PMI, anche attraverso massimali tariffari; sottolinea che ciò deve andare di pari passo con l'innovazione e investimenti massicci nelle energie rinnovabili, nell'efficienza energetica e nelle infrastrutture energetiche, come le reti di distribuzione, piuttosto che incentivare le famiglie e le imprese a consumare più energia sovvenzionata;
31. sottolinea la particolare rilevanza, nel contesto attuale, del gettito pubblico che deriverebbe dall'attuazione della direttiva sul secondo pilastro nell'UE, che attua l'accordo fiscale globale dell'OCSE sulla tassazione minima globale effettiva delle società; ribadisce il suo invito al Consiglio ad adottare rapidamente la direttiva sul secondo pilastro, affinché l'accordo possa diventare effettivo entro gennaio 2023;
32. accoglie con favore gli obblighi e gli obiettivi relativi alla domanda di energia introdotti dalla proposta di regolamento del Consiglio per affrontare i problemi relativi agli elevati prezzi dell'energia e alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico; esorta gli Stati membri a garantire che le misure che hanno scelto di adottare per attuare gli obblighi di cui sopra non comportino oneri aggiuntivi per le famiglie e i consumatori vulnerabili, le imprese, le PMI o coloro che vivono in condizioni di povertà energetica;
33. rileva che la Commissione ha l'intenzione di discutere una riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica ed è disposta ad analizzare attentamente qualsiasi proposta; ritiene che qualsiasi riforma del mercato dell'energia elettrica dovrebbe essere in linea con gli obiettivi climatici dell'UE, in particolare l'obiettivo di conseguire la neutralità climatica nell'UE entro il 2050, e che i mercati dell'energia elettrica dovrebbero inviare il giusto segnale di prezzo per investire nella decarbonizzazione e consentire ai cittadini e alle industrie di beneficiare di un'energia sicura, economicamente accessibile e pulita, affrontando nel contempo la questione dei profitti sproporzionati nel mercato dell'energia elettrica; invita la Commissione ad analizzare la possibilità di dissociare i prezzi dell'energia elettrica dal prezzo del gas;
34. invita la Commissione ad analizzare la necessità di introdurre misure aggiuntive per affrontare la crisi, compresi massimali temporanei dei prezzi all'ingrosso e all'importazione; invita la Commissione a proporre, dopo un'analisi positiva, un massimale dinamico di prezzo per le importazioni di gas dai gasdotti, principalmente dalla Russia; esorta la Commissione e il Consiglio a potenziare la piattaforma dell'UE per l'energia e a trasformarla in uno strumento per l'acquisizione congiunta di fonti energetiche, al fine di rafforzare il potere contrattuale dell'UE e ridurre il costo delle importazioni; accoglie con favore la decisione della Commissione di istituire una task force incaricata di negoziare i prezzi del gas con i paesi terzi;
35. accoglie con favore il fatto che la Commissione, su richiesta degli Stati membri, stia valutando possibili soluzioni per fornire la liquidità necessaria alle società energetiche che fanno fronte a richieste di margini elevati sui mercati a termine dell'elettricità e del gas;
Speculazioni nel mercato dell'energia
36. ricorda che le perturbazioni dell'approvvigionamento energetico causate dalla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina hanno aumentato la volatilità e l'instabilità dei mercati dei derivati dell'energia e che ciò potrebbe avere un effetto a cascata sui mercati finanziari;
37. chiede una maggiore trasparenza e una sorveglianza regolamentare sulle negoziazioni di gas basate sul mercato e fuori borsa e sui prezzi di acquisizione;
38. accoglie con favore la causa antitrust avviata dalla direzione generale della Concorrenza della Commissione contro Gazprom per abuso di posizione dominante ed esorta la Commissione a concludere rapidamente la procedura e ad adottare le decisioni necessarie; sottolinea che la Commissione deve avvalersi di tutti gli strumenti disponibili ai sensi del diritto della concorrenza per affrontare le distorsioni del mercato e la manipolazione sleale dei prezzi nei mercati dell'energia; ritiene che, quando si tratta di individuare violazioni del diritto della concorrenza nel settore dell'elettricità e del gas, la Commissione debba anche considerare la possibilità di applicare misure correttive di ordine strutturale;
39. rileva che la Commissione riconosce[15] che l'Europa sta subendo manipolazioni del mercato del gas, che a loro volta hanno ripercussioni sui prezzi dell'elettricità; chiede di porre fine alla speculazione e alla manipolazione nel mercato del gas e chiede l'adozione di misure in relazione al funzionamento del TTF e dei soggetti autorizzati a operare sul mercato; ritiene che tali misure potrebbero includere l'applicazione di un meccanismo di blocco delle negoziazioni nel TTF in caso di fluttuazioni eccessive dei prezzi e limiti di prezzo, come suggerito dall'ESMA, al fine di disaccoppiare l'indicizzazione dei contratti dall'hub TTF; accoglie con favore la proposta della Commissione di esaminare un parametro di riferimento dell'UE alternativo al TTF per il gas da gasdotto e il gas naturale liquefatto; invita la Commissione, in particolare la sua direzione generale della Concorrenza e l'ESMA, a monitorare attentamente il mercato europeo del gas per eventuali casi di posizione dominante sul mercato o di mancanza di trasparenza;
40. invita le pertinenti autorità competenti a investigare, riportare e affrontare eventuali casi di abuso o manipolazione di mercato nei mercati dei prodotti di base in generale e nel mercato del gas in particolare;
41. invita la Commissione a esaminare attentamente le attività degli operatori finanziari che hanno contribuito alla volatilità del prezzo del carbonio; esorta la Commissione ad adottare misure per eliminare l'influenza del capitale speculativo sul mercato delle quote di emissioni;
°
° °
42. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
- [1] GU L 328 del 21.12.2018, pag. 82.
- [2] GU L 328 del 21.12.2018, pag. 210.
- [3] GU L 156 del 19.6.2018, pag. 75.
- [4] GU L 158 del 14.6.2019, pag 54.
- [5] GU L 158 del 14.6.2019, pag. 125.
- [6] GU L 280 del 28.10.2017, pag. 1.
- [7] GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1.
- [8] GU L 283 del 31.10.2003, pag. 51.
- [9] GU C 184 del 5.5.2022, pag. 163.
- [10] GU C 270 del 7.7.2021, pag. 2.
- [11] GU C 456 del 10.11.2021, pag. 145.
- [12] GU C 465 del 17.11.2021, pag. 11.
- [13] Lettera della direttrice esecutiva dell'ESMA, Verena Ross, al direttore generale della direzione generale della Stabilità finanziaria della Commissione, John Berrigan, 22 settembre 2022.
- [14] Risoluzione del Parlamento europeo del 19 maggio 2022 sulle conseguenze sociali ed economiche per l'UE della guerra russa in Ucraina – rafforzare la capacità di agire dell'UE (Testi approvati, P9_TA(2022)0219).
- [15] Dichiarazione della Presidente della Commissione von der Leyen sull'energia, 7 settembre 2022.