PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sulla situazione dei diritti umani in Bangladesh, in particolare il caso di Odhikar
13.9.2023 - (2023/2833(RSP))
in sostituzione delle proposte di risoluzione seguenti:
B9‑0378/2023 (The Left)
B9‑0380/2023 (Verts/ALE)
B9‑0381/2023 (Renew)
B9‑0382/2023 (S&D)
B9‑0383/2023 (PPE)
B9‑0384/2023 (ECR)
Ivan Štefanec, Tomáš Zdechovský, David Lega, Isabel Wiseler‑Lima, Janina Ochojska, Vladimír Bilčík, Andrey Kovatchev, Vangelis Meimarakis, Michaela Šojdrová, Eugen Tomac, Jiří Pospíšil, Peter Pollák, Inese Vaidere
a nome del gruppo PPE
Pedro Marques, Karsten Lucke, Carina Ohlsson
a nome del gruppo S&D
Katalin Cseh, Petras Auštrevičius, Izaskun Bilbao Barandica, Dita Charanzová, Bernard Guetta, Svenja Hahn, Ilhan Kyuchyuk, Karen Melchior, Urmas Paet, Dragoş Pîslaru, María Soraya Rodríguez Ramos, Ramona Strugariu, Dragoş Tudorache, Hilde Vautmans, Frédérique Ries
a nome del gruppo Renew
Heidi Hautala, Hannah Neumann
a nome del gruppo Verts/ALE
Anna Fotyga, Karol Karski, Angel Dzhambazki, Ryszard Czarnecki, Bogdan Rzońca, Elżbieta Rafalska, Assita Kanko, Joachim Stanisław Brudziński, Witold Jan Waszczykowski, Waldemar Tomaszewski, Anna Zalewska, Adam Bielan, Eugen Jurzyca, Elżbieta Kruk, Carlo Fidanza
a nome del gruppo ECR
Marisa Matias
a nome del gruppo The Left
Fabio Massimo Castaldo
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei diritti umani in Bangladesh, in particolare il caso di Odhikar
Il Parlamento europeo,
– visti l'articolo 144, paragrafo 5, e l'articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che la situazione dei diritti umani in Bangladesh si è gravemente deteriorata, anche per quanto riguarda le esecuzioni extragiudiziali, le sparizioni forzate, la libertà di espressione e i diritti dei lavoratori;
B. considerando che Odhikar, una delle principali organizzazioni per i diritti umani, ha dovuto subire oltre un decennio di vessazioni e criminalizzazioni, tra cui la cancellazione dal registro delle ONG; che due leader di Odhikar, Adilur Rahman Khan e ASM Nasiruddin Elan, si trovano ad affrontare accuse penali infondate, con una sentenza prevista per il 14 settembre 2023; che il mancato rispetto del giusto processo nel caso ha suscitato una condanna generalizzata;
C. considerando che gli organi delle Nazioni Unite e l'Alto commissario per i diritti umani hanno condannato il governo e la magistratura del Bangladesh per le continue intimidazioni e vessazioni nei confronti dei difensori dei diritti umani e degli attivisti della società civile, anche quando tali personalità interagiscono con le Nazioni Unite;
1. esprime profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Bangladesh; insiste affinché il governo ripristini un ambiente sicuro e favorevole per le ONG, i difensori dei diritti umani, gli attivisti e le minoranze religiose e rispetti gli impegni internazionali del paese, in particolare nell'ambito del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici;
2. esorta il governo del Bangladesh a ritirare immediatamente e senza condizioni tutte le accuse nei confronti dei rappresentanti di Odhikar e a ripristinare la sua registrazione, nonché a garantire che le organizzazioni della società civile possano accedere alle sovvenzioni estere approvate;
3. incoraggia il governo del Bangladesh a cooperare con le Nazioni Unite per istituire un meccanismo specializzato per indagare sulle accuse di sparizioni forzate; insiste affinché gli osservatori internazionali siano autorizzati a partecipare alle udienze in tribunale;
4. ricorda che un processo di impegno rafforzato "Tutto tranne le armi" (EBA) è ancora in corso con il Bangladesh a causa delle sue gravi violazioni delle convenzioni internazionali; è preoccupato per il fatto che il caso Odhikar rappresenti un deplorevole passo indietro, con conseguenze sulla possibilità di continuare ad applicare le preferenze EBA al Bangladesh;
5. è costernato per il violento omicidio del sindacalista Shahidul Islam nel giugno 2023 e chiede che i responsabili siano assicurati alla giustizia;
6. esorta il governo del Bangladesh a rispettare le norme fondamentali dell'Organizzazione internazionale del lavoro e ad attuare la sua tabella di marcia sui diritti del lavoro, conformemente all'impegno assunto nell'ambito del processo di impegno rafforzato;
7. invita ancora una volta il governo del Bangladesh ad abrogare la legge sulla sicurezza digitale e lo incoraggia ad adottare una legislazione in materia di cibersicurezza pienamente conforme alle norme internazionali;
8. esprime preoccupazione per gli arresti di massa di rappresentanti dell'opposizione e per il ricorso eccessivo alla forza contro i manifestanti in Bangladesh; invita il governo del paese a garantire le condizioni per lo svolgimento di elezioni libere, eque e partecipative nel 2024; sottolinea che la presenza indisturbata di osservatori nazionali e internazionali è una norma internazionale fondamentale;
9. invita il Servizio europeo per l'azione esterna, la delegazione dell'UE e le ambasciate degli Stati membri in Bangladesh a sollevare le preoccupazioni in materia di diritti umani ai massimi livelli e ad aumentare il loro sostegno ai difensori dei diritti umani locali, ai sindacalisti e ai giornalisti sotto attacco, anche monitorando i processi;
10. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché al governo e al Parlamento del Bangladesh.