Risoluzione del Parlamento europeo del 23 gennaio 2025 sul caso di Jean-Jacques Wondo nella Repubblica democratica del Congo (2025/2510(RSP))
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica democratica del Congo (RDC),
– visti il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, ratificato dalla RDC nel 1976, e la Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli,
– visti la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e i principi e gli orientamenti sul diritto a un giusto processo e all'assistenza legale in Africa,
– visti l'articolo 150, paragrafo 5, e l'articolo 136, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che Jean-Jacques Wondo, un esperto militare, politico e di sicurezza belga-congolese, è stato invitato a Kinshasa nel febbraio 2024 per guidare la riforma dell'Agenzia nazionale di intelligence congolese, l'ANR;
B. considerando che Jean-Jacques Wondo è stato arrestato a seguito del fallito tentativo di colpo di Stato il 19 maggio 2024, per il quale è stato accusato di essere il "responsabile intellettuale", benché si sia sempre dichiarato innocente; che le accuse si basavano su testimonianze coatte e inattendibili;
C. considerando che il 13 settembre 2024 Jean-Jacques Wondo e altri 36 individui sono stati condannati a morte da un tribunale militare nel corso di un processo ampiamente condannato per gravi violazioni del giusto processo e per l'assenza di prove credibili;
D. considerando che la salute di Jean-Jacques Wondo è gravemente peggiorata durante la reclusione e necessita di assistenza medica;
E. considerando che la RDC ha revocato una moratoria sulla pena capitale nel marzo 2024, revoca che ha comportato un sensibile aumento delle condanne a morte, il che contrasta con gli impegni assunti in virtù del diritto internazionale dei diritti umani;
1. esprime ferma riprovazione per la condanna a morte di Jean-Jacques Wondo e di altri individui e per le gravi violazioni del loro diritto a un giusto processo;
2. esorta il governo della RDC a revocare immediatamente le condanne a morte, a ripristinare una moratoria sulle esecuzioni capitali e ad adottare misure per la definitiva abrogazione della pena di morte;
3. esprime profonda preoccupazione per l'aggravamento delle condizioni di salute di Jean-Jacques Wondo, chiede che possa beneficiare immediatamente di cure mediche e insiste sulla sua immediata liberazione;
4. denuncia l'uso improprio dei tribunali militari per perseguire Jean-Jacques Wondo e invita la RDC ad allineare le sue prassi giudiziarie agli impegni internazionali e regionali in materia di diritti umani;
5. ribadisce la propria opposizione categorica alla pena capitale in qualsiasi circostanza e ne chiede l'abrogazione universale;
6. incoraggia la delegazione dell'UE a Kinshasa, il Servizio europeo per l'azione esterna e i ministri degli Affari esteri degli Stati membri a intensificare il loro dialogo con le autorità della RDC, ponendo l'accento sul rispetto dei diritti umani, l'indipendenza della magistratura e lo Stato di diritto;
7. chiede l'attuazione di riforme sistemiche nella RDC per ricostruire il sistema giudiziario e farne un'istituzione indipendente, equa ed efficiente, che garantisca il giusto processo e la tutela dei diritti fondamentali;
8. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla vicepresidente della Commissione/alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al governo e al parlamento della Repubblica democratica del Congo, all'Unione africana e ad altri organismi internazionali competenti.