Torna al portale Europarl

Choisissez la langue de votre document :

 Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 1999/2617(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo dei documenti :

Testi presentati :

RC-B5-0326/1999

Discussioni :

Votazioni :

Testi approvati :

P5_TA(1999)0162

Testi approvati
Mercoledì 15 dicembre 1999 - Strasburgo
Situazione in Cecenia
P5_TA(1999)0162RC-B5-0326/1999

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Cecenia

Il Parlamento europeo,

-  viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Cecenia e in particolare quella del 18 novembre 19991(1) ,

-  visti il suo parere conforme del 30 novembre 1995 sulla conclusione di un accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Federazione russa, dall'altra2(2) , il suo parere conforme dell'11 giugno 1997 sulla conclusione di un protocollo all'accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee, i loro Stati membri e la Federazione russa3(3) , nonché la strategia comune dell'Unione europea nei confronti della Russia, adottata dal Consiglio nel giugno 1999,

-  vista la missione di informazione della Presidenza del Consiglio dell'UE in Inguscezia del 30 ottobre 1999,

-  vista la dichiarazione del Consiglio europeo di Helsinki del 10 dicembre 1999,

-  vista la dichiarazione del Vertice OSCE di Istanbul,

-  visto la propria decisione di rinviare l'elaborazione del parere sull'accordo con la Russia in materia di cooperazione nei settori della scienza e della tecnologia, alla luce degli eventi in Cecenia,

A.  profondamente preoccupato in relazione all'ulteriore inasprirsi del conflitto armato in Cecenia, e in particolare al numero crescente di vittime tra la popolazione civile, nonché al continuo aggravarsi della situazione dei civili che si trovano ancora sul posto,

B.  indignato dinanzi agli intensi bombardamenti di città e villaggi ceceni e all'inaccettabile ultimatum lanciato dai comandi militari russi a tutti i civili rimasti a Grozny, principalmente bambini, disabili e anziani che non hanno né i mezzi né la forza di lasciare la città,

C.  considerando l'importante ruolo della Federazione russa ai fini della stabilità e della sicurezza geostrategiche ben al di là della regione in questione,

D.  sottolineando l'integrità territoriale della Federazione russa e il suo diritto di combattere il terrorismo; ricordando nel contempo che la Federazione russa si è impegnata, non solo nel quadro dell'accordo di partenariato e di cooperazione, ma anche in qualità di membro del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, del Consiglio d'Europa e dell'OSCE, a rispettare i valori democratici e i diritti dell'uomo,

E.  preoccupato in relazione al fatto che le agenzie internazionali di soccorso continuano a non poter accedere in condizioni di sicurezza alla regione, sebbene la Russia si sia impegnata ad agevolare tale accesso durante il vertice OSCE,

F.  considerando che la guerra in Cecenia mette gravemente in pericolo la democrazia e lo Stato di diritto nella Federazione russa, in quanto sta già pesantemente influenzando la campagna elettorale per il rinnovo della Duma

1.  condanna fermamente l'azione militare russa attualmente diretta contro la popolazione civile in Cecenia, e segnatamente l'ultimatum lanciato alle migliaia di ceceni che ancora rimangono a Grozny e che vengono trattati come ostaggi;

2.  si aspetta che la Russia tenga fede agli impegni che ha assunto nel quadro del diritto internazionale, che dichiari immediatamente il cessate il fuoco, cessi immediatamente ogni ulteriore azione militare e ritiri l'ultimatum, che agevoli l'arrivo, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari nella regione e ricerchi una soluzione politica negoziata al conflitto, avviando nel contempo un dialogo con i rappresentanti della Cecenia; sottolinea d'altro canto che la Russia deve rispettare il diritto internazionale e i valori democratici se desidera essere riconosciuta come un membro pienamente rispettabile della comunità internazionale;

3.  invita le autorità cecene ad osservare le regole e i principi del diritto umanitario, condannare il terrorismo, a prevenire tutte le attività terroristiche e a contribuire alla liberazione di tutti i rimanenti ostaggi e al raggiungimento di una soluzione pacifica negoziata al conflitto;

4.  è fermamente convinto che l'attuale campagna e le inaccettabili minacce nei confronti della popolazione di Grozny possano soltanto perpetuare, e non spezzare, la catena di violenza nella regione del Caucaso;

5.  accoglie favorevolmente la proposta del Consiglio di trasferire alcuni fondi dal programma Tacis all'assistenza umanitaria e invita il Consiglio e la Commissione a presentare la necessaria proposta finanziaria e ad accertare la fattibilità dell'iniziativa e la capacità di assorbimento delle regioni vicine e della Georgia;

6.  plaude alla sospensione di alcune disposizioni dell'accordo di partenariato e di cooperazione;

7.  sollecita la Commissione e il Consiglio a proseguire il dialogo politico con la Federazione russa e si compiace del previsto incontro tra l'Alto rappresentante dell'UE, Solana, e il Ministro degli esteri russo, Ivanov;

8.  invita altre organizzazioni internazionali, ed in particolare l'FMI, a far ricorso agli strumenti di cui dispongono per contribuire al raggiungimento di una soluzione pacifica della crisi; invita in particolare l'OSCE e il Consiglio d'Europa a sollecitare la Russia a tener fede agli obblighi che le derivano dal suo status di membro di tali organizzazioni o a prendere in considerazione una revisione di tale status;

9.  ribadisce la sua proposta di organizzare, congiuntamente all'OSCE, una Conferenza sulla stabilità del Caucaso aperta a tutte le parti interessate, onde contribuire alla creazione di un forum per la prevenzione dei conflitti nella prospettiva di risolvere i problemi della regione;

10.  invita la sua delegazione ad hoc incaricata di osservare le elezioni alla Duma del 19 dicembre 1999 a cogliere l'occasione per esercitare la propria influenza sulle autorità russe, e in particolare sui membri della Duma, allo scopo di contribuire al raggiungimento, in tempi brevi, di una soluzione politica del conflitto; la invita inoltre a farsi portatrice del messaggio secondo cui l'attuale modo di procedere della Russia rispetto al problema ceceno è inaccettabile per qualsiasi paese democratico;

11.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al Consiglio d'Europa nonché all'OSCE, al Segretario generale delle Nazioni Unite, alla Duma e al Consiglio della Federazione russi, come pure alle autorità della Cecenia, del Daghestan e dell'Inguscezia.

(1)1 Testi approvati in tale data, punto 15.
(2)2 GU C 339 del 18.12.1995, pag. 45.
(3)3 GU C 200 del 30.6.1997, pag. 66.

Note legali - Informativa sulla privacy