Risoluzione del Parlamento europeo sul progetto di comunicazione della Commissione agli Stati membri che stabilisce gli orientamenti relativi ai programmi di iniziativa comunitaria (PIC) per i quali gli Stati membri sono invitati a presentare proposte di contributo nel quadro dell'iniziativa EQUAL (COM(1999) 476
- C5-0260/1999
- 1999/2186(COS)
)
Il Parlamento europeo,
- visto il progetto di comunicazione della Commissione agli Stati membri (COM(1999) 476
- C5-0260/1999
),
- visto il regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali(1)
, in particolare gli articoli 5 e 20,
- viste le deliberazioni del Consiglio europeo di Berlino del 24 e 25 marzo 1999 sulla dotazione dei Fondi strutturali per il periodo 2000-2006,
- visto il Codice di condotta sull'attuazione delle politiche strutturali da parte della Commissione, del 6 maggio 1999(2)
,
- vista la propria risoluzione del 28 ottobre 1999, sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 1999 - Sezione III - Commissione(3)
, in particolare il paragrafo 35,
- viste le due precedenti iniziative in materia di risorse umane, ADAPT, sugli aspetti 'risorse umane' dei cambiamenti industriali, e OCCUPAZIONE, con i suoi quattro settori: NOW, sullo sviluppo delle pari opportunità per le donne sul mercato del lavoro, HORIZON, sui disabili e gli altri gruppi svantaggiati, YOUTHSTART, sui giovani non qualificati e INTEGRA, sulle persone escluse o che rischiano di essere escluse dal mercato del lavoro,
- visto l'articolo 47, paragrafo 1, del regolamento,
- visti la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e i pareri della commissione per i diritti della donna e le pari opportunità, della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia, della commissione per le libertà e i diritti dei cittadini, la giustizia e gli affari interni nonché della commissione per la politica regionale, i trasporti e il turismo (A5-0034/2000
),
Introduzione
1. approva l'iniziativa EQUAL, che riflette in modo concreto la volontà dell'Unione europea di rafforzare la coesione sociale e di lottare contro le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, le disabilità, l'età o le tendenze sessuali, discriminazioni subite anche dai profughi e dai richiedenti asilo;
2. esprime soddisfazione per il fatto che la Commissione abbia imperniato l'iniziativa comunitaria EQUAL sulle linee guida per l'occupazione e sviluppato una serie di strumenti di intervento che mira ad elaborare principi e modelli di strategia occupazionale per la lotta contro le discriminazioni e le disparità in ambito europeo;
3. ritiene che il programma, oltre che combattere le discriminazioni sul lavoro, debba prefiggersi un maggiore sfruttamento del potenziale occupazionale, avendo riguardo alla qualità dei posti di lavoro;
4. ritiene tuttavia che la lotta alle discriminazioni non possa essere compiuta con soli strumenti finanziari e chiede che gli Stati membri e l'Unione europea rimuovano urgentemente le norme discriminatorie, come richiesto dall'articolo 13 del trattato CE;
Partnership
5. si compiace dell'intenzione della Commissione di inquadrare in misura maggiore rispetto al passato i progetti in un contesto strategico per la lotta contro la discriminazione e di rafforzare il partenariato fra gli attori pubblici, il settore privato e le ONG;
6. plaude alla proposta di partnership di sviluppo geografiche e invita la Commissione a integrare gli orientamenti relativi a EQUAL con specifiche protezioni volte a garantire la piena e diretta partecipazione delle ONG rappresentanti i gruppi svantaggiati a tutti gli aspetti del programma EQUAL;
7. ritiene che le partnership di sviluppo geografiche debbano essere integrate nelle strategie di sviluppo economico locale e regionale degli Stati membri, previa una concertazione con le agenzie regionali di sviluppo, o con organismi equivalenti, in merito alla programmazione e alla realizzazione dei progetti e comunicando i risultati degli stessi ai comitati di controllo dei fondi strutturali, sul piano regionale;
8. invita la Commissione a specificare, negli orientamenti relativi a EQUAL, il fatto che gli Stati membri sono tenuti a scegliere allo stesso tempo partnership di sviluppo geografiche e partnership di sviluppo settoriali per ognuno dei settori tematici scelti nel loro programma di iniziativa comunitaria, al fine di assicurare una partecipazione equilibrata di tutti i gruppi svantaggiati al programma EQUAL;
9. si attende che la Commissione metta a disposizione stanziamenti di bilancio per ciascuno dei settori tematici e dei gruppi bersaglio sulla base di una determinata chiave di ripartizione;
10. mette in guardia dinanzi al fatto che saranno perlopiù le grandi reti e le associazioni a carattere regionale ad ottenere assistenza e auspica che esse siano attente alle idee creative e alle necessità dei piccoli progetti e invita la Commissione a garantire che le disposizioni concernenti le partnership di sviluppo siano sufficientemente flessibili, non solo per permettere ai piccoli promotori di progetti di partecipare ma anche per rendere possibile l'adesione di nuovi partner nel corso del partenariato;
11. invita pertanto la Commissione a modificare il paragrafo 12 della Comunicazione nel modo seguente:
"EQUAL opera in questi ambiti tematici principalmente tramite progetti integrati denominati "partnership di sviluppo” (PS). Le partnership di sviluppo sono dinamiche e aperte a progetti nuovi e innovativi, provenienti anche da piccole organizzazioni che non appartengono alla partnership iniziale. Tali organizzazioni devono essere in grado di fornire il proprio contributo partecipando attivamente alla partnership nel suo svolgimento:
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Le PS geografiche riuniranno attori o gruppi di interessi in un determinato territorio geografico per concentrare i loro sforzi e le loro risorse nel perseguimento di una strategia innovativa definita e concordata congiuntamente in modo da rispondere a un importante problema concernente i gruppi obiettivo manifestatosi nel loro territorio geografico. Le organizzazioni partecipanti possono essere le seguenti: autorità pubbliche, enti responsabili per la parità tra donne e uomini, imprese private, associazioni imprenditoriali, sindacati, centri di formazione o di orientamento, università o istituti di insegnamento superiore, agenzie pubbliche per l'occupazione, ONG ecc.
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Le PS settoriali riguardano invece settori nel cui ambito i partner interessati abbiano quale obiettivo l'ampliamento dell'offerta di posti di lavoro e la necessità di combattere le ineguaglianze e la discriminazione. Queste PS possono riunire le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, le autorità pubbliche competenti, il ministero responsabile del settore, gli istituti di formazione o di sviluppo, le ONG ecc.
Gli Stati membri possono scegliere soltanto uno o entrambi i tipi di partnership in funzione dei settori tematici da essi selezionati.
12. sostiene la possibilità di integrare nelle reti organismi e progetti dei paesi candidati all'adesione nell'Unione europea e chiede che nel quadro dell'iniziativa EQUAL si tenga maggiormente conto dei partenariati già esistenti in precedenti programmi, che forniscono esempi positivi di attività coronate da successo;
13. ritiene che la Commissione debba vigilare affinché gli Stati membri e le partnership di sviluppo effettuino una valutazione esaustiva dell'impatto e raccolgano dati in relazione a ogni gruppo obiettivo svantaggiato; ritiene altresì che tutti i gruppi svantaggiati interessati debbano essere rappresentati direttamente, in qualità di membri a tutti gli effetti, in seno ai comitati di controllo di EQUAL; è dell'avviso che la partecipazione diretta dei gruppi obiettivo svantaggiati a EQUAL, nonché l'impatto di tale iniziativa su di essi, debbano essere adeguatamente controllati e valutati;
14. invita la Commissione ad assicurare che i settori tematici identificati negli orientamenti relativi a EQUAL siano pienamente ed equamente accessibili a tutti i gruppi obiettivo svantaggiati sostenuti dall'iniziativa e che nessun settore tematico sia riservato alla partecipazione di un gruppo obiettivo svantaggiato a scapito di tutti gli altri;
Aree tematiche
15. invita la Commissione a ricomprendere i seguenti temi nel pilastro "Occupabilità”:
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facilitare l'accesso e il rientro nel mercato del lavoro a coloro che hanno difficoltà di inserimento e di reintegrazione, in un mercato del lavoro che deve essere aperto a tutti;
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migliorare l'offerta e la domanda dei posti di lavoro che offrono prospettive future;
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combattere qualunque forma di discriminazione, di razzismo e xenofobia;
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lottare contro l'esclusione sociale;
16. invita la Commissione a ricomprendere i seguenti temi nel pilastro "Imprenditorialità”:
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consentire a tutti di creare una propria impresa, di accedere a capitali di avvio e fornire a tutti una chiara esposizione dei requisiti per la creazione di PMI, di attività indipendenti, nonché i mezzi per identificare e sfruttare nuove opportunità occupazionali nelle città e nelle aree rurali;
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migliorare la qualità dell'occupazione, segnatamente nell'economia sociale, e favorire la creazione di attività nel terzo settore in particolare nei servizi di interesse collettivo (servizi sanitari, sociali e assistenziali, servizi educativi, culturali e ricreativi e relativi alla promozione dello sviluppo economico locale);
17. invita la Commissione a ricomprendere i seguenti temi nel pilastro "Adattabilità”:
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favorire la capacità di adattamento alle trasformazioni strutturali dell'economia e l'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione
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favorire, nell'ambito dei meccanismi del dialogo sociale propri all'impresa, la sensibilizzazione sui temi legati alla lotta alla discriminazione nei luoghi di lavoro;
18. invita la Commissione a inserire i seguenti temi nel pilastro "Pari opportunità fra donne e uomini”:
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sviluppare forme più efficienti di organizzazione del lavoro e orari di apertura più flessibili nel settore dei servizi pubblici, al fine di conciliare vita familiare e vita professionale e favorire il reinserimento di donne e uomini che abbiano temporaneamente lasciato la vita lavorativa;
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favorire la creazione di asili nido e altre strutture per l'accoglienza di anziani ed altre persone dipendenti, in modo da facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro e le possibilità di carriera delle donne;
19. sottolinea che ogni modifica delle priorità dell'Iniziativa comunitaria EQUAL richiederà una nuova consultazione del Parlamento;
20. invita pertanto la Commissione a riformulare il paragrafo 11 della Comunicazione nel modo seguente:
"L'elenco dei settori tematici può essere sottoposto a revisione ogni due anni per tenere conto degli sviluppi in relazione al mercato del lavoro e all'occupazione. La Commissione formulerà proposte di settori tematici addizionali, dopo avere espletato le necessarie consultazioni. Le nuove proposte saranno sottoposte, per accordo, al Comitato del FSE previa discussione in seno al comitato per l'occupazione e, per consultazione, al Parlamento europeo;
Pari opportunità
21. chiede alla Commissione di garantire che nei programmi di iniziativa comunitaria si operi una chiara distinzione fra le azioni prioritarie volte a combattere la discriminazione sessuale e la disuguaglianza fra uomini e donne, da una parte, e quelle volte a combattere discriminazioni e disuguaglianze basate sull'origine razziale o etnica, sulla religione o su motivi ideologici, sugli handicap, sull'età o sull'orientamento sessuale, dall'altra;
22. invita la Commissione a prevedere finanziamenti per i PIC che promuovano nuovi strumenti di lotta contro la discriminazione sessuale e la disuguaglianza fra uomini e donne; chiede pertanto agli Stati membri di destinare alla lotta contro la disoccupazione locale delle donne un finanziamento per lo meno proporzionale al tasso di disoccupazione femminile registrato a questo livello;
23. invita la Commissione a far sì che la selezione dei programmi da parte degli Stati membri tenga conto dell'esigenza di adottare un approccio finalizzato all'inserimento in tutte le politiche comunitarie della parità dei sessi, in ciascuno dei settori tematici prescelti sulla base dei quattro pilastri, per poter combattere con successo la discriminazione sessuale e la disuguaglianza fra uomini e donne;
Richiedenti asilo
24. ritiene che i richiedenti asilo e, in particolare, i richiedenti la cui domanda è all'esame e i richiedenti che beneficiano di un regime di protezione temporanea debbano poter beneficiare dell'iniziativa EQUAL;
25. chiede espressamente alla Commissione di fare in modo che l'iniziativa EQUAL contribuisca in modo significativo all'integrazione sociale dei profughi e dei richiedenti asilo aiutandoli a trovare un posto di lavoro e che si presti un'attenzione particolare alle donne immigrate o profughe, a causa delle molteplici discriminazioni che esse subiscono;
26. chiede in generale alla Commissione di ricercare, insieme agli Stati membri, il modo di inserire, meglio di quanto si faccia attualmente, i richiedenti asilo nonché tutti i gruppi di popolazione che subiscono discriminazioni nei programmi di formazione professionale e nel mercato del lavoro, e ciò affinché l'iniziativa EQUAL possa avere, per quanto li riguarda, una portata reale;
Coinvolgimento dell'economia
27. reputa essenziale il fatto che l'iniziativa EQUAL prenda in considerazione le debolezze identificate dalla Commissione e dovute alla partecipazione insufficiente delle imprese alle iniziative OCCUPAZIONE e ADAPT, spesso tradottasi nella mancata trasformazione di progetti validi in effettive opportunità occupazionali e in un rischio per l'impatto positivo di azioni innovative di promotori di piccole dimensioni a causa della loro distanza dal processo politico;
28. sottolinea l'importanza del terzo settore e dell'economia sociale nella valorizzazione del ruolo dei cittadini e della formazione sociale, contribuendo così alla democratizzazione dell'economia locale e alla lotta ad ogni forma di esclusione e discriminazione;
Amministrazione
29. riconosce che la struttura e la procedura amministrativa proposte sono molto complesse e che, nella pratica, esse saranno probabilmente piuttosto difficili da gestire e da controllare; invita pertanto la Commissione a modificare la propria comunicazione in conformità dei seguenti principi:
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conformemente al principio di sussidiarietà, occorre mantenere al minimo le esigenze di tipo amministrativo, fissare un massimale per le spese amministrative, concedere facilitazioni a livello nazionale, regionale, locale e settoriale attraverso l'introduzione del più ampio margine possibile di flessibilità nelle procedure di pianificazione (ad esempio la possibilità di sottoporre congiuntamente i PIC e i relativi programmi integrativi) e conferire un massimo di cmpetenze per quanto riguarda l'innovazione;
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un'enfasi particolare deve essere posta sulla valutazione continua e su quella completa sulla base di opportuni meccanismi di controllo; oltre ad un'efficace impostazione dei contenuti, va riservata particolare attenzione allo scambio di esperienze ai fini dell'elaborazione di approcci e modelli quanto alle strategie del mercato occupazionale;
30. invita la Commissione ad utilizzare in tutti i documenti, elaborati e distribuiti nel quadro di questa iniziativa, definizioni semplici e chiare, ad evitare la confusione esistente nelle varie versioni linguistiche e a dare un senso concreto a concetti quali prevenzione, innovazione, transnazionalità, gestione della cooperazione, diffusione globale, anche tramite internet, valutazione e "gender mainstreaming”;
31. richiama l'attenzione sul fatto che, per i candidati di uno Stato membro con un elenco determinato di settori tematici da affrontare, può risultare problematico trovare un partner in un altro Stato membro, che potrebbe avere priorità nazionali diverse, e propone pertanto la creazione di "pool” di informazione presso i quali siano disponibili gli indirizzi di possibili partner in tutti i paesi dell'Unione;
32. fa osservare che nella fase preparatoria dell'Iniziativa comunitaria EQUAL potrebbero registrarsi problemi di cofinanziamento;
33. chiede di essere informato sulle modalità di erogazione dei pagamenti e sollecita gli organi finanziari a procedere ai pagamenti nella fase iniziale dei progetti, di modo che i partner operanti su progetti di piccole dimensioni non incontrino eccessivi problemi finanziari;
Trattamento dei risultati
34. sostiene l'approccio innovativo della Commissione, che mette a disposizione anche degli altri Stati membri le esperienze positive maturate con le attività di EQUAL in un determinato Stato membro mediante reti internazionali, e che prevede, fra gli elementi dell'iniziativa, lo scambio di esperienze a livello europeo;
35. invita la Commissione a istituire una rete tematica volta ad ottenere un autentico effetto moltiplicatore attraverso la diffusione dei risultati e delle migliori prassi e lo scambio di esperienze, con particolare attenzione per i progetti più innovativi ed efficienti relativi all'inserimento in tutte le politiche comunitarie della parità dei sessi;
36. chiede infine alla Commissione di far sì che il monitoraggio e la valutazione dell'iniziativa consentano di ottenere il massimo effetto moltiplicatore, segnatamente per quanto concerne la diffusione delle migliori prassi;
37. invita la Commissione a modificare il paragrafo 43 del progetto di comunicazione nel modo seguente:
"Se si vuole che EQUAL svolga appieno il suo ruolo di banco di prova per sviluppare e promuovere nuove modalità di erogazione delle politiche per l'occupazione occorrerà porre in atto meccanismi strategici di cooperazione tra gli Stati membri in modo da valorizzare l'impatto potenziale delle buone prassi identificate in tutto il territorio dell'Unione. La Commissione metterà in atto due tipi di azioni per sostenere tale processo:
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una rassegna tematica a livello dell'Unione sulla base delle linee direttrici per l'occupazione;
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una valutazione periodica del valore aggiunto determinato da EQUAL in relazione al Piano d'azione nazionale per l'occupazione (PAN)";
Coordinamento con altre politiche comunitarie
38. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire un adeguato coordinamento fra le attività e le dotazioni di bilancio fornite dall'iniziativa EQUAL e da altre iniziative comunitarie, dal FSE e dai Fondi strutturali in generale, dalle linee di bilancio per progetti innovativi, dal quarto programma d'azione sulle pari opportunità e dagli altri strumenti di politica comunitaria incentrati sull'uguaglianza fra uomini e donne, onde ottimizzare l'uso delle risorse comunitarie e garantire un buon inserimento in tutte le politiche comunitarie della parità dei sessi e delle azioni connesse alla parità di opportunità;
Assistenza tecnica
39. ritiene che una soluzione relativa all'assistenza tecnica nell'ambito dell'iniziativa EQUAL debba essere concepita nel quadro complessivo del processo di riforma della Commissione attualmente in discussione;
40. invita la Commissione a modificare il paragrafo 40 del progetto di comunicazione nel modo seguente:
"Un'assistenza tecnica, il cui bilancio non deve superare il 5% del cofinanziamento FSE del PIC, sarà disponibile per coadiuvare l'attuazione delle azioni 1, 2 e 3 e verrà utilizzata in particolare per la fase preparatoria e la diffusione delle esperienze e dei risultati delle partnership di sviluppo
;”
Disposizioni finali
41. si riserva la facoltà di sbloccare gli stanziamenti iscritti in riserva per l'iniziativa EQUAL solo quando la Commissione avrà presentato il programma definitivo;
o o o
42. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e ai governi degli Stati membri.