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Procedura : 2000/2089(COS)
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Ciclo del documento : A5-0199/2000

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A5-0199/2000

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P5_TA(2000)0366

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Mercoledì 6 settembre 2000 - Strasburgo
Situazione socioeconomica degli studenti Erasmus
P5_TA(2000)0366A5-0199/2000

Risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione della Commissione "Indagine sulla situazione socioeconomica degli studenti Erasmus” (COM(2000) 4 - C5-0146/2000 - 2000/2089(COS) )

Il Parlamento europeo,

-  vista la relazione della Commissione (COM(2000) 4 - C5-0146/2000 ),

-  visto l'articolo 149 del trattato sull'Unione europea, ai sensi del quale l'Unione contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri nel pieno rispetto delle loro rispettive competenze per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione dei sistemi d'istruzione, nonché delle loro diversità culturali e linguistiche,

-  visto l'articolo 47, paragrafo 1, del suo regolamento,

-  vista la decisione n. 253/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 gennaio 2000, che istituisce la seconda fase del programma d'azione comunitaria in materia d'istruzione "SOCRATES”(1) ,

-  vista la sua risoluzione del 25 gennaio 1991 sulla dimensione europea a livello universitario, con particolare riferimento alla mobilità degli studenti e dei professori (2) ,

-  vista la sua risoluzione del 12 marzo 1997 sul Libro bianco della Commissione su Istruzione e Formazione - Insegnare e apprendere - verso la società conoscitiva (3) ,

-  vista la sua risoluzione del 14 maggio 1997 sul Libro verde della Commissione "Istruzione - Formazione - Ricerca: gli ostacoli alla mobilità transnazionale” (4) ,

-  vista la sua risoluzione del 13 maggio 1998 sulla comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni "Per un'Europa della conoscenza” (5)

-  visti la relazione della commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport e il parere della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A5-0199/2000 ),

A.  ricordando che l'obiettivo del programma Erasmus è in particolare quello di incentivare la mobilità degli studenti, consentendo loro di effettuare una parte dei propri studi in un altro Stato membro, e di sviluppare la dimensione europea dell'istruzione,

B.  considerando che Erasmus offre un contributo positivo alla promozione della mobilità degli studenti, a condizione tuttavia che non soltanto l'Unione europea ma anche le autorità nazionali compiano gli sforzi necessari a tal fine, attraverso un adeguato sistema di sovvenzioni pubbliche; considerando che per gli studenti che si recano all'estero la perdita di diritti sociali acquisiti a livello nazionale rappresenta un ostacolo alla promozione della mobilità,

C.  considerando che l'obiettivo generale di Erasmus dovrebbe consistere nel garantire un trattamento paritario per gli studenti di Erasmus, indipendentemente dal paese di provenienza o di destinazione; constatando che attualmente questo non è il caso poiché il sostegno statale presenta forti differenze per cui, ad es., paesi con un alto livello di sostegno statale a favore degli studenti tendono a distribuire tale sostegno su di un numero il più possibile elevato di studenti, con borse di studio relativamente modeste per ciascuno di essi, laddove paesi con un sostegno statale integrativo scarso o inesistente in genere concentrano tale sostegno su di un numero relativamente ristretto di studenti,

D.  considerando che il crescente successo incontrato dal programma Erasmus conferma il ruolo fondamentale dell'azione comunitaria nel settore dell'istruzione superiore,

E.  considerando che è essenziale, in una società basata sull'informazione e sulla conoscenza, continuare a promuovere l'apprendimento delle lingue straniere, lo spirito di iniziativa e l'apertura ad altre culture, e che ciò dovrebbe diventare moneta corrente nell'Europa allargata di domani,

F.  felicitandosi del fatto che l'80% degli studenti Erasmus siano stati i primi, nella loro famiglia, a studiare all'estero, e che più di nove su dieci si siano dichiarati altamente soddisfatti del loro soggiorno all'estero, dal punto di vista sia didattico che socioculturale,

G.  considerando tuttavia che dall'inchiesta della Commissione risulta che solamente l'1% degli studenti ha partecipato alle azioni di mobilità nel contesto di Erasmus nell'anno in questione e che molto resta dunque da fare per raggiungere l'obiettivo del 10% previsto dal programma,

H.  deplorando altresì che nel periodo considerato il tasso di partecipazione globale non abbia superato il 50% e ritenendo che sia necessario adottare delle misure - sul piano finanziario e dell'informazione degli studenti - per ovviare a questa situazione, garantendo una ripartizione più equilibrata degli studenti Erasmus tra i diversi paesi d'accoglienza,

I.  deplorando, unitamente alla Commissione, l'assenza di statistiche europee coordinate e comparabili, che consentirebbero di tracciare un quadro più fedele e preciso della situazione e quindi di trarne delle conclusioni maggiormente utilizzabili, se per esempio si tenesse altresì in considerazione il fatto che gli studenti Erasmus devono lavorare anche nel paese di accoglienza per poter finanziare i propri studi,

J.  ritenendo necessario migliorare la trasparenza e il riconoscimento accademico dei titoli e degli studi a livello europeo e dichiarandosi al riguardo convinto che il futuro successo delle azioni Erasmus sia subordinato all'estensione e alla generalizzazione del sistema europeo di trasferimento di crediti accademici (ECTS) e non a un attestato dell'orario di frequenza settimanale presso le università o gli istituti superiori che partecipano al programma Erasmus,

K.  constatando che, essendo l'esclusione di ordine sia strutturale e culturale sia anche economico, sono necessarie misure per garantire in futuro una maggiore diversità degli ambienti sociali da cui provengono gli studenti Erasmus,

1.  si compiace per la qualità della relazione presentata dalla Commissione, ma deplora che la stessa venga pubblicata così tardivamente rispetto all'adozione formale del programma Socrates II, tanto che non si è potuto tener conto dei suoi risultati; auspica che indagini analoghe siano effettuate in futuro a intervalli più ravvicinati anche al fine di individuare, verificare e analizzare i motivi per cui molti studenti universitari europei non si candidano a Erasmus; insiste affinché in ogni caso siano disponibili nuove statistiche prima della valutazione interlocutoria prevista per il 2004;

2.  chiede alla Commissione una relazione sulle ragioni che inducono molti studenti a non partecipare al programma Erasmus;

3.  chiede di istituire procedure amministrative adeguate affinché la Commissione disponga di dati sugli studenti Erasmus e sui loro risultati, onde poter elaborare statistiche e vigilare sull'andamento del programma;

4.  riconosce, registra e sottolinea i gravi problemi finanziari incontrati da oltre il 57% degli studenti Erasmus, in particolare da quelli provenienti da paesi in cui gli aiuti nazionali diretti agli studenti sono i meno elevati e che in patria di solito vivono con i loro genitori - circa un terzo degli studenti Erasmus - i quali pertanto dipendono in ampia misura dall'aiuto dei genitori; condanna ogni discriminazione interna esercitata nel quadro dei sistemi d'istruzione superiore degli Stati membri, segnatamente dalle agenzie nazionali, attraverso i criteri applicati nella selezione degli studenti del terzo ciclo;

5.  sottolinea che il programma Socrates II pone rimedio a talune lacune finanziarie (concessione di sussidi finanziari a seconda della situazione socioeconomica degli studenti);

6.  prende atto del fatto che, nonostante tutti gli sforzi compiuti per riconoscere a tutti i ceti sociali le stesse opportunità di accesso all'istruzione superiore, continuano ad essere favorite le categorie più benestanti;

7.  rileva che, nel quadro di Erasmus, non si è finora riusciti a sostenere in modo particolare i gruppi meno privilegiati dal punto di vista socioeconomico, ma che, al contrario, il programma viene utilizzato in particolare da studenti i cui genitori dispongono di un livello d'istruzione elevato;

8.  prende altresì atto delle forti disparità evidenziate da tale indagine in merito al tasso di partecipazione rispettivamente dei paesi d'origine e dei paesi di accoglienza, e della partecipazione disuguale dei diversi ambienti culturali e sociali, ed insiste sulla necessità di organizzare, con il sostegno delle associazioni studentesche, campagne di sensibilizzazione più mirate;

9.  sostiene la Commissione nei suoi sforzi per avviare un dibattito pubblico sul modo in cui gli studenti di Erasmus potrebbero rappresentare un più ampio spettro di contesti culturali di quanto adesso non sia il caso, cosicché tutti gli uffici nazionali di Erasmus possano tener conto di criteri socioeconomici nell'assegnazione delle relative borse di studio;

10.  invita gli Stati membri a ottimizzare il coordinamento fra gli aiuti nazionali agli studenti e le borse di studio Erasmus, al fine di consentire un utilizzo quanto più ampio possibile del programma Erasmus e di promuovere la giustizia sociale nell'accesso a tale programma.

11.  invita la Commissione ad adottare delle misure intese a rafforzare, a livello europeo e nazionale, la rete dei consiglieri on-line ("helplines”) incaricati di aiutare gli studenti in difficoltà e di appianare, nella misura del possibile, gli ostacoli alla loro mobilità; sollecita inoltre la creazione di una pagina web di consultazione per gli studenti Erasmus che riporti i loro diritti e i loro obblighi nonché gli impegni presi dalle università di origine e di destinazione;

12.  invita la Commissione a prevedere, all'interno dell'importo totale già disponibile per tale programma, altre forme di sostegno indirette (riduzioni tariffarie sui viaggi, aiuti per l'alloggio, sistemi di prestito destinati a coprire i costi della mobilità, ecc.) ad integrazione della attuale borsa di Erasmus per rafforzarne l'efficacia; prende atto dei commenti già fatti dalla Presidenza portoghese in materia e formula l'auspicio che si agisca di conseguenza;

13.  invita la Commissione a intervenire affinché le misure auspicate all'incontro al vertice del Consiglio europeo di Feira miranti a potenziare la promozione della mobilità nei settori dell'istruzione e della formazione siano attuate con azioni mirate di informazione e di promozione;

14.  auspica che le proposte dettagliate che la Commissaria responsabile presenterà nell'autunno 2000 possano contribuire effettivamente a rendere il programma Erasmus più accessibile a tutte le categorie sociali, e invita la Commissione a prevedere un controllo ed una valutazione periodici delle risorse e a individuare nuove modalità di finanziamento;

15.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.

(1) GU L 28 del 3.2.2000, pag. 1.
(2) GU C 48 del 25.2.1991, pag. 216.
(3) GU C 115 del 14.4.1997, pag. 85.
(4) GU C 167 del 2.6.1997, pag. 94.
(5) GU C 167 dell'1.6.1998, pag. 136.

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