Risoluzione del Parlamento europeo sulle fusioni nel settore delle telecomunicazioni
Il Parlamento europeo,
- vista la dichiarazione della Commissione,
- visto l'articolo 81 del trattato CE che proibisce tutti gli accordi fra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possono pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato comune,
- vista la relazione di aggiornamento presentata dalla Commissione al Consiglio nel giugno 2000 sul regolamento in materia di fusioni,
- viste le recenti decisioni, sia della Commissione europea che del Ministero della giustizia USA, di vietare la fusione fra MCI WorldCom e Sprint,
- viste le proprie precedenti risoluzioni sulle fusioni, le ristrutturazioni, il trasferimento e la chiusura di imprese nell'UE,
- visti i codici di condotta dell'OIL e dell'ONU,
A. considerando che il trattato sull'Unione europea sancisce il principio che gli Stati membri della Comunità devono sviluppare una politica economica informata ai principi del libero mercato e della concorrenza e che offra garanzie di crescita e di occupazione,
B. considerando che la relazione di aggiornamento 1999 sulle comunicazioni stabilisce i principali obiettivi programmatici da conseguire mediante strumenti normativi nonché i principi e la struttura generale del quadro normativo applicabile a questo settore in rapida crescita,
C. considerando che l'Unione europea sta attraversando una serie di trasformazioni, fra cui il processo di consolidamento del Mercato interno accelerato dall'introduzione dell'euro in settori strategici del terziario, l'introduzione di nuove tecnologie, i rivolgimenti finanziari, il prossimo ampliamento dell'UE e la crescente globalizzazione,
D. considerando che dal 1990 il numero delle fusioni notificate ai sensi della normativa in materia è cresciuto di cinque volte raggiungendo il numero di circa 300 l'anno, il che rappresenta una crescita delle attività di fusione del 33% rispetto al 1998; che le fusioni e le relative operazioni di controllo sono divenute sempre più complesse in relazione all'estensione del loro ambito geografico e alla conseguente necessità di analizzare contestualmente una pluralità di mercati,
E. considerando l'impossibilità di prevedere con certezza il ritmo e le tendenze delle future cessioni, acquisizioni, fusioni, scissioni e alleanze fra le società che operano nel settore delle telecomunicazioni,
F. considerando l'elevatissima penetrazione statunitense nel mercato europeo soprattutto nei settori della telefonia vocale, delle joint ventures e delle partecipazioni dirette; che la cooperazione fra le autorità garanti della concorrenza negli USA e nella Comunità europea è sufficientemente sviluppata e opera in maniera soddisfacente,
1. saluta con soddisfazione la decisione della Commissione europea e del Ministero della giustizia USA di bloccare la fusione fra MCI WorldCom e Sprint, per le sue ripercussioni sulla concorrenza nel mercato della connettività Internet di alto livello e delle comunicazioni di telefonia vocale fra USA e UE; ritiene che tale decisione costituisca un ottimo esempio di intervento contro una posizione dominante nel mercato delle telecomunicazioni, che va a beneficio dei consumatori europei;
2. ritiene che l'Europa debba creare i presupposti di un'economia moderna, soprattutto attraverso le nuove tecnologie dell'informazione, lo sviluppo di nuovi servizi e la creazione di nuove imprese; è fermamente persuaso che, nello gestire le trasformazioni industriali, la UE debba creare uno sviluppo economico sostenibile, garantire l'accesso universale e a basso costo alla rete Internet per tutti i cittadini europei, attraverso una concorrenza basata sulla qualità, l'iniziativa e l'innovazione e promuovere una società europea basata sulla conoscenza, la parità di opportunità, la formazione permanente, l'efficace protezione sociale, l'adattabilità e l"”occupabilità”;
3. ritiene che una concorrenza efficace su scala europea e globale possa essere mantenuta solo assicurando la presenza di concorrenti di dimensioni ragionevolmente comparabili, evitando l'egemonia da parte di un'unica società e assicurando una ragionevole libertà di accesso in tutti i segmenti del mercato;
4. invita il Consiglio e la Commissione a riformare il regolamento comunitario sulle fusioni e la direttiva sulle offerte pubbliche di acquisto prevedendo per tali casi una procedura semplificata che risponda agli interessi del consumatore tenendo presenti i requisiti di informazione e consultazione dei dipendenti;
5. è profondamente preoccupato per gli effetti della proposta normativa finanziaria dei ministeri USA del Commercio e della Giustizia e del dipartimento di Stato, che prevede limitazioni al trasferimento di licenze alle società con partecipazione estera superiore al 25%, senza la possibilità di fruire delle deroghe in vigore;
6. ritiene che la legge proposta rappresenti una violazione degli impegni assunti dagli USA nell'ambito del GATS e dell'OMC e crei un pericoloso precedente per altri paesi, dando vita a nuove tendenze protezionistiche;
7. ribadisce la richiesta di considerare ulteriormente il concetto di concorrenza nel settore delle telecomunicazioni e saluta pertanto con soddisfazione l'intendimento della Commissione di tracciare un bilancio più accurato del sistema di controllo delle fusioni;
8. intende ritornare su tali complesse tematiche in sede di esame delle relazioni della Commissione sulla concorrenza;
9. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e alle parti sociali.