Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei diritti dell'uomo in Colombia e le minacce di morte contro il Padre francescano Brendan Forde e la sua Comunità
Il Parlamento europeo,
- viste le sue precedenti risoluzioni sulla Colombia,
- viste le ultime relazioni sulla Colombia della Commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite,
A. considerando l'avvio del processo di pace e ribadendo il fermo sostegno dell'Unione europea agli sforzi in suo favore, al fine di raggiungere un accordo tra tutte le parti in conflitto,
B. profondamente preoccupato per l'esistenza di una spirale della violenza politica in Colombia,
C. considerando che le Comunità per la pace della regione di Uraba si sono dichiarate neutrali nel conflitto politico che imperversa in Colombia tra guerriglia, gruppi paramilitari e forze militari; che, tuttavia, la Comunità per la pace de La Unión e la Commissione intercongregativa per la giustizia e la pace, compreso il Padre francescano irlandese Brendan Forde, hanno continuato a ricevere minacce di morte se non abbandoneranno la zona,
D. constatando che la popolazione civile si trova indifesa dinanzi alla violenza,
1. ribadisce il proprio sostegno a una soluzione pacifica del conflitto colombiano e il proprio appoggio ai dialoghi e ai negoziati di pace tra il governo della Colombia e i gruppi di guerriglia FARC e ELN;
2. condanna fermamente la violenza qualunque sia la sua origine, soprattutto il massacro dell'8 luglio 2000 nella Comunità per la pace de La Unión, nella regione di Uraba, ed esprime la propria solidarietà a tutti coloro che lavorano a favore dello stato di diritto in tale paese;
3. esorta le autorità colombiane a proteggere maggiormente le organizzazioni che militano a favore dei diritti dell'uomo e a sostenerne per quanto possono l'operato, e soprattutto ad attivarsi immediatamente per proteggere la vita e i diritti dei membri delle Comunità per la pace, soprattutto a La Unión, e dei membri della Commissione intercongregativa per la giustizia e la pace, nonché del Padre francescano irlandese Brendan Forde;
4. si compiace della decisione adottata dal governo colombiano di istituire e di partecipare a una commissione incaricata di indagare sull'ultimo massacro a La Unión, il terzo in questa comunità dal 1997, al fine di consegnare alla giustizia i responsabili;
5. ribadisce il proprio rifiuto dell'uso delle armi quale strumento per risolvere i problemi della società colombiana ed esorta tutte le parti in conflitto a portare avanti i negoziati di pace che il Presidente Andrés Pastrana sta conducendo con i gruppi di guerriglia FARC e ELN;
6. chiede alla Commissione europea e agli Stati membri, in stretta concertazione con l'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo, di seguire l'evoluzione della situazione dei diritti dell'uomo in Colombia e di informarne in merito il Parlamento europeo;
7. si impegna ad incoraggiare la UE ad accrescere il proprio sostegno all'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti dell'uomo dell'ONU in Colombia;
8. ritiene che l'Unione europea debba perseguire una propria strategia, non militare, di lotta contro il narcotraffico, di modo che i paesi poveri produttori di stupefacenti non siano i soli a doversi confrontare con questa piaga, ma che vi sia una collaborazione da parte dei paesi destinatari della droga, dal momento che il commercio internazionale di stupefacenti è possibile solo con la partecipazione degli uni e degli altri paesi;
9. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo della Colombia e alle autorità della Comunità per la pace di La Unión/San José de Apartadó.