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Procedura : 2001/2088(COS)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A5-0322/2001

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A5-0322/2001

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P5_TA(2001)0525

Testi approvati
Martedì 23 ottobre 2001 - Strasburgo
Istruzione e formazione permanente (Articolo 62 del regolamento)
P5_TA(2001)0525A5-0322/2001

Risoluzione del Parlamento europeo sul Memorandum della Commissione sull'istruzione e la formazione lungo tutto l'arco della vita (SEC(2000) 1832 - C5-0192/2001 - 2001/2088(COS) )

Il Parlamento europeo,

-  visto il Memorandum della Commissione (SEC(2000) 1832 - C5-0192/2001 ),

-  visti l'anno europeo dell'istruzione e della formazione su tutto l'arco della vita attiva (1996) e la propria risoluzione dell'8 settembre 2000 sulla relazione concernente l'attuazione, i risultati e la valutazione complessiva dell'anno europeo dell'istruzione e della formazione su tutto l'arco della vita attiva (1996)(1) ,

-  visto il Consiglio europeo di Lussemburgo (1997), in occasione del quale sono stati introdotti quali temi prioritari negli orientamenti occupazionali una maggiore disponibilità e adattabilità grazie alla formazione,

-  viste le conclusioni dei Consigli europei di Lisbona, Feira e Stoccolma,

-  vista la pubblicazione dell'OCSE "education policy analyses”,

-  vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, con specifico riferimento all'articolo 14 che garantisce il diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione professionale e continua,

-  visti gli articoli 149 e 150 del trattato CE,

-  visto l'articolo 47, primo comma, del suo regolamento,

-  previa delega del potere deliberante, a norma dell'articolo 62 del regolamento, alla commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport,

-  visti la relazione della commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport e il parere della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A5-0322/2001 ),

A.  considerando che viviamo in una società della conoscenza in rapida evoluzione caratterizzata dalla costante introduzione di nuove tecnologie e dall'aumento esponenziale della massa di informazioni, nonché dalla rapidità con cui esse si diffondono,

B.  constatando che la società della conoscenza può notevolmente migliorare la qualità della vita e l'attività dei singoli, a patto che, nel contempo, si varino misure tese a garantire a chiunque pari opportunità di attiva partecipazione in detta società,

C.  considerando che l'odierna economia, basata principalmente sulle conoscenze e sulla mobilità, richiede che tutti possano completare le proprie conoscenze per poter far fronte all'avvento di nuovi rischi connessi alla rapida evoluzione della società e delle nuove tecnologie; che il conseguimento di un diploma non basta più da solo a determinare la carriera per il resto della vita attiva; che il classico schema studi/attività professionale/pensione è messo a dura prova,

D.  considerando che, in base a studi compiuti dall'OCSE, coloro che hanno compiuto un ciclo superiore di studi hanno un più facile accesso all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita nonché al perfezionamento professionale, motivo per cui è opportuno migliorare l'accesso all'informazione sulle azioni di formazione proposte per le persone che non hanno effettuato studi superiori,

E.  considerando le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona, che vogliono fare dell'Unione europea l'economia e la società basate sulla conoscenza più competitive del mondo,

F.  considerando che il progetto europeo dell'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita si colloca nel più ampio quadro politico dei futuri obiettivi in materia di istruzione e di formazione; che un siffatto progetto europeo non va scisso da altre concrete tematiche europee come occupazione, politica sociale, mobilità, ICT, E-learning,

G.  considerando che la formazione lungo tutto l'arco della vita riguarda tutti i settori socioeconomici, gli operai, gli impiegati, i professori universitari, i quadri, i ricercatori, ecc. e che l'Unione e gli Stati membri devono tener conto di questa diversità in sede di elaborazione dei programmi di formazione e di finanziamento degli stessi,

H.  considerando che l'ampliamento modificherà il mercato dell'occupazione e della formazione professionale,

I.  considerando che gli indirizzi occupazionali che dal 1997 presiedono al coordinamento delle politiche occupazionali degli Stati membri indicano l'istruzione e la formazione lungo tutto l'arco della vita quale una delle priorità; considerando che nell'ambito degli orientamenti per il 2001 si invitano gli Stati membri a stabilire obiettivi quantificati circa la partecipazione dei 25-64enni all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita e le parti sociali a negoziare su materie quali la partecipazione alla formazione,

1.  ribadisce la strategia delineata dalla Commissione di promuovere un ampio dibattito sociale sull'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita;

2.  esprime la sua convinzione che l'istruzione e la formazione lungo tutto l'arco della vita dovrebbe essere, oltre che una necessità sociale, anche un diritto sociale di tutti;

3.  sollecita la Commissione a uniformare le azioni concrete in materia di formazione lungo tutto l'arco della vita ai seguenti principi:

   a)
democratizzazione e principio delle pari opportunità: la formazione lungo tutto l'arco della vita deve sostituire il concetto di una sola opportunità di formazione con il concetto di molteplici opportunità di apprendimento e di acquisizione di nuove conoscenze in tutto l'arco della vita creando "opportunità vitali”: tutti devono usufruire di pari opportunità in materia di istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita,
   b)
autorealizzazione individuale: il concetto di formazione lungo tutto l'arco della vita deve costituire una risposta alle esigenze di ciascun individuo di completare e ampliare le sue conoscenze e arricchirsi spiritualmente,
   c)
diritto individuale all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita: questo concetto deve conferire riscontri concreti al diritto di ogni individuo all'istruzione e formazione,
   d)
responsabilità individuale: il concetto di formazione lungo tutto l'arco della vita deve essere finalizzato anche alla crescita dell'individuo all'insegna del senso civico e di responsabilità,
   e)
un approccio olistico della formazione: oltre che allo sviluppo delle conoscenze e, in chiave meramente funzionale, all'occupazione, la formazione deve essere finalizzata anche al modo di comportarsi nella società;

4.  rileva che talvolta l'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita postula mutamenti radicali nel campo dell'istruzione, della formazione e dell'occupazione nonché provvedimenti di sostegno, come per esempio:

   a)
sviluppo di settori prioritari di azione basati sull'indispensabile equilibrio fra le considerazioni economiche (disponibilità dell'individuo) e le considerazioni sociali, culturali (autorealizzazione individuale), ivi compresa l'integrazione sociale,
   b)
integrazione del concetto di formazione lungo tutto l'arco della vita nell'istruzione scolastica, di modo che il diploma acquisito non sia considerato l'ultimo prima della vita professionale ma piuttosto il primo in materia e che altri potranno essere acquisiti durante la vita professionale, a prescindere dal settore di attività,
   c)
speciale attenzione alle fasce più vulnerabili, che non dispongono di un facile accesso all'informazione sulle possibilità di formazione lungo tutto l'arco della vita,
   d)
integrazione nel processo di apprendimento della componente "joy of learning” grazie a metodi didattici atti a mettere l'accento sul sostegno, l'accompagnamento e l'assistenza,
   e)
appoggio attivo a progetti di istruzione e formazione a favore degli adulti che offrano a tutti pari opportunità, indipendentemente dall'età e dal sesso,
   f)
promozione delle nuove forme di apprendimento, oltre all'insegnamento tradizionale impartito dai centri di insegnamento; riconoscimento e certificazione delle esperienze e competenze acquisite anche in un quadro informale e riconoscimento dell'esperienza acquisita altresì all'estero (equipollenza dei diplomi e dei certificati),
   g)
maggiore riconoscimento sociale dei meriti di coloro che migliorano il loro livello di conoscenze grazie a progetti nel campo dell'istruzione lungo tutto l'arco della vita,
   h)
incoraggiando tutti gli interessati, da un lato, a considerare la formazione lungo tutto l'arco della vita come un progresso per la società e l'individuo e, dall'altro, ad assumere le rispettive responsabilità (finanziamento delle formazioni, tempo disponibile, riconoscimento delle conoscenze acquisite, ecc.): sono quindi interessati i governi degli Stati membri, l'Unione europea, le imprese e i singoli,
   i)
ricerca dei finanziamenti adeguati per promuovere e istituire programmi di formazione lungo tutto l'arco della vita: FSE, FESR, Fondi strutturali, BEI, ecc.;

5.  ritiene che, se si vuole che la formazione permanente sia efficace, sia necessario operare una distinzione tra le grandi famiglie che la compongono e, pertanto, organizzare programmi con un profilo definito e obiettivi coerenti; ritiene che sia altresì necessario operare una distinzione tra i corsi miranti ad assimilare nuove conoscenze professionali e i corsi destinati ad acquisire le conoscenze necessarie all'integrazione sociale;

6.  reputa necessario coordinare fra di loro gli sforzi dell'Unione, degli Stati membri e delle regioni in materia di istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita grazie a un metodo aperto di coordinamento, con comuni obiettivi, indirizzi, indicatori e analisi comparative delle migliori pratiche negli Stati membri, con monitoraggio periodico e valutazione dei progressi compiuti; invita la Commissione a formulare proposte all'indirizzo degli Stati membri perché agiscano e si augura di essere coinvolto in queste attività;

7.  chiede alla Commissione di definire chiaramente, nelle proposte che formulerà in futuro, i concetti di formazione continua operando una distinzione tra

   -
la formazione volta a porre rimedio all'insuccesso scolastico o a far sì che i gruppi sfavoriti o minoritari acquisiscano le conoscenze e la cultura di base,
   -
la formazione a distanza di adulti in discipline che contribuiscono alla formazione generale e culturale, incluse le nuove tecnologie,
   -
le qualifiche professionali nell'insegnamento regolamentato e non,
   -
la formazione destinata all'occupazione e all'inserimento nel mercato del lavoro, a prescindere dall'età dell'alunno,
   -
l'acquisizione di nuove qualifiche che favoriscano l'adattamento e il rinnovo delle tecniche per tener conto delle richieste del nuovo mercato del lavoro, incluse le nuove tecnologie,
   -
la formazione permanente destinata ai professionisti, agli insegnati e ai ricercatori come mezzo per aggiornare le conoscenze;

8.  invita la Commissione e gli Stati membri ad assicurare un miglior coordinamento dei finanziamenti esistenti, in modo da garantire, quanto meglio possibile, a ciascun cittadino il diritto all'istruzione e l'accesso alla formazione professionale e continua;

9.  invita gli Stati membri a definire, nell'ambito degli indirizzi occupazionali 2002, obiettivi concreti e a varare misure concrete, organizzate per categorie di età e livelli di formazione, in ordine alla partecipazione a progetti di formazione e qualificazione;

10.  invita la Commissione a comunicare, entro la fine del 2001, il piano di azione che intende adottare in materia di formazione lungo tutto l'arco della vita, associando il Parlamento alla sua riflessione;

11.  invita gli interlocutori sociali a porre in atto, contestualmente agli orientamenti occupazionali e all'agenda sociale, intese vincolanti in materia di diritto all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita a livello europeo;

12.  invita la Commissione e gli Stati membri a mettere a punto, attraverso il metodo del coordinamento aperto, un sistema ampiamente basato sul metodo dei "credits” che collochi gli attuali strumenti di valutazione e riconoscimento in un sistema coerente e trasparente comprensivo delle esperienze regolari, non regolari e informali acquisite;

13.  invita la Commissione ad applicare il concetto del "mainstreaming”, contestualmente alla politica di istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita, in modo da integrarla orizzontalmente nelle attività del FES e dei programmi comunitari;

14.  invita la Commissione a inserire nelle procedure relative all'istruzione e alla formazione lungo tutto l'arco della vita anche i lavoratori privi della cittadinanza di uno Stato membro ma che hanno acquisito il diritto di lavorare;

15.  invita la Commissione e gli Stati membri a formulare proposte di finanziamento di progetti relativi all'istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita; insiste affinché in dette proposte sia coinvolta la BEI, visto che lo sviluppo del capitale umano costituisce una parte integrante dei nuovi compiti conferiti alla BEI;

16.  invita la Commissione e gli Stati membri a varare, di comune accordo e all'insegna delle migliori pratiche, misure di incentivazione a livello individuale; caldeggia il sistema del "individual learning accounts” praticato, per esempio, nel Regno Unito e in Svezia;

17.  sottolinea l'impatto dell'ampliamento sul mercato del lavoro e della formazione e chiede alla Commissione di tenerne conto nelle priorità e nelle azioni che avvierà in materia di formazione lungo tutto l'arco della vita;

Formazione lungo tutto l'arco della vita e occupazione

18.  sottolinea che l'adeguamento dei sistemi di istruzione e formazione al fine di integrare il concetto di istruzione e formazione permanente è innanzitutto, conformemente al principio di sussidiarietà, una questione di competenza degli Stati membri; reputa tuttavia che uno sforzo comune coordinato a livello europeo sia auspicabile per consentire agli Stati membri di scambiarsi esempi di buone prassi; ritiene pertanto che il metodo aperto di coordinamento sia il contesto adeguato per definire obiettivi comuni, onde incentivare l'istruzione e la formazione permanente;

19.  ritiene che siano principalmente la mancanza di accordi e i disaccordi di fondo sulle forme di finanziamento e sulle priorità a ostacolare lo sviluppo di sistemi di formazione permanente;

20.  reputa importante delineare quali sono le opzioni e i problemi di definizione delle priorità, di modo che l'azione politica possa concentrarsi sulle questioni più importanti;

21.  ritiene che esista una diretta interdipendenza fra qualità del lavoro e istruzione e formazione permanente; sollecita pertanto la Commissione a chiarire come le politiche relative all'istruzione e alla formazione permanente, alla qualità del lavoro e all'organizzazione del lavoro possano vicendevolmente rafforzarsi;

22.  reputa importante per il raggiungimento dell'occupabilità, condizione essenziale di una cittadinanza attiva e perché si possa realizzare la crescita economica di cui le “persone” sono la principale risorsa nonché per combattere l'esclusione sociale, che l'istruzione permanente sia inclusa chiaramente fra le priorità dell'azione politica;

23.  auspica che venga delineata e tenuta in considerazione nel quadro d'insieme anche la situazione nei diversi paesi candidati per quanto concerne l'istruzione e l'apprendimento;

24.  ravvisa la necessità di uno sviluppo verso una società integrata che offra a tutti pari opportunità di accesso a un apprendimento di qualità lungo tutto l'arco della vita;

Sistemi scolastici di base

25.  solleva la questione relativa a come i sistemi scolastici di base degli Stati membri, che costituiscono il punto di partenza dell'istruzione e della formazione permanente, possano essere migliorati qualitativamente e rimodellati per rispondere alle esigenze odierne e future;

26.  rammenta l'esigenza diffusa di edifici scolastici moderni e di dimensioni adeguate nonché di attrezzature conformi ai nuovi standard formativi e la necessità, per ragioni didattiche, di classi meno numerose, dell'accesso alle nuove tecnologie, dell'uso dei computer, della conoscenza dei programmi e delle connessioni in rete;

27.  ritiene che, nella società della conoscenza, gli insegnanti, in quanto figure-chiave, debbano poter accedere a strutture che consentano loro di migliorare le loro conoscenze e di usufruire di maggiori possibilità di aggiornamento, in base alle esigenze della società; ritiene altresì che, in considerazione dell'importanza del loro ruolo sociale, debbano beneficiare di remunerazioni adeguate e che la loro attività vada debitamente riconosciuta;

28.  ritiene che le organizzazioni dedite alla formazione necessitino generalmente di essere snellite dal punto di vista burocratico e aperte alla società che le circonda;

29.  sottolinea che una maggiore capacità propositiva degli insegnanti e un più ampio e attivo coinvolgimento di famiglie e studenti possono contribuire a migliorare la qualità dell'offerta formativa;

30.  chiede, al fine di assicurare un buon collegamento tra il sistema dell'istruzione e i locali mercati del lavoro, che vengano avanzate proposte relative a come le scuole possano essere convertite in centri locali di apprendimento aperti e di richiamo;

31.  constata la necessità di promuovere la formazione permanente a livello locale e regionale mediante l'istituzione di reti di comunità efficaci;

Sistemi d'istruzione per adulti

32.  riconosce che i sistemi d'istruzione per adulti costituiscono strumenti importanti tanto per la produzione e l'occupazione quanto per la prosperità, la cultura e lo sviluppo individuale e che pertanto devono essere ampliati, innovati e diversificati per far fronte alle nuove e molteplici esigenze;

33.  sottolinea che ogni organizzazione lavorativa di ampie dimensioni deve disporre di un piano per la formazione e lo sviluppo della conoscenza, concordato tra le parti sociali e gestito congiuntamente in linea con gli accordi e la legislazione nazionale;

34.  riconosce che l'istruzione e la formazione permanente sono importanti in ogni momento della vita e non soltanto in relazione all'occupazione retribuita o al mercato del lavoro; sottolinea che il concetto di istruzione e formazione permanente dovrebbe applicarsi anche al periodo successivo al pensionamento e che l'accesso degli anziani, siano essi pensionati o ancora attivi, ai programmi di apprendimento dovrebbe essere facilitato;

35.  esorta gli Stati membri a provvedere affinché ai cittadini più anziani, ai disabili e ad altri che si trovano al di fuori del mercato del lavoro sia offerta la possibilità di un'ulteriore formazione che possa soddisfare le loro ambizioni personali di apprendimento, consentendo quindi loro di partecipare ad attività culturali;

36.  sottolinea che i sistemi d'istruzione dell'Unione debbono fra l'altro sostenere il mercato del lavoro e lo sviluppo di un effettivo mercato del lavoro europeo, con un aumento della mobilità transfrontaliera, e chiede il riconoscimento reciproco dei diplomi;

Finanziamento

37.  afferma che il necessario incremento qualitativo dell'istruzione di base comporterà inevitabilmente aumenti considerevoli, in alcuni casi assai considerevoli, delle spese;

38.  segnala che la formazione professionale, i corsi di perfezionamento e l'istruzione a livello superiore, in aumento più rapido rispetto ad altri settori del sistema d'istruzione, comportano anche notevoli aumenti di spesa;

39.  sollecita una discussione sulle modalità secondo le quali tali costi possano venire ripartiti negli Stati membri tra singoli individui, datori di lavoro e organismi pubblici in modo tanto efficace quanto solidale;

40.  presume che i costi per la formazione e il perfezionamento del personale in servizio costituiscano investimenti in capitale umano e che le risorse finanziarie, il bilancio, gli obiettivi della formazione e le misure necessarie debbano essere definiti e organizzati con il coinvolgimento delle parti sociali e di altri gruppi socialmente rilevanti nonché in conformità della regolamentazione nazionale del mercato del lavoro;

41.  sottolinea in particolare che la maggioranza degli Stati membri è del tutto o in parte priva di forme di finanziamento per la formazione a una nuova occupazione; sottolinea, a tale proposito, che la riconversione è particolarmente necessaria durante o dopo situazioni di crisi e riconversioni industriali;

42.  richiama l'attenzione sulla proposta secondo la quale ogni individuo dovrebbe avere diritto a un certo numero di anni di istruzione pubblica, di modo che chi all'origine dispone di un curriculum scolastico ridotto abbia successivamente diritto a una formazione complementare, al fine di conseguire le qualifiche professionali necessarie a garantirgli un ruolo attivo nella società e l'accesso al mercato del lavoro;

43.  pone l'accento sul nesso tra costi per l'istruzione come investimento e come fonte di valore aggiunto e ritiene necessario che sia tale approccio a orientare una politica di finanziamento a lungo termine della formazione;

Il ruolo dell'Unione

44.  esorta a condurre una discussione politica aperta sulle tre distinte strategie di formazione e occupazione decise contemporaneamente nella riunione del Consiglio europeo a Lisbona e segnala che rimane ancora da risolvere il problema attinente alla definizione delle priorità;

45.  appoggia la proposta volta ad applicare il metodo aperto di coordinamento al settore della istruzione e della formazione permanente e sottolinea in particolare la necessità di definire le linee direttrici concernenti le risorse, l'organizzazione e il collegamento tra i vari istituti di insegnamento;

46.  auspica che il metodo aperto di coordinamento si configuri come un processo “dal basso verso l'alto” piuttosto che come il processo “dall'alto verso il basso” concepito per la politica dell'occupazione e chiede sforzi maggiori al fine di far emergere un atteggiamento favorevole all'istruzione e formazione permanente tra i gruppi socialmente esclusi;

47.  sottolinea il significato determinante che riveste la conoscenza di due lingue per la cooperazione transfrontaliera in Europa e nel mondo;

48.  segnala che, pur nel rispetto dell'autonomia degli Stati membri in questo settore, è necessario un coordinamento tra di essi per quanto riguarda percorsi di formazione, mobilità di studenti e insegnanti, riconoscimento reciproco dei titoli di studio, criteri di ammissione ai corsi di formazione e perfezionamento professionale, nonchè scambio delle buone prassi;

49.  auspica che questi punti di vista vengano presi in considerazione anche dalla Commissione e tenuti presenti nel prosieguo dei lavori relativi all'annunciato piano d'azione per l'istruzione e la formazione permanente;

o
o   o

50.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, nonché alle parti sociali del'Unione.

(1) GU C 135 del 7.5.2001, pag. 304.

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