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Procedura : 2001/2214(COS)
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Ciclo del documento : A5-0196/2002

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A5-0196/2002

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P5_TA(2002)0346

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Martedì 2 luglio 2002 - Strasburgo
Ufficio di controllo di sicurezza dell"Euratom (1999-2000)
P5_TA(2002)0346A5-0196/2002

Risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio: Attività dell"Ufficio di controllo di sicurezza dell"Euratom 1999-2000 (COM(2001) 436 – C5&nbhy;0535/2001 – 2001/2214(COS))

Il Parlamento europeo,

–   vista la relazione della Commissione (COM(2001) 436 – C5&nbhy;0535/2001),

–   visti gli articoli 30, 33, il capo VII e l'articolo 107 del trattato Euratom,

–   vista la dichiarazione della Commissione sulla sicurezza nucleare 15 anni dopo Chernobyl, resa nella seduta del 2 maggio 2001,

–   considerando le conclusioni del Consiglio di Colonia del 1999, il quale ha sottolineato, nel contesto dell'ampliamento dell'Unione, l'importanza di elevati standard di sicurezza europei nel settore nucleare e ha chiesto alla Commissione di esaminare i progressi compiuti in tale settore,

–   viste le risposte della Commissione nella seduta del PE del 5 febbraio 2002(1),

–   viste le risposte della Commissione nella seduta del PE del 12 marzo 2002(2),

–   vista la decisione del Consiglio relativa al Sesto programma quadro della Comunità, europea dell'energia atomica (EURATOM) di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, volto anche a contribuire alla realizzazione dello spazio europeo della ricerca (2002-2006)(3),

–   visto l'articolo 47, paragrafo 1, del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia (A5-0196/2002),

A.   considerando che il trattato Euratom riconosce l"esigenza della protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti e abilita la Commissione a formulare opportune raccomandazioni intese ad assicurare l"armonizzazione delle disposizioni applicabili nel settore della sicurezza nucleare negli Stati membri,

B.   considerando che nella relazione annuale del 2000 la Corte dei conti europea ha deplorato la mancanza di una definizione degli standard europei di sicurezza e che il Consiglio finora non ha preso alcuna iniziativa al riguardo,

C.   considerando che l"articolo 107 del trattato Euratom conferisce al Parlamento europeo il diritto di chiedere alla Commissione di presentare adeguate proposte sulle questioni per le quali reputa necessaria l"elaborazione di un atto della Comunità ai fini dell"attuazione del trattato,

D.   considerando che la Comunità europea fornisce sostegno alla ricerca sulla sicurezza dei reattori nucleari e delle materie nucleari attraverso il programma quadro per l"energia e il programma quadro di ricerca,

E.   considerando che il pubblico è preoccupato per il rischio di incidenti con sprigionamento di materiale radioattivo in uno dei numerosissimi impianti nucleari situati negli Stati membri e nei paesi candidati,

F.   considerando che il rischio di un attacco ad un impianto nucleare da parte di organizzazioni criminali o gruppi terroristici è fortemente aumentato dopo gli avvenimenti dell"11 settembre 2001,

G.   considerando che non esiste una direttiva Euratom che stabilisca norme di sicurezza per la progettazione, la costruzione e il funzionamento degli impianti nucleari nell'Unione europea e che tale materia resta di competenza degli Stati membri,

H.   considerando che sarebbe importante stabilire con chiarezza a livello comunitario norme, requisiti in materia di formazione uniforme, responsabilità e controlli anche nel settore della sicurezza nucleare, oltre al controllo di sicurezza sui materiali nucleari,

I.   considerando che la formazione permanente degli ispettori e delle categorie professionali che lavorano con materiale radioattivo addetti al controllo di sicurezza è particolarmente importante in vista dell"ampliamento dell'Unione, motivo per cui essa deve essere completa e informare sui rischi insiti nel modo in cui il materiale viene maneggiato e sulle modalità di azione in caso di guasto o incidente,

J.   considerando che l"Ufficio di controllo di sicurezza dell"Euratom (UCSE) è chiamato ad estendere i suoi elevati standard in materia di controllo di sicurezza ai paesi candidati e che occorre pertanto aumentare la sua dotazione finanziaria dell'UCSE per consentire agli ispettori di svolgere le loro attività in un numero maggiore di impianti nucleari, mantenendo la stessa elevata qualità di risultati mostrata finora,

K.   considerando che le norme di base che fissano i valori limite per l'esposizione dei lavoratori e della popolazione, approvate dall'AIEA e dall'Unione europea, devono essere rivedute ad intervalli regolari di modo che poggino sulle più recenti conoscenze scientifiche,

1.   esprime vivo apprezzamento per la qualità e i risultati delle attività dell"UCSE nel periodo 1999-2000;

2.   ritiene oltremodo positivo il fatto che l'UCSE non abbia trovato alcuna indicazione secondo cui nel periodo 1999-2000, in seno all'Unione europea, siano stati utilizzati materiali nucleari per finalità non pacifiche;

3.   ritiene oltremodo positivo il fatto che l'UCSE non abbia rilevato alcun caso grave di traffico illecito di materiale nucleare nell'Unione europea nel periodo 1999-2000;

4.   ritiene necessario che le attività di controllo di sicurezza restino sotto la diretta responsabilità dell"UCSE anche una volta che i paesi candidati dell"Europa centrale e orientale siano entrati a far parte della Comunità;

5.   sottolinea la necessità di attribuire all'UCSE risorse di bilancio sufficienti per offrire ai suoi ispettori una formazione adeguata in vista della crescita del carico di lavoro dell'Ufficio nella prospettiva dell'ampliamento dell'Unione europea;

6.   chiede un incremento del bilancio generale dell'UCSE per far fronte alla crescita costante della quantità e della natura dei materiali nucleari sotto controllo dell'UCSE, specie nella prospettiva dell'ampliamento dell'Unione europea;

7.   chiede un miglioramento della collaborazione tra UCSE, CCR e AIEA nei settori della sicurezza dei dati, della formazione del personale e della messa a punto di nuovi strumenti e tecniche;

8.   invita la Commissione a definire un quadro regolamentare nei settori della sicurezza dei dati e della trasmissione sicura dei dati;

9.   chiede un rafforzamento della protezione dei dati presso la sede centrale dell"UCSE contro la criminalità informatica; raccomanda a tal fine di considerare la possibilità di mantenere la rete di dati UCSE fisicamente isolata dal mondo esterno, oltre ad utilizzare dispositivi firewall;

10.   sottolinea la necessità che la Commissione stabilisca requisiti fondamentali per la protezione fisica dei siti e dei materiali nucleari e dei trasporti di questi ultimi;

11.   insiste affinché la Commissione proponga una direttiva che disciplini e garantisca un elevato livello di sicurezza durante il trasporto dei materiali nucleari, comprese le operazioni di carico e scarico, sulla base della Convenzione dell"AIEA relativa alla protezione fisica dei materiali nucleari;

12.   invita la Commissione a preparare una relazione particolareggiata sulle legislazioni vigenti in materia di sicurezza e controllo di sicurezza dei materiali nucleari;

13.   chiede all'UCSE di chiarire maggiormente i casi in cui sono state riscontrate discrepanze durante le ispezioni o le valutazioni del bilancio di materiale; chiede altresì all'UCSE di fornire maggiori delucidazioni e giustificazioni per il margine di errore implicito nei dati MUF (materie non contabilizzate) e chiede che nel tempo questi margini vengano notevolmente ridotti in modo da accrescere il rigore contabile per i materiali fissili;

14.   incoraggia la Commissione a proporre una direttiva per fissare un quadro di riferimento per tutte le attività di audit e certificazione nel settore della sicurezza nucleare e del controllo di sicurezza;

15.   propone di esaminare la creazione, in seno alla Commissione, di un Ufficio indipendente per la sicurezza nucleare, che dovrebbe esercitare una supervisione diretta, in stretta collaborazione con l"AIEA, sugli operatori degli Stati membri, come fa l"UCSE nel settore del controllo di sicurezza;

16.   chiede alla Convenzione europea di modificare il trattato Euratom per sottoporre la sicurezza nucleare alla competenza di un"autorità comunitaria, così come il controllo di sicurezza è di competenza dell"UCSE;

17.   ritiene che la Convenzione europea potrebbe riflettere sul ruolo del trattato Euratom nel quadro della futura riforma delle istituzioni comunitarie;

18.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e ai governi e ai parlamenti dei paesi candidati.

(1) Risposta a H-0030/02, n. 39, 5.2.2002, non ancora pubblicata.
(2) Risposta a H-0093/02, n. 41, 12.3.2002, non ancora pubblicata.
(3) Decisione del Consiglio 5609/02 dell"1.2.2002.

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