Risoluzione del Parlamento europeo sul bilancio per l"esercizio 2003 nella prospettiva della procedura di conciliazione che precede la prima lettura del Consiglio (2002/2027(BUD))
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 272 del trattato CE, 177 del trattato Euratom e 78 del trattato CECA,
– visto l"accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 fra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio(1) e in particolare il suo allegato III,
– visto il progetto preliminare di bilancio della Commissione per l"esercizio 2003
– vista la sua risoluzione del 12 marzo 2002 sugli orientamenti per la procedura di bilancio 2003, sezione III, Commissione(2),
– visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri della commissione per gli affari esteri, i diritti dell'uomo, la sicurezza comune e la politica di difesa, della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e della commissione per la pesca (A5&nbhy;0247/2002),
A. considerando che la Commissione ha presentato un progetto preliminare di bilancio (PPB) per l"esercizio 2003 che prevede un incremento degli stanziamenti d"impegno dell"1,4% rispetto al bilancio 2002,
B. considerando che l"incremento dell"importo totale degli stanziamenti di pagamento è del 2,7% rispetto al bilancio 2002, il che, comparato al tasso di crescita medio del bilancio degli Stati membri (3,4%), rappresenta l"1,03% del PIL comunitario, ovvero il livello più basso registrato negli ultimi anni, mentre il bilancio 2002 ammontava all"1,05% del PIL comunitario; che il massimale delle prospettive finanziarie per il 2003 rappresenta l"1,08% del PIL comunitario,
C. considerando che i livelli degli stanziamenti d"impegno e di pagamento consentono rispettivamente un margine di 2,308 miliardi e 4,720 miliardi di euro al di sotto del massimale stabilito dalle prospettive finanziarie 2000-2006,
D. considerando che il tasso massimo di aumento (TMA) per le spese non obbligatorie fissato in base all'articolo 272, paragrafo 9, del trattato CE, è del 3,8%, il che presuppone un totale di 59 517 milioni di euro in stanziamenti di impegno e 56 352 milioni di euro in stanziamenti di pagamento, vale a dire 1 244 milioni di impegni e 65 milioni di pagamenti in più di quanto autorizzato dalle prospettive finanziarie,
E. considerando che l"obiettivo della prima lettura di conciliazione tra il Parlamento e il Consiglio è di valutare i fabbisogni identificati dalla Commissione nel PPB e di garantire un accordo su un livello di spesa adeguato, in particolare per l"agricoltura, gli accordi internazionali di pesca e la politica estera e di sicurezza comune (PESC); e che essa rappresenta inoltre un"opportunità per preparare un accordo sulle altre spese,
F. considerando che le priorità fissate dal Parlamento negli orientamenti per il bilancio 2003 hanno lo scopo di ottimizzare i preparativi all"allargamento, ponendo l'accento sulla sicurezza interna, sottolineando la necessità di una riforma dell'amministrazione e della PAC e rafforzando il ruolo delle responsabilità esterne dell'Unione,
Quadro finanziario
1. rammenta che l"attuale programma finanziario 2000-2006, approvato dal Parlamento e dal Consiglio nell'ambito dell'Accordo interistituzionale (AII) del 6 maggio 1999, include all'allegato II un quadro finanziario indicativo per la rubrica 8 dal 2002 in poi; rammenta inoltre la necessità di un adeguamento delle prospettive finanziarie in funzione delle esigenze di una Comunità allargata a un numero di Stati candidati variabile da uno a dieci; ribadisce la sua richiesta di trasferire alla rubrica 7, previo un adeguamento tecnico delle prospettive finanziarie, gli stanziamenti preadesione destinati a Cipro e Malta;
2. rileva che nel PPB si chiede il ricorso allo strumento di flessibilità previsto dall"articolo 24 dell"AII per un importo complessivo di 93 milioni ripartiti tra la rubrica 2 (27 milioni per la ristrutturazione della flotta comunitaria che ha operato nel quadro dall'accordo UE-Marocco) e la rubrica 5 (66 milioni per coprire i costi dei preparativi all"allargamento); rileva che il costo della riforma della PCP per il 2003-2006 potrebbe ammontare a un importo globale di 272 milioni di euro, per una parte dei quali (240 milioni) la Commissione proporrà la riprogrammazione all'interno della rubrica 2, se gli Stati membri daranno il loro accordo; nota inoltre che la Commissione propone di finanziare una parte di tali misure (oltre 30 milioni di euro) mediante il ricorso allo strumento di flessibilità;
3. è preoccupato dell"esiguità del margine lasciato alla rubrica 4 rispetto ai fabbisogni manifestatisi nel corso degli ultimi anni per il finanziamento delle azioni esterne, in considerazione del fatto che sono stati aggiunti al massimale iniziale 400 milioni mediante il ricorso allo strumento di flessibilità; ritiene che la maggior parte del margine della rubrica 3 potrebbe esaurirsi soltanto per finanziare i progetti pilota e le azioni preparatorie previste dall"articolo 37 dell"AII, senza lasciare alcun margine per incrementare altri programmi;
4. rammenta che la programmazione finanziaria che accompagna il PPB rappresenta soltanto un riferimento indicativo e che secondo la dichiarazione comune del 20 luglio 2000 l"avvio di nuovi programmi nel PPB non deve comportare riduzioni delle politiche in corso;
Pagamenti
5. sottolinea che rimangono 4,7 miliardi di euro nel massimale globale delle prospettive finanziarie; è preoccupato per il fatto che i margini lasciati per i pagamenti non consentiranno di migliorare l"esecuzione delle politiche comuni né contribuiranno a ridurre i RAL; deplora il fatto che la Commissione sembri collegare il problema dei RAL con il livello più basso dei pagamenti, dopo aver dichiarato nel marzo 2002 che il PPB per il 2003 potrebbe eccedere i massimali dei pagamenti;
6. rammenta che a causa dello scarso livello di esecuzione, il saldo recuperato dagli Stati membri è ammontato a 14 miliardi di euro per l'esercizio 2001, il che rappresenta un notevole volume di stanziamenti di pagamento inutilizzati, problema politico di rilievo, specialmente nelle regioni interessate dal problema dei pagamenti insufficienti a titolo dei fondi strutturali;
7. sottolinea con insistenza la necessità di valutare in modo realistico il volume degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio 2003 tenendo conto del livello dei RAL, al fine di ridefinire uno scadenzario adeguato dei pagamenti, che garantisca una significativa diminuzione dei RAL e dei pagamenti relativi all'esercizio in corso; s'interroga anche circa la riduzione del margine di manovra, data la necessità che gli stanziamenti di pagamento non oltrepassino nel 2003 il massimale fissato dalle prospettive finanziarie; intende valutare il fabbisogno in termini di pagamenti sulla base della relazione richiesta alla Commissione per il 30 settembre 2002 nel BRS n. 2/2002;
8. chiede con urgenza che venga esteso l'utilizzo di nuovi strumenti (riserva legata alla performance, bilanci per attività, valutazione dell'impatto economico e sociale dei progetti) e che le procedure di domanda, concessione ed erogazione di contributi vengano analizzate - preferibilmente a cura di un comitato composto da esperti di amministrazione e da altri soggetti interessati - per individuarne pesantezze e rigidità; la situazione attuale non è infatti il risultato di un malfunzionamento passeggero del sistema, bensì un problema strutturale; intende sottolineare la dimensione politica di questo problema, data l'importanza delle azioni strutturali sul piano economico e sociale, e rammenta che queste ultime rappresentano il 34% del bilancio comunitario;
Agricoltura
9. constata la situazione favorevole rilevata per i mercati agricoli e la stabilità del tasso di cambio USD-EUR che rende minimi i rischi di aumento e che dovrebbe pertanto indurre a limitare il ricorso al margine disponibile soltanto a eventi imprevisti; chiede quindi alla Commissione di fornire una giustificazione per il livello di spesa previsto per la sottorubrica 1a) in relazione a un contesto di trend stabile; invita la Commissione a migliorare i propri metodi di previsione al fine di stabilire gli stanziamenti necessari a maggio sulla base di dati realistici invece di rinviare decisioni importanti alla lettera rettificativa dell'autunno;
10. rammenta tuttavia che la riserva monetaria cesserà di esistere il 31 dicembre 2002 e che occorre pertanto rendere disponibile un margine sufficiente alla rubrica 1 per far fronte a fluttuazioni impreviste nel tasso di cambio euro/dollaro e che l"esperienza passata ha mostrato che lo scoppio di epidemie animali può avere conseguenze disastrose che richiedono importanti interventi finanziari e tecnici da parte della Comunità;
11. si dichiara favorevole allo sviluppo organico della PAC e chiede una politica agraria giusta, equa e sostenibile non solo per gli Stati membri, ma anche per i Paesi candidati; ribadisce al riguardo il proprio sostegno agli sforzi della Commissione per rivedere la politica agricola comune al fine di modificare la ripartizione del finanziamento all"agricoltura rafforzando gradualmente lo sviluppo rurale; esorta la Commissione a presentare una proposta per aumentare significativamente il finanziamento allo sviluppo rurale e ridurre rispettivamente i pagamenti diretti; è consapevole che questi fabbisogni comportano un adeguamento all"interno della rubrica1;
12. giudica necessari passi coraggiosi anche nell'ambito del bilancio ai fini dello sviluppo sostenibile delle zone rurali e chiede che gli Stati membri possano utilizzare più facilmente fondi liberati tramite la condizionalità ambientale (cross-compliance) e la modulazione degli aiuti;
13. si attende che la revisione di metà periodo ponga l"accento sulle pratiche multifunzionali, migliorando al contempo la sicurezza alimentare, la forestazione, il benessere degli animali, le piccole aziende agricole a conduzione familiare e la produzione non intensiva di merci di qualità e di prodotti locali e tutte le misure che nel rispetto dello spazio rurale contribuiscono alla crescita di nuova occupazione; ritiene che in futuro i pagamenti diretti andrebbero sottoposti a rigorosi criteri ambientali;
14. esorta la Commissione, alla luce dei negoziati per l'ampliamento e in considerazione delle condizioni della concorrenza a livello internazionale, a tener conto, per quanto possibile, nella presentazione della lettera rettificativa di ottobre dei primi risultati della revisione di medio periodo di Agenda 2000 nel settore agricolo;
15. ribadisce la necessità di destinare fondi adeguati all"articolo B1-332 (Fondo d"emergenza per le patologie veterinarie e per altre malattie degli animali che comportano rischi per la sanità pubblica) al fine di contrastare nuove epidemie animali; ritiene che la proposta della Commissione di ridurre del 90% i finanziamenti destinati alle misure veterinarie sia contraria agli orientamenti del Parlamento; nota che la Commissione sta proponendo un incremento di 274 milioni di euro nel settore delle carni bovine nonostante il fatto che dalla fine del 2001 la situazione del mercato sia notevolmente migliorata; esorta la Commissione a portare avanti lo sviluppo di vaccini marcatori e di metodi di sperimentazione per l'afta epizootica e la peste suina classica; inoltre, chiede alla Commissione, sulla base dello studio richiesto dall'autorità di bilancio nel 2002, di prendere in esame proposte concernenti piani assicurativi volti a coprire i costi dell'eradicazione delle malattie animali;
16. prende atto dell"incremento di 1 242 milioni di euro nel settore delle carni ovine e caprine a seguito dell'accordo raggiunto dal Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'UE di passare da un regime di sostegno dei prezzi ad un regime di sostegno diretto ai redditi, come dichiarato dalla Commissione; rammenta che, il nuovo regolamento (CE) n. 2529/2001 dovrebbe comportare soltanto uno scarso incremento del finanziamento; ritiene che la situazione del mercato nel settore delle carni ovine e caprine stia migliorando dopo l"ultima crisi di afta epizootica; invita pertanto la Commissione a fornire ulteriori informazioni circa i motivi di tale discrepanza nel finanziamento e, se del caso, ad adeguare l"organizzazione del mercato di conseguenza; esprime preoccupazione in merito agli importi proposti dalla Commissione per le linee di bilancio B1-401 (insediamento di giovani agricoltori), B1-404 (regioni meno favorite), B1-4050 (programma agroambientale - nuovo sistema) e B1-4072 (rimboschimento); chiede che gli stanziamenti del bilancio 2002 siano inseriti nelle linee di bilancio B1-330 (programmi di eradicazione e di sorveglianza delle malattie animali e di controllo veterinario o degli animali che presentano rischi per la sanità legati a fattori esterni) e B1-382 (azioni di informazione sulla politica agricola comuna) del bilancio 2003;
Pesca
17. prende atto della nuova proposta della Commissione per una ristrutturazione globale della flotta comunitaria al fine di risolvere i problemi di eccesso di capacità, il cui costo totale ammonta a 272 milioni di euro; rileva che gli stanziamenti iscritti al PPB per gli accordi internazionali di pesca sono mantenuti al medesimo livello del bilancio 2002 e prevedono una riserva di 38 milioni di euro; ritiene che siano necessarie informazioni più dettagliate per decidere se tale importo sia o meno realistico in previsione dell"eventuale conclusione di nuovi accordi;
18. ritiene necessario disporre di informazioni rapide e sostanziali sui costi della riforma della Pesca in prospettiva della valutazione, nella conciliazione del mese di luglio, delle possibili conseguenze sul bilancio 2003 e sugli accordi internazionali di pesca;
19. ritiene che occorra sviluppare le relazioni internazionali mediante il finanziamento degli accordi di pesca, il che comporta il mantenimento di un finanziamento adeguato della linea B7-8000, alla luce dell'importanza che rivestono alcuni degli accordi sottoscritti lo scorso anno, in particolare quelli con la Mauritania e la Groenlandia;
Politica estera e di sicurezza comune
20. prende atto della proposta contenuta nel progetto preliminare di bilancio di aumentare del 33% gli stanziamenti destinati alla sottosezione B8, accoglie con favore la soluzione post-conflitto di una forza di polizia comunitaria in Bosnia quale chiaro segnale di stabilità e sicurezza, e si dichiara disponibile in linea di principio a stanziare risorse comunitarie per interventi di questo tipo; sottolinea tuttavia la necessità, al fine di onorare gli altri impegni assunti nel quadro delle azioni esterne nonché in relazione alle nuove esigenze emerse dopo l'11 settembre 2001, che per tali misure comuni di politica estera, di sicurezza e di difesa siano previste congrue dotazioni finanziarie e un'adeguata partecipazione del Parlamento;
21. prende atto della comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo relativa alla necessità di uno strumento di flessibilità specifico che metta a disposizione stanziamenti comunitari in caso di crisi civili; ritiene che la proposta non debba limitarsi alle emergenze, bensì consentire un più ampio ricorso alla riserva d'emergenza per interventi strutturali a carico della rubrica 4 in caso di situazioni esterne di crisi; ritiene assolutamente indispensabile un accordo per compensare l"aumento delle nuove politiche senza riduzioni a scapito delle priorità tradizionali dell'UE; ritiene sia necessario mantenere un equilibrio politico e geografico e garantire una sicurezza globale e la riduzione della povertà mediante un miglioramento dell'efficacia, prima di rendere disponibili stanziamenti adeguati e misure ad hoc a favore del Medio Oriente e dell'Afganistan; invita la Commissione a fornire ulteriori informazioni e valutazioni per quanto riguarda l'esecuzione degli impegni assunti per l'Afganistan nonchè informazioni più dettagliate che rendano possibile decidere in merito agli stanziamenti da destinare in futuro ai Balcani;
22. dichiara la propria intenzione di esaminare le possibilità di creare nuove linee B7 in sostituzione di talune parti o della totalità della sottosezione B8, per incrementare l"efficacia e ridurre gli inconvenienti dovuti alla struttura a pilastri;
Spese amministrative
23. rileva che il livello delle spese amministrative è aumentato del 5,2 % rispetto al bilancio 2002, compresi i costi relativi all"allargamento e alle pensioni, superando così, per il 2003, il massimale della rubrica 5 di 66 milioni di euro; ritiene che la proposta di fare ricorso allo strumento di flessibilità per finanziare il deficit sia contraria, tanto nello spirito quanto nella lettera, alla sua stessa idea di base e che andrebbe effettuata una più attenta valutazione dei fabbisogni di tutte le istituzioni, compresa la possibilità di anticipare le spese relative al 2003 e un approccio comune nel senso di uno sviluppo controllato delle agenzie per allentare la pressione sul bilancio 2003 in quanto ciò potrebbe fornire una soluzione alternativa entro il massimale della rubrica 5; inoltre, in considerazione della posizione di questo Parlamento di limitarsi volontariamente ad un quinto della rubrica 5, esorta il Consiglio a rivedere il tasso di incremento delle sue spese amministrative; e chiede un accordo con il Consiglio alla conciliazione del mese di luglio in merito alla procedura da seguire, in modo da giungere ad un accordo almeno prima della seconda lettura del Consiglio;
24. rammenta l'intenzione, dichiarata dal Parlamento europeo negli orientamenti, di ottimizzare la preparazione all"allargamento compresa quella a livello amministrativo, ma rammenta anche che nell"ambito degli ultimi tre dialoghi tripartiti sulle spese amministrative, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno deciso di invitare tutte le istituzioni a definire le attività centrali e a proporre risparmi strutturali e priorità negative senza mettere a repentaglio il funzionamento e l'indipendenza delle istituzioni; si attende che vengano presentate proposte utili, in particolare per quanto riguarda la cooperazione interistituzionale;
25. rammenta esplicitamente i propri orientamenti relativi alle spese amministrative (rubrica 5); si attende che, al fine di giungere a un accordo sulla rubrica 5, si provveda ad affrontare preliminarmente nel quadro della conciliazione l'insieme dei problemi finanziari ed istituzionali generati dall'inserimento di nuove attività nella rubrica 5, dal trasferimento di nuove attività da questa ad altre rubriche nonché dal dibattito tuttora in corso sulle possibilità di cooperazione interistituzionale e sul finanziamento delle spese della rubrica 5 connesse all'allargamento;
26. invita la Commissione a giustificare l"incremento della parte A, il cui tasso di crescita giunge al 4,8% rispetto al bilancio 2002; rammenta che nel corso degli ultimi due esercizi l"autorità di bilancio ha allocato 717 nuovi posti alla Commissione nell"ambito della riforma amministrativa; invita la Commissione a fornire esaurienti informazioni sul fabbisogno aggiuntivo di personale in tempo utile per la prima lettura di questo Parlamento;
Nuovi programmi
27. invita il Consiglio e la Commissione, le cui priorità globali per il 2003 sono simili, a intraprendere sforzi nell"ambito della conciliazione al fine di garantire un accordo sulle questioni di maggiore rilevanza quali lo sviluppo economico, le PMI, specie le imprese artigianali e le micro-imprese, la salute e la sicurezza, l'e-Learning, la giustizia e gli affari interni, la politica comune in materia di immigrazione e asilo e il rafforzamento del controllo delle frontiere esterne dell'UE;
28. insiste affinché i programmi destinati alle regioni frontaliere siano incentrati sulla cooperazione tra PMI e siano volti ad agevolare gli scambi transfrontalieri al fine di consolidare uno sviluppo economico sostenibile in ambedue le zone frontaliere; ritiene opportuno estendere il campo di applicazione di tali programmi alla cooperazione con paesi riconosciuti idonei a beneficiare degli aiuti a titolo dei programmi TACIS, CARDS e MEDA; a tale proposito propone il ricorso ad una metodologia di gestione più agile e flessibile nel coordinamento degli strumenti Interreg e PHARE; ritiene necessaria la creazione di nuove misure a favore delle regioni confinanti con l'Unione allargata;
29. ritiene che, nel quadro della preparazione dell'allargamento e della discussione generale sul futuro dell'Unione, le azioni di informazione e comunicazione presso l'opinione pubblica e le imprese debbano essere considerevolmente rafforzate, così come tutte le attività di scambio tra i cittadini;
30. prende atto dell"avvio di tre importanti programmi pluriennali nel 2003 (ricerca, energia e trasporti) ma rammenta alla Commissione che, secondo la dichiarazione comune del 20 luglio 2000, i nuovi programmi non devono mettere a repentaglio il finanziamento delle azioni esistenti, né limitare i poteri dell"Autorità di bilancio nell"ambito della procedura annuale, in particolare per quanto riguarda le priorità del Parlamento recepite nei progetti pilota e nelle azioni preparatorie;
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31. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Corte dei conti e a tutte le altre istituzioni.