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Procedura : 2003/2547(RSP)
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Ciclo del documento : B5-0282/2003

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B5-0282/2003

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P5_TA(2003)0268

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Giovedì 5 giugno 2003 - Strasburgo
Metodo aperto di coordinamento
P5_TA(2003)0268B5-0282/2003

Risoluzione del Parlamento europeo sull'applicazione del metodo aperto di coordinamento

Il Parlamento europeo,

A.   considerando che nel quadro della strategia decennale di ammodernamento il Consiglio europeo di Lisbona ha istituito, nel marzo 2000, il metodo aperto di coordinamento delle politiche di competenza degli Stati membri,

B.   considerando che negli Stati membri il suddetto metodo è evoluto al punto che si sono fissati obiettivi comuni, indicatori quantitativi e qualitativi condivisi, un obbligo di rendicontazione regolare e di individuazione delle migliori pratiche,

C.   considerando che la Convenzione e la futura CIG sono momenti per ripensare, rivedere e migliorare le modalità di lavoro delle istituzioni europee,

1.   richiama l'attenzione sul suo profondo attaccamento a tutte le disposizioni dei trattati che disciplinano il settore della cultura, della gioventù, dell'istruzione, della politica audiovisiva e, in modo particolare, a ciò che in questi settori è comunemente noto come "metodo della Comunità";

2.   sottolinea che le disposizioni del trattato sull'Unione europea concernenti la cooperazione rafforzata costituiscono il quadro per una cooperazione volta a favorire il conseguimento degli obiettivi comunitari, nel rispetto dei principi sanciti dai trattati e del quadro istituzionale unico dell'Unione;

3.   ritiene che il metodo aperto di coordinamento debba svilupparsi non soltanto nei settori connessi con la strategia di Lisbona, ad esempio, l'istruzione e l'apprendimento durante tutto l'arco della vita, ma anche nei settori della gioventù, dei mezzi di comunicazione, della cultura e dello sport;

4.   ribadisce, tuttavia, il proprio convincimento che, essendo il Parlamento europeo un organo che rappresenta direttamente i cittadini europei, il suo ruolo in tale processo andrebbe chiarito e rafforzato di modo che questo processo possa acquisire legittimità democratica;

5.   sottolinea che il metodo aperto di coordinamento non debba evolvere in una procedura legislativa parallela ma nascosta, che stravolga le procedure previste dal trattato CE;

6.   invita il Consiglio e la Commissione a partecipare alle negoziazioni in vista di un accordo interistituzionale con il Parlamento europeo grazie al quale verranno fissate le norme per la selezione delle politiche di coordinamento aperto e sarà consentito un impiego coerente del metodo con la piena partecipazione, in condizioni di parità, del Parlamento europeo;

7.   sottolinea che un siffatto accordo interistituzionale debba prevedere norme per il coinvolgimento del Parlamento europeo nella messa a punto di obiettivi e indicatori, quali l'accesso ai documenti, la partecipazione alle riunioni, il monitoraggio e la verifica dei progressi compiuti, le informazioni sui rapporti e le migliori pratiche, e una procedura capace di sviluppare il metodo aperto di coordinamento al punto di convertirlo in metodo comunitario formalizzabile attraverso il lavoro della Convenzione e della futura CIG;

8.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati e alla Convenzione sul futuro dell'Europa.

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