Risoluzione del Parlamento europeo sul programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2005
Il Parlamento europeo,
– vista la sua risoluzione del 16 dicembre 2004 sugli orientamenti di strategia politica della Commissione Barroso,(1)
– visto l'attuale accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione, approvato dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento il 29 giugno 2000,
– visti la comunicazione della Commissione sul proprio programma di lavoro per il 2005 (COM(2005)0015) e gli impegni assunti dal Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, dinanzi al Parlamento il 26 gennaio 2005, relativamente al programma legislativo della Commissione,
– visti gli articoli 33 e 103, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che il programma legislativo annuale costituisce uno strumento indispensabile per il buon funzionamento delle istituzioni europee e che l'introduzione del programma strategico pluriennale permetterà di mettere meglio a fuoco la fissazione degli obiettivi politici dell'Unione,
B. considerando che, affinché l'Unione europea assolva i suoi compiti con successo, occorre un più stretto coordinamento tra le istituzioni dell'Unione e una maggiore capacità da parte del Consiglio europeo di dare una guida politica più credibile alle attività dell'Unione,
C. considerando che la Commissione attribuisce la massima priorità al rafforzamento della prosperità dell'Europa, attraverso una maggiore competitività, l'ammodernamento dell'economia europea e la riforma strutturale, e difende l'opinione secondo la quale maggiori investimenti nella conoscenza e nel capitale umano sono forze motrici della crescita sostenibile, della creazione di posti di lavoro e della prosperità, e costituiscono quindi condizioni preliminari fondamentali affinché l'Europa possa perseguire con successo ambiziosi obiettivi in materia ambientale e sociale,
D. considerando che gli obiettivi della crescita economica, della creazione di posti di lavoro e della giustizia sociale non saranno raggiunti se l'Unione non rafforzerà l'integrazione e non migliorerà le qualità della sua legislazione e delle attività regolamentari e amministrative,
E. considerando l'importanza fondamentale riservata dalla Commissione al rafforzamento della sicurezza dei cittadini europei, incrementando gli sforzi per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, nonché sottolineando l'esigenza di un approccio comune in materia di asilo e immigrazione e di una migliore gestione delle frontiere esterne,
F. considerando che la Commissione mette in forte evidenza il miglioramento della qualità della vita dei cittadini europei e la creazione di un ambiente più pulito e di un futuro più sano per l'Europa,
G. considerando che l'Unione allargata mira a svolgere un ruolo di più forte leadership nel mondo e ad assumere una maggiore responsabilità a livello globale, sfruttando la capacità dell'Unione europea di proiettare stabilità e di promuovere la democrazia e i diritti umani, con speciale attenzione ai paesi confinanti, incoraggiando nel contempo lo sviluppo, in particolare in Africa, ed estendendo il libero scambio a livello globale,
H. considerando la grande importanza riservata all'intensificazione delle relazioni multilaterali e bilaterali, in generale, e allo sviluppo di un autentico e rinnovato "Partenariato transatlantico", in particolare,
I. considerando che l'Unione necessita di risorse finanziarie proporzionate alla portata delle sue ambizioni sociali, economiche e politiche,
Un'Europa più competitiva e coesa
1. si compiace dell'importanza fondamentale riservata alla realizzazione della strategia di Lisbona come mezzo per generare competitività nell'Unione europea e sostiene le misure previste, sia in queste comunicazioni che nella verifica a medio termine di Lisbona, per cercare di garantire che il processo affronti un numero inferiore di obiettivi più complementari e segua un calendario preciso per quanto concerne la realizzazione dei suoi obiettivi nei prossimi cinque anni;
2. invita la Commissione, come già chiesto, ad adottare lo stesso calendario per la revisione della strategia di sviluppo sostenibile dell'Unione europea, in quanto ritiene che la politica ambientale costituisca un'opportunità economica, considerati soprattutto i suoi effetti sull'innovazione industriale;
3. sottolinea l'importanza dell'attuazione delle misure di Lisbona da parte degli Stati membri e delle regioni, in conformità con il principio di sussidiarietà e parallelamente all'intervento a livello Unione europea;
4. insiste affinché tutte le nuove iniziative legislative siano accompagnate da rigorose valutazioni dell'impatto sotto il profilo finanziario, regolamentare e ambientale;
Mercato unico
5. ribadisce la sua convinzione secondo la quale, nell'ambito dell'agenda Unione europea in materia di competitività, dovrebbe avere priorità un ulteriore intervento specifico per completare il mercato unico, soprattutto nel settore dell'energia, dei trasporti, delle telecomunicazioni, in quello finanziario e in altri servizi;
6. invita la Commissione a rivedere la sua proposta di direttiva relativa ai brevetti informatici conformemente alle decisioni adottate dalla commissione giuridica del Parlamento il 2 febbraio 2005 e dalla Conferenza dei Presidenti il 17 febbraio 2005 e a presentare le sue proposte legislative relative a un sistema integrato di brevetti generali;
7. si attende che la Commissione si attivi nei prossimi mesi contro gli Stati membri che non hanno recepito la normativa dell'Unione europea in materia di liberalizzazione dei mercati, soprattutto nei settori dell'energia e delle telecomunicazioni;
Servizi finanziari
8. sostiene, in particolare, l'adozione delle direttive richieste nel campo dei servizi finanziari e insiste affinché la Commissione si impegni per garantire l'approvazione di misure già in itinere, evitando di presentare nuove proposte che non siano debitamente giustificate e valutate;
9. sollecita la Commissione europea a garantire che il processo Lamfalussy operi effettivamente ad ogni livello; raccomanda di riservare una maggiore attenzione politica al recepimento e all'applicazione dell'attuale normativa nel settore dei servizi finanziari;
Corporate governance e diritto contrattuale
10. plaude all'impegno di migliorare l'ambiente delle imprese per quanto riguarda l'imprenditorialità e il governo societario, al fine di promuovere l'efficienza e la competitività delle imprese e di rafforzare sia i diritti degli azionisti che la tutela di terzi; chiede l'adozione di iniziative miranti a una convergenza tra diritto civile e commerciale;
11. sottolinea che è importante rafforzare il livello di coerenza nel settore del diritto contrattuale; invita la Commissione a proseguire i suoi sforzi per una maggiore coerenza fra i vari strumenti di diritto contrattuale, tra l'altro adottando un quadro comune di riferimento; invita la Commissione ad associare pienamente il Parlamento a tali attività;
Ricerca e sviluppo
12. si compiace dell'elevata priorità accordata al rafforzamento degli sforzi europei in materia di ricerca e sviluppo, non ultimo mediante l'istituzione di un consiglio europeo per la ricerca, nonché dell'accento posto sull'importanza del settimo programma quadro in materia di ricerca nel contribuire all'obiettivo di Lisbona che prevede lo sviluppo di un'economia della conoscenza; in tale ambito, sollecita la Commissione a presentare una proposta che fornisca sostegno concreto alla ricerca di base e innovativa – concentrata su innovazioni specifiche come le celle a idrogeno, l'energia solare, le biotecnologie, le tecnologie dello spazio e auto più pulite – nonché a raddoppiare il sostegno finanziario (in termini di percentuale sul PNL dell'Unione europea a 25, rispetto a quella dell'Unione euorpea a 15, prevista dal sesto programma);
Politica di concorrenza
13. ritiene che una forte politica di concorrenza e un'effettiva applicazione delle relative norme siano estremamente importanti per migliorare la competitività; sollecita pertanto la Commissione ad assicurare che sia mantenuta nei prossimi anni una politica della concorrenza forte, dotata di risorse adeguate e indipendente dagli Stati membri; si compiace dell'impulso fornito dalla Commissione alla promozione di pratiche competitive in una serie di settori, avviando nel contempo un processo volto a rafforzare l'applicazione privata delle norme di concorrenza Unione europea, migliorando la procedura di composizione delle controversie per i danni dovuti alle violazioni;
14. sostiene l'obiettivo politico globale della Commissione di garantire meno e più mirati aiuti di Stato, nonché la sua intenzione di avviare una più ampia riflessione sul futuro della politica degli aiuti di Stato, ma sottolinea che non dovrebbero esserci discriminazioni fra Stati membri nell'applicazione di tale politica e che dovrebbero essere trattate equamente le modifiche dovute ad effetti puramente statistici;
Patto di stabilità e crescita
15. invita la Commissione ad assicurarsi che, per garantire finanze sane, la struttura fondamentale del Patto di stabilità e crescita sia salvaguardata in ogni proposta di riforma, soprattutto il riferimento agli attuali massimali del 3% del disavanzo, e che si presti più attenzione alla posizione degli Stati membri in materia di debito pubblico e a un controllo più rigoroso delle prestazioni e delle previsioni delle economie nazionali, prevedendo comunque la possibilità di una certa flessibilità per i paesi che hanno ridotti livelli di debito in periodi di grave recessione, purché ciò incoraggi un comportamento corretto in periodi di crescita, e sostiene la riforma strutturale generale;
16. ritiene che l'investimento dovrà svolgere un ruolo di primo piano nella modernizzazione dell'Europa e che sarà opportuno accordarsi su un'azione comune per rilanciare l'investimento pubblico e privato, privilegiando, tuttavia, le forme di investimento più favorevoli al successo della strategia di Lisbona: ricerca e innovazione, nuove infrastrutture, economia della conoscenza, istruzione e formazione, servizi pubblici e sociali di alta qualità e investimenti nella politica industriale europea, segnatamente in settori nuovi e dinamici, come la nanotecnologia e la biotecnologia;
Politica di coesione
17. ribadisce fermamente l'importanza della politica di coesione in sé, non solo come principio fondamentale dei trattati ed elemento di solidarietà dell'Unione europea, ma anche come strumento complementare per conseguire gli obiettivi di Lisbona; ritiene, in particolare, che gli investimenti nell'ambito delle TEN, della società dell'informazione, delle risorse umane, della tecnologia, dell'innovazione e dello sviluppo delle PMI rafforzeranno la competitività e consentiranno di creare posti di lavoro, contribuendo quindi alla coesione sociale ed economica in tutta l'Unione europea;
18. si compiace dell'intenzione della Commissione di presentare i suoi orientamenti strategici per la politica di coesione e la invita, nel farlo, ad applicare la base giuridica che prevede la piena partecipazione del Parlamento al processo decisionale; si compiace analogamente della presentazione a tempo debito da parte della Commissione dei regolamenti in materia di politica di coesione per il 2007-2013, sottolineando che il tempestivo avvio dei vari programmi di coesione è ora subordinato alla rapida adozione di questi regolamenti da parte del Consiglio;
Reti transeuropee
19. sostiene la Commissione nei suoi sforzi volti a convincere gli Stati membri del fatto che, per completare il mercato unico, promuovere la coesione e creare più efficaci collegamenti all'interno dell'Unione ampliata, i progetti prioritari TEN dovrebbero essere pianificati e finanziati sulla base sia del sostegno previsto dal bilancio dell'Unione sia, ove possibile, attraverso partenariati pubblico-privato, e che la loro costruzione dovrebbe essere effettuata al più presto; ritiene che si dovrebbe far pieno ricorso alla Banca europea per gli investimenti e, in parallelo, al Meccanismo di finanziamento strutturato;
Migliorare la qualità della vita in Europa Ambiente
20. rileva che un'efficace attuazione del piano di biodiversità dell'Unione europea e della strategia sull'uso sostenibile delle risorse naturali richiederà idonee risorse finanziarie, anche per la rete Natura 2000;
21. invita la Commissione a lavorare con il Parlamento per trovare una soluzione equilibrata alla definizione di un quadro realizzabile per la registrazione, la valutazione e l'autorizzazione delle sostanze chimiche ("Reach"), che ridurrebbe al minimo l'impatto sulla competitività, assicurando, nel contempo, la protezione dell'ambiente, sulla base di una politica di prioritarizzazione, della valutazione del rischio, del principio "una sostanza, una registrazione", nonché della graduale eliminazione della sperimentazione sugli animali; si compiace per l'impegno della Commissione di attenersi alla sua proposta relativamente al programma REACH e di rispettare la normale procedura di codecisione, attendendo la prima lettura del Parlamento prima di modificare la sua proposta;
22. invita la Commissione a presentare entro luglio 2005 la propria proposta legislativa quadro sui rifiuti, che è volta a migliorare la coerenza nell'ambito della gestione dei rifiuti, soprattutto per quanto riguarda la giurisprudenza della Corte di giustizia;
23. reputa che le norme concernenti la salute e il benessere degli animali debbano essere aggiornate onde riflettere i nuovi sviluppi scientifici;
Fonti di energia rinnovabili e innovative
24. insiste sull'esigenza di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili grazie ad un mix di fonti energetiche rinnovabili e innovative, come l'idrogeno, una politica nucleare realistica e le riduzioni dei consumi;
Agricoltura, pesca, sviluppo rurale e turismo
25. si compiace dell'impegno della Commissione in ordine all'attuale riforma della PAC; invita la Commissione a garantire che la realizzazione delle riforme PAC nel 2005 non comporti distorsioni della concorrenza tra agricoltori degli Stati membri, evitando categoricamente qualsiasi rinazionalizzazione della PAC;
26. ribadisce la propria convinzione secondo la quale il piano d'azione della Commissione per i prodotti e l'agricoltura biologici, fornendo un quadro per un'agricoltura sostenibile e una possibile alternativa a metodi agricoli più tradizionali, costituisce un elemento decisivo della politica di sviluppo rurale e dovrebbe, in quanto tale, ottenere elevata priorità negli orientamenti strategici dell'Unione europea in materia di sviluppo rurale;
27. chiede alla Commissione di tenere pienamente conto della posizione del Parlamento all'atto dell'elaborazione delle sue proposte legislative per la riforma del regime dello zucchero, in modo da mantenere la produzione dello zucchero nell'Unione europea, attenuando tuttavia le conseguenze della riforma sui partner commerciali nei paesi in via di sviluppo; si attende che la Commissione informi immediatamente e nel dettaglio il Parlamento in merito alle modalità in cui la decisione del Panel OMC, attesa per aprile 2005, inciderà sulle proposte di riforma;
28. deplora, data la fondamentale importanza della pesca per le economie di varie regioni d'Europa, la palese assenza di proposte relative alla politica comune della pesca nel programma legislativo e di lavoro annuale; rileva che un'ampia gamma di questioni, come il rinnovo degli accordi di pesca, le misure tecniche per la gestione della pesca comunitaria e i nuovi piani di recupero per le specie ittiche a rischio biologico, sono ancora in sospeso;
29. si attende che la Commissione continui a perseguire il processo di riforma della politica comune della pesca, in un modo che garantisca una realizzazione tempestiva, integrale e positiva di tale riforma;
30. ritiene deplorevole la mancanza di proposte di iniziativa della Commissione nel settore del turismo; sollecita la Commissione ad esaminare la possibilità di presentare ulteriori misure volte a promuovere un importante settore che crea posti di lavoro;
Andamento demografico
31. si compiace della prospettiva di un Libro verde sull'andamento demografico nell'Unione europea, che dovrà essere seguito da azioni concrete le quali dovrebbero, in un insieme coerente, offrire orientamenti concreti per far fronte alle molteplici sfide connesse all'invecchiamento della popolazione; si attende che esso indichi le modalità per assicurare la più elevata qualità di vita per gli anziani, garantendo nel contempo pensioni e sistemi sanitari sostenibili, tenuto conto dei costi dell'assistenza sanitaria a lungo termine; sottolinea la necessità di riservare particolare attenzione alla ricerca sui problemi di salute legati all'età (come le malattie neurodegenerative, l'artrosi e i problemi di mobilità) e alla loro soluzione;
32. invita la Commissione a lavorare urgentemente con gli Stati membri per rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro degli ultracinquantacinquenni – attraverso incentivi positivi, innalzando l'età di pensionamento e/o rivedendo i regimi di pensionamento anticipato – in modo da salvaguardare la sostenibilità dei sistemi pensionistici; ritiene che sia nell'interesse della società utilizzare l'esperienza e il contributo delle generazioni più anziane per il bene comune globale;
33. ritiene che, in parallelo, occorrerebbe porre maggiormente l'accento sulla creazione di un ambiente "favorevole ai bambini" attraverso incentivi fiscali, migliori strutture per la custodia dei bambini o un'organizzazione più flessibile dell'orario di lavoro, consentendo quindi di conciliare meglio vita professionale e vita familiare;
Politica sociale
34. ribadisce la sua opinione secondo la quale una dimensione sociale forte e attiva costituisce un'importante componente di un'economia positiva e dinamica, e che un sistema che consegua il giusto equilibrio tra esigenze concorrenti sul posto di lavoro può contribuire notevolmente al successo economico;
35. si attende che la nuova agenda per la politica sociale della Commissione per il periodo 2006-2010 si concentri sul rafforzamento della capacità dell'Unione europea e dei governi nazionali di realizzare gli obiettivi dell'Unione europea già convenuti, compreso un miglioramento dell'impiegabilità e della flessibilità delle condizioni di lavoro, nonché una migliore conciliazione delle esigenze della vita familiare e della vita professionale;
Politica in materia di istruzione, cultura e gioventù
36. sottolinea l'esigenza che l'Unione fornisca adeguate e opportune risorse finanziarie alla prossima generazione di programmi in materia di istruzione, cultura, gioventù e mezzi di comunicazione, se si vogliono raggiungere gli ambiziosi obiettivi che tali programmi perseguono; deplora tuttavia che quest'anno non siano previste altre iniziative di rilievo nei settori dell'istruzione e della cultura, malgrado questi ultimi settori svolgano un ruolo essenziale nell'integrazione europea e nella strategia di Lisbona;
37. sostiene l'intenzione della Commissione di pubblicare una comunicazione sulla politica della gioventù, che dovrebbe offrire un approccio più integrato a questa politica e portare in un futuro alla definizione di un "Patto europeo" in questo settore; ritiene che la comunicazione dovrebbe essere pubblicata contestualmente al Libro verde sull'andamento demografico;
38. sottolinea l'urgente esigenza di accelerare il reciproco riconoscimento delle qualifiche scolastiche di livello secondario e dei titoli di studio di livello universitario, nonché di promuovere una maggiore mobilità dei giovani, consentendo loro di acquisire esperienza all'estero, spostarsi più facilmente da un settore scolastico/formativo all'altro e di passare da un percorso professionale all'altro;
Uguaglianza di genere
39. si aspetta che la Commissione, nel quadro dell'annunciata comunicazione concernente un "approccio nella lotta contro la discriminazione", espliciti in dettaglio le sue intenzioni per affrontare il divario retributivo fra i generi nei prossimi anni;
Un'Europa più sicura per il cittadino Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
40. sottolinea l'esigenza di consolidare i progressi compiuti verso la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia previsto dal programma di Tampere, ed evidenzia l'importanza riservata allo sviluppo del programma dell'Aia in questo settore, che cerca di conseguire un opportuno equilibrio tra maggiore sicurezza per i cittadini e adeguata protezione dei loro diritti fondamentali; chiede, per garantire passi avanti coerenti in questo settore, un'idonea valutazione delle misure già adottate;
Terrorismo e criminalità organizzata
41. ritiene che la lotta nazionale e internazionale contro il terrorismo e la criminalità organizzata – e le strutture che li sostengono – sia essenziale per costruire un'Europa più sicura per i nostri cittadini, e che la Commissione dovrebbe continuare a lavorare in via d'urgenza su definizioni comuni più chiare per alcuni reati gravi aventi carattere transfrontaliero (in particolare terrorismo, traffico di droga e tratta di esseri umani, riciclaggio di denaro e criminalità informatica), unitamente a norme minime concordate in materia di sanzioni, ove opportuno; in quest'ottica si compiace dei piani della Commissione di proporre una nuova iniziativa concernente la ricerca nel settore della sicurezza;
Politica in materia di frontiere, asilo, immigrazione e visti
42. si compiace dell'accento posto sulla creazione di un approccio comune al controllo delle frontiere, all'asilo e all'immigrazione, ed evidenzia in modo più specifico la costante esigenza di rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne dell'Unione europea, di norme più coerenti in materia di visti e di un efficace partenariato con i paesi terzi per ridurre l'immigrazione clandestina alla fonte;
43. sollecita la Commissione a rafforzare la politica comune in materia di visti e a migliorare la sicurezza dei documenti di viaggio, includendo i dati biometrici, verificando l'effettiva applicazione del SIV (Sistema d'informazione dei visti), dopo la sua adozione da parte del Consiglio, ed accelerando la concezione e lo sviluppo del SIS II (Sistema d'informazione di Schengen); insiste in tale contesto sulla necessità di legiferare a livello dell'Unione euroepa in materia di protezione dei dati; ritiene che la Commissione dovrebbe presentare con urgenza una proposta di decisione quadro sulla protezione dei dati che garantisca, all'interno del terzo pilastro, lo stesso livello di protezione previsto all'interno del primo;
44. chiede inoltre ai governi nazionali di informare gli altri Stati membri prima di lanciare iniziative unilaterali di rilievo in materia di immigrazione;
45. ritiene che il varo del nuovo piano di azione in materia di droghe fornirà un migliore quadro per la lotta alle tossicodipendenze e al traffico all'interno dell'Unione e si attende che esso si concentri sulla migliore pratica e segua approcci basati sulle prove;
46. invita la Commissione a proporre un'idonea base giuridica UE per Europol, che ne rafforzerebbe il futuro ruolo e ne garantirebbe l'efficienza; sottolinea l'esigenza di rafforzare la fiducia nei sistemi giudiziari degli Stati membri, sulla base del principio del riconoscimento reciproco, degli standard minimi e della garanzia dei diritti di tutti gli interessati;
47. prende atto dell'iniziativa di trasformare l'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia (EUMC) in un'Agenzia europea dei diritti fondamentali, ma è preoccupato quanto alle potenziali duplicazioni con altre organizzazioni per i diritti umani;
Sicurezza dei trasporti
48. si compiace degli obiettivi strategici della Commissione nel settore dei trasporti, con il forte accento sul miglioramento della sicurezza nel trasporto marittimo, aereo e stradale, in generale, e sulla sicurezza per quanto riguarda le reti di trasporto transeuropee, in particolare; ritiene che il terzo pacchetto sulla sicurezza marittima dovrebbe migliorare tale aspetto;
49. invita la Commissione a valutare con attenzione, nel quadro della revisione intermedia, se gli obiettivi del Libro bianco sono stati realizzati o se è necessario procedere a degli adeguamenti;
Salute e prevenzione delle catastrofi
50. sollecita la Commissione a garantire che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie diventi pienamente ed effettivamente operativo senza ulteriori ritardi, considerata in particolare la minaccia delle malattie trasmissibili, la possibilità di un'imminente epidemia influenzale e il rapido aumento delle malattie resistenti alle terapie multifarmaco, soprattutto l'AIDS e la tubercolosi;
51. sottolinea l'esigenza di offrire una protezione adeguata ai cittadini riducendo il rischio di disastri naturali e di crisi ambientali o sanitarie mediante meccanismi di allarme tempestivo e di risposta immediata e prevenzione a lungo termine;
52. sottolinea che la Commissione deve garantire un adeguato seguito alla propria comunicazione concernente un programma europeo in materia alimentare e sanitaria, proponendo azioni concrete per la lotta contro l'obesità, i regimi alimentari scorretti, la mancanza di movimento, l'abuso di droghe e alcol, che portano al diabete e alle malattie cardiache;
53. sollecita la Commissione a porre un forte accento, nel quadro del Settimo programma quadro di ricerca, su una maggiore ricerca in materia di cure nuove/alternative per la lotta all'HIV/AIDS;
54. invita la Commissione a proporre, e gli Stati membri a decidere, un calendario per lo sviluppo di una politica coerente in materia di mobilità dei pazienti, allo scopo di sviluppare norme chiare sul rimborso delle spese mediche per le cure ricevute in uno Stato membro diverso da quello in cui il paziente è assicurato;
Protezione dei consumatori
55. sottolinea l'importanza di norme chiare, semplici e sicure sia per i consumatori che per i produttori all'interno del mercato interno, e suggerisce quindi, in particolare, un'ulteriore semplificazione delle norme per i contratti transfrontalieri; ricorda in tale contesto che la normativa in materia di protezione dei consumatori dovrebbe, in linea di principio, seguire il nuovo approccio consistente in standard minimi e riconoscimento reciproco;
56. non ritiene opportuno combinare in un'unica strategia la politica in materia di consumatori e quella relativa alla salute, quando scadranno l'attuale strategia in materia di politica dei consumatori e il programma di sanità pubblica (rispettivamente nel 2007 e 2008); ritiene fermamente che, pur dovendo seguire gli stessi orientamenti politici, queste due politiche necessitino entrambe di strategie e bilanci propri;
Un'Europa più forte in un mondo più sicuro Allargamento
57. auspica uno sviluppo costante e determinato delle politiche comuni dell'Unione in materia di affari esteri, sicurezza e difesa, allo scopo di proiettare i valori europei sulla scena mondiale e difendere gli interessi comuni dell'Unione europea negli affari internazionali; sottolinea in modo particolare la necessità di raggiungere un rapido accordo sull'istituzione del servizio comune per le azioni esterne secondo modalità che tutelino le prerogative della Commissione e del Parlamento, coinvolgano le diplomazie nazionali e forniscano al ministro degli Esteri dell'Unione le risorse, le informazioni e gli strumenti di cui avrà bisogno per operare in modo adeguato;
58. chiede alla Commissione di tenere il Parlamento pienamente informato, nel dettaglio, per quanto riguarda l'andamento, nei prossimi mesi, della preparazione dei negoziati di allargamento sia con la Croazia che la Turchia;
59. ritiene che, pur entrando nella fase attiva dei negoziati con la Croazia (sulla base del mandato che sarà presto comunicato dalla Commissione), occorrerebbe perseguire e ampliare il processo di stabilizzazione e di associazione in quanto politica fondamentale per le relazioni con i Balcani occidentali;
Politica di vicinato
60. sottolinea l'elevata priorità che riserva alla realizzazione di una politica di vicinato globale volta a sviluppare uno spazio di democrazia, stabilità e prosperità nei paesi che confinano con l'Unione a sud e a est; invita la Commissione a rivedere il proprio programma in stretta cooperazione con il Parlamento, allo scopo di consentire un'ulteriore differenziazione tra le varie regioni geografiche e i vari paesi;
61. ritiene particolarmente importante, in tale contesto, di sviluppare una forte nuova dimensione orientale per la politica di vicinato e continuare a lanciare segnali positivi all'Ucraina e ad altri paesi che stanno sviluppando democrazie più forti e funzionanti e di rafforzare e approfondire l'attuale dialogo euromediterraneo e le politiche associate e, in particolare, rilanciare il processo di Barcellona, nel quadro del 10° anniversario della Conferenza di Barcellona che ricorre quest'anno, analizzando ed eventualmente procedendo alla revisione di tale processo onde assicurare una maggiore efficienza del sistema;
62. chiede in particolare alla Commissione di proporre, e al Consiglio di esaminare, un'ulteriore rafforzamento della relazione Unione europea con l'Ucraina, fornendo altre forme di associazione, il che darebbe una chiara prospettiva europea al paese, rispondendo quindi alle attese e alle speranze sollevate durante la pacifica "Rivoluzione arancione";
63. ribadisce la necessità che l'Unione europea sviluppi rapidamente le sue politiche comuni di vicinato per aiutare i suoi vicini a realizzare la democrazia liberale, lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e a conseguire un più elevato livello di sviluppo sociale, economico e ambientale;
64. ritiene che non si debba tralasciare alcuno sforzo per pervenire alla riunificazione di Cipro; invita la Commissione a potenziare i progetti che coinvolgono le due comunità, creando in questo modo una dinamica favorevole alla ripresa dei negoziati;
Relazioni bilaterali
65. annette elevata priorità all'ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali dell'Unione europea, eventualmente sulla base di accordi con paesi terzi; rileva l'importanza di garantire che le relazioni con i paesi orientali e mediterranei siano rafforzate di conseguenza, soprattutto attraverso il rafforzamento del dialogo strutturato nel quadro dell'Assemblea parlamentare euromediterranea;
66. ribadisce in particolare il suo appello in vista di un rafforzamento delle relazioni UE-USA, aggiornando e sostituendo l'attuale nuova Agenda transatlantica con un autentico "Partenariato transatlantico", da corroborare con un impegno ad eliminare i rimanenti ostacoli agli scambi e agli investimenti entro il 2015; ricorda che un dialogo sincero e senza ostacoli costituisce la base naturale sulla quale strutturare le relazioni transatlantiche e che il Dialogo legislativo transatlantico rappresenta uno strumento adeguato a tal fine; prende atto dell'incessante esigenza di concludere l'accordo transatlantico UE-USA in materia di aviazione, come esempio di sviluppo di un'autentica politica estera dei trasporti;
67. prende atto dell'intenzione della Commissione di rivedere la strategia nei confronti dell'America latina e di varare un nuovo approccio alle relazioni bilaterali e, in tale contesto, sottolinea l'esigenza di rilanciare il concetto di un quadro di "associazione bicontinentale" per le relazioni tra i due continenti;
68. ritiene che, a meno che e finché non vi sia un significativo miglioramento nella situazione dei diritti dell'uomo in Cina, sarebbe sbagliato che l'Unione europea prevedesse di revocare il proprio embargo sulle vendite di armamenti alla Cina imposto nel 1989; chiede che la Commissione si opponga formalmente a tale passo quando sarà discusso in sede di Consiglio;
Questioni regionali
69. sollecita la Commissione e gli Stati membri a sfruttare l'opportunità di pace in Medio Oriente fornita dalla dichiarazione di cessate il fuoco di Sharm El Sheikh e di fornire, nell'ambito del Quartetto, un apporto chiaro ed equilibrato al processo volto a trovare una pace duratura tra Israele e uno Stato palestinese vitale e democratico, in grado di vivere fianco a fianco in pace e sicurezza nel quadro di una soluzione globale nel Medio Oriente, come stabilito nella road map;
70. si compiace del ruolo positivo svolto dall'Unione europea nella ricostruzione dell'Iraq e nel quadro degli sforzi per impedire all'Iran di acquisire una capacità nucleare militare;
Politica di sviluppo
71. esprime grave preoccupazione per il fatto che, a cinque anni dall'adozione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM) da parte delle Nazioni Unite, l'Africa subsahariana non ha ancora conseguito – né è in procinto di farlo – nessuno degli otto obiettivi previsti entro la scadenza del 2015; sottolinea che, se la comunità internazionale non incrementerà drasticamente la qualità e la quantità del suo aiuto allo sviluppo, gli OSM saranno irraggiungibili per un cospicuo numero di paesi meno sviluppati, soprattutto nell'Africa subsahariana;
72. sostiene la particolare attenzione riservata dalla Commissione all'Africa e la sua intenzione di sviluppare una "strategia per l'Africa" che rifletta le esigenze specifiche del continente e, in particolare, quelle dell'Africa subsahariana, in modo da fornire alla regione i mezzi per progredire verso gli OSM;
73. invita le istituzioni Unione europea a far da guida per quanto riguarda la rapida attuazione della relazione del Millennium Project delle Nazioni Unite "Investire nello sviluppo: un piano concreto per realizzare gli Obiettivi di sviluppo del Millennio";
74. plaude all'impegno nei confronti del multilateralismo in generale e delle Nazioni Unite in particolare, ma avverte che la lentezza della cooperazione internazionale non deve determinare la velocità delle nostre iniziative per combattere il riscaldamento globale, la povertà e le malattie;
Azione internazionale in materia di ambiente e sviluppo sostenibile
75. invita la Commissione a compiere passi concreti per la definizione di una "diplomazia europea in materia di ambiente e sviluppo sostenibile" e la sollecita a proporre una strategia specifica in questo settore;
76. sostiene l'obiettivo della Commissione di mantenere un ruolo guida nella creazione di una forte coalizione per ulteriori impegni internazionali post Kyoto al di là del 2012, non da ultimo perché affrontare il cambiamento climatico significa anche allineare le opportunità e gli incentivi all'innovazione sugli obiettivi stabiliti dall'agenda di Lisbona; sottolinea la necessità di fornire ai responsabili delle decisioni economiche l'occasione di integrare alcune opportune indicazioni sulla probabile situazione dopo il 2012 nella loro futura pianificazione economica e incoraggiare gli Stati Uniti ad avanzare le proprie proposte;
Politica commerciale
77. ritiene che la politica in materia di commercio internazionale costituisca un elemento chiave nella promozione della competitività e della crescita sia all'interno dell'Unione che nei paesi in via di sviluppo; sottolinea l'importanza dell'approccio multilaterale alla politica commerciale e di una positiva conclusione dell'Agenda di sviluppo di Doha nel dicembre 2005; ritiene che gli accordi commerciali bilaterali costituiscano un utile strumento per rafforzare le relazioni commerciali con partner specifici, purché questi accordi non pregiudichino il regime OMC;
78. invita la Commissione a chiarire gli orientamenti dei negoziati agricoli a livello di OMC, al fine di massimizzare le prospettive di concludere un accordo nel dicembre 2005; ribadisce in questo ambito l'urgente necessità di adattare le indicazioni geografiche o le garanzie di origine sia alle esigenze del mercato che a quelle dell'informazione dei consumatori; sottolinea l'importanza di smantellare progressivamente le barriere all'importazione per i prodotti provenienti dai paesi in via di sviluppo e di eliminare progressivamente tutte le forme di sovvenzione alle esportazioni di prodotti agricoli;
Un'Europa che funzioni meglio - più vicina al cittadino Miglioramento della legislazione e della regolamentazione
79. chiede la piena applicazione nel prossimo anno dell'Accordo interistituzionale "Legiferare meglio"(2); si compiace dell'impegno di principio da parte della Commissione: nei confronti di un'effettiva applicazione del processo di valutazione d'impatto previsto dall'Accordo per tutte le misure legislative sostanziali; ritiene che un tempestivo accordo su una metodologia comune per quanto riguarda le valutazioni d'impatto fra le tre istituzioni costituirebbe un significativo passo in avanti;
80. sostiene l'impegno attivo a garantire una pronta ed effettiva trasposizione, attuazione e applicazione delle direttive Unione europea nel diritto nazionale; invita la Commissione a proporre un approccio più ambizioso per garantire che gli Stati membri ottemperino ai loro obblighi entro lo scadenzario previsto in ogni atto legislativo;
81. ritiene che la semplificazione della legislazione e il miglioramento della qualità dei testi rimangano d'importanza fondamentale; esprime preoccupazione per il modesto elenco di settori legislativi indicati per il processo di semplificazione e, di conseguenza, invita la Commissione ad individuare e accelerare i suoi programmi in materia di semplificazione, rifusione e consolidamento dell'attuale legislazione, previsti per la prima volta nel piano d'azione del 2003 per una migliore regolamentazione, al fine di rendere la legislazione Unione europea più coerente e di ridurre il volume globale dei testi in determinate politiche;
82. sottolinea che è assolutamente importante far funzionare meglio l'Europa e avvicinarla maggiormente ai cittadini, creando un'Unione più aperta, più pronta a reagire e più democratica; sottolinea pertanto che il Consiglio europeo, il Parlamento e la Commissione devono condurre una campagna adeguatamente coordinata per assicurare la ratifica della Costituzione e la sua entrata in vigore il 1° novembre 2006;
Petizioni
83. sottolinea l'importanza dello strumento delle petizioni come fonte di informazione in materia di carente recepimento e/o applicazione del diritto Unione europea; esprime la sua forte delusione per la mancanza di un efficace e rapido seguito da parte della Commissione per quanto riguarda l'esame delle petizioni, che evidenzia chiaramente problemi organizzativi all'interno della Commissione e una mancanza di coordinamento con gli Stati membri;
Responsabilità di bilancio e riforma amministrativa
84. si compiace dell'accento posto dalla Commissione sull'utilizzo ottimale dei fondi e sull'obbligo di rendiconto, nonché del riferimento all'esigenza di un'efficace tabella di marcia, volta a garantire una positiva dichiarazione di affidabilità sull'esecuzione dei bilanci annuali;
85. ribadisce la sua richiesta alla Commissione di presentare una proposta per una revisione del regolamento finanziario dell'Unione europea e delle sue misure di attuazione, al fine di eliminare tutti gli ostacoli all'applicazione che frenano le decisioni e la corretta esecuzione del bilancio;
86. chiede la rapida creazione di un ambiente di controllo interno per il bilancio Unione europea sicuro e globale, affrontando tra l'altro i problemi di responsabilità derivanti dalla "gestione concorrente" (compreso lo sviluppo di un "modello unico di audit") e adottando un approccio molto più severo nei confronti degli organismi pagatori decentrati;
87. evidenzia che alcuni progetti pilota e azioni preparatorie sono prerogativa del Parlamento e invita la Commissione ad applicare pienamente le relative decisioni del Parlamento, come approvate nella procedura di bilancio 2005, garantendo un idoneo seguito;
88. sollecita in tale contesto la Commissione a sfruttare l'opportunità offerta dalla linea di bilancio per manifestazioni annuali speciali onde fornire contributi finanziari alla campagna dell'Unione europea per la democrazia, ai Quindicesimi giochi del Mediterraneo e al 25° anniversario del movimento Solidarietà, nonché 1,5 milioni EUR alla 20a Giornata mondiale della gioventù nel 2005; invita gli organizzatori di quest'ultima a tener conto del disastro provocato dallo tsunami nella pianificazione dei relativi progetti ed eventi;
89. chiede alla Commissione, come già previsto nel 2003, di presentare una proposta formale per una base giuridica per i cosiddetti "Infopoint/carrefour", nonché per la nuova generazione di convenzioni tra la Commissione e gli Stati membri e di programmi di sovvenzioni dopo il 2006;
90. invita la Commissione ad informare quanto prima il Parlamento sullo stato di attuazione del processo di riforma interna avviato dalla precedente Commissione, nonché sui suoi progetti per portare avanti e completare tale riforma;
Lotta contro la frode
91. sottolinea l'importanza di includere misure antifrode in tutti i testi legislativi pertinenti e, in quest'ottica, si attende che la revisione del regolamento OLAF sia completata in modo da rafforzarne l'indipendenza; sollecita la Commissione ad adottare un approccio proattivo onde incoraggiare chi lancia l'allarme a fare un passo in avanti;
92. insiste sul fatto che la completa e positiva attuazione del nuovo sistema contabile deve rimanere una priorità nel corso del prossimo anno;
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93. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.