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Procedura : 2004/2187(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A6-0032/2005

Testi presentati :

A6-0032/2005

Discussioni :

PV 07/03/2005 - 11

Votazioni :

PV 08/03/2005 - 9.5

Testi approvati :

P6_TA(2005)0064

Testi approvati
PDF 122kWORD 38k
Martedì 8 marzo 2005 - Strasburgo
Banca europea per gli investimenti (2003)
P6_TA(2005)0064A6-0032/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione di attività per il 2003 della Banca europea per gli investimenti (2004/2187(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 266 e 267 del trattato CE, che istituiscono la Banca europea per gli investimenti (BEI), nonché il protocollo relativo allo statuto della Banca europea per gli investimenti allegato al trattato,

–   vista la decisione della Conferenza dei presidenti del 15 maggio 1996 sull'organizzazione di una discussione annuale concernente le priorità in materia di prestiti, la relazione annuale e gli orientamenti della BEI, sotto la guida della commissione competente,

–   vista la relazione di attività del 2003 del gruppo BEI, il piano di attività 2004-2006, la relazione annuale 2003 del Fondo europeo per gli investimenti (FEI), le relazioni annuali del comitato di verifica per l'esercizio 2003 e le risposte del comitato direttivo nonché l'audizione del Presidente della BEI da parte della commissione competente, il 23 novembre 2004,

–   vista la dichiarazione sulla governance alla BEI del 2 giugno 2004,

–   viste le osservazioni che figurano nella relazione annuale 2003 della Corte dei conti,

–   visto l'accordo di cooperazione CE-BEI del gennaio 2000,

–   viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, del Consiglio europeo di Göteborg del 15 e 16 giugno 2001 e del Consiglio europeo di Bruxelles del 12 e 13 dicembre 2003,

–   vista la sua risoluzione del 22 aprile 2004 sulla relazione di attività 2002 della Banca europea per gli investimenti(1),

–   visti gli articoli 112, paragrafo 2, e 45 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per i problemi economici e monetari (A6-0032/2005),

A.   considerando che la BEI è una banca pubblica istituita dal trattato CE come istituzione finanziaria privilegiata per conseguire gli obiettivi dell'Unione europea tramite i suoi investimenti e quelli che catalizza; che il contributo della BEI al conseguimento di tali obiettivi è stato riaffermato dai Consigli europei di Lisbona e Göteborg; che detti Consigli hanno tracciato le grandi linee che sottendono questi obiettivi, precisamente un'economia la cui competitività poggia sulla conoscenza e la coesione sociale, nel rispetto dei vincoli ambientali a livello locale e mondiale,

B.   considerando che, in occasione di tali riunioni del Consiglio, l'Unione si è prefissa l'obiettivo di divenire l'economia fondata sulla conoscenza più competitiva e più dinamica al mondo, in cui una crescita economica sostenibile comporta un miglioramento quantitativo e qualitativo dell'occupazione, una coesione sociale più solida e il rispetto dei vincoli ambientali; che tale obiettivo implica investimenti considerevoli; che è riconosciuta l'importanza del ruolo della BEI segnatamente per l'attuazione della "Iniziativa di crescita"; che il Parlamento europeo ha anche sottolineato l'importanza precipua che riveste il finanziamento con fondi propri del capitale di rischio, delle piccole e medie imprese (PMI) e del capitale umano,

C.   considerando che esistono differenze consistenti tra la domanda e la concessione di prestiti alle PMI nei singoli Stati membri,

D.   considerando che i prestiti concessi nel 2003 ammontavano a 46,6 miliardi di EUR, di cui 37,3 miliardi per gli Stati membri dell'Unione (80%), 5,7 miliardi per i paesi aderenti e in via di adesione, 3,6 miliardi per i paesi partner, segnatamente 2,1 miliardi per i paesi del partenariato euromediterraneo e 0,5 miliardi per i paesi ACP e PTOM; che il 40% di tali prestiti sono transitati per banche intermediarie,

E.   considerando che l'importanza della BEI nel dispositivo istituzionale dell'Unione e il volume di crediti che gestisce e attira, che in parte provengono dal bilancio dell'Unione, giustificano il dialogo portato avanti con il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, nonché la valutazione della Corte dei conti e, in relazione ai fondi dell'Unione, dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode,

F.   considerando che la BEI esercita un ruolo importante ed ha un effetto moltiplicatore nella mobilitazione di altre fonti di finanziamento, favorendo la partecipazione del settore privato e la ripartizione dei rischi, in particolare tramite gli strumenti del capitale di rischio e la concessione di garanzie,

1.   si congratula con la BEI per la sua relazione di attività 2003 e per il miglioramento generale della trasparenza nell'informazione diffusa ai cittadini e si compiace per la qualità delle relazioni instaurate con la BEI;

Obiettivi

2.   invita la BEI a continuare a sostenere attivamente l'attuazione della strategia definita dai Consigli europei di Lisbona e di Göteborg, segnatamente tramite la sua "iniziativa per l'innovazione 2010" e il suo sostegno all'Iniziativa di crescita, tramite il finanziamento di programmi infrastrutturali e progetti di ricerca-sviluppo, nonché catalizzando fondi pubblici e privati; suggerisce alla BEI di collaborare maggiormente con la Commissione e la Banca centrale europea per definire le norme prudenziali che consentano di sviluppare la concessione dei prestiti corrispondenti senza compromettere la sostenibilità del debito pubblico negli Stati membri;

3.   incoraggia la BEI ad annettere priorità al finanziamento delle reti transeuropee; sostiene la BEI nella decisione di investire maggiormente nel settore delle energie rinnovabili e di fare della prevenzione delle emissioni dei gas a effetto serra un elemento essenziale nella scelta dei progetti da sostenere;

4.   si congratula con la BEI per lo sviluppo dei prestiti alle piccole imprese; la invita a prestare attenzione anche al settore dell'economia sociale e dei "servizi di prossimità" che, vista l'evoluzione demografica, rivestono una grande importanza per garantire un tasso di partecipazione alla vita attiva e un livello di coesione sociale ottimali;

5.   invita la BEI a potenziare la concessione di prestiti alle PMI negli Stati membri in cui si registrano ritardi in tale settore, al fine di ridurre le sostanziali differenze esistenti tra gli Stati membri;

6.   richiama l'attenzione sull'Anno internazionale del microcredito delle Nazioni Unite e sollecita la BEI a tenerne conto nella programmazione 2005;

7.   incoraggia la BEI ad approvare un complesso di norme precise che definiscano i criteri quantitativi di valutazione dei progetti che le sono presentati e a predisporre uno studio sistematico dei risultati ottenuti in modo da poter valutare il loro contributo reale alla strategia di Lisbona;

8.   riconosce l'impatto economico e sociale delle attività della BEI sulla crescita delle PMI e sull'occupazione, ma invita la BEI a potenziare tale impatto migliorando le strutture amministrative di accesso delle PMI al capitale di rischio e favorendo l'accesso alle sue attività da parte di partner finanziari locali e regionali;

Criteri e valutazione

9.   si congratula con la BEI per i progressi compiuti in questi ultimi anni nella definizione selettiva dei progetti da sostenere, nel quadro degli obiettivi dell'Unione; la invita a precisare i propri criteri e a mostrarsi rigorosa nella valutazione dei risultati in rapporto agli obiettivi;

10.   invita a ridurre con urgenza gli elevati oneri amministrativi imposti alle PMI e alle banche di modo che possano trarre maggior beneficio dal capitale FEI; invita a prestare particolare attenzione alla iniziativa per l'innovazione 2010 e ad abbassare la soglia per i relativi progetti;

11.   riconosce la volontà della BEI di contribuire alla strategia di Lisbona, sottolinea il ruolo importante svolto dal FEI attraverso la iniziativa per l'innovazione 2010 e invita la BEI a consolidare la sua vocazione di motore finanziario della modernizzazione dell'Unione, segnatamente appoggiando la ricerca scientifica e, in particolare, i settori ad alta tecnologia;

12.   invita la BEI a precisare i criteri dei suoi interventi al di fuori dell'Unione, al di là del mandato molto generale della Commissione, sulla base delle raccomandazioni del Parlamento europeo relative alla cooperazione e delle raccomandazioni della Banca mondiale e di altre banche di sviluppo;

13.   sostiene gli sforzi della BEI per ottimizzare il suo coordinamento con la Commissione attraverso il gruppo di lavoro congiunto; suggerisce di formalizzare questo coordinamento e di estenderlo anche al Parlamento europeo;

14.   invita la BEI a condurre un'inchiesta più circostanziata sul contributo reale degli investimenti dell'Unione europea e della BEI allo sviluppo regionale e di avvalersi di indicatori pertinenti, come per altro raccomanda il suo servizio di valutazione operativa;

15.   raccomanda alla BEI di continuare a meglio definire i criteri di assegnazione finale dei prestiti globali e invita la BEI a introdurre una procedura trasparente di verifica e valutazione dell'uso che ne viene fatto dalle banche intermediarie, permettendo così di verificare che la qualità dei prestiti della BEI benefici effettivamente i destinatari finali; ritiene che la BEI debba impegnarsi attivamente a monitorare e, se necessario, migliorare la promozione e l'erogazione di prestiti globali;

16.   invita la Corte dei conti ad accertarsi che le condizioni stabilite per i prestiti concessi dalla BEI o le sovvenzioni che è autorizzata a distribuire tra i vari progetti non portino taluni beneficiari a godere indirettamente di sovvenzioni indebite, quando potrebbero ricorrere a finanziamenti sul mercato; incoraggia la BEI a dare alla Corte dei conti pieno accesso alle informazioni necessarie a tal fine, ivi comprese, se del caso, le informazioni commerciali di natura riservata o sensibili dal punto di vista del mercato;

Trasparenza e responsabilità

17.   esprime il proprio compiacimento alla BEI per i progressi compiuti nel dialogo con il pubblico e le organizzazioni non governative (ONG), nonché per la pubblicazione delle sue relazioni sull'ambiente e sulla valutazione sociale dei suoi progetti nei paesi in via di sviluppo;

18.   raccomanda la messa a punto di una speciale campagna d'informazione sulle attività della BEI per le PMI dei nuovi Stati membri;

19.   approva vivamente le proposte sulla trasparenza adottate il 15 giugno 2004 dal consiglio di amministrazione; è disposto a partecipare attivamente alla procedura di consultazione prevista dalla relazione, nel contesto dell'adozione della convenzione delle Nazioni Unite sull'accesso all'informazione, sulla partecipazione del pubblico al processo decisionale e sull'accesso alla giustizia in materia ambientale (convenzione di Aarhus); sottolinea l'importanza della presa in considerazione delle richieste che saranno formulate, in questa consultazione, dalle istituzioni e dalle ONG;

20.   ritiene che una maggiore considerazione andrebbe accordata al miglioramento del controllo contabile della BEI, conformemente alle raccomandazioni delle relazioni annuali del comitato di verifica e del servizio di valutazione operativa; ritiene che il Parlamento europeo dovrebbe esservi associato;

21.   si compiace, a fronte delle ricorrenti accuse, riportate dalla stampa, su possibili conflitti di interesse a livello della direzione della BEI, delle precisazioni fornite in materia da quest'ultima successivamente all'approvazione della predetta relazione (A6-0032/2005); accoglie con soddisfazione le modifiche agli statuti e al regolamento interno della BEI, introdotte dopo il 1° maggio 2004 in materia di governance, in occasione dell'allargamento dell'Unione europea ai dieci nuovi Stati membri; approva la pubblicazione sul sito della BEI di tutti i codici di condotta applicabili ai suoi organi decisionali;

22.   chiede alla BEI di continuare a fornire annualmente al Parlamento europeo e all'opinione pubblica una sintesi delle azioni concretizzate grazie al miglioramento del suo funzionamento, sulla linea della succitata risoluzione del 22 aprile 2004 opportunamente approvata dal Parlamento europeo; riconosce, comunque, che è necessario proseguire gli sforzi di riflessione sugli strumenti idonei a migliorare il controllo prudenziale esercitato sulla BEI, nell'ambito sia dell'utilizzo delle sue risorse proprie, sia delle dotazioni che le sono attribuite dal bilancio dell'Unione;

o
o   o

23.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla BEI.

(1) Testi approvati in tale data, P5_TA(2004)0371.

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