Risoluzione del Parlamento europeo sulla domanda di adesione all'Unione europea presentata dalla Repubblica di Bulgaria (2005/2029(INI))
Il Parlamento europeo,
– vista la domanda di adesione all'Unione europea presentata dalla Repubblica di Bulgaria il 14 dicembre 1995,
– visto il parere della Commissione del 1997 sulla domanda di adesione all'Unione europea presentata dalla Repubblica di Bulgaria,
– viste le relazioni periodiche della Commissione sui progressi compiuti dalla Repubblica di Bulgaria verso l'adesione nel periodo dal 1998 al 2004 e visto il documento di strategia della Commissione sui progressi compiuti nel quadro del processo di ampliamento (COM(2004)0657 – C6-0150/2004),
– viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 16-17 dicembre 2004,
– viste tutte le sue risoluzioni e relazioni dall'apertura dei negoziati di adesione ad oggi,
– visto il parere della Commissione in data 22 febbraio 2005 sulle domande di adesione all'Unione europea presentate dalla Repubblica di Bulgaria e dalla Romania (COM(2005)0055),
– visto il progetto di trattato sull'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea,
— _ visto lo scambio di lettere tra il Presidente del Parlamento europeo e il Presidente della Commissione sulla piena associazione del Parlamento europeo nell'eventuale esame dell'attivazione di una delle clausole di salvaguardia nel trattato di adesione,
– visto l'articolo 45 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (A6-0078/2005),
A. considerando che la Bulgaria ha presentato la sua domanda di adesione all'Unione europea il 14 dicembre 1995 ed è stata ufficialmente riconosciuta come paese candidato il 16 luglio 1997 e che i negoziati di adesione, aperti il 15 febbraio 2000, sono stati conclusi con successo il 14 dicembre 2004,
B. considerando che il nostro obiettivo comune è che la Bulgaria completi in modo soddisfacente i suoi preparativi in vista della firma del trattato di adesione il 25 aprile 2005 e dell'adesione il 1° gennaio 2007,
C. considerando che la Bulgaria continua a soddisfare i criteri politici e che, secondo le attese, sarà in grado di soddisfare tutti i requisiti per l'adesione nei tempi previsti,
D. considerando che il Parlamento europeo ha costantemente raccomandato di far dipendere l'adesione della Bulgaria esclusivamente dai suoi meriti propri, senza collegarla alla candidatura di altri paesi,
1. accoglie con soddisfazione la decisione del Consiglio europeo del 17 dicembre 2004 di concludere positivamente i negoziati con la Bulgaria, dopo molti anni di negoziati e di preparativi all'adesione, grazie alla quale la Bulgaria è sulla buona strada per divenire membro dell'Unione europea il 1° gennaio 2007;
2. si associa alla conclusione del Consiglio secondo cui la Bulgaria sarà in grado di assumersi tutti gli obblighi che incombono a uno Stato membro e a tale proposito incoraggia la Bulgaria a portare avanti con efficacia e tempestività tutte le riforme necessarie per far fronte alle carenze individuate dalla Commissione nell'ultima relazione periodica e menzionate nelle recenti risoluzioni del Parlamento, scongiurando così la possibilità che vengano invocate le "clausole di salvaguardia";
3. constata che gli eccellenti progressi compiuti sinora sono stati possibili grazie alla ferma volontà politica dei successivi governi bulgari e alla fiducia e allo spirito di adattamento del popolo bulgaro, che ha perseguito e accettato i cambiamenti necessari;
4. accoglie con soddisfazione le numerose modifiche legislative e costituzionali adottate dalla Bulgaria negli ultimi anni e sottolinea la necessità di un'attuazione concreta delle riforme, in modo che i vantaggi che ne derivano possano essere più largamente percepiti;
5. riconosce il contributo della Bulgaria alla stabilità della regione dell'Europa sudorientale e il ruolo che il paese può continuare a svolgere ai fini della promozione della sicurezza e della prosperità regionali;
Criteri politici
6. prende atto della stabilità delle istituzioni democratiche in Bulgaria, del recente impegno assunto dai partiti politici di costituire autentiche coalizioni politiche e dell'adozione per consenso, il 18 febbraio 2005, degli emendamenti alla Costituzione nonché dell'adozione della nuova legge sui partiti politici nel dicembre 2004;
7. si attende che la Commissione informi il Parlamento a intervalli regolari sui progressi compiuti dalla Bulgaria con riferimento ai suoi impegni e che si tenga conto del parere del Parlamento qualora si consideri la possibilità di invocare la clausola di salvaguardia;
8. riconosce che la riforma dell'apparato giudiziario rappresenterà un fattore chiave nella preparazione della Bulgaria all'adesione e nell'instaurazione di una fiducia reale nei confronti delle istituzioni e delle procedure nazionali, con notevoli ripercussioni positive in altri settori, come pure per le relazioni con gli altri paesi; si compiace pertanto dei passi decisivi compiuti dalla Bulgaria, tra cui le disposizioni legislative, amministrative e organizzative di recente adozione, in particolare la legge sulla mediazione, il progetto nazionale per la riforma delle procedure di diritto penale e la dichiarazione congiunta sulla cooperazione per la riforma della giustizia penale;
9. chiede che vengano affrontate in modo più approfondito le questioni relative alla fase preprocessuale del procedimento giudiziario e al ruolo del pubblico ministero, per assicurare un funzionamento trasparente, responsabile ed efficiente dei servizi investigativi e della Procura; chiede altresì l'introduzione di un meccanismo affidabile per la rimozione dei giudici, dei pubblici ministeri e degli investigatori corrotti o incompetenti; si rammarica, a tal riguardo, che l'adozione del progetto di riforma dell'amministrazione della giustizia penale, che prevede l'elaborazione di codici di procedura penale interamente nuovi, non sia stata iscritta all'ordine del giorno dell'attuale Parlamento, per l'impossibilità di ottenere una maggioranza sufficiente; invita pertanto il Parlamento bulgaro a portare avanti i suoi promettenti sforzi in tale ambito;
10. chiede che si continuino a realizzare miglioramenti tangibili in materia di riforma dei servizi di polizia, per consentire a questi ultimi di lottare con efficacia contro la criminalità organizzata, il traffico di persone e la corruzione, riconoscendo allo stesso tempo i progressi già compiuti dal Ministero degli interni nella lotta contro la grande criminalità, quali segnalati da Europol; si compiace in particolare dell'adozione, nel febbraio 2005, della legge sulla confisca dei beni provenienti da attività criminali; esorta le autorità bulgare ad applicare misure ancor più severe contro il riciclaggio di denaro sporco e i conseguenti abusi a danno delle istituzioni finanziarie;
11. si congratula con la Bulgaria per aver ospitato, il 2 febbraio 2005, il varo del "Decennio dell'inclusione dei Rom" e riconosce l'impegno del paese a favore dell'integrazione dei Rom attraverso l'adozione di una legislazione antidiscriminazione molto completa; prende atto con soddisfazione dell'elaborazione di un programma nazionale volto a migliorare le condizioni di alloggio nelle zone urbane abitate prevalentemente da Rom e da altre minoranze etniche, ma insiste perché venga data più efficace attuazione a misure pratiche e concrete, in particolare per far fronte agli svantaggi sul piano dell'istruzione e agli elevati tassi di disoccupazione che si registrano nella comunità Rom; prende atto della necessità di realizzare interventi in materia di infrastrutture per migliorare le condizioni di vita nel quadro di una strategia di rigenerazione dotata di risorse adeguate nonché di prestare maggiore attenzione alla fornitura di assistenza sanitaria e di servizi pubblici e sociali senza discriminazioni; sottolinea che, per un'integrazione riuscita di questa comunità, è necessario assicurare ai Rom la possibilità di partecipare attivamente alla concezione e all'attuazione delle strategie e dei programmi volti a conseguire questi obiettivi;
12. si compiace dell'adozione, nel giugno 2004, di una strategia in materia di insegnamento per gli allievi appartenenti a comunità minoritarie, ma osserva che la segregazione a livello di istruzione resta una realtà per numerosi bambini Rom, impedendo loro l'accesso a un'istruzione di qualità; invita le autorità bulgare a garantire che venga data attuazione al loro impegno politico di porre fine agli svantaggi e alla segregazione sul piano dell'istruzione e che sia previsto un supporto finanziario in modo da sostenere l'identità linguistica e culturale delle minoranze nazionali;
13. invita la Commissione a migliorare in modo significativo i suoi programmi riguardanti i Rom, visto che, secondo il rapporto dell'EMS "Review of EU Phare Assistance to Roma Minorities" pubblicato nel dicembre 2004, la gestione di tali programmi è stata perturbata dalla mancanza e dagli avvicendamenti di personale e dalla scarsa capacità amministrativa e di assorbimento, che i problemi della disoccupazione sono stati in larga parte trascurati e che non sono state destinate risorse sufficienti ai progetti in materia di sanità e all'informazione sanitaria;
14. si compiace dell'adozione del Piano nazionale di strategia e azione per la protezione dei diritti dei bambini di strada, e ne chiede la piena applicazione, con l'ausilio di risorse finanziarie e umane adeguate, onde determinare miglioramenti concreti e visibili del benessere e delle condizioni di vita di questa componente estremamente vulnerabile della società;
15. constata, con riferimento alla situazione dei bambini collocati in istituti, che si debbono compiere ancora molti progressi per quanto riguarda il piano di deistituzionalizzazione previsto dalla Bulgaria; esorta pertanto la Bulgaria ad intensificare i suoi sforzi in questo ambito e reitera il suo appello a creare un'agenzia governativa unica, dotata di fondi e risorse adeguati, per assicurare che le riforme a favore del benessere dei bambini siano effettivamente poste in opera; chiede un rafforzamento dell'assistenza della Commissione in questo settore;
16. chiede alla Bulgaria di accordare un'attenzione particolare alla situazione delle persone collocate dalle autorità pubbliche in centri di accoglienza per adulti con disturbi mentali; sottolinea, in tale contesto, la necessità urgente di fornire ai residenti un'assistenza appropriata, in particolare per quanto riguarda le risorse materiali ed umane;
Criteri economici
17. elogia la Bulgaria per i risultati conseguiti in materia economica (uno dei tassi di crescita del PIL più elevati tra gli Stati candidati e gli Stati membri), che sono il frutto di riforme strutturali importanti; ritiene necessario un ulteriore consolidamento per consentire al paese di far fronte alla pressione della concorrenza e alle forze di mercato all'interno dell'Unione a lungo termine;
18. si compiace della conclusione della Commissione secondo cui la Bulgaria dispone di una struttura finanziaria e di un bilancio sani che potrebbero servire da esempio per taluni Stati membri, e chiede che vengano migliorati i sistemi di audit interno e di controllo finanziario;
19. ribadisce ancora una volta che i progressi economici reali devono essere misurati attraverso i vantaggi tangibili tratti dai cittadini bulgari in termini di miglioramento del tenore di vita; in tale contesto si congratula con la Bulgaria per la riduzione dei livelli di disoccupazione, esprime soddisfazione per il fatto che, secondo le previsioni, il dato dovrebbe scendere ulteriormente nel 2005, e invita la Bulgaria a introdurre maggiore flessibilità nel suo mercato del lavoro per accelerare la crescita dell'occupazione;
20. si compiace del contributo che la forte espansione della produzione industriale continua a dare all'economia bulgara dalla metà del 2002;
21. si compiace della recente adozione di nuove leggi riguardanti gli investimenti e le attività economiche che hanno razionalizzato le procedure di ingresso e di uscita dal mercato, ma pone in guardia allo stesso tempo contro l'adozione di regolamentazioni troppo rigorose e complesse che rappresentano un ostacolo alla crescita;
22. si compiace dell'ampliamento del settore privato e dei considerevoli progressi compiuti nella liberalizzazione di settori chiave, in particolare il comparto bancario, le telecomunicazioni e i trasporti aerei, e rileva che la percentuale dei lavoratori nel settore privato è aumentata dal 46% del 1999 al 64% del 2004; esprime pertanto il suo rammarico, in questo contesto, per il fallimento della vendita delle filiali di Bulgartabac; accoglie positivamente l'intenzione del governo bulgaro di mettere nuovamente all'asta le filiali di Bulgartabac prima della fine del suo mandato; esorta il governo bulgaro a mantenere il ritmo delle privatizzazioni e ad adottare misure per garantire la trasparenza e l'equità delle procedure;
Acquis comunitario
23. incoraggia la Bulgaria a continuare a migliorare le capacità amministrative in settori come gli appalti pubblici, la concorrenza, la giustizia e gli affari interni, onde assicurare un'efficace attuazione dell'acquis e fornire un servizio pubblico equo e trasparente ai cittadini e agli operatori economici;
24. sottolinea che la capacità di garantire il controllo delle future frontiere esterne dell'Unione europea e di impedire la tratta di esseri umani e il contrabbando restano una questione della massima importanza per i cittadini dei paesi europei;
25. insiste affinché la Bulgaria adotti le restanti disposizioni legislative, in particolare nei settori del mercato interno, del diritto societario, dell'ambiente e della tutela dei consumatori; è preoccupato per la prassi ampiamente diffusa in Bulgaria di abbattere illegalmente gli alberi; deplora il fatto che quasi la metà di tutto il legname proveniente dalla Bulgaria è ottenuta attraverso illecite operazioni di raccolta e che la soglia annua consentita per il taglio è superata di un milione e mezzo di metri cubici; sottolinea pertanto la necessità di arrestare l'abbattimento illegale degli alberi da legname in Bulgaria;
26. si compiace dei progressi compiuti dalla Bulgaria nell'adeguamento della sua politica agricola all'attuale diritto comunitario; sottolinea tuttavia l'importanza di portare a termine i preparativi indispensabili all'attuazione dell'acquis comunitario, il che presuppone, oltre alla creazione dei necessari organismi di controllo e di pagamento, la necessità di dotare tali organismi di personale adeguatamente qualificato;
27. è preoccupato per il fatto che le norme concernenti il benessere degli animali, in particolare per quanto riguarda il trasporto degli animali e i macelli, non sono ancora conformi alle norme dell'Unione europea;
28. sottolinea l'importanza di dotare i posti di frontiera incaricati dei controlli veterinari e fitosanitari di personale sufficiente e di attrezzature adeguate;
29. sottolinea che l'applicazione della nuova legislazione comunitaria in materia di igiene alimentare mira unicamente a proteggere i consumatori e a garantire la qualità degli alimenti, per cui non dovrebbe comportare una concentrazione strutturale deliberata dell'industria di trasformazione; incoraggia il governo bulgaro a far uso dei fondi SAPARD per diversificare la produzione e sostenere una produzione alimentare decentrata e di alta qualità;
30. constata l'adozione nel marzo 2005 di una strategia per lo sviluppo della radio e della televisione, prevista da tempo, e chiede che vengano compiuti ulteriori sforzi per garantire mezzi di comunicazione pienamente indipendenti e liberi da qualsiasi influenza politica e che si prendano misure per ridurre il numero crescente di cause per diffamazione intentate contro giornalisti;
31. è preoccupato per le difficoltà registrate nell'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, in particolare per quanto riguarda la pirateria audiovisiva e la violazione del diritto di autore, che continuano a danneggiare gli interessi commerciali e gli investimenti delle industrie bulgare e straniere i cui prodotti sono protetti dai diritti d'autore; incoraggia il governo bulgaro ad elaborare e ad applicare adeguatamente un efficace regime regolamentare per evitare tali pratiche illecite;
32. si compiace della recente adozione di disposizioni giuridiche che pongono fine al sistema tariffario discriminatorio nel settore del turismo; incoraggia le autorità bulgare a eliminare le forme restanti di discriminazione e le restrizioni nei confronti dei cittadini e degli operatori economici dell'Unione europea, in particolare per quanto riguarda il diritto di stabilimento;
33. si congratula con la Bulgaria per le misure adottate per assicurare un livello elevato di sicurezza nucleare presso la centrale nucleare di Kozloduy; rileva che il gruppo "questioni nucleari" del Consiglio ha presentato una relazione molto favorevole sull'elevato livello di sicurezza nucleare e prende atto del contributo significativo della Bulgaria all'approvvigionamento energetico nella regione; riconosce che, nel corso dei negoziati di adesione, la Bulgaria ha fatto considerevoli concessioni che avranno un notevole impatto sulla situazione energetica futura sia a livello nazionale che nella regione; esprime preoccupazione di fronte al previsto forte calo, nel periodo 2010-2012, delle capacità di riserva nella regione; sottolinea pertanto l'importanza di costruire nuove capacità per conservare la situazione energetica favorevole della Bulgaria su base sostenibile, per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di elettricità nella regione e per conseguire gli obiettivi del Protocollo di Kyoto; insiste che la Commissione deve seguire da vicino gli sviluppi e fornire ogni assistenza al riguardo; invita il Consiglio, in quanto firmatario dell'accordo di chiusura della centrale di Kozloduy, a tener presente il conseguente rischio di blackout in molti paesi nella regione e quindi ad essere pronto a considerare le date di chiusura figuranti in tale accordo con maggiore flessibilità fino a quando in Bulgaria non saranno operative nuove capacità, senza in alcun modo mettere in pericolo i requisiti di sicurezza, cui deve andare la priorità assoluta;
34. sottolinea che, sebbene le PMI in Bulgaria costituiscano il veicolo principale dell'attuazione di una politica industriale in grado di assicurare crescita sostenibile, innovazione e nuovi posti di lavoro, il coordinamento fra governo e organismi non governativi è carente, non è stata ancora formulata una politica imprenditoriale e la capacità amministrativa risulta limitata;
35. si compiace dei progressi realizzati nel campo delle comunicazioni, ma ritiene che due questioni richiedano un intervento urgente: innanzitutto è necessario conferire all'autorità di regolamentazione il mandato a risolvere le controversie commerciali e rafforzare l'indipendenza di tale autorità e, in secondo luogo, occorre allineare maggiormente il servizio universale all'acquis comunitario e applicarlo con efficacia;
36. invita la Commissione a migliorare in misura significativa la gestione, la destinazione e la trasparenza dei finanziamenti comunitari, tenuto conto che i programmi comunitari (PHARE, SAPARD, ISPA e smantellamento delle centrali nucleari) corrispondono ad una dotazione di 495,7 milioni EUR nel 2004, di 399,5 milioni EUR nel 2005 e di 432,1 milioni EUR nel 2006 e che il pacchetto finanziario post-adesione ammonterà prevedibilmente a circa 4,6 miliardi EUR nel periodo 2007-2009;
37. chiede alle autorità bulgare di assicurare la trasparenza per quanto riguarda l'assistenza finanziaria fornita dall'Unione europea;
38. auspica, nella prospettiva dell'applicazione della politica comune della pesca in tutti gli ambiti, che le autorità e gli addetti del settore vengano preparati grazie all'attribuzione delle risorse umane e finanziarie necessarie, in particolare mediante la realizzazione delle iniziative previste dal programma SAPARD;
39. esprime nuovamente grave preoccupazione per la mancata liberazione, da parte delle autorità libiche, degli operatori sanitari bulgari detenuti dal 1997 in quanto sospettati in un affare criminale e attualmente sotto la minaccia della pena capitale; invita il Consiglio e la Commissione a trovare una soluzione a tale situazione;
40. ricorda che l'adesione della Bulgaria all'Unione europea non è fine a se stessa, ma considera il processo di riforma economica, politica e sociale come un bene in sé, che dovrebbe portare in futuro una maggiore prosperità e una migliore qualità di vita per tutti i cittadini bulgari;
41. chiede alla Commissione di destinare risorse adeguate alle campagne di informazione volte a migliorare le conoscenze del pubblico per quanto concerne l'adesione della Bulgaria (e della Romania);
42. approva la firma del trattato di adesione nell'aprile 2005 e si rallegra di poter accogliere prossimamente i 18 osservatori parlamentari bulgari;
43. insiste sul fatto che si dovrebbe continuare a tener conto delle opinioni del Parlamento europeo nel valutare il progresso delle riforme in Bulgaria dopo la firma del trattato di adesione e prima di prendere in considerazione l'applicazione di eventuali clausole di salvaguardia e, a tal fine, chiede alla Commissione di informare il Parlamento in modo tempestivo e regolare sull'evolvere della situazione nel paese;
o o o
44. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e alla Repubblica di Bulgaria.