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Procedura : 2005/2028(INI)
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Ciclo del documento : A6-0077/2005

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A6-0077/2005

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PV 12/04/2005 - 13

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PV 13/04/2005 - 4.5

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P6_TA(2005)0119

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Mercoledì 13 aprile 2005 - Strasburgo
Richiesta della Romania di diventare membro dell'Unione europea
P6_TA(2005)0119A6-0077/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sulla richiesta della Romania di diventare membro dell'Unione europea (2005/2028(INI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la richiesta di adesione all'Unione europea presentata dalla Romania il 22 giugno 1995,

–   visto il parere della Commissione del 1997 sulla richiesta di adesione all'Unione europea presentata dalla Romania,

–   viste le relazioni periodiche della Commissione sui progressi realizzati dalla Romania in vista dell'adesione nell'arco degli anni 1998-2004 e visto il documento di strategia della Commissione sui progressi compiuti nel quadro del processo di ampliamento (COM(2004)0657 – C6-0150/2004)(1),

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 dicembre 2004,

–   viste tutte le risoluzioni e le relazioni precedenti, dall'inizio del processo di ampliamento ad oggi,

–   visto il progetto di trattato di adesione all'Unione europea della Romania,

–   visto lo scambio di lettere tra il Presidente del Parlamento europeo e il Presidente della Commissione sulla piena associazione del Parlamento europeo nell'eventuale esame dell'attivazione di una delle clausole di salvaguardia nel trattato di adesione,

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (A6-0077/2005),

A.   considerando che il nostro obiettivo comune è quello di preparare nel miglior modo possibile l'adesione della Romania all'Unione,

B.   considerando che gli sforzi tesi a perseguire tale obiettivo devono far convergere la volontà politica delle autorità e la mobilitazione degli operatori socioeconomici della Romania, ampiamente sostenuti dalla società rumena,

C.   considerando che la portata delle riforme attuate dalla Romania in vista della sua adesione è notevole, in considerazione degli enormi ritardi che è stato necessario recuperare nei settori economico, sociale e politico,

D.   considerando che gli impressionanti risultati ottenuti dalla Romania durante il processo di trasformazione meritano un riconoscimento incondizionato da tributare soprattutto alla popolazione, la quale si è sottoposta con grande pazienza ad una "terapia intensiva" politica ed economica senza precedenti,

E.   considerando che la prospettiva dell'adesione ha agito da catalizzatore dei cambiamenti, avendo riunito la maggioranza delle forze politiche del paese intorno allo stesso progetto, divenuto l'obiettivo strategico della Romania,

F.   considerando che i progressi realizzati dalla Romania hanno consentito di concludere i negoziati di adesione, ma che gli sforzi tesi a rimediare alle carenze esistenti, identificati nella relazione della Commissione sui progressi realizzati nel 2004 e nell'ultima risoluzione del Parlamento europeo del 16 dicembre 2004(2), devono essere proseguiti prima e dopo l'adesione, segnatamente nel settore della giustizia e degli affari interni per quanto concerne la lotta contro la corruzione, la criminalità organizzata e il controllo delle frontiere, nonché nel settore della concorrenza per quanto concerne gli aiuti di Stato e nel settore ambientale per quanto attiene all'attuazione della legislazione in tutti i settori e all'allineamento della legislazione orizzontale,

G.   considerando che se tali sforzi saranno attuati la Romania dovrebbe essere in grado di soddisfare gli impegni assunti in occasione dei negoziati nonché di rispettare gli obblighi che sono imposti dall'adesione per diventare membro dell'Unione secondo il calendario previsto, ovvero nel 2007,

1.   si compiace per la decisione del Consiglio europeo del 16-17 dicembre 2004 di concludere i negoziati di adesione con la Romania, mettendo termine a quattro anni di negoziati e a diversi anni di preparativi, i quali hanno notevolmente modificato lo scenario sociopolitico, economico e culturale del paese, consentendogli di avviare una dinamica di cambiamento e di progresso;

2.   sottolinea che la prospettiva di adesione all'Unione è stata un potente volano per le riforme e che gli sforzi attuati dalla Romania hanno contribuito all'ammodernamento e alla democratizzazione del paese, ma ritiene che tale processo sia lontano dall'essere concluso;

3.   sottolinea il ruolo inestimabile svolto dal 1990 dalle organizzazioni non governative e dagli altri attori della società civile in Romania per quanto riguarda il processo di democratizzazione, la lotta contro la corruzione, la protezione della libertà della stampa e gli sforzi compiuti a favore di un sistema giudiziario indipendente;

4.   constata con soddisfazione che il processo di trasformazione dell'economia e delle sue strutture, avviato nel 1997, ha dato luogo ad un sostanziale miglioramento della capacità economica e sull'attuazione di un'economia di mercato durevole grazie alle importanti riforme strutturali; ritiene, tuttavia, che la stabilità macroeconomica deve essere ancora consolidata, al fine di consentire alla Romania di far fronte alla pressione concorrenziale e alle forze di mercato all'interno dell'Unione; invita le autorità rumene a proseguire nei loro sforzi per contenere il deficit di bilancio se il paese intende poter raggiungere i propri obiettivi in materia di inflazione e di riduzione del disavanzo delle partite correnti, ed esorta le autorità rumene a proseguire il processo di privatizzazione e di ristrutturazione, in particolare nel settore dell'acciaio;

5.   ricorda che per soddisfare agli impegni assunti in occasione dei negoziati di adesione nonché ai criteri di adesione in maniera tale da poter diventare membro dell'Unione secondo il calendario previsto, ovvero nel 2007, è necessario che la Romania compia tutti gli sforzi necessari al fine di rimediare alle carenze identificate nell'ultima relazione della Commissione sui progressi della Romania e nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 16 dicembre 2004;

6.   in tale contesto insiste in particolare sui seguenti aspetti:

   - l'effettiva realizzazione delle riforme amministrative e giudiziarie affinché l'amministrazione pubblica e l'apparato giudiziario si sostengano reciprocamente e funzionino in modo efficace, trasparente e indipendente; la necessità di limitare soprattutto i ricorsi ai "decreti d'urgenza";
   - la necessità di proseguire la lotta contro la corruzione, in particolare contro la corruzione ad alto livello che, nonostante gli sforzi attuati di recente, continua a minare la vita socioeconomica e politica del paese, deteriorando l'immagine della Romania in seno alla comunità internazionale;
   - la necessità di garantire il controllo delle future frontiere esterne dell'Unione e dei flussi migratori e di prevenire la tratta degli esseri umani e il contrabbando;
   - la necessità di garantire la totale indipendenza dei mezzi di informazione e la libertà di espressione senza ostacoli;
   - il rafforzamento della governance locale e regionale al fine di garantire un'adeguata attuazione dell'acquis a tale livello; la promozione del concetto di "buona governance" e di cultura amministrativa nonché del rispetto dei principi etici nella gestione degli affari pubblici;
   - il rispetto, il riconoscimento e il sostegno delle minoranze, al fine di eliminare ogni forma di violenza e di discriminazione nei loro confronti;
   - l'attuazione della legislazione sulla protezione dei minori, entrata in vigore il 1° gennaio 2005, nonché l'urgenza di individuare una soluzione ai casi di adozioni internazionali e di migliorare sensibilmente la situazione dei disabili e dei malati ricoverati negli ospedali psichiatrici;
   - l'applicazione corretta e trasparente della nuova legge sugli aiuti di Stato e il controllo rigoroso di tali aiuti da parte del Consiglio rumeno della concorrenza, conformemente alle disposizioni dell'Accordo europeo e agli impegni assunti dalla Romania nel corso dei negoziati;
   - gli sforzi supplementari in materia di protezione dell'ambiente che richiedono investimenti adeguati ed una maggiore vigilanza sui rischi di inquinamento industriale e di gestione dei rifiuti, del trattamento delle acque reflue, delle sostanze chimiche e degli organismi geneticamente modificati;

7.   rileva altresì che, benché la politica industriale della Romania sia stabile e in una certa misura prevedibile, la sua capacità amministrativa è carente, il che costituisce un ostacolo all'applicazione di misure industriali appropriate; osserva altresì che è necessario ed urgente eliminare gli ostacoli strutturali agli investimenti, come per esempio la burocrazia eccessiva e l'ambiente legislativo instabile; segnala inoltre che l'attuazione di una strategia efficace riguardo alle PMI postula necessariamente un rafforzamento delle istituzioni;

8.   ritiene altresì necessario e urgente garantire la sicurezza effettiva delle forniture energetiche sapendo che lo smantellamento dei sistemi termici inefficaci e l'affrontare il problema delle mine di carbone non redditizie restano sfide di primaria importanza che richiedono l'attuazione di misure sociali per far fronte ai problemi occupazionali;

9.   plaude al fatto che il rafforzamento della libertà di stampa e dell'indipendenza dei mass-media costituisce uno degli obiettivi essenziali del nuovo governo rumeno e osserva con soddisfazione che quest'ultimo ha annunciato la fine dell'attribuzione selettiva dei mercati pubblicitari pubblici, che permetteva di esercitare un controllo pubblico sui mass-media, e l'elaborazione di una legislazione con l'assistenza di difensori del settore dei mass-media onde porre in essere un sistema trasparente e responsabile;

10.   prende atto dell'ambizioso programma del nuovo governo rumeno e si compiace per la sua determinazione di accelerare i preparativi per l'adesione e di approfondire le riforme intese a migliorare il benessere e la qualità di vita del cittadino rumeno;

11.   plaude ai progressi compiuti per quanto riguarda l'istruzione dei bambini rumeni, compresi i Rom (in termini di scuole, infrastrutture e mezzi) ed esorta le autorità rumene a continuare ad accordare la priorità a tale azione, segnatamente migliorando le qualifiche e la retribuzione degli insegnanti;

12.   constata che, nonostante i progressi nella lotta contro l'esclusione sociale e nella legislazione sulla protezione sociale, è necessario raddoppiare gli sforzi tesi a diminuire la povertà e ad assicurare la coesione economica e sociale del paese, che permane alquanto fragile;

13.   plaude alla sottoscrizione, da parte della Romania, della dichiarazione sul "Decennio dell'integrazione dei Rom" e riconosce l'impegno della Romania ad adoperarsi per l'integrazione dei Rom attraverso l'adozione di leggi antidiscriminazione, ma chiede con forza un'attuazione più efficace delle misure volte a lottare contro la segregazione in materia di educazione, il collocamento errato di studenti in scuole riservate agli handicappati mentali e agli allievi che abbandonano la scuola, la mancanza di accesso alle cure sanitarie e ai servizi pubblici e sociali, l'elevato tasso di disoccupazione e le condizioni mediocri di alloggio nonché misure volte ad associare attivamente la comunità Rom alla realizzazione di tali obiettivi;

14.   rileva che, malgrado i miglioramenti generali che si registrano in tema di protezione delle minoranze, occorre adottare misure supplementari per garantire la protezione della minoranza ungherese, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e "self-governance";

15.   sostiene la Commissione nel monitoraggio minuzioso dei progressi realizzati nell'attuazione degli impegni assunti dalla Romania nel corso dei negoziati; ritiene che tale controllo sia uno strumento necessario ed efficace per identificare le carenze e tentare di porvi rimedio a breve termine, mobilitando tutti gli sforzi necessari sia a livello delle risorse umane che materiali; chiede alla Commissione di vigilare affinché l'assistenza accordata attraverso i diversi strumenti finanziari (PHARE, SAPARD, ISPA) sia la più appropriata e la più efficace;

16.   esorta le autorità rumene ad adottare regole chiare e prudenti di coesistenza per quanto attiene alla disseminazione volontaria di varietà contenenti OGM per evitare che le disposizioni dell'acquis comunitario relative agli OGM vengano compromesse al momento dell'adesione;

17.   sottolinea che l'attuazione della nuova legislazione comunitaria relativa all'igiene alimentare è volta unicamente a proteggere i consumatori e a garantire la qualità dei prodotti alimentari e che non dovrebbe comportare una concentrazione strutturale deliberata nel settore della trasformazione alimentare; incoraggia il governo rumeno a far uso dei fondi SAPARD per diversificare la produzione e sostenere una produzione alimentare decentralizzata e di alta qualità;

18.   auspica che, onde permettere l'attuazione, in tutti i settori, della politica comune della pesca, l'amministrazione e i professionisti del settore vengano preparati attribuendo i mezzi umani e finanziari necessari, segnatamente attuando iniziative previste nel programma SAPARD;

19.   sottolinea, al riguardo, che è necessario ed urgente che la Romania e la Commissione, nel contesto dell'identificazione delle priorità all'interno del quadro strategico relativo al finanziamento di preadesione e ai fondi strutturali, assegnino i fondi necessari per migliorare le condizioni di vita e il trattamento dei pazienti e delle persone che risiedono in stabilimenti ed ospedali psichiatrici;

20.   esprime la sua preoccupazione quanto ai lunghi periodi di transizione convenuti nel quadro dei negoziati sul capitolo relativo all'ambiente ed invita la Commissione e le autorità rumene ad adottare misure onde migliorare sostanzialmente le capacità amministrative nel settore dell'ambiente; ribadisce inoltre la sua preoccupazione quanto al progetto pianificato di sfruttamento della miniera d'oro a Rosia Montana e chiede che vengano condotte valutazioni approfondite d'impatto sull'ambiente per valutare i rischi implicati, segnatamente per quanto riguarda il rischio di contaminazione al cianuro e la riabilitazione dei siti dopo la chiusura;

21.   manifesta la volontà di continuare ad attuare uno stretto monitoraggio della procedura che porterà all'adesione della Romania nel gennaio 2007 e chiede che la Commissione lo tenga regolarmente informato sul rispetto da parte delle autorità rumene degli impegni assunti nel quadro del trattato di adesione, segnatamente in materia di lotta contro la corruzione, di ambiente, di giustizia e affari interni e di concorrenza; tiene a sottolineare che approva il trattato di adesione a patto che il Consiglio e la Commissione lo associno pienamente al processo decisionale nel caso in cui si dovesse far ricorso per la Romania alle clausole di salvaguardia figuranti nel Trattato di adesione;

22.   richiama l'attenzione sul fatto che l'eventualità del ricorso alle clausole di salvaguardia non dovrebbe essere percepita come una sanzione, bensì come un meccanismo inteso a concedere alla Romania il tempo necessario per prepararsi a integrare il mercato interno senza contraccolpi né per il paese né per le politiche comunitarie, nella misura in cui il loro buon funzionamento è nell'interesse comune degli Stati membri e dei paesi candidati ed ha un'incidenza diretta sulla vita dei cittadini;

23.   è convinto che l'adesione della Romania all'Unione apporterà un autentico valore aggiunto alla costruzione europea nella sua dimensione culturale e politica, in particolare negli sforzi tesi a stabilizzare la regione dei Balcani e nell'ambito della nuova politica europea di vicinato;

24.   sottolinea che il successo dell'adesione dipende in larga misura dal sostegno e dall'impegno dei cittadini del paese aderente; incoraggia pertanto le autorità rumene e le associazioni non governative a lanciare una campagna di informazione ampia, seria ed obiettiva sull'Unione e i suoi obiettivi, nonché sui vantaggi e gli obblighi che discendono dall'adesione, in maniera tale che il cittadino rumeno sia pienamente cosciente della propria scelta e coinvolto il più possibile nei preparativi in corso; invita nel contempo anche la Commissione a prevedere risorse adeguate per le campagne d'informazione al fine di migliorare le conoscenze del pubblico riguardo all'adesione della Romania (e della Bulgaria);

25.   sottolinea che l'adesione della Romania all'Unione non dovrebbe essere percepita come fine a se stessa, bensì come l'opportunità di contribuire al progetto di integrazione europea teso a promuovere la pace e i suoi valori e a creare uno spazio di solidarietà e di prosperità, estendendo le sue prerogative a tutti gli Stati membri e ai loro popoli;

26.   approva la firma del Trattato di adesione nell'aprile 2005 ed è lieto di poter accogliere trentacinque osservatori parlamentari rumeni;

27.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Romania.

(1)1 Non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
(2)1 Testi approvati a tale data, P6_TA(2004)0111.

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