Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2005/2527(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : B6-0215/2005

Testi presentati :

B6-0215/2005

Discussioni :

PV 14/04/2005 - 3

Votazioni :

PV 14/04/2005 - 10.7

Testi approvati :

P6_TA(2005)0134

Testi approvati
PDF 112kWORD 30k
Giovedì 14 aprile 2005 - Strasburgo
Doping nello sport
P6_TA(2005)0134B6-0215/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sulla lotta contro il doping nello sport

Il Parlamento europeo,

–   vista la dichiarazione n. 29 sullo sport, annessa al trattato di Amsterdam, e l'articolo III-282 del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa,

–   vista la sua risoluzione del 7 settembre 2000(1) sulla comunicazione della Commissione sul piano di sostegno comunitario alla lotta contro il doping nello sport,

–   viste le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio il 4 dicembre 2000 sulla lotta contro il doping(2),

–   vista la sua risoluzione del 7 settembre 2000 sulla relazione della Commissione al Consiglio europeo nell'ottica della salvaguardia delle strutture sportive attuali e del mantenimento della funzione sociale dello sport nel quadro comunitario - Relazione di Helsinki sullo sport(3),

–   visto il Codice mondiale antidoping adottato il 5 marzo 2003 a Copenaghen,

–   vista l'audizione pubblica della sua commissione per la cultura e l'istruzione del 29 novembre 2004 sul tema "Il doping nello sport: un ostacolo all'ideale atletico",

–   visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.   considerando che il numero di casi di doping durante i giochi olimpici di Atene del 2004 ha dimostrato ancora una volta che il doping nello sport continua purtroppo a essere una realtà da combattere,

B.   considerando che la sanità pubblica e la tutela dei minori sono priorità dell'Unione europea,

C.   considerando che il doping è un vero e proprio problema di sanità pubblica e coinvolge chiunque pratichi sport, compresi i giovani e i non professionisti, che si procurano sostanze illecite, ad esempio nelle palestre e, in misura crescente, via Internet,

D.   considerando che il successo dell'Anno europeo dell'educazione attraverso lo sport dovrebbe essere portato avanti dall'Unione europea con azioni volte ad affrontare tutti gli aspetti del doping nello sport,

E.   considerando che il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa fornisce una base giuridica adeguata a elaborare e attuare un'azione comunitaria nel settore dello sport,

F.   considerando il clima di crescente tensione attorno agli atleti, che devono far fronte a richieste di prestazioni sempre più alte e a pressioni sia a livello economico che mediatico,

1.   sottolinea il fatto che il ricorso a sostanze chimiche per migliorare le prestazioni è contrario ai valori dello sport quale attività sociale, culturale ed educativa;

2.   rileva che, sebbene l'uso di sostanze dopanti abbia segnato in maniera evidente tutta la storia dello sport, oggigiorno il doping sta prendendo una nuova e quanto mai pericolosa piega attraverso l'uso di sostanze quali ormoni della crescita e eritropoietina, e attraverso pratiche quali la trasfusione di sangue;

3.   è preoccupato per la salute fisica e psicologica degli atleti professionisti e non professionisti;

4.   sottolinea l'importanza dell'attuazione di un monitoraggio medico indipendente longitudinale;

5.   chiede alla Commissione di assumere i provvedimenti necessari per assicurare un effettivo controllo alle frontiere esterne dell'Unione europea e lottare contro il traffico di sostanze illecite;

6.   invita la Commissione ad attuare una politica efficace e integrata in tutti i settori attinenti, in particolare nella salute pubblica, nella prevenzione, nell'educazione e nella ricerca farmacologica;

7.   chiede alla Commissione di sostenere un azione di informazione permanente per adottare un'efficace politica di prevenzione;

8.   invita gli Stati membri e la Commissione a rafforzare la propria collaborazione con l'Agenzia mondiale antidoping (AMA), il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione mondiale della sanità, in modo tale da consentire all'Unione europea di intervenire efficacemente ai fini della prevenzione e del controllo del doping;

9.   invita la Commissione a coinvolgere tutte le parti interessate allo sport nel processo decisionale relativo al doping per affrontare il problema in maniera efficace e per promuovere un'immagine pulita dello sport e dell'esercizio fisico;

10.   invita la Commissione a incoraggiare il coordinamento tra gli Stati membri ai fini dello sviluppo di efficaci metodi comuni di controllo e certificazione dell'uso di sostanze e preparati chimici nelle palestre e nei centri sportivi frequentati soprattutto dai giovani;

11.   invita la Commissione a promuovere, nel settimo programma quadro, ulteriori ricerche sui diversi metodi volti al controllo e all'individuazione del doping;

12.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, ai governi dei paesi in via di adesione, alle federazioni sportive nazionali e internazionali, al FEI (Federazione internazionale per gli sport equestri), al Consiglio d'Europa, al Comitato olimpico internazionale e all'AMA.

(1) GU C 135 del 7.5.2001, pag. 270.
(2) GU C 356 del 12.12.2000, pag. 1.
(3) GU C 135 del 7.5.2001, pag. 274.

Note legali - Informativa sulla privacy