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RC-B6-0255/2005

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Giovedì 14 aprile 2005 - Strasburgo
Siccità in Portogallo
P6_TA(2005)0139RC-B6-0255/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sulla siccità in Portogallo

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 2 e 6 del trattato CE, ai sensi dei quali le esigenze connesse con la tutela ambientale devono essere integrate nelle politiche comunitarie, con l'obiettivo di promuovere uno sviluppo economico sostenibile sotto il profilo ambientale,

-   visto l'articolo 174 del trattato CE,

–   visto il Protocollo di Kyoto allegato alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), del dicembre 1997, e la ratifica dello stesso da parte della Comunità europea in data 4 marzo 2002,

–   vista la relazione della Commissione sui cambiamenti climatici e la dimensione idrica europea,

–   visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.   considerando che negli ultimi anni l'Europa meridionale, e in particolare la penisola iberica, sono state colpite da numerose gravi siccità,

B.   considerando che la mancanza di precipitazioni in Portogallo dal 1° ottobre 2004 fino a fine marzo 2005 – le precipitazioni sono state inferiori al 50% della media tra il 1961 e il 1990 – ha dato luogo a bassissimi valori del tenore di acqua nel suolo che in talune zone del sud del paese sono stati inferiori al 20%,

C.   considerando che il 15 marzo 2005 circa l'88% del territorio del Portogallo continentale versava in una situazione di grave, per non dire estrema siccità e che, trascorsi alcuni giorni di scarsa piovosità, la situazione non è sufficientemente mutata,

D.   considerando che le conseguenze di questa scarsità di acqua si fanno sentire, con incisive ripercussioni socio-economiche specie nel settore agricolo, zootecnico e forestale, riducendo di molto o azzerando lo sviluppo vegetativo specie dei cereali, delle colture foraggiere e dei prati naturali, compromettendo il raccolto del fieno e dei cereali e provocando una grandissima penuria di alimenti per animali le cui scorte sono esaurite come anche nell'alimentazione umana, nell'ambiente, nel quadro sanitario del paese e, di conseguenza, anche nell'importante industria portoghese del turismo,

E.   considerando che da maggio fino all'inizio dell'autunno non si avranno nuove precipitazioni, per cui sarà necessario continuare ad alimentare gli animali non solo durante l'estate, ma anche durante il successivo inverno,

F.   considerando che le popolazioni più direttamente colpite sono quelle che dispongono di minori risorse finanziarie e che gli effetti diretti si sommano sia alle conseguenze per le colture primaverili che risultano compromesse a causa del basso livello di raccolta delle acque negli invasi sia ai maggiori rischi di incendi estivi che già nel 2003 avevano assunto proporzioni catastrofiche,

G.   considerando che, in base agli studi effettuati per una proiezione a 11 mesi dell'impatto della siccità, la perdita del valore aggiunto netto si aggira sul 34% e che nelle regioni più colpite del sud le perdite potrebbero sfiorare il 40%,

H.   considerando che il persistere della siccità in Portogallo è un'ennesima prova degli effetti negativi dei cambiamenti climatici evidenziando la necessità di varare un'ambiziosa azione a livello mondiale per arrestare i cambiamenti climatici; considerando altresì che l'UE dovrebbe continuare a svolgere un ruolo guida in tale processo intensificando gli sforzi nei settori chiave dell'ambiente, dell'energia e dei trasporti,

1.   esprime la sua solidarietà alle popolazioni e ai settori colpiti e la sua preoccupazione per la situazione vissuta da agricoltori e allevatori portoghesi nonché dalle regioni già interessate dal problema dell'approvvigionamento idrico, con particolare riferimento alla gravità della situazione nel centro e nel sud del paese;

2.   reputa necessario un intervento a livello comunitario, non solo a sostegno delle vittime, ma anche per prevenire l'aggravarsi dei danni ed evitare che in futuro situazioni analoghe tornino a produrre risultati così pesanti; in tale contesto, invita la Commissione europea, in base alle informazioni già fornite dalle autorità portoghesi, a:

   - anticipare il versamento integrale delle corrispondenti indennità agricole agli agricoltori;
   - consentire, in virtù della normativa comunitaria e sulla falsariga di quanto già avvenuto in analoghe precedenti situazioni, l'impiego di cereali delle scorte dell'intervento comunitario risultanti dalle eccedenze esistenti in taluni Stati membri;
   - sostenere le spese veterinarie previste dal piano di emergenza contro la febbre catarrale o "lingua blu" che, manifestatesi nello stesso periodo della siccità, ha notevolmente aggravato la situazione a causa delle restrizioni imposte agli spostamenti di animali;
   - accordare varie deroghe all'applicazione di taluni regolamenti comunitari, specie l'autorizzazione dei pascoli nelle zone tenute a maggese o nelle aree coltivate a cereali il cui ciclo produttivo ormai compromesso annulla qualsiasi possibilità di raccolto;
   - autorizzare le autorità portoghesi a concedere sussidi statali a seconda delle circostanze specie ai piccoli agricoltori, per sostenere in particolare gli enormi costi connessi con l'alimentazione degli animali e il trasporto o la captazione delle acque ovvero i comparti più colpiti come nel caso della patata e degli agrumi;
   - presentare al Consiglio e al Parlamento europeo una proposta di revisione degli strumenti giuridici al fine di adeguare la realtà normativa alla necessità di evitare il ripetersi di conseguenze così gravi in altri anni di perdurante siccità nell'Europa meridionale;

3.   richiama a questo proposito l'attenzione della Commissione e del Consiglio sull'immediata necessità di predisporre stanziamenti ed attivare mezzi affinché si possa tempestivamente prevenire il verificarsi di un maggior numero di incendi boschivi a causa della siccità durante la prossima estate;

4.   si congratula con la Commissione per la sua comunicazione relativa alla gestione dei rischi e delle crisi nel settore agricolo (COM(2005)0074) e rivolge ad essa come pure al Consiglio l'esortazione a darvi urgentemente seguito, in modo da porre in essere, con la massima tempestività, un sistema di protezione efficace, in ambito comunitario, per tutelare gli agricoltori europei dai rischi e dalle crisi come quelle che l'attuale situazione di siccità determina in Portogallo; reputa necessario promuovere la creazione di un ente assicurativo agricolo pubblico finanziato dai fondi comunitari che consenta di garantire un reddito minimo agli agricoltori in caso di calamità naturali come la siccità e gli incendi;

5.   reputa necessario ottenere una linea di sostegno finanziario che minimizzi l'incremento dei costi e la diminuzione della produzione agricola nonché l'esenzione temporanea dei contributi per la previdenza sociale (senza perdita di diritti) per gli agricoltori a tempo pieno con reddito inferiore a 12 UDE compresa la proroga del credito di campagna per due anni, senza interessi;

6.   sollecita il Consiglio e la Commissione a procedere a una nuova analisi della possibilità di utilizzo del Fondo di solidarietà in modo che esso possa in particolare far fronte anche a situazioni di questo tipo ricorrenti soprattutto nell'Europa meridionale;

7.   invita la Commissione a promuovere iniziative per far rispettare gli impegni di Kyoto;

8.   esorta la Commissione a effettuare uno studio approfondito sull'insorgere di tali fenomeni, allo scopo di determinare se rivestano un carattere ciclico o saltuario ovvero se costituiscano un nuovo indizio di cambiamenti climatici duraturi, avendo cura di esaminare le opzioni in vista di un accordo, dopo il 2012 in sede ONU, sui cambiamenti climatici unitamente alla definizione di una strategia dell'Unione europea a lungo termine visto che i paesi sviluppati dovranno imboccare la strada della riduzione delle emissioni fino al 2020; insiste altresì affinché l'Unione europea mantenga il suo ruolo guida nell'impegno internazionale per far fronte ai cambiamenti climatici e presenti proposte concrete per un'azione strategica dopo il 2012;

9.   prende atto con interesse della recente relazione della Commissione sul fenomeno globale dei cambiamenti climatici e sul suo impatto diretto sull'approvvigionamento idrico, sulla qualità dell'acqua e sugli ecosistemi; plaude in particolare alla proposta di fornire rilevanti informazioni ai responsabili delle politiche in materia di acque nell'Unione europea in ordine alle incidenze sul settore idrico (agricoltura, centri urbani, settori industriale ed energetico, protezione civile, pianificazione del territorio) contestualmente ai vari scenari di cambiamenti climatici;

10.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al parlamento e al governo del Portogallo nonché alle autorità locali delle zone colpite.

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