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Procedura : 2004/2188(INI)
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Ciclo del documento : A6-0109/2005

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A6-0109/2005

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PV 09/06/2005 - 9.12

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P6_TA(2005)0240

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Giovedì 9 giugno 2005 - Strasburgo
Occupazione e produttività
P6_TA(2005)0240A6-0109/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sull'occupazione e la produttività e sul loro contributo alla crescita economica (2004/2188(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC(2004)0690),

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A6-0109/2005),

A.   considerando che le politiche dell'occupazione rientrano nelle responsabilità degli Stati membri,

B.   considerando che la sicurezza del posto di lavoro, i livelli salariali, le condizioni di lavoro, la formazione e il capitale per lavoratore sono tutte variabili che hanno una correlazione positiva con il livello di produttività del lavoro,

C.   considerando che il lavoro clandestino ha effetti negativi sui sistemi di protezione sociale, sulle politiche dell'occupazione e sulla coesione sociale,

D.   considerando che l'attuale fase economica, caratterizzata da un aumento della concorrenza e da una intensificazione della ristrutturazione, sta causando perdite di posti di lavoro e cambiamenti nei modelli occupazionali in talune regioni e taluni settori,

E.   considerando che per ridurre al minimo i possibili effetti negativi di tali cambiamenti è necessario che tutte le parti coinvolte individuino i problemi legati all'occupazione e alla produttività,

F.   considerando che in molti settori sono emerse carenze di personale specializzato e che in alcuni Stati membri, in ragione delle specifiche tendenze demografiche, la popolazione indigena attiva è in diminuzione,

G.   considerando che la crescita economica in Europa è pari a circa il 2%, una crescita insufficiente per far fronte alla disoccupazione e promuovere la piena occupazione, il che dimostra chiaramente la necessità di soluzioni macroeconomiche per affrontare il problema della mancanza di una domanda effettiva,

H.   considerando che entrambe le parti sociali dovrebbero essere coinvolte strettamente negli sforzi per valutare il rapporto tra qualità dei posti di lavoro e produttività e che tale cooperazione spianerebbe la strada verso il progresso alle economie degli Stati membri,

I.   considerando che le PMI rappresentano la maggioranza dei datori di lavoro e sono il principale motore della crescita economica,

J.   considerando che la crescita di Internet e del commercio elettronico significa che le società dell'Unione europea, comprese le PMI, operano in un mercato sempre più globale e che la loro esigenza di competitività dovrebbe essere considerata in tale più ampio contesto,

K.   considerando che una crescita economica a detrimento della crescita dell'occupazione non è auspicabile, e che pertanto è necessario incoraggiare tutte le forme di crescita dell'occupazione, ed osservando che nel summenzionato documento di lavoro della Commissione si afferma che "gli accordi sull'orario di lavoro flessibile (compresi i contratti temporanei e a tempo parziale ...) hanno contribuito ad aumentare i tassi di occupazione e di partecipazione",

1.   lamenta il fatto che il Consiglio non consideri più il Patto di stabilità e di crescita una condizione imperativa per il miglioramento delle condizioni necessarie alla crescita economica e alla creazione di opportunità occupazionali;

2.   rileva l'importanza che gli investimenti pubblici a livello di Unione europea e nazionale rivestono ai fini della promozione della coesione economica e sociale, quale strumento per dare impulso alla domanda e promuovere la crescita dell'economia e dell'occupazione;

3.   ritiene che l'Unione europea possa essere un'area di progresso economico, sociale e ambientale nel mondo se si perseguono politiche diverse in campo economico, monetario e sociale; ribadisce la validità degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 per la piena occupazione, comprese la creazione di posti di lavoro più numerosi e migliori, la crescita economica, la coesione sociale (in particolare la lotta contro la povertà, le disparità di reddito e la disoccupazione) nonché la protezione dell'ambiente, quali motori per raggiungere uno sviluppo sostenibile nell'Unione europea, e ritiene che tali obiettivi strategici debbano rappresentare la massima priorità dell'Unione europea per i prossimi cinque anni;

4.   ritiene che l'Unione economica e monetaria e il Patto di stabilità e di crescita rafforzeranno il mercato interno e promuoveranno un ambiente macroeconomico non inflazionistico con bassi tassi d'interesse, migliorando in tal modo le condizioni per la crescita economica e la creazione di opportunità occupazionali e stabilendo una base sostenibile per la coesione sociale;

5.   ritiene che un'Unione economica e monetaria vincente e sostenibile, un mercato interno ben funzionante ed elevati livelli di occupazione non siano realizzabili unicamente attraverso la riforma strutturale dei sistemi di protezione sociale degli Stati membri poiché le riforme strutturali debbono essere onnicomprensive nella loro portata e non ridursi a misure limitate ed occasionali, e devono affrontare in modo coerente la complessa questione degli incentivi alla creazione di posti di lavoro;

6.   sostiene la conclusione del documento di lavoro della Commissione secondo cui "gli sforzi di riforma volti a stimolare l'occupazione dovrebbero riguardare, in particolare, riforme dei sistemi dei prelievi e delle indennità per rendere il lavoro redditizio, politiche attive del mercato del lavoro volte a migliorare l'impiegabilità, una modernizzazione dell'organizzazione del lavoro comprendente contratti di lavoro più flessibili, sforzi volti ad incoraggiare la mobilità geografica e professionale dei lavoratori, e sforzi per rendere i sistemi di negoziazione collettiva più favorevoli all'occupazione";

7.   ritiene che la riforma della politica di protezione sociale e delle politiche in campo fiscale, economico, occupazionale e finanziario dovrebbe essere affrontata in modo coerente, tenendo in debito conto l'obiettivo europeo di un alto livello di occupazione e di protezione sociale;

8.   ritiene che in tale contesto, e al fine di promuovere strategie economiche e occupazionali nell'Unione europea che tengano conto degli obiettivi della protezione sociale, si dovrebbe prestare maggiore attenzione al miglioramento dell'efficienza del mercato, alle innovazioni tecnologiche, ai sistemi di istruzione e formazione, alla competitività e alla produttività, quali condizioni preliminari per la crescita e l'occupazione;

9.   ritiene che l'innovazione e l'imprenditorialità rivestano un'importanza critica per la crescita, la creazione di posti di lavoro e la produttività e che la Commissione dovrebbe promuovere l'interazione tra imprese, istituti d'istruzione, università e uomini di scienza, in tutto il territorio dell'Unione europea e al di là di esso, onde stimolare e catalizzare lo spirito imprenditoriale e l'innovazione;

10.   ritiene che la strategia generale fin qui delineata ottimizzerà gli sforzi intesi a promuovere l'occupazione e l'inserimento sociale e a combattere la disoccupazione e che, in tale contesto, la promozione dell'occupazione, la protezione e la sicurezza dei lavoratori andranno di pari passo con l'esigenza di migliorare il funzionamento del mercato del lavoro contribuendo in tale modo anche al successo dell'Unione economica e monetaria;

11.   rileva che per migliorare il mercato interno, creare un ambiente economico favorevole alle PMI e ridurre i costi amministrativi e fiscali, occorre prestare maggiore attenzione alla semplificazione della legislazione comunitaria e degli Stati membri e effettuare migliori valutazioni d'impatto; occorre inoltre incentivare strumenti e modi di finanziamento per le PMI, come ad esempio il capitale di rischio;

12.   riconosce il ruolo importante della Banca europea per gli investimenti nella creazione di occupazione attraverso opportunità di investimento in Europa; sollecita tale Banca ad intensificare le sue attività in tale contesto, promuovendo interventi nei settori dell'innovazione tecnologica e dei sistemi d'istruzione e formazione;

13.   osserva che un mercato interno rafforzato, unito ad una riforma del mercato del lavoro e a mercati di capitali integrati, offrirebbe un potenziale rilevante per una crescita significativa del PNL europeo; ritiene pertanto indispensabile un rafforzamento del mercato interno, in particolare nel settore dei servizi;

14.   riconosce l'importanza dei servizi pubblici e della fornitura di tali servizi ai fini della promozione della coesione sociale, economica e territoriale nell'Unione europea e della crescita dell'economia e dell'occupazione;

15.   ritiene che una maggiore mobilità del lavoro, sia in termini geografici che occupazionali, ridurrebbe le disparità tra offerta e domanda sul mercato del lavoro e migliorerebbe in misura significativa i livelli dell'occupazione; reputa che esistano ancora ampi margini di manovra per ulteriori miglioramenti in tale contesto;

16.   rileva la necessità di istituire misure a favore dell'invecchiamento attivo e contro i pensionamenti anticipati; sottolinea l'importanza del contributo dei lavoratori più anziani che, con la loro esperienza e le loro conoscenze, consentono di migliorare la produttività dell'economia europea; ritiene che le persone di età più avanzata, con la loro esperienza e le loro capacità, debbano essere considerate come una risorsa da utilizzare piuttosto che come un problema da affrontare;

17.   riconosce l'importanza della libera circolazione dei lavoratori in tutto il territorio dell'Unione e chiede pertanto agli Stati membri di rivedere il periodo transitorio applicabile ai nuovi Stati membri in materia di libera circolazione dei lavoratori, onde rimuovere tutti gli ostacoli alla mobilità del lavoro;

18.   riconosce il ruolo delle parti sociali nella creazione di un'Unione economica e monetaria vincente e sostenibile;

19.   invita gli Stati membri ad affrontare il problema del lavoro clandestino che ha effetti negativi sui sistemi di protezione sociale e sulla coesione sociale, sulla competitività e sulla produttività;

20.   invita gli Stati membri a modernizzare, in conformità delle norme e delle prassi nazionali, i sistemi fiscali e di protezione sociale in modo tale da essere in grado di adattarsi ai cambiamenti strutturali del mercato del lavoro e di promuovere lo sviluppo di una forza lavoro qualificata, adeguatamente formata ed adattabile al fine di contribuire alla competitività, all'occupazione e alla produttività;

21.   invita la Commissione, di concerto con gli Stati membri e dopo aver consultato entrambe le parti sociali, ad analizzare sviluppi, innovazioni e progressi realizzati in relazione agli obiettivi fin qui indicati e a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio relazioni adeguate sulla qualità dei posti di lavoro, l'efficienza del mercato del lavoro, la produttività, la fiscalità e i sistemi di protezione sociale in tutti i settori economici;

22.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

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