Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2005/2080(BUD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A6-0223/2005

Testi presentati :

A6-0223/2005

Discussioni :

Votazioni :

PV 06/07/2005 - 4.14

Testi approvati :

P6_TA(2005)0286

Testi approvati
PDF 117kWORD 40k
Mercoledì 6 luglio 2005 - Strasburgo
Procedura di conciliazione (bilancio 2006)
P6_TA(2005)0286A6-0223/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sul mandato per la procedura di conciliazione sul bilancio 2006 per la prima lettura del Consiglio (2005/2080(BUD))

Il Parlamento europeo,

–   visto l'articolo 272 del trattato CE e l'articolo 177 del trattato Euratom,

–   visto l'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio(1),

–   vista la sua risoluzione del 13 aprile 2005 sul bilancio 2006: la relazione sulla strategia politica annuale della Commissione (APS)(2),

–   visto il progetto preliminare di bilancio (PPB) per il 2006,

–   visto l'articolo 69 e l'Allegato IV del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per i bilanci (A6-0223/2005),

1.   dichiara il suo pieno impegno a raggiungere gli obiettivi fondamentali per il 2006 come stabiliti nella sua risoluzione sulla strategia politica annuale; sottolinea nel contempo la sfida di concludere con successo gli impegni sottoscritti nelle prospettive finanziarie attuali e alla concertazione del novembre 2004;

2.   ricorda che l'ammontare massimo finanziabile attraverso lo strumento di flessibilità nel 2006, senza contare possibili mobilizzazioni ulteriori durante il 2005, è di EUR 320 milioni;

3.   sottolinea che un livello realistico di pagamenti è essenziale per il bilancio 2006; ritiene che la proposta molto modesta della Commissione, che rappresenta 1,02% del prodotto nazionale lordo (PNL) - EUR 1,19 miliardi inferiore all'1,03% del PNL proposto nel PPB per il 2005 - debba confrontarsi con i bisogni reali e la capacità di esecuzione: nota che la proposta della Commissione è molto inferiore al tetto di 1,08% delle attuali prospettive finanziarie;

4.   nota l'affermazione della Commissione al trilogo del 5 aprile 2005 che un accordo tra Consiglio e Parlamento sul trasferimento di fondi dalla sottovoce 1a alla sottovoce 1b è necessario prima che questi ammontari possano essere inclusi nel progetto di bilancio del Consiglio; dichiara la propria intenzione di renderlo possibile attraverso una revisione formale dei massimali parziali secondo le procedure stabilite nell'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999;

5.   considera che gli ammontari del PPB, sia per le spese di intervento sui mercati agricoli e gli aiuti diretti, che per le spese connesse allo sviluppo rurale, costituiscono dei minimi assoluti; ricorda che ogni decremento rischierebbe di danneggiare seriamente il settore e troverebbe tanto minore giustificazione in quanto esiste già un margine abbondante sotto il massimale delle prospettive finanziarie come modificate nel dicembre 2004;

6.   prende atto dell'ammontare proposto per gli accordi di pesca; sottolinea che dovranno essere avviate trattative per il rinnovo di accordi con Angola, Capo Verde, Gabon, Guinea Bissau, Kiribati, Mauritania, São Tomé e Senegal, per i quali è iscritta in riserva una somma di EUR 124 milioni; mette in questione gli EUR 8 milioni destinati alla possibile conclusione di nuovi accordi con Algeria, Croazia, Kenya, Libia e Marocco; rammenta che per il Marocco la cifra annua è stata tra il 1995 e il 1999 di EUR 125 milioni; si attende di ricevere dalla Commissione ulteriori informazioni sulle somme iscritte in riserva;

7.   ritiene che gli stanziamenti di pagamento per le azioni strutturali debbano fondarsi su bisogni reali e sottolinea che la Commissione ha basato il proprio progetto preliminare di bilancio sulle più recenti previsioni disponibili; ritiene che la valutazione globale dell'esecuzione degli stanziamenti di pagamento che la Commissione deve effettuare prima della fine di luglio, possa fornire l'opportunità di rivalutare i bisogni di pagamento e garantire che i bisogni reali siano interamente iscritti a bilancio per il 2006;

8.   rileva che l'adesione di dieci nuovi Stati membri all'Unione nel 2004 - che costituisce l'inizio di un lungo processo di coesione - rappresenta per la politica di coesione una nuova sfida; sottolinea la necessità che la politica di coesione si concentri maggiormente sulle regioni onde evitare possibili futuri conflitti fra i nuovi Stati membri che beneficiano di tale politica e le regioni meno sviluppate dell'UE a 15.

9.   insiste che il programma PEACE per l'Irlanda del nord sia sostenuto ancora ma non vede l'opportunità di ridurre altre azioni prioritarie, visto che alla sottovoce 2b sono disponibili EUR 62 milioni; nota che un accordo tra Parlamento e Consiglio a proposito delle due sottovoci sarebbe neutro dal punto di vista del bilancio per la voce in totale e potrebbe quindi fornire una soluzione; respinge quindi l'approccio della Commissione di sottrarre ulteriori EUR 12 milioni alle "misure innovative", cosa su cui non ci si era accordati nella dichiarazione congiunta della procedura di concertazione di bilancio del 25 novembre 2004;

10.   ritiene che il progetto preliminare di bilancio della Commissione non rifletta sufficientemente le ambizioni politiche concordate, specialmente per quanto riguarda la strategia di Lisbona, e in particolare l'importanza di rafforzare la posizione delle piccole e medie imprese; invita il Consiglio ad intraprendere con il Parlamento europeo un dialogo serio e costruttivo sui modi per rispettare tali impegni politici; propone al riguardo di far ricorso alle disposizioni del paragrafo 33 dell'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999;

11.   ricorda che il capitale umano costituisce il bene più grande dell'Europa e - specialmente in seguito ai referendum recenti - ritiene più importante che mai stabilire un contatto con i giovani; approva pienamente il Patto per i giovani sottoscritto dal Consiglio europeo come uno degli strumenti nel perseguimento degli obiettivi di Lisbona; ritiene che le condizioni fissate al punto 33 dell'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 si applichino alla situazione attuale e, in questo quadro, desidera impegnarsi con il Consiglio per un incremento delle voci codecisione per i programmi Socrates e Youth; sottolinea che si operò allo stesso modo alla fine dell'ultimo periodo di programmazione di bilancio;

12.   sottolinea i programmi di accresciuta assistenza esterna che non potevano far oggetto di previsione al momento dell'adozione delle attuali prospettive finanziarie, come l'Afganistan, l'Iraq e la recente proposta per il programma di ricostruzione per le regioni colpite dallo tsunami; esprime preoccupazione sul bisogno di finanziare nuovi partenariati strategici e auspica che il Consiglio riconosca le difficoltà attuali e che chiaramente si impegni ad un accordo sulle nuove priorità senza compromettere le politiche tradizionali; nota tagli preoccupanti per alcuni programmi geografici e a tema e ritiene che un riequilibrio degli ammontari di bilancio e delle nuove risorse sia necessario; sottolinea l'importanza della politica europea di vicinanza, incluso il sostegno al cambio verso la democrazia nei paesi vicini; esprime delusione in particolare per il ridimensionamento della iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani, l'unico programma esterno che può trovare esecuzione senza il consenso del paese interessato; sottolinea, inoltre, il bisogno di un ruolo internazionale accresciuto dell'Unione nel campo della politica estera e di sicurezza comune e della prospettiva di sviluppo del territorio europeo e auspica una ricerca con la presidenza inglese su tali bisogni, prima di una decisione finale, in seno alle riunioni congiunte di politica estera comune e di sicurezza;

13.   sottolinea che Parlamento, Consiglio e Commissione hanno sottoscritto l'impegno di sostenere gli obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG) delle Nazioni Unite e si apprestano a sostenerli nel bilancio 2006, inclusi gli obiettivi rilevanti nel campo di infrastruttura sociale, sanità basica e istruzione, e per le "azioni a rapido successo"; si rammarica del fatto che manchi sotto i massimali attuali lo spazio per mandare avanti efficacemente tali obiettivi o fornire misure di sostegno collegate alla riforma dello zucchero;

14.   sottolinea ancora la necessità di soddisfare i bisogni amministrativi giustificati per permettere la regolare assunzione di rappresentanti dei nuovi Stati membri e il funzionamento adeguato di tutte le istituzioni dell'Unione allargata, inclusa un'efficiente esecuzione dei programmi operativi; sottolinea, allo stesso tempo, il bisogno di usare le risorse finanziarie ed umane in maniera efficiente e razionale e di identificare tutti i possibili risparmi al fine di garantire "value for money" e rigore finanziario; insiste nella sua richiesta che il Consiglio applichi gli stessi principi di rigore anche alle agenzie decentrate e al proprio bilancio.

15.   a seguito dell'ultima proposta della Commissione per la revisione del regolamento finanziario, invita il Consiglio ad unirsi al Parlamento europeo nel dibattito su come agevolare l'accesso ai programmi comunitari e semplificare le relative procedure amministrative e di controllo; propone al riguardo un dialogo regolare finalizzato all'elaborazione di un approccio comune;

16.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU C 172 del 18.6.1999, pag. 1. Accordo modificato dalla decisione 2003/429/CE (GU L 147 del 14.6.2003, pag. 25).
(2) Testi approvati, P6_TA(2005)0126.

Note legali - Informativa sulla privacy