Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia contro la pandemia dell'influenza
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 152 del trattato CE,
– viste l'interrogazione con richiesta di risposta orale O-0089/2005 presentata dalla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, conformemente all'articolo 108 del suo regolamento,
– vista la dichiarazione della Commissione,
– visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. considerando che l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS ) ha lanciato un'allerta sulla possibilità di una pandemia influenzale in un immediato futuro;
B. considerando che un virus dell'influenza potrebbe propagarsi da un continente all'altro nello spazio di qualche giorno;
C. considerando che la lotta efficace contro un virus dell'influenza necessita di appositi vaccini e antivirali per l'uomo e per gli animali in quantità sufficiente,
D. considerando che una probabile causa di pandemia potrebbe essere il virus dell'influenza aviaria altamente patogeno (H5N1), che, dopo modificazione o ricombinazione con il virus dell'influenza umana, può produrre un'influenza estremamente aggressiva contro la quale i vaccini esistenti sono inefficaci e che necessita quindi di un "nuovo" vaccino;
E. considerando che il più grande rischio di pandemia di influenza proviene dai paesi asiatici dove il ceppo di virus HPAI si è diffuso durante due anni nonostante gli sforzi continui delle autorità competenti di contenere la malattia, e che quindi è nell'interesse dell'Unione stessa e della solidarietà internazionale fornire maggior sostegno a tali paesi;
F. considerando che l'elaborazione e la produzione di nuovi vaccini necessitano di procedimenti difficili e costosi e che possono richiedere almeno sei mesi dalla data in cui il virus è stato isolato e studiato;
G. considerando che la potenziale minaccia rappresentata dalla ricombinazione del virus dell'influenza aviaria con l'influenza stagionale sarebbe ridotta se fosse garantita l'immunizzazione contro l'influenza stagionale di tutte le persone più direttamente esposte al virus dell'influenza aviaria;
H. considerando che esiste un importante rischio che l'approvvigionamento risulti inadeguato, iniquo e tardivo nei paesi che non producono vaccini;
I. considerando che il verificarsi di una pandemia al di fuori delle frontiere dell'UE rappresenterebbe anche una grave minaccia sanitaria per i cittadini dell'Unione europea;
J. considerando che gli Stati membri hanno la responsabilità di adottare le misure necessarie per impedire una pandemia d'influenza e di prepararsi, ma che la Commissione svolge il ruolo di coordinatore;
1. ritiene che l'allarme lanciato dall'OMS e dal Centro europeo di prevenzione e di controllo delle malattie (CEPCM) per una potenziale pandemia d'influenza sia estremamente grave; sottolinea che l'insorgenza della malattia in uno Stato membro o nelle regioni limitrofe all'UE rappresenterebbe una minaccia sanitaria immediata per tutta l'Unione europea;
2. 2 invita gli Stati membri a compiere tutti i passi necessari per prevenire una ricombinazione del virsu H5N1 in una forma influenzale trasmissibile tra esseri umani; insiste pertanto che resta prioritaria la vaccinazione dei lavoratori che operano nel settore avicolo o in settori contigui;
3. sottolinea, a tale proposito, che occorre prevedere piani di emergenza in caso di contaminazione umana, e che tali piani devono avere le seguenti finalità:
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garantire il necessario coordinamento tra Stati membri,
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assicurare la necessaria consultazione e il necessario scambio di informazioni con gli Stati che non sono membri dell'UE,
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evitare il panico tra la popolazione,
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combattere eventuali traffici che potrebbero nascere in caso di rischio grave,
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definire le zone da isolare in via prioritaria,
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identificare i gruppi della popolazione da vaccinare in via prioritaria,
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garantire una distribuzione di prodotti per contrastare la pandemia di influenza umana;
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assicurare una strategia efficace di comunicazione e d'informazione del pubblico;
4. sollecita il Consiglio a raggiungere un accordo sui piani di preparazione all'influenza che assicuri l'impegno di tutti gli Stati membri; tali piani devono comprendere contratti di acquisto preventivo destinati a garantire un sufficiente approvvigionamento di vaccini e antivirali per far fronte alla domanda in caso di pandemia, nonché di antibiotici per curare le infezioni secondarie, ad essere attivati senza indugio e comunicati alla Commissione; sollecita tutti gli Stati membri ad aggiornare i propri piani alla luce dei risultati delle simulazioni in tempo reale e delle nuove raccomandazioni dell'OMS e del CEPCM, comunicando questi aggiornamenti alla Commissione;
5. invita la Commissione a rafforzare il suo ruolo di coordinamento, di concerto con il CEPCM e a sostenere l'impegno degli Stati membri proponendo loro una consulenza tecnica per i loro piani di preparazione; chiede alla Commissione di rendere conto periodicamente al Parlamento europeo sulla situazione in corso e sulla quantità attuale di vaccini disponibili;
6. esorta la Commissione a mettere in atto una strategia globale di comunicazione, congiuntamente alla CEPCM, nell'eventualità di una pandemia;
7. sottolinea che l'elemento chiave di una preparazione efficace sta nello sviluppo tempestivo e nella produzione quantitativamente adeguata di vaccini e di antivirali; chiede alla Commissione e agli Stati membri di cooperare con i settori interessati per adottare le misure necessarie alla produzione di nuovi vaccini nel minor tempo possibile che, secondo gli esperti, va da tre a otto mesi;
8. sollecita gli Stati membri ad aumentare la copertura di vaccinazione antinfluenzale prima che si verifichi una pandemia, conformemente alle raccomandazioni dell'OMS, il che incoraggerà anche i settori interessati ad aumentare la loro capacità di produzione per far fronte alla domanda prevista di vaccini in caso di pandemia; chiede agli Stati membri di concentrare la più grande priorità di vaccinazione sugli allevatori di pollame, in maniera da ridurre la probabilità di combinazione tra il virus dell'influenza aviaria e quello dell'influenza umana, in quanto essi costituiscono uno dei più importanti punti di potenziale contatto; rammenta agli Stati membri che la costituzione di riserve di vaccini e di antivirali in previsione di una pandemia sarà meno costosa delle conseguenze di una epidemia senza vaccini;
9. rileva che gli Stati membri dispongono di risorse finanziarie molto variabili per la costituzione di riserve di vaccini e di antivirali, nonché per i contratti di acquisto preventivo con i settori interessati; propone alla Commissione di vagliare la possibilità di utilizzare il Fondo di solidarietà dell'Unione come strumento di precauzione che consenta di intraprendere un'azione preventiva nell'eventualità di una pandemia di influenza, ivi compresa la produzione di nuovi vaccini e lo sviluppo di nuovi metodi di prova;
10. esorta la Commissione a garantire un continuo scambio di informazioni con i paesi colpiti; ritiene che l'Unione europea debba prestare assistenza ai paesi colpiti per aiutarli a migliorare le loro capacità di valutazione del rischio e contenimento;
11. segnala che la principale fonte di infezione resta nei paesi dell'Asia sudorientale; chiede pertanto alla Commissione e al Consiglio di cooperare con essi a livello economico e scientifico al fine di eliminare tale fonte principale, specialmente perché sono molto elevate le probabilità di una mutazione del virus;
12. invita la Commissione e gli Stati membri ad accrescere il loro sostegno ai paesi che sono attualmente più colpiti dal virus dell'influenza aviaria e a fornire efficiente aiuto tecnico al fine di contenere il virus e ridurre il rischio che esso muti e si ricombini in maniera tale da iniziare una pandemia;
13. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere un programma di vaccinazione per tutti gli allevatori di pollame nei paesi colpiti dall'influenza aviaria, mettendo in evidenza che questi lavoratori costituiscono uno dei più importanti punti di contatto tra il virus dell'influenza umana e quello dell'influenza aviaria, al cui livello potrebbe avere origine un ceppo suscettibile di causare una pandemia globale;
14. invita la Commissione a presentare un piano destinato a garantire una distribuzione rapida ed efficace dei vaccini e degli antivirali in caso di pandemia per evitare che questa si propaghi, con un'attenzione particolare per gli Stati membri che non producono né vaccini né antivirali;
15. sottolinea che le ispezioni, le ricerche sulle rotte degli uccelli migratori, i controlli aleatori degli animali e la vaccinazione contro l'influenza aviaria possono rappresentare uno strumento efficace a completamento delle misure di controllo della malattia; accoglie perciò favorevolmente la recente proposta della Commissione concernente una nuova direttiva relativa a misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria, nella quale la vaccinazione assume un ruolo più importante nella lotta contro questa malattia; sollecita gli Stati membri a fare un uso ottimale di tale strumento così da ridurre il più possibile la necessità di macellazioni in massa degli animali, e invita tutti gli operatori del settore delle carni ad assumersi le proprie responsabilità al riguardo, garantendo la vendita di prodotti derivanti tanto da animali vaccinati che non vaccinati;
16. chiede al Consiglio di adottare un piano per prevenire la propagazione dell'influenza da un paese all'altro, imponendo restrizioni ai viaggi internazionali e introducendo piani di controllo sanitario in porti e aeroporti;
17. invita il Consiglio "Sanità" a conferire alla Commissione il mandato di adottare misure d'urgenza entro ventiquattr'ore qualora un'influenza pandemica raggiunga l'Unione europea o i paesi con essa confinanti, ad esempio ricorrendo a misure di quarantena e disinfezione negli aeroporti per i voli provenienti dalle regioni colpite e introducendo restrizioni quanto ai viaggi;
18. sollecita la Commissione a sostenere misure preventive e di cooperazione e sostegno tecnico a paesi terzi, segnatamente asiatici, al fine di assicurare la prevenzione e l'individuazione dei focolai nei paesi da cui ha origine l'influenza aviaria;
19. esorta la Commissione ad aiutare gli Stati membri ad elaborare piani per le misure di quarantena;
20. invita le istituzioni dell'Unione europea a elaborare i propri piani di preparazione;
21. sollecita gli Stati membri ad informare efficacemente i cittadini in merito ai rischi di diffusione della malattia legati ai viaggi;
22. sollecita gli Stati membri e la Commissione a mettere a disposizione fondi per fornire assistenza ai paesi dell'Asia meridionale - in termini di competenze tecniche e di finanziamenti - nella lotta contro la malattia;
23. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri.