Risoluzione del Parlamento europeo sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2006, Sezione III - Commissione (C6-0299/2005 – 2005/2001(BUD))
Il Parlamento europeo,
– visti l'articolo 272 del trattato CE e l'articolo 177 del trattato Euratom,
– vista la decisione 2000/597/CE, Euratom del Consiglio, del 29 settembre 2000, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee(1),
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(2),
– visto l'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio(3),
– vista la sua risoluzione del 13 aprile 2005 sulla strategia politica annuale della Commissione (SPA)(4),
– vista la sua risoluzione del 6 luglio 2005 sul mandato per la procedura di conciliazione sul bilancio 2006 per la prima lettura del Consiglio(5),
– visto il progetto preliminare di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2006 presentato dalla Commissione il 27 aprile 2005 (COM(2005)0300),
– visto il progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2006 stabilito dal Consiglio il 15 luglio 2005 (C6-0299/2005),
– visti l'articolo 69 e l'allegato IV del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri delle altre commissioni interessate (A6-0309/2005),
Considerazioni generali e priorità
1. riafferma la propria volontà di conseguire i principali obiettivi politici per il 2006 nonché di garantire una continuità credibile con le nuove prospettive finanziarie; deplora al riguardo le riduzioni indifferenziate operate nel progetto di bilancio del Consiglio senza un'analisi dei singoli casi;
2. ha deciso di aumentare gli impegni di bilancio, in particolare per le strategie di Lisbona e di Göteborg, per la politica dell'informazione e per le azioni esterne, al fine di salvaguardare importanti azioni dell'Unione europea conformemente alle sue precedenti risoluzioni sul bilancio 2006, azioni che saranno determinanti agli occhi dei cittadini europei; esorta il Consiglio a cooperare pienamente con il Parlamento al fine di raggiungere una soluzione soddisfacente, che comprenda l'applicazione delle misure previste nel quadro dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999;
3. esprime la stessa opinione per quanto riguarda gli stanziamenti di pagamento e ritiene che l'importo fissato dal Consiglio, pari a 111,4 miliardi EUR (l"1,01 % del RNL), sia inadeguato ai fini dell'effettiva attuazione delle politiche già stabilite nonché delle necessarie nuove azioni; ha deciso pertanto di portare i pagamenti in tutto il bilancio ad un livello pari a 115,4 miliardi EUR (l"1,04 % del RNL); rileva che tale decisione rimane compatibile con il rigore di bilancio imposto dai problemi economici che affliggono taluni Stati membri;
4. insiste affinché il bilancio dell'Unione europea contribuisca alla realizzazione di azioni più efficaci a vantaggio dei cittadini europei, tra cui, in primo luogo, una strategia di Lisbona migliorata che metta l'accento sull'occupazione, sulla coesione sociale, economica e ambientale e sulla competitività dell'Europa; afferma che la partecipazione dei giovani è fondamentale per qualunque strategia europea ragionevole e condivide le ambizioni politiche del Consiglio concernenti l'elaborazione di un patto per la gioventù; si oppone decisamente alle riduzioni di bilancio in tale campo e ha deciso di concentrare l'attenzione sulla strategia di Lisbona, e in particolare su un aumento del quadro finanziario per i programmi Socrate, Gioventù, Ricerca, Life e Energia intelligente, stabilite secondo la procedura di codecisione; esorta il Consiglio a concordare un rafforzamento di tali priorità, come si è fatto al termine dell'ultimo periodo di programmazione;
Rubrica 1
5. si compiace vivamente della revisione dei sottomassimali della rubrica 1 volta a rendere possibili le misure di modulazione stabilite in materia di riforma della PAC, concordate dal Parlamento e dal Consiglio nella riunione di conciliazione del 15 luglio 2005;
6. ricorda la propria posizione secondo cui gli importi suggeriti dalla Commissione nella sua proposta di bilancio dovrebbero essere considerati come il minimo necessario, e ha deciso pertanto di respingere le riduzioni operate dal Consiglio; è convinto che tali stanziamenti siano necessari, pur appoggiando pienamente le misure di riforma in corso nel settore;
7. sottolinea l'importanza dell'innovazione e del rinnovamento nell'ambito della politica agricola riformata dell'Unione europea, specialmente per quanto concerne la formazione e le misure destinate ai giovani agricoltori;
8. desidera verificare l'utilizzazione degli importi di bilancio della sottorubrica 1b (sviluppo rurale), con particolare riferimento alle azioni volte a rafforzare la protezione dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile delle zone rurali nonché le azioni cofinanziate dai Fondi strutturali nel settore della prevenzione e della lotta contro la desertificazione e la distruzione provocate dagli incendi di habitat rurali e naturali – fenomeni che negli ultimi anni hanno drammaticamente dimostrato di costituire un problema cruciale per l'Unione europea; invita la Commissione a presentare un quadro generale dell'utilizzazione in questo ambito dei fondi destinati allo sviluppo rurale; ricorda inoltre l'importanza degli aiuti e della solidarietà nella rubrica 1, in particolare mediante la fornitura a determinate organizzazioni di derrate alimentari provenienti da scorte d'intervento destinate ad essere distribuite alle fasce di popolazione più svantaggiate nella Comunità;
Rubrica 2
9. prende atto delle recenti previsioni di pagamento a favore di azioni strutturali e di informazione da parte della Commissione conformemente alla dichiarazione comune approvata nel quadro della procedura di bilancio 2005; osserva altresì il sensibile scarto tra le previsioni di pagamento degli Stati membri e il PPB della Commissione; decide pertanto di portare gli stanziamenti di pagamento ad un livello pari a 39,2 miliardi EUR; è preoccupato, nel contempo, per i tassi generali di utilizzazione osservati nella maggior parte dei nuovi Stati membri, e di conseguenza desidera esaminare l'eventuale necessità di adottare una soluzione di transizione tra l'attuale periodo di programmazione ed il prossimo, in modo da garantire che essi non siano compromessi;
10. insiste affinché il programma PEACE a favore dell'Irlanda del Nord continui a beneficiare di un sostegno, ma ricorda che l'importo da riassegnare a partire dalle "misure innovative" è stato concordato congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio, alla presenza della Commissione, nella riunione di conciliazione di bilancio del 25 novembre 2004; ha deciso pertanto di ripristinare tale importo ed invita il Consiglio a concordare una soluzione ricorrendo a tutti i mezzi previsti nell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999, per il finanziamento dei restanti 12 milioni EUR del programma PEACE;
Rubrica 3
11. respinge la politica del Consiglio consistente nell'operare riduzioni indiscriminate, che sono incompatibili con urgenti priorità politiche, e soprattutto con la necessità di essere all'altezza delle ambizioni di una strategia di Lisbona rinnovata grazie ad uno sforzo superiore a quello già effettuato nel 2005;
12. ritiene che il bilancio del 2006 sia un bilancio di passaggio verso un nuovo periodo di programmazione e che pertanto esso dovrebbe svolgere una funzione di transizione e anticipare l'aumento dei fondi previsto a partire dal 2007 per i settori politici fondamentali; decide di conseguenza di rafforzare una serie di importanti linee di bilancio concernenti la ricerca e l'innovazione, le PMI, la competitività, i programmi Socrate e Gioventù, lo sviluppo del mercato interno ed i programmi Life, Energia intelligente e Leonardo da Vinci; è inoltre disposto a concordare con il Consiglio dotazioni sufficienti a finanziare le priorità in un quadro oggettivo e a lungo termine, mediante il ricorso alle disposizioni dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999, in particolare i punti 33 e 34, o mediante l'applicazione dell'articolo 272 del trattato CE;
13. auspica che si presti maggiore attenzione alla semplificazione delle procedure a livello dei programmi dell'Unione europea a vantaggio delle persone e delle organizzazioni che percepiscono fondi comunitari; ha votato pertanto una serie di emendamenti miranti ad una semplificazione e conformi all'opera attualmente in corso per adattare il regolamento finanziario, ma sollecita progressi più rapidi basati sulla semplificazione delle procedure interne;
14. ritiene che gli importi previsti per la politica d'informazione dell'Unione euroepa siano inadeguati e ha deciso di aumentare tali stanziamenti; rileva l'urgente necessità che la Commissione presenti il suo Libro bianco sulla politica d'informazione; decide nel frattempo di iscrivere una parte degli stanziamenti nella riserva;
15. è pienamente d'accordo sull'importanza della nuova azione a favore della "Mobilità dei lavoratori" che è stata proposta come progetto pilota, e ne condivide le ambizioni; propone, tuttavia, di finanziare tale azione come evento speciale annuale nell'ambito delle prerogative istituzionali della Commissione; ricorda al contempo alla Commissione la responsabilità che le incombe di attuare concretamente tutti i progetti pilota che sono stati promossi dal Parlamento;
16. si attende che gli importi accantonati per l'Anno europeo della mobilità dei lavoratori siano spesi in campagne decentrate vicine ai cittadini e che la visibilità e i servizi degli strumenti esistenti come EURES e EUROPASS siano estesi e il loro campo d'azione sia ampliato al fine di includere gli immigrati dei paesi terzi, dal momento che, in considerazione dell'invecchiamento della popolazione, per soddisfare le necessità del mercato del lavoro dell'Unione europea saranno necessari flussi di immigrazione sempre più sostenuti;
17. rileva l'importanza delle questioni concernenti la protezione dei dati nell'ambito del terzo pilastro, e sostiene la formalizzazione di una struttura ad hoc cui partecipino rappresentanti delle autorità degli Stati membri competenti in materia di protezione dei dati e di altri organi nazionali in funzione dei problemi specifici da affrontare;
Rubrica 4
18. riafferma la propria convinzione che le azioni esterne dell'Unione europea comportino nuove responsabilità e si siano accumulate negli ultimi cinque anni senza un parallelo adeguamento delle necessarie risorse finanziarie; rileva al riguardo gli impegni finanziari a favore del Kosovo, della Serbia, dell'Afghanistan e dell'Iraq, le crescenti ambizioni nel campo della PESC e, più recentemente, l'impegno di solidarietà nei confronti delle vittime dello tsunami;
19. è assolutamente convinto che il Consiglio debba rivedere la propria posizione e accettare di finanziare nuove priorità senza compromettere le importanti azioni in corso; ha deciso pertanto di respingere l'impostazione del Consiglio consistente nel ridurre le linee di bilancio destinate ai diritti dell'uomo e alla democrazia, ai programmi di cooperazione geografica, tra cui la politica di vicinato, nonché ad azioni importanti ai fini degli Obiettivi di sviluppo del Millennio; ha deciso di iscrivere stanziamenti di livello sufficiente a salvaguardare dette politiche, conservando inoltre un margine per le nuove politiche; ha deciso, per le ragioni suesposte, di finanziare i programmi di ricostruzione in Iraq e nelle zone colpite dallo tsunami e di concedere un sostegno ai paesi firmatari del protocollo sullo zucchero, al di là del margine esistente; invita il Consiglio a concordare una soluzione di finanziamento ricorrendo a tutti i mezzi previsti nell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999, in particolare i punti 19 e 24, o mediante l'applicazione delle pertinenti disposizioni del trattato;
20. insiste affinché la Commissione e il Consiglio continuino ad appoggiare l'iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani e decide di assegnarle una dotazione finanziaria sufficiente; ribadisce l'appello rivolto alla Commissione affinché essa presenti una proposta di atto giuridico separato relativamente ai diritti umani per il periodo di programmazione 2007-2013; sottolinea inoltre che occorre rafforzare considerevolmente la partecipazione del Parlamento alla fissazione delle priorità ai fini dell'attuazione dei nuovi programmi per il periodo 2007-2013 (comitatologia);
21. ricorda la sua raccomandazione al Consiglio del 24 settembre 2003 sulla situazione in Iraq(6), e la sua risoluzione del 6 luglio 2005 su "L'Unione europea e l'Iraq: un quadro per l'impegno"(7), che esortano ad affidare alle Nazioni Unite la gestione dei fondi comunitari per la ricostruzione in Iraq; critica la Commissione, la quale ha accettato che una quota notevole del contributo comunitario sia gestita dalla Banca mondiale; constata che la Banca ha assorbito solo marginalmente gli stanziamenti accordati a titolo dei bilanci 2004 e 2005 ed è pertanto del parere che essa non necessiti di ulteriori finanziamenti nel corso del 2006; ricorda alla Commissione che la Banca mondiale fa affidamento sulle autorità irachene per l'attuazione dei propri programmi; segnala a tale riguardo l'insufficienza delle strutture amministrative e i ripetuti casi di corruzione verificatisi in Iraq; chiede pertanto che nessun aiuto finanziario supplementare sia inviato alla Banca mondiale e che per l'esborso di tali fondi siano presi in considerazione altri intermediari europei; invita la Commissione ad effettuare nel 2006 un audit indipendente sull'utilizzo dei fondi comunitari da parte dell'ONU e della Banca mondiale;
22. ribadisce che la Commissione dovrebbe effettuare ogni sforzo per rispettare i parametri definiti dal Parlamento nell'ambito degli impegni annuali totali per la cooperazione allo sviluppo, pari al 35% per l'infrastruttura sociale e al 20% per la sanità e l'istruzione di base; iscrive nella riserva una quota del 10% di una serie di linee geografiche al fine di incoraggiare la Commissione ad adottare le misure necessarie per raggiungere il parametro del 20% per la sanità e l'istruzione di base;
23. respinge l'aumento, voluto dal Consiglio, per la nomina di due Rappresentanti speciali supplementari nel campo della PESC, senza la debita consultazione del Parlamento europeo; rileva che, sulla base della dichiarazione comune del 25 novembre 2002, le Presidenze irlandese e olandese hanno compiuto progressi sostanziali nell'istituire un processo di informazione e consultazione politica con il Parlamento; deplora che, malgrado fossero stati previsti cinque incontri all'anno, quest'anno se ne sia tenuto uno solo (fino al settembre 2005); insiste pertanto affinché questo dialogo politico continui come convenuto tra le due istituzioni e sia migliorato dal punto di vista qualitativo;
24. rileva l'importanza dei contributi del settore privato alla lotta contro la povertà e invita la Commissione e la Banca europea degli investimenti (BEI) ad esaminare congiuntamente la possibilità di concedere abbuoni d'interesse per i prestiti sulle risorse proprie della BEI accordati al settore delle PMI nei paesi in via di sviluppo;
25. chiede alla Commissione di garantire che l'assistenza comunitaria prevista alla rubrica 4 non sia concessa ad alcun governo, organizzazione o programma che offra sostegno o partecipi alla gestione di programmi i quali comportano violazioni dei diritti umani come aborti coatti, sterilizzazioni forzate o infanticidi forzati, e ciò in applicazione del divieto di coercizione o costrizione in questioni di salute sessuale e riproduttiva specificamente sancito dalla Conferenza internazionale del Cairo su popolazione e sviluppo;
26. è convinto che la nuova linea di bilancio "Aiuti al commercio" sia necessaria per:
i)
migliorare la trasparenza, e quindi il controllo democratico, di un bilancio consistente;
ii)
fornire assistenza al commercio in modo più visibile;
iii)
promuovere una maggiore flessibilità per mobilitare i fondi con rapidità e tramite iniziative multilaterali, a seconda della situazione;
Rubrica 5
27. è consapevole delle dichiarazioni della Commissione riguardo al reclutamento di funzionari provenienti dai nuovi Stati membri e ritiene che si tratti di una giusta priorità; stima inaccettabili le riduzioni indifferenziate operate dal Consiglio e decide di ripristinare in prima lettura per la Commissione un importo di 90,4 milioni EUR sul taglio di 94,4 milioni EUR effettuato dal Consiglio; decide di iscrivere nella riserva un importo di 16 milioni EUR per stanziamenti destinati alle retribuzioni per le ragioni illustrate in appresso;
28. ha deciso di prevedere la totalità dei posti richiesti dalla Commissione e libererà tali posti dalla riserva quando la Commissione avrà:
–
chiarito la situazione relativa al reclutamento e alle possibilità di coprire i posti legati all'allargamento;
–
fornito una revisione completa di tutte le regolamentazioni proposte in sospeso (incluse quelle del programma legislativo e di lavoro del 2005), per garantire che tutte le proposte legislative esistenti o pianificate della Commissione soddisfino, in particolare, i criteri della sussidiarietà e della riduzione della burocrazia e dei costi di applicazione; chiede che tale analisi sia presentata entro novembre 2005;
–
concluso un accordo con il Parlamento sul programma legislativo e di lavoro del 2006;
–
fornito dettagli sulla programmazione pluriennale per tutte le proposte legislative all'interno del prossimo quadro finanziario;
–
assunto il chiaro impegno di rispettare la dichiarazione comune sulla programmazione finanziaria, concordata durante la riunione di conciliazione del 13 luglio 2004, e di presentare al Parlamento le informazioni e i dati pertinenti;
–
assunto l'impegno, prima della seconda lettura, di presentare una proposta volta ad istituire una politica del personale, un profilo di carriera e le migliori prassi per le Agenzie;
–
presentato il Libro bianco sulla sua futura strategia in materia di informazione e comunicazione;
–
presentato la proposta sulla revisione delle norme di applicazione del regolamento finanziario entro il 31 ottobre 2005; e
–
presentato un atto distinto per i diritti dell'uomo, come richiesto dal Parlamento nella sua risoluzione dell'8 giugno 2005 sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013(8);
29. invita la Commissione, prima della seconda lettura, ad esaminare le possibilità di realizzare economie e a condurre una revisione critica delle sue richieste di bilancio;
Rubrica 7
30. insiste affinché vi sia una maggiore trasparenza di bilancio per quanto concerne l'assistenza comunitaria ai paesi che sono candidati all'adesione o in fase di precandidatura; ricorda che tale aspetto è fondamentale in vista dell'entrata in vigore del nuovo strumento di preadesione, che consoliderà in un unico atto una varietà di programmi geografici e tematici;
Questioni orizzontali Agenzie
31. è convinto che le agenzie debbano essere esaminate singolarmente e che l'autorità di bilancio debba tenere presente lo stato previsionale e le modifiche raccomandate dalla Commissione; ha deciso pertanto di ripristinare in via generale il livello del PPB, iscrivendo caso per caso le esigenze specifiche di finanziamento giustificate dalle debite motivazioni; chiede alla Commissione di presentare la struttura pianificata delle carriere e le altre informazioni richieste;
Sovvenzioni
32. ricorda che le ex linee A-30 sono coperte da atti giuridici di base e da quadri finanziari ristretti che scadono nel 2006; rileva pertanto che il margine di manovra in questo settore è estremamente limitato; sottolinea l'importanza dei gemellaggi tra città e ha deciso di mantenere gli stanziamenti al livello del 2005; rileva inoltre che il principio dell'organizzazione di gare d'appalto entrerà pienamente in vigore per tutti i programmi nel 2006 e che l'assegnazione specifica di stanziamenti non è più possibile; invita la Commissione a proporre una soluzione di transizione eventualmente necessaria per evitare le eventuali interruzioni nell'erogazione dei finanziamenti ai beneficiari che potrebbero verificarsi durante il passaggio da un sistema all'altro;
33. fa notare che da molti anni offre sostegno, mediante sovvenzioni, a numerose organizzazioni culturali di successo, quali l'Orchestra dei giovani dell'Unione europea, l'Orchestra barocca dell'Unione europea, la Fondazione internazionale Yehudi Menuhin, per citarne alcune; sottolinea che è previsto che queste organizzazioni continuino le loro attività nel contesto di un nuovo quadro finanziario pluriennale a partire dal 2007; osserva con preoccupazione che sussiste il pericolo reale che queste organizzazioni non siano più in grado di continuare le loro attività nel 2006 se non si prevedono aiuti transitori che facciano da ponte tra i due periodi di programmazione finanziaria; è pertanto disposto a concordare con il Consiglio dotazioni sufficienti per finanziare tali azioni prioritarie in un quadro oggettivo e a lungo termine, mediante il ricorso alle disposizioni dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999, in particolare i punti 33 e 34, o mediante l'applicazione dell'articolo 272 del trattato CE;
Progetti pilota, azioni preparatorie e studi
34. si compiace del miglioramento osservato nella cooperazione con la Commissione in merito ai progetti pilota, alle azioni preparatorie e agli studi, ma deplora il fatto che alcuni progetti stiano ancora attraversando difficoltà di attuazione;
35. ha deciso di lanciare una serie di nuove iniziative importanti conformi alle sue priorità, in particolare: cooperazione transfrontaliera per la lotta contro le calamità naturali, che sensibilizzi a favore di una più stretta cooperazione nell'ambito delle misure di protezione civile al fine di prevenire o almeno ridurre al minimo le conseguenze di tali calamità; azioni di mobilità individuale per gli alunni delle scuole secondarie superiori; progetti pilota in materia di sicurezza sulle reti transeuropee; azioni di mobilità per giovani imprenditori volte a incoraggiare scambi a livello europeo; Destinazioni europee di eccellenza; azioni preparatorie in vista di un sistema basato su Internet per favorire una migliore legislazione e incoraggiare la partecipazione pubblica, nonché per promuovere Natura 2000;
Formazione del bilancio in funzione delle attività
36. ricorda che, a seguito dell'analisi delle schede d'attività per il 2005 effettuata lo scorso anno dal Parlamento, la Commissione è stata invitata a migliorare la qualità dell'informazione fornita nelle sue schede per la procedura di bilancio 2006; osserva che, sebbene siano stati compiuti alcuni progressi, sono necessari ulteriori miglioramenti per accrescere la rilevanza dell'informazione ai fini del bilancio, in particolare nel campo degli obiettivi e degli indicatori; osserva che le schede d'attività dovrebbero fornire un utile strumento di lavoro alle commissioni parlamentari e dovrebbero essere impiegate più estesamente; invita pertanto la Commissione a rinnovare i propri sforzi volti a fornire schede d'attività più precise e pertinenti in vista della prossima procedura di bilancio;
37. sottolinea che la Commissione deve garantire che nell'esecuzione del bilancio si tenga conto della parità di genere e che tutte le azioni siano valutate dalla prospettiva della differenza del loro impatto sugli uomini e sulle donne;
o o o
38. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, accompagnata dagli emendamenti e dalle proposte di modifica alla sezione III del progetto di bilancio generale, al Consiglio, alla Commissione nonché alle altre istituzioni e agli altri organi interessati.