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RC-B6-0561/2005

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Giovedì 27 ottobre 2005 - Strasburgo
Diritti umani nel Sahara occidentale
P6_TA(2005)0414RC-B6-0561/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sui diritti umani nel Sahara occidentale

Il Parlamento europeo,

–   viste le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul Sahara occidentale, e in particolare la risoluzione 1598 (2005) del 28 aprile 2005 e la risoluzione 1495 (2003), adottate dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'11 ottobre 2005,

–   visto l'ultimo rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite al Consiglio di Sicurezza sul Sahara occidentale (aprile 2005),

–   viste le recenti nomine di un Rappresentante speciale e di un Inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sul Sahara occidentale,

–   vista in particolare la sua risoluzione del 28 aprile 2005 sulla relazione annuale sui diritti umani nel mondo per il 2004 e sulla politica dell'UE in materia(1),

–   visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.   considerando con profonda preoccupazione le ultime relazioni di Amnesty international e dell'Organizzazione mondiale contro la tortura (OMTC), che riferiscono di gravi violazioni dei diritti umani da parte del Marocco a danno delle popolazioni saharawi,

B.   considerando che le indagini effettuate dalla commissione per l'equità e la riconciliazione sulle persone decedute nei centri di detenzione illegali hanno permesso di accertare il luogo di sepoltura di 57 persone, vittime di sparizioni forzate, di cui 43 saharawi,

1.   plaude alla liberazione di tutti i prigionieri di guerra marocchini da parte del Fronte Polisario; chiede alle autorità marocchine di liberare immediatamente tutti i difensori dei diritti umani, Aminattou Haidar, Ali Salem Tamek e altri 35 detenuti politici saharawi, e di fare luce sulla sorte di più di 500 persone saharawi scomparse, ivi inclusi i saharawi scomparsi nel corso di campagne militari;

2.   chiede al Marocco e al Fronte Polisario di cooperare pienamente con il Comitato internazionale della Croce Rossa al fine di chiarire la sorte delle persone scomparse dall'inizio del conflitto;

3.   chiede la protezione delle popolazioni saharawi e il rispetto dei loro diritti fondamentali, segnatamente la libertà di espressione e di circolazione, in conformità della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dei trattati e delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani;

4.   sostiene una soluzione giusta e durevole del conflitto del Sahara occidentale, basata sul diritto e la legalità internazionale, in conformità delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e in particolare della risoluzione 1495;

5.   chiede al Regno del Marocco e al Fronte Polisario, agli Stati limitrofi e all'Unione europea di cooperare pienamente con le Nazioni Unite al fine di completare il processo di decolonizzazione del Sahara occidentale;

6.   chiede al Consiglio e agli Stati membri di sostenere attivamente gli sforzi delle Nazioni Unite per la salvaguardia delle risorse naturali del Sahara occidentale in quanto territorio non autonomo, oggetto di un processo di decolonizzazione, come stipula il parere giuridico (2002) del Vicesegretario generale delle Nazioni Unite per le questioni giuridiche, Hans Corel;

7.   si compiace della nomina, da parte del Segretario generale delle Nazioni Unite, del suo Inviato speciale per il Sahara occidentale nella persona dell'Ambasciatore Van Valsum e di Francesco Bastagli in qualità di rappresentante speciale, responsabile della missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara occidentale (MINURSO), il che dovrebbe contribuire a dare nuovo slancio al processo di pace nella regione;

8.   invita il nuovo Inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite a esporre un resoconto dinanzi alla sua commissione per gli affari esteri e alle sue sottocommissioni nonché alla sua delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb;

9.   chiede alle autorità marocchine di agevolare l'accesso al territorio del Sahara occidentale agli osservatori indipendenti, ai rappresentanti delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani e alla stampa internazionale;

10.   ritiene che il viaggio della sua delegazione nel Sahara occidentale fornirà al Parlamento europeo nuovi elementi di informazione sulla situazione ed è convinto che detta delegazione potrà svolgervi la sua missione senza ostacoli e nel periodo previsto, ossia nel gennaio 2006;

11.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Unione africana nonché al governo del Marocco e alla direzione del Fronte Polisario.

(1) Testi approvati, P6_TA(2005)0150.

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