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RC-B6-0096/2006

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PV 15/02/2006 - 3
CRE 15/02/2006 - 3

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Mercoledì 15 febbraio 2006 - Strasburgo
L'Iran a fronte della comunità internazionale
P6_TA(2006)0060RC-B6-0096/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sul confronto tra l'Iran e la comunità internazionale

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni, rispettivamente del 13 ottobre 2005 sull'Iran(1) e del 17 novembre 2005 sulle recenti dichiarazioni di Mahmoud Ahmadinejad, Presidente dell'Iran(2),

–   viste le conclusioni del Consiglio "Affari generali" del 30 e 31 gennaio 2006,

–   viste le risoluzioni del Consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) del 24 settembre 2005 e del 4 febbraio 2006 sull'applicazione nella Repubblica islamica dell'Iran dell'accordo di salvaguardia del trattato di non proliferazione nucleare (TNP),

–   viste le relazioni del Direttore generale dell'AIEA del 2 settembre 2005 e del 18 novembre 2005 sull'applicazione nella Repubblica islamica dell'Iran dell'accordo di salvaguardia del TNP,

–   visto il trattato di non proliferazione delle armi nucleari del 1968, in particolare il suo articolo IV che recita: "nessuna disposizione del presente Trattato deve essere considerata come pregiudizievole per il diritto inalienabile delle parti di promuovere la ricerca, la produzione e l'utilizzazione dell'energia nucleare per scopi pacifici, senza discriminazione e conformemente alle disposizioni degli articoli I e II qui innanzi",

–   viste la dichiarazione E3/UE del 13 gennaio 2006 e la dichiarazione del Ministro degli esteri britannico Jack Straw in seguito alla riunione tra i Ministri degli esteri di Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti d'America e l'Alto rappresentante dell'Unione europea tenutasi a Londra il 30 gennaio 2006,

–   visto l'accordo di Parigi del 15 novembre 2004 tra la Repubblica islamica dell'Iran (l'Iran) e il Regno Unito, la Francia e la Germania (E3) e vista la decisione dell'Iran del 1° agosto 2005 di riprendere le attività di conversione dell'uranio, in violazione delle disposizioni dell'accordo di Parigi,

-   vista la risoluzione adottata l'11 gennaio 2006 dall'Assemblea generale dell'ONU nel corso della 60a sessione sulla verifica degli obblighi in materia di disarmo nucleare concordati nelle conferenze di revisione del 1995 e del 2000 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari,

–   visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.   considerando che le dichiarazioni pubbliche del Presidente Ahmadinejad hanno negato il diritto all'esistenza d'Israele e la realtà dell'Olocausto,

B.   considerando che il Direttore generale dell'AIEA, Mohammed El Baradei, ha espresso in numerose occasioni le sue gravi preoccupazioni e ha riferito che, dopo due anni e mezzo di ispezioni e indagini intensive, l'AIEA non è ancora in grado di chiarire alcune questioni importanti,

C.   considerando che il 1° agosto 2005 l'Iran ha deciso di riprendere le attività di conversione dell'uranio in violazione degli obblighi dell'accordo di Parigi e che l'8 agosto 2005 ha ripreso le attività di conversione dell'uranio nell'impianto di Isfahan e ha adottato misure per riprendere le attività di arricchimento il 10 gennaio 2006,

D.   considerando che la risoluzione dell'AIEA del 4 febbraio 2006 constata la "mancanza di fiducia" negli scopi pacifici del programma nucleare iraniano e afferma che "è indispensabile ed improcrastinabile un atteggiamento di totale trasparenza da parte dell'Iran affinché l'Agenzia possa chiarire questioni insolute",

E.   considerando che l'AIEA ha ribadito la sua preoccupazione quanto al persistere delle lacune nella sua comprensione di numerosi aspetti, delicati sotto il profilo della proliferazione, del programma nucleare iraniano,

F.   considerando che l'AIEA ha ripetutamente chiesto la cooperazione dell'Iran per quanto concerne il seguito da dare alle relazioni e ha offerto diverse soluzioni, compresa quella di arricchire l'uranio in Russia, ma che l'Iran ha evitato di prendere una chiara posizione su tali proposte,

G.   considerando che nel novembre 2005 il Direttore generale dell'AIEA ha riferito che l'Iran è in possesso di un documento relativo ai requisiti procedurali che consentono di ridurre l'UF 6 a metallo in piccole quantità nonché di fondere e lavorare l'uranio arricchito, naturale e impoverito in forme emisferiche, il che, secondo l'AIEA, è un processo legato alla fabbricazione di componenti di armi nucleari,

H.   considerando che il 30 gennaio 2006 i ministri degli Esteri di Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti e l'Alto rappresentante dell'UE hanno concordato che la riunione straordinaria del Consiglio dell'AIEA dovrebbe riferire al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ciò che rimanda qualsiasi azione a dopo la presentazione di una relazione del Direttore generale dell'AIEA alla riunione del Consiglio dell'AIEA del 6 marzo 2006 e dopo l'adozione di qualsiasi risoluzione dell'AIEA a tale riunione,

I.   considerando che il governo iraniano ha annunciato il 5 febbraio 2006 che avrebbe interrotto qualsiasi cooperazione volontaria con l'AIEA e non avrebbe consentito altre ispezioni non annunciate dell'AIEA in impianti nucleari iraniani, come previsto dal protocollo addizionale al TNP, e ha inoltre annunciato il 6 febbraio 2006 che avrebbe fatto rimuovere le telecamere di sorveglianza dell'AIEA e i sigilli dell'agenzia dagli impianti e dalle attrezzature nucleari,

J.   considerando che l'ultima Conferenza di revisione del TNP, tenutasi nel 2005, non è riuscita a potenziare un'iniziativa multilaterale contro la minaccia della proliferazione nucleare e della proliferazione delle armi di distruzione di massa,

K.   considerando che le relazioni dell'UE con l'Iran sono basate su un triplice approccio caratterizzato da negoziati su un accordo di commercio e cooperazione, sul dialogo politico e sui diritti umani e considerando che il dialogo politico è stato sospeso a causa della crisi attuale,

1.   ribadisce la sua condanna delle dichiarazioni minacciose del Presidente Ahmedinejad contro Israele, che non alimentano la fiducia nelle intenzioni del governo iraniano di assumere un ruolo pacifico e costruttivo in Medio Oriente; critica pertanto il recente incontro del Presidente Ahmedinejad con rappresentanti della Jihad islamica palestinese nel corso del suo viaggio in Siria ed esige che l'Iran cessi immediatamente e totalmente di fornire sostegno a gruppi terroristici;

2.   esprime la sua profonda preoccupazione per quanto riguarda l'attuale atteggiamento delle autorità iraniane nei confronti del programma nucleare iraniano, in particolare la rimozione dei sigilli da numerosi impianti nucleari e la decisione di riprendere le attività relative all'arricchimento;

3.   appoggia la risoluzione dell'AIEA approvata il 4 febbraio 2006, in cui si critica l'Iran per il mancato rispetto delle raccomandazioni dell'AIEA e si sottolinea la mancanza di fiducia rispetto al fatto che il programma nucleare iraniano sia destinato esclusivamente ad obiettivi pacifici;

4.   appoggia la richiesta dell'AIEA, espressa nella sua risoluzione del 4 febbraio 2006, di chiedere al Direttore generale dell'AIEA di riferire al Consiglio di sicurezza dell'ONU e di illustrare dettagliatamente tutte le relazioni e risoluzioni dell'AIEA adottate in materia;

5.   ritiene che, in conformità della risoluzione dell'AIEA del 24 settembre 2005, sia necessario che l'Iran ripristini una piena e durevole sospensione di tutte le attività relative all'arricchimento e alla rigenerazione, riconsideri la costruzione di un reattore di ricerca moderato ad acqua pesante, ratifichi velocemente e riprenda l'applicazione integrale del Protocollo addizionale e, in termini generali, metta in atto le misure di trasparenza richieste dal Direttore generale dell'AIEA;

6.   ribadisce che l'Iran ha il diritto di sviluppare un programma nucleare in conformità dell'articolo IV del TNP e si dichiara favorevole alle iniziative e alle proposte del gruppo E-3 (Francia, Germania e Regno Unito) e di altri partner internazionali in materia di cooperazione con l'Iran nel settore nucleare a fini pacifici; ribadisce al contempo la sua richiesta al governo iraniano di astenersi da ogni minaccia nei confronti di qualsiasi Stato e di agire nel rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite;

7.   ritiene che il coinvolgimento del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come proposto dall'AIEA, costituisca un passo necessario per valutare l'attuale situazione e concorda con le conclusioni del Consiglio che chiedono un potenziamento del ruolo dell'AIEA; ritiene che tale misura dovrebbe impedire un ulteriore aggravarsi della situazione attuale; invita gli Stati membri dell'Unione europea a coordinare strettamente le proprie iniziative nel quadro dell'AIEA e delle Nazioni Unite;

8.   afferma che la questione va risolta in conformità delle norme del diritto internazionale e ritiene che a tal fine sia necessario un approccio improntato alla cooperazione e alla trasparenza nei confronti dell'AIEA da parte del governo iraniano; sostiene in tale ambito l'impegno dell'E-3 volto a prevenire la proliferazione di armi nucleari e invita tutte le parti interessate a fare il possibile per giungere ad una soluzione negoziata della controversia nucleare prima della prossima relazione del Direttore generale dell'AIEA, il 6 marzo 2006;

9.   sottolinea l'importanza della collaborazione con gli USA, la Russia, la Cina e i paesi non allineati al fine di esaminare azioni complementari volte al conseguimento di un accordo globale con l'Iran sulle sue strutture nucleari e il loro uso, che tenga conto delle preoccupazioni iraniane in materia di sicurezza;

10.   invita l'Iran ad esaminare seriamente la proposta russa relativa al processo di arricchimento dell'uranio, proposta condivisa dall'E-3, che offrirebbe all'Iran la possibilità di avanzare nel proprio programma nucleare in un quadro multilaterale; ritiene che tale soluzione debba essere presa in considerazione come una proposta di miglioramento delle norme attuali, sotto il controllo dell'AIEA, per ogni paese interessato e invita l'Unione europea ad appoggiare le proposte, come quella formulata dal gruppo di esperti ad alto livello dell'ONU, miranti ad una gestione multilaterale dell'arricchimento dell'uranio, ad esempio per la regione del Medio Oriente, ponendo la distribuzione sotto il controllo dell'AIEA;

11.   deplora profondamente che tutti i tentativi effettuati nel 2005 per ottenere progressi in materia di disarmo nucleare, la revisione del TNP e il vertice per la riforma delle Nazioni Unite siano falliti completamente;

12.   si congratula con il Direttore generale e il Segretariato dell'AIEA per gli sforzi professionali e imparziali esplicati ai fini dell'applicazione dell'accordo di salvaguardia in Iran; sottolinea che la partecipazione del Consiglio di sicurezza non pone termine alle attuali responsabilità dell'AIEA ed esorta l'Iran a consentire a quest'ultima di continuare ad esercitare pienamente le sue capacità di controllo ed ispezione;

13.   invita l'Iran a sfruttare le sue enormi riserve energetiche e le competenze tecnologiche esistenti nel paese per investire nello sviluppo delle energie rinnovabili e nell'uso moderno e razionale delle energie fossili;

14.   è dell'avviso che l'instaurazione di una zona senza armi di distruzione di massa nel Medio Oriente potrebbero costituire un importante passo avanti per rispondere alle preoccupazioni in materia di sicurezza dei paesi della regione;

15.   invita la Commissione ad attuare ogni misura necessaria nel quadro dell'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani, al fine di intensificare i contatti e la cooperazione con la società civile iraniana, i mezzi di informazione indipendenti e l'opposizione democratica, e inoltre a sostenere, insieme al Parlamento europeo, la democrazia e il rispetto per i diritti umani in Iran;

16.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, ai governi e ai parlamenti della Repubblica islamica dell'Iran e di tutti gli altri Stati menzionati nella presente risoluzione, al Direttore generale dell'AIEA e al Segretario generale delle Nazioni Unite.

(1) Testi approvati, P6_TA(2005)0382.
(2) Testi approvati, P6_TA(2005)0441.

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