Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia comunitaria sul mercurio (2005/2050(INI))
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulla strategia comunitaria sul mercurio (COM(2005)0020),
– vista la decisione PARCOM n. 90/3 sulla riduzione delle emissioni nell'atmosfera provenienti dagli impianti esistenti dell'industria dei cloro-alcali,
– visto l'articolo 45 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A6-0044/2006),
A. considerando che il mercurio e i suoi componenti sono estremamente tossici per gli esseri umani che vivono nei vari ecosistemi e per la flora e la fauna selvatica,
B. considerando che il mercurio è persistente e che nell'ambiente può trasformarsi in metilmercurio, la forma più tossica, che supera rapidamente sia la barriera placentare sia quella cerebrale e può causare danni al cervello in via di sviluppo,
C. considerando che, anche quando il mercurio è collocato in contenitori adeguati ed isolato e non comporta rischi potenziali in quanto non vi è evaporazione, esso dovrebbe cionondimeno essere stoccato in siti sicuri, continuamente monitorati e nei quali si possa intervenire rapidamente in caso di necessità;
D. considerando che la contaminazione da mercurio costituisce un problema molto esteso, persistente e diffuso, e che questa sostanza attraversa i confini nazionali, e viene trasportata lontano dalle sue fonti, contaminando le scorte alimentari sia europee che mondiali; considerando altresì che la strategia comunitaria sul mercurio proposta dalla Commissione rappresenta un importante contributo alla lotta contro questa minaccia su scala mondiale, ma che ulteriori misure vincolanti devono essere adottate a livello sia internazionale sia UE a protezione della salute umana e dell'ambiente,
E. considerando che, nel suo documento sulla valutazione estesa dell'impatto, la Commissione ha dichiarato che l'entità degli effetti negativi per la salute provocati dal mercurio non è nota e che pertanto sono necessarie maggiori informazioni sui costi sanitari; considerando tuttavia che ulteriori studi non dovrebbero comportare ritardi nella strategia comunitaria;
F. considerando che il mercurio e i suoi componenti sono elencati come sostanza pericolosa prioritaria ai sensi della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque(1) (la direttiva quadro "Acque"); considerando che, a norma dell'articolo 16, paragrafo 8, di detta direttiva, nella versione modificata, la Commissione era tenuta a presentare, entro il dicembre 2003, una proposta per la cessazione o la graduale cessazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie, ma che non ha ancora presentato una siffatta proposta,
G. considerando che l'Unione europea è il maggiore esportatore di mercurio a livello mondiale e che un divieto di esportazione Unione E contribuirebbe in modo significativo a contenere gli scambi commerciali e a ridurre le forniture mondiali di mercurio,
H. considerando che 12 000 t di mercurio dell'industria Europea dei cloro-alcali a cella di mercurio - che è la più grande riserva di mercurio nell'Unione europea - dovranno essere ritirate dalla circolazione in conformità della decisone PARCOM 90/3; considerando inoltre che l'Unione europea deve agire con urgenza per eliminare gradualmente le esportazioni di tali eccedenze di mercurio al fine di evitare danni ambientali nei paesi terzi, in particolare perché l'esportazione di mercurio dall'Unione europea incoraggia l'utilizzo continuato e altamente inquinante di tale sostanza nell'estrazione dell'oro, e che tutte queste eccedenze dovranno essere immagazzinate in modo sicuro nell'Unione europea onde evitare ulteriori danni ambientali,
I. considerando che il mercurio è stato estratto per secoli a Almadén, Spagna, e che la chiusura di queste miniere deve essere accompagnata da misure di ristrutturazione economica e sociale per la regione interessata,
J. considerando che è urgente stabilire un luogo dove potrebbe essere garantito lo stoccaggio sicuro del mercurio eccedente proveniente da tutta Europa,
K. considerando che la principale fonte di emissioni di mercurio è la combustione del carbone e che le emissioni dai grandi impianti di combustione sono disciplinate dalla legislazione comunitaria (direttiva del Consiglio 96/61/CE del 24 settembre 1996 sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento(2) (direttiva IPPC) e direttiva 2001/80/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2001 concernente la limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione(3),
L. considerando che il mercurio dell'amalgama dentale rappresenta la seconda maggiore riserva di mercurio nella società; che la principale fonte di esposizione al mercurio per la maggior parte delle persone nei paesi sviluppati è rappresentata dall'inalazione di mercurio dall'amalgama dentale; che l'esposizione al mercurio proveniente dall'amalgama dentale deve essere considerata soprattutto sotto il profilo della salute; che le emissioni derivanti dagli impianti di cremazione rappresenteranno una fonte significativa di inquinamento da mercurio per molti anni a venire, a meno che non vengano tempestivamente messe in atto tecniche di contenimento in grado di ridurre considerevolmente tali emissioni,
M. considerando che la sostituzione del mercurio nelle apparecchiature di misura e controllo per uso professionale e per i consumatori costituisce un modo efficace di affrontare il problema delle inevitabili emissioni derivanti dal loro uso e dalla loro eliminazione,
N. considerando che la contaminazione da mercurio dovuta ai rifiuti domestici rappresenta un problema crescente e che dovrebbero essere istituiti sistemi obbligatori di raccolta e riciclaggio selettivi per tutti i prodotti contenenti mercurio in circolazione nella società,
O. considerando che l'esposizione al metilmercurio ha luogo per lo più mediante l'alimentazione, e che tale sostanza si accumula e concentra soprattutto nella catena alimentare acquatica rendendo particolarmente vulnerabili i gruppi di popolazione sensibili e le popolazioni che assumono in quantità elevate pesce e frutti di mare,
P. P considerando che occorre ridurre al minimo l'esposizione al mercurio dei gruppi di popolazione sensibili (neonati, bambini, donne incinte e donne in età fertile); considerando altresì che l'efficacia di tale riduzione al minimo dev'essere controllata in modo efficiente e che l'insieme della popolazione, e in particolare i gruppi sensibili, dovrebbero essere informati e educati al riguardo e messi in guardia in merito ai potenziali rischi di generi alimentari che sono contaminati con il mercurio e i suoi componenti,
Q. considerando che occorre altresì effettuare una valutazione indipendente dell'incidenza sulla salute di fonti di mercurio quali ad esempio l'amalgama dentale, i vaccini contenenti mercurio e i prodotti disinfettanti,
R. considerando che l'Unione europea dovrebbe adoperarsi a favore di azioni globali rivolte a ridurre in modo considerevole l'offerta e la domanda di mercurio e di controllare ogni forma di commercio di tale prodotto; considerando che l'Unione europea dovrebbe adottare un'azione legalmente vincolante a livello comunitario al fine di fornire effettiva credibilità all'azione a livello internazionale,
S. considerando che, in sede di riesame della strategia nel 2010, le misurazioni relativamente al suolo, all'aria e all'acqua, devono essere state effettuate, essere pubblicamente disponibili e tenute in debita considerazione,
T. considerando che l'assunzione di mercurio dipende in qualche misura dalla bioaccessibilità nei vari ecosistemi a livello locale,
1. accoglie con favore la comunicazione della Commissione su una strategia comunitaria sul mercurio e evidenzia l'approccio globale adottato con l'obiettivo di ridurre, ed eliminare progressivamente gradualmente eliminare le emissioni nonché l'offerta e la domanda di mercurio, a livello europeo, come pure di gestire le eccedenze di mercurio e assicurare una tutela dall'esposizione;
2. sottolinea in tale contesto l'importanza che l'Unione europea prosegua i suoi sforzi a livello internazionale, quali quelli intrapresi mediante lo strumento europeo di vicinato e partenariato, al fine di ridurre considerevolmente le emissioni e l'utilizzo del mercurio su scala mondiale, dato che esistono soluzioni alternative, riducendo gradualmente nel contempo la produzione primaria e impedendo che le eccedenze vengano reimmesse sul mercato;
3. sottolinea la necessità che la strategia comunitaria sia seguita da misure ad hoc e atti legislativi entro i termini più brevi;
4. sottolinea, alla luce di quanto sopra e in particolare delle considerevoli eccedenze di mercurio derivanti dallo smantellamento delle celle a mercurio degli impianti di produzione dei cloro-alcali, l'importanza di una proposta proattiva della Commissione volta a far cessare gradualmente l'esportazione dalla Comunità di mercurio metallico e dei suoi componenti, ed invita la Commissione a proporre un divieto UE di esportazione del mercurio che entri in vigore non appena possibile, o al massimo entro il 2010;
5. invita la Commissione a proporre misure, entro il marzo 2008, affinché siano attuate prima dell'introduzione del divieto di esportazione, al fine di verificare i movimenti delle importazioni e delle esportazioni di mercurio e dei suoi composti all'interno degli Stati membri come pure da e per la Comunità;
6. invita la Commissione a prendere in considerazione l'estensione dell'attuale divieto di esportazione di detergenti contenenti mercurio previsto dal regolamento (CE) n. 304/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2003, sull'esportazione ed importazione di prodotti chimici pericolosi(4), ad altri prodotti contenenti mercurio che sono soggetti, o lo saranno tra breve, a limitazioni di utilizzo e commercializzazione all'interno dell'Unione europea;
7. chiede alla Commissione di presentare proposte di misure giuridicamente vincolanti per garantire che tutto il mercurio proveniente dall'industria dei cloro-alcali non venga rimesso in circolazione, e sia immagazzinato in modo sicuro, in siti sicuri, monitorato continuamente e ubicato in luoghi che consentano un intervento immediato ed efficace in caso di necessità;
8. invita la Commissione a garantire, oltre a quanto sopra, che i seguenti elementi siano inclusi nello strumento pertinente per quanto riguarda l'immagazzinamento di eccedenze di mercurio metallico: norme minime di sicurezza, resoconti trasparenti a intervalli regolari, pre-programmazione e proiezioni, pene e sanzioni;
9. invita la Commissione a sensibilizzare il pubblico mediante campagne d'informazione dedicate ai rischi sanitari, ai rischi connessi all'esposizione e ai problemi ambientali che possono essere causati dal mercurio;
10. sottolinea inoltre l'importanza di applicare il principio "chi inquina paga", in particolare per quanto riguarda lo stoccaggio delle eccedenze di mercurio; sottolinea che i settori industriali responsabili della produzione di mercurio dovrebbero contribuire al finanziamento dello stoccaggio sicuro delle eccedenze di mercurio;
11. invita la Commissione ad assicurare nel contempo che nessuna quantità di mercurio primario europeo sia immessa sul mercato europeo e/o mondiale;
12. sottolinea che la principale fonte di emissioni di mercurio è la combustione del carbone e invita la Commissione a introdurre nella direttiva IPPC o in uno strumento legislativo separato, quanto prima possibile, e per lo meno, valori limite di emissione per il mercurio da tutte le attività pertinenti e in particolare dai processi di combustione di carbone di piccole e grandi dimensioni;
13. esorta la Commissione ad assicurare a breve termine la rigorosa attuazione della direttiva IPPC tenendo conto che il processo basato sulle celle a mercurio nell'industria dei cloro-alcali non è considerato come una migliore tecnica disponibile;
14. invita la Commissione a prendere le misure necessarie e proporre, a breve termine, limiti nazionali per le emissioni di massa nonché limiti relativi alla qualità dell'aria a livello locale per il mercurio, nell'ambito degli strumenti legislativi pertinenti esistenti o di strumenti legislativi distinti;
15. invita la Commissione ad attivarsi per l'attuazione della decisione PARCOM n. 90/3 in modo da eliminare gradualmente gli impianti dell'industria dei cloro-alcali a cella di mercurio nei tempi più brevi, in vista della loro totale eliminazione entro il 2010;
16. chiede alla Commissione di adottare ulteriori misure a breve termine per controllare le emissioni di mercurio dagli impianti di cremazione dato che questi ultimi costituiscono una crescente e preoccupante fonte di emissioni;
17. chiede alla Commissione di presentare, entro la fine del 2007, una proposta intesa a limitare l'utilizzo di mercurio negli amalgami dentali e sollecita nel contempo la Commissione ad adottare misure per garantire che siano adeguatamente applicati i requisiti comunitari concernenti il trattamento dei rifiuti dentistici, nonché a valutare se siano necessarie misure addizionali per garantire che gli amalgami non entrino nel flusso dei rifiuti;
18. invita la Commissione a limitare la commercializzazione e l'uso del mercurio in tutti gli strumenti di misurazione e controllo ad uso dei professionisti e dei consumatori (soprattutto nelle case, nelle strutture sanitarie, nelle scuole e negli istituti scientifici e di ricerca) consentendo tuttavia alcune eccezioni, solamente laddove non siano ancora disponibili alternative adeguate; siffatte eccezioni dovrebbero altresì applicarsi ai rari casi di manutenzione dei barometri tradizionali, delle collezioni museali e del patrimonio industriale; ritiene inoltre, considerato che un numero ristretto di aziende professionali nell'Unione europea produce strumentazione di misurazione tradizionale facendo uso di piccole quantità di mercurio, che tale uso dovrebbe continuare ad essere consentito in ambienti attentamente controllati ed autorizzati;
19. invita la Commissione ad adottare a breve termine misure per assicurare che tutti i prodotti (non solo quelli elettrici ed elettronici) contenenti mercurio e attualmente in circolazione nella società siano raccolti separatamente e trattati in condizioni di sicurezza;
20. invita la Commissione ad esaminare la questione dell'uso del mercurio nella produzione di vaccini, come indicato altresì nelle conclusioni del Consiglio del 24 giugno 2005, e a valutare tale problema al fine di giungere a una restrizione di siffatto uso e a un divieto totale, ove opportuno e laddove esistano alternative sicure, nonché a sostenere la ricerca sulle possibili opzioni per la futura fornitura di vaccini multidose privi di thiomersal nei paesi in via di sviluppo;
21. esorta la Commissione ad assicurare che sia attribuita priorità e che siano stanziati fondi adeguati per la ricerca sul mercurio tramite il Settimo programma quadro di attività comunitarie e di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione ed altri opportuni meccanismi di finanziamento;
22. esorta la Commissione ad assicurare che tutti i rimanenti usi del mercurio, non contemplati dalla strategia presentata, vengano sostituiti ove possibile da alternative sicure nel quadro del proposto regolamento REACH, una volta adottato;
23. sottolinea l'importanza di attuare misure per la tutela dall'esposizione al mercurio e di migliorare la comprensione del problema; riconosce altresì l'importanza della sensibilizzazione del pubblico, della comunicazione e dell'educazione, soprattutto per quanto riguarda i rischi per la salute provenienti dall'esposizione al mercurio; sottolinea la necessità di accedere alle informazioni ambientali, in conformità con la convenzione di Aarhus;
24. invita la Commissione a vagliare la possibilità di rendere obbligatoria la comunicazione all'AESA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) di dati degli Stati membri sull'assunzione di mercurio mediante l'alimentazione relativi ai gruppi vulnerabili e a chiedere al comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali di effettuare una valutazione dei rischi collegati al mercurio per i gruppi vulnerabili;
25. chiede alla Commissione, in tale contesto, di conferire priorità al finanziamento della comunicazione con i gruppi di popolazione vulnerabili in merito agli effetti nocivi del mercurio e di condividere le buone pratiche;
26. invita la Commissione ad effettuare una valutazione complessiva dell'impatto sulla salute, per esaminare i costi sanitari della contaminazione da mercurio, compresa la riduzione delle facoltà intellettive dei bambini europei dovuta all'esposizione al mercurio;
27. esorta la Commissione ad adempiere, quanto prima, al suo obbligo previsto nella direttiva quadro "Acque" secondo cui essa era già tenuta a proporre, per il mese di dicembre 2003, adeguati controlli delle emissioni e standard di qualità per far cessare gradualmente gli scarichi, le emissioni e le perdite di mercurio e dei suoi componenti nell'ambiente acquatico;
28. accoglie con favore la proposta della Commissione di esaminare ulteriormente l'assunzione specifica, mediante l'alimentazione, di vari tipi di pesce e frutti di mare tra i gruppi di popolazione vulnerabili e ritiene che una delle azioni più urgenti sia garantire che l'esposizione di dette popolazioni venga ridotta al di sotto degli standard accettati a livello internazionale per i livelli sicuri di metilmercurio;
29. esorta la Commissione ad assicurare che venga introdotto quanto prima un programma di valutazione dei livelli di metilmercurio e dei cofattori che influenzano l'assorbimento e/o gli effetti del mercurio nel pesce in tutta Europa, compresi test sui grandi pesci predatori, affinché l'AESA emani raccomandazioni sul consumo di pesce con un elevato livello di mercurio, ponendo particolarmente l'accento sugli orientamenti destinati ai gruppi di popolazione vulnerabili; è dell'avviso che un siffatto programma dovrebbe tener conto dei rischi specifici connessi con il fatto che taluni ecosistemi trasformano il mercurio più prontamente di altri in metilmercurio biodisponibile;
30. esorta la Commissione, nello stesso contesto, ad assicurare che lo studio degli effetti del mercurio, in particolar modo sulle popolazioni vulnerabili, sia incluso nel programma di biomonitoraggio originariamente previsto nel piano d'azione europeo per l'ambiente e la salute 2004-2010 (COM(2004)0416), come richiesto dal Parlamento europeo nella sua risoluzione al riguardo del 23 febbraio 2005(5);
31. accoglie con favore la conclusione del Consiglio che riconosce i problemi ambientali e sociali derivanti dalla chiusura delle miniere di mercurio rimaste attive per lungo tempo a Almadén/Spagna, come conseguenza della strategia comunitaria sul mercurio; raccomanda che adeguate misure di compensazione siano adottate e debitamente finanziate dalla Commissione al fine di consentire che la regione colpita dalla chiusura delle miniere di mercurio realizzi valide alternative economiche e sociali; sottolinea che si dovrebbe considerare la possibilità di utilizzare Almadén per lo stoccaggio sicuro delle scorte di mercurio metallico esistenti e del mercurio metallico sottoprodotto dall'industria in tutta Europa, ma non dei prodotti contenenti mercurio diventati rifiuti, sfruttando in tal modo le infrastrutture, la manodopera e le competenze tecnologiche locali;
32. appoggia misure volte a garantire la ristrutturazione e il monitoraggio dei siti contaminati, tra cui miniere chiuse, industrie o siti di stoccaggio di residui delle une o delle altre, rispettando il principio "chi inquina paga";
33. accoglie con favore tutte le azioni proposte dalla Commissione a livello internazionale e sottolinea l'importanza che la Commissione e gli Stati membri appoggino e promuovano le iniziative intraprese a livello internazionale al fine di raggiungere un accordo sull'attuazione di uno strumento legislativo globale sul mercurio;
34. sostiene fermamente le iniziative volte a sottoporre il mercurio alla procedura di previo assenso informato prevista nelle Convenzioni di Rotterdam e/o Basilea, al fine di aumentare la trasparenza nel commercio di tale sostanza;
35. sottolinea inoltre l'importanza che l'Unione europea cooperi con i principali paesi minerari, l'Algeria e il Kirghisistan, al fine di far cessare gradualmente l'immissione sul mercato mondiale di mercurio primario, appoggiando azioni pertinenti;
36. sottolinea l'importanza che l'Unione europea prenda l'iniziativa e organizzi riunioni bilaterali con altre regioni, quali il G77 e la Cina, al fine di preparare in modo migliore i negoziati previsti durante il prossimo Consiglio direttivo dell'UNEP nel 2007;
37. invita la Commissione ad esplorare la possibilità di fornire assistenza tecnica e know-how ai paesi in via di sviluppo interessati e ai paesi con economie in transizione per far finalmente cessare in modo graduale gli usi e le emissioni di mercurio e dei suoi componenti;
38. sottolinea inoltre che deve essere limitata l'utilizzazione dell'amalgama dentale nei paesi emergenti e nei paesi del terzo mondo;
39. invita la Commissione, in considerazione di quanto sopra, a chiedere agli Stati membri di riferire in merito a tutti i loro progetti e attività relativi al mercurio che coinvolgono paesi in via di sviluppo al fine di determinare le aree in cui è necessario un utilizzo più efficace dei fondi comunitari;
40. esorta la Commissione ad assicurare restrizioni quanto all'uso di mercurio nell'estrazione dell'oro promuovendo nel contempo tecniche efficienti che non utilizzano mercurio, ed inoltre a presentare una proposta per un programma positivo di etichettatura dell'oro che è stato estratto senza l'uso di mercurio, comprendente anche l'oro lavorato all'interno e all'esterno dell'Unione europea;
41. ricorda alla Commissione che essa stessa ha dichiarato che il Gruppo di esperti sui dispositivi medici comprende i soggetti interessati, affinché assistano la Commissione nelle questioni connesse con la messa in atto e l'applicazione pratica della direttiva del Consiglio 90/385/CEE del Consiglio, del 20 giugno 1990, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi medici impiantabili attivi(6); reputa quindi che sia estremamente importante assicurare che al Gruppo di esperti sui dispositivi medici partecipino pienamente tutti i soggetti interessati, fra cui professionisti del settore sanitario, tossicologi, esperti in medicina clinica ambientale, gruppi di pazienti e gruppi attivi nel settore della sanità pubblica, e che i diversi punti di vista siano rappresentati in modo equilibrato;
42. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.