Dichiarazione del Parlamento europeo sulla lotta al razzismo nel calcio
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 116 del suo regolamento,
A. visti i gravi incidenti razzisti registrati in tutta Europa durante le partite di calcio,
B. considerando che uno degli obiettivi perseguiti dall'Unione europea ai sensi dell'articolo 13 del trattato CE è la tutela contro le discriminazioni basate sull'origine etnica e la nazionalità,
C. considerando che i calciatori, come ogni altro lavoratore, hanno diritto ad un ambiente di lavoro non razzista, come stabilito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee,
D. considerando che la popolarità del calcio offre una nuova occasione per affrontare il razzismo,
1. condanna vivamente ogni forma di razzismo durante le partite di calcio sia all'interno che all'esterno del campo;
2. elogia l'eccellente attività che varie organizzazioni, fra cui l'UEFA e la rete "Football Aganist Racism in Europe" (FARE), hanno svolto nell'affrontare questi problemi;
3. sollecita tutti i protagonisti della scena calcistica a far sentire regolarmente la loro voce contro il razzismo;
4. sollecita le associazioni calcistiche nazionali, le federazioni, le società, i sindacati dei calciatori e le tifoserie ad applicare la migliore pratica UEFA, come il piano d'azione in dieci punti dell'UEFA;
5. esorta l'UEFA e tutti gli altri organizzatori di competizioni in Europa a garantire che gli arbitri abbiano la facoltà, sulla base di direttive chiare e rigorose, di fermare o abbandonare le partite in caso di gravi abusi razzisti;
6. invita l'UEFA e tutti gli altri organizzatori di competizioni in Europa ad esaminare la possibilità di imporre sanzioni sportive alle associazioni calcistiche nazionali e alle società i cui sostenitori o calciatori commettano gravi reati di stampo razzista, compresa la facoltà di allontanare i recidivi dai propri tornei;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente dichiarazione, con l'indicazione dei nomi dei firmatari, al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri nonché all'UEFA.