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Procedura : 2004/2199(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A6-0019/2006

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A6-0019/2006

Discussioni :

PV 14/03/2006 - 22
CRE 14/03/2006 - 22

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PV 15/03/2006 - 4.11
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P6_TA(2006)0091

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Mercoledì 15 marzo 2006 - Strasburgo
Medoti di pesca più rispettosi dell'ambiente
P6_TA(2006)0091A6-0019/2006

Risoluzione del Parlamento europeo su metodi di pesca più rispettosi dell'ambiente (2004/2199(INI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la riforma della politica comune della pesca,

–   vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo "Promuovere metodi di pesca più rispettosi dell'ambiente: ruolo delle misure tecniche di conservazione" (COM(2004)0438),

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per la pesca (A6-0019/2006),

A.   considerando che è importante promuovere metodi di pesca che rispettino l'ambiente,

B.   considerando che la sostenibilità delle risorse ittiche è fondamentale per garantire a lungo termine le attività di pesca e la redditività del settore della pesca,

C.   considerando che i pescatori e le associazioni che li rappresentano dovrebbero partecipare alla definizione delle misure di protezione dell'ambiente marino e di ricostituzione degli stock ittici,

D.   considerando la necessità di misure socioeconomiche adeguate destinate ad assicurare ai pescatori un indennizzo dei costi di riduzione dell'attività dovuti ai piani di ricostituzione degli stock ittici,

1.   accoglie con favore la comunicazione della Commissione sulla promozione di metodi di pesca più rispettosi dell'ambiente;

2.   ribadisce che la Commissione deve avere un approccio più ampio in merito alle misure di protezione dell'ambiente marino e di recupero degli stock ittici, studiando ed esaminando in particolare altri fattori che hanno profonde conseguenze sull'ambiente marino e sullo stato delle risorse, come l'inquinamento costiero e di altura, gli effluenti industriali e agricoli, il dragaggio dei fondi e il trasporto marittimo, come complemento ai metodi attuali di gestione;

3.   insiste affinché tutte le misure tecniche volte alla protezione dell'ambiente marino e alla ricostituzione degli stock ittici si basino sulla ricerca scientifica in materia di pesca;

4.   ritiene che ciò costituisca un importante passo verso il conseguimento di una gestione ecologicamente sostenibile delle attività di pesca, intesa a ridurne gli effetti sull'ambiente marino, pur riconoscendo che, entro limiti ragionevoli, un certo livello di impatto è inevitabile; ricorda altresì che l'inquinamento, le catture eccessive e i metodi di pesca non sostenibili hanno un grande impatto sulle risorse della pesca; sottolinea, ad esempio, che è scientificamente dimostrato che taluni inquinanti provocano gravi danni nelle varie fasi della catena trofica, con pesanti conseguenze per le specie commerciali che dovrebbero essere protette;

5.   ritiene che, anche se le considerazioni ecologiche sono importanti, le future politiche di gestione delle attività di pesca non devono essere utilizzate per penalizzare ulteriormente operazioni di pesca vitali sotto il profilo economico e sociale;

6.   rileva che è essenziale raggiungere un equilibrio tra le esigenze socioeconomiche e la sostenibilità ambientale, sottolineando nel contempo l'opportunità di attivare un meccanismo di sussidio o di compensazione a favore dei pescatori colpiti dagli effetti negativi della pesca rispettosa dell'ambiente, in particolare quelli attivi nelle aree meno sviluppate;

7.   chiede l'adozione di metodi tecnici intesi a migliorare la selettività e quindi la possibilità di catturare pesci della dimensione giusta, al fine di mantenere un'alta produttività;

8.   sottolinea che una riproduzione soddisfacente sarà possibile soltanto assicurando che i pesci possano riprodursi e svilupparsi per un periodo specifico minimo;

9.   sottolinea la necessità di limitare ogni significativo impatto negativo della pesca sulla biodiversità marina, mediante creazione di riserve marine, chiusura di zone in tempo reale ed altre misure di gestione adeguate ed equilibrate, da applicare rigorosamente almeno fin quando gli habitat marini non ritorneranno a livelli biologici sicuri;

10.   esprime particolare preoccupazione per il problema della pesca fantasma e sollecita la Commissione ad adottare ogni misura idonea a breve e a lungo termine per combattere il problema, compreso lo stretto monitoraggio dell'efficacia di eventuali disposizioni che siano adottate a livello UE;

11.   sottolinea la necessità di ridurre i rigetti, che provocano effetti biologici dannosi ed hanno un impatto economico negativo, mediante l'adozione di opportune misure tecniche basate su ricerche scientifiche affidabili, come periodi e zone di divieto e regolamenti sulle dimensioni delle maglie, tenendo conto delle particolari caratteristiche di ciascuna zona marina in cui sono attuate le misure tecniche di conservazione;

12.   invita la Commissione a presentare senza ulteriori indugi proposte per progetti pilota intesi alla riduzione dei rigetti;

13.   suggerisce in particolare che sia considerata l'opzione di vietare i rigetti, corredata di opportuni incentivi per i pescatori;

14.   sollecita la Commissione a promuovere attivamente l'adozione di un piano d'azione internazionale FAO sulla riduzione delle catture accessorie;

15.   invita la Commissione a porre l'accento sullo sviluppo di una pesca rispettosa dell'ambiente quale parte del pacchetto globale di misure di gestione;

16.   invita la Commissione a evitare obiettivi contrastanti e regolamenti superflui e ad avvalersi della presente opportunità per semplificare il sistema regolamentare globale;

17.   invita la Commissione a prendere in esame l'applicazione di misure tecniche di pesca rispettose dell'ambiente, come complemento agli attuali limiti allo sforzo di pesca in relazione ai piani di ricostituzione degli stock;

18.   ritiene che in tale contesto sia assolutamente essenziale sviluppare e applicare la tecnologia satellitare necessaria per individuare la presenza di pescherecci non autorizzati in zone chiuse e nelle zone marittime protette, al fine di garantire un'efficace protezione dei pesci, del loro habitat critico e di altra biodiversità;

19.   sottolinea la necessità di sostenere le azioni intraprese nel quadro della PCP riformata al fine di perseguire gli obiettivi della comunicazione della Commissione, e in particolare;

   a) l'adozione di un approccio decentralizzato che tenga conto della specificità di particolari specie ittiche;
   b) lo sviluppo, di concerto con i consigli consultivi regionali (CCR), di un processo decisionale per l'applicazione delle misure tecniche nell'ambito del quale possano essere sviluppati, applicati e monitorati requisiti specifici e misure adeguate a livello locale;
   c) l'incremento del sostegno tecnico e finanziario attraverso gli aiuti pubblici ai CCR, per consentire loro di contribuire idoneamente al conseguimento di questo obiettivo;
   d) lo sviluppo di una ricerca scientifica e tecnica condivisa a livello comunitario;
   e) l'integrazione di norme di pesca rispettose dell'ambiente nella gestione a lungo termine;

20.  sottolinea l'importanza della comunicazione della Commissione, che dovrebbe svolgere un ruolo maggiore nel governo del mare in vista della costruzione di un futuro positivo nel lungo periodo, sia per coloro che dipendono economicamente dalla pesca, sia per l'ambiente marino;

21.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

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