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Procedura : 2006/2539(RSP)
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Ciclo del documento : B6-0190/2006

Testi presentati :

B6-0190/2006

Discussioni :

PV 22/03/2006 - 13
CRE 22/03/2006 - 13

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PV 23/03/2006 - 11.10
CRE 23/03/2006 - 11.10
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P6_TA(2006)0111

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Giovedì 23 marzo 2006 - Bruxelles
Criteri dell'Unione europea per l'imposizione della pace, in particolare nella Repubblica democratica del Congo
P6_TA(2006)0111B6-0190/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sui criteri per le operazioni dell'Unione europea di imposizione della pace nella Repubblica democratica del Congo

Il Parlamento europeo,

–   vista la "responsabilità di proteggere" contenuta nel documento finale del Vertice mondiale delle Nazioni Unite del 2005, adottato a New York il 16 settembre 2005,

–   vista l'importanza fondamentale del mantenimento della stabilità nella Repubblica democratica del Congo (RDC) ai fini della stabilità di tutta la regione dell'Africa centrale e dei Grandi Laghi,

–   visto il fatto che la RDC fatica a riprendersi da un devastante conflitto che ha causato più di 4 milioni di morti,

–   vista la delicata fase di transizione che la RDC sta attraversando, con il difficile compito di creare istituzioni democratiche,

–   vista la presenza di 17 000 militari dell'ONU in missione di pace nella RDC con l'obiettivo di stabilizzare il paese,

–   visto il coinvolgimento dell'UE nel mantenimento della stabilità della RDC, attraverso le due missioni della Politica europea di sicurezza e difesa (PESD) attualmente in corso: la missione di consulenza e di assistenza dell'Unione europea per la riforma del settore della sicurezza nella Repubblica democratica del Congo (EU SEC DR Congo) e la missione di polizia dell'Unione europea a Kinshasa (EUPOL Kinshasa),

–   visti gli incoraggianti risultati del referendum costituzionale del dicembre 2005,

–   viste le elezioni programmate per la RDC a giugno 2006,

–   vista la richiesta di assistenza dell'ONU durante il periodo delle elezioni nella RDC,

–   visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.   considerando che l'UE dispone soltanto di un numero limitato di truppe da dispiegare e che la sua priorità dovrebbe essere il mantenimento della pace e della stabilità nei Balcani e nei paesi geograficamente immediatamente vicinidell'Unione,

B.   considerando tuttavia la richiesta dell'ONU e il fatto che l'obiettivo globale dell'UE e della sua politica estera e di sicurezza comune (PESC) nonché della strategia europea di sicurezza (SES) è di rafforzare l'ONU in quanto quadro di un effettivo multilateralismo, come delineato dalla SES,

1.   ritiene che per questo complesso e potenzialmente rischioso dispiegamento di truppe sotto il comando dell'UE debbano essere rispettate le seguenti condizioni:

   - l'operazione dovrebbe avere un mandato forte e ben definito, riferito esclusivamente alla sicurezza delle elezioni presidenziali e parlamentari del 2006,
   - l'operazione militare dovrebbe essere limitata nel tempo alla durata delle elezioni. Occorre che vi sia una strategia chiara circa il trasferimento delle competenze dopo la scadenza del mandato dell'operazione, all'ONU e/o alle autorità militari e di polizia del Congo,
   - la sicurezza nel paese, in particolare nella regione del Katanga e nella regione confinante con il Ruanda, dovrebbe continuare ad essere di competenza dell'ONU; la portata geografica del mandato dell'UE deve essere determinata in base al numero di militari disponibili, ai loro requisiti di sicurezza e dei requisiti operativi della missione,
   - in nessun caso l'operazione militare dovrebbe consistere di truppe provenienti da un solo Stato membro. Il carattere europeo dell'operazione dovrebbe essere espresso attraverso la partecipazione di più Stati membri,
   - un intervento dell'UE potrebbe avere luogo soltanto su richiesta ufficiale del governo congolese ad interim,
   - il dispiegamento di truppe sotto il comando dell'UE avrebbe un duplice obiettivo: la deterrenza di eventuali azioni di disturbo e l'incoraggiamento ai cittadini della RDC ad esercitare il loro diritto di voto. Occorre pertanto che l'operazione europea sia di entità adeguata e credibile,
   - al fine di realizzare tali obiettivi, il Consiglio dovrebbe sviluppare un concetto chiaro di come mobilitare le necessarie forze militari o di polizia (possibilmente di gendarmeria),
   - un'operazione militare limitata nel tempo dovrebbe essere strettamente collegata con gli sforzi della comunità internazionale per la ricostruzione della RDC dopo la guerra civile,
   - impegni chiari devono essere presi dalla comunità internazionale al fine di migliorare l'efficienza a lungo termine e la sostenibilità delle forze di polizia e delle forze armate congolesi;

2.   invita il Consiglio a presentare al Parlamento una proposta chiara con un mandato chiaro che si basi pienamente su uno scenario ben definito dei fabbisogni, corredato di uno scadenzario; rileva che per un'eventuale missione dell'UE nella RDC occorrerà un mandato specifico dell'UE, basato sulla Carta dell'ONU;

3.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri, al governo transitorio della RDC nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite.

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