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RC-B6-0539/2006

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PV 25/10/2006 - 11
CRE 25/10/2006 - 11

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PV 26/10/2006 - 6.6

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Giovedì 26 ottobre 2006 - Strasburgo
Moldova/Transnistria
P6_TA(2006)0455RC-B6-0539/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulla Moldova (Transnistria)

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Moldova e in Transnistria, specie la risoluzione del 16 marzo 2006(1),

–   visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra la Moldova e l'Unione europea, che è entrato in vigore il 1° luglio 1998,

–   visto il piano d'azione in materia di politica europea di prossimità per la Moldova, adottato il 22 febbraio 2005, recante le direttive per una cooperazione strategica tra la Repubblica di Moldova e l'Unione europea,

–   viste le dichiarazioni dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) al Vertice di Istanbul nel 1999 e la riunione del Consiglio dei ministri del 2002 a Porto,

–   vista l'iniziativa dell'Ucraina "Verso la soluzione attraverso la democrazia", presentata dal Presidente dell'Ucraina Viktor Yushchenko, il 22 aprile 2005,

–   vista la dichiarazione della Presidenza, a nome dell'Unione europea, del 18 settembre 2006 sul "referendum" nella regione della Transnistria della Repubblica di Moldova,

–   visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.   considerando che il 17 settembre 2006 nella regione della Transnistria si è svolto un "referendum" sulla piena indipendenza della regione transnistriana e la sua possibile unificazione con la Federazione russa,

B.   considerando che la comunità internazionale non ha approvato questo "referendum", né il suo esito, per il fatto che era stato organizzato in modo assolutamente unilaterale dal regime repressivo della Transnistria, con il risultato di bloccare ogni possibilità di soluzione politica negoziata al conflitto in atto in Moldova, e per il fatto che la capziosità dei quesiti e l'incapacità di rispettare i requisiti fondamentali per la tenuta di elezioni libere ed eque, ad esempio la libertà dei media, la libertà di associazione e il pluralismo politico, sono stati considerati tali da predeterminare l'esito referendario,

C.   considerando che il contrasto tra l'autorità separatista della Transnistria e il governo centrale della Moldova ha largamente contribuito all'instabilità nell'intero paese,

D.   considerando che i negoziati riguardanti la situazione in Transnistria sono in corso dal 1992 nell'ambito della cosiddetta formula "5 + 2" a cui partecipano la Moldova, la regione della Transnistria, la Russia, l'Ucraina e l'OSCE, con UE e USA come osservatori; considerando che i negoziati si sono interrotti nell'aprile 2006,

E.   considerando che l'Unione europea ha recentemente preso importanti iniziative per accrescere il suo impegno con la Repubblica di Moldova e per cercare una composizione del conflitto in Transnistria, aprendo una delegazione permanente della Commissione a Chisinau, nominando un rappresentante speciale dell'UE per la Moldova incaricato di contribuire a una soluzione duratura del conflitto della Transnistria e istituendo una missione di assistenza frontaliera dell'UE con la Moldova e l'Ucraina (EUBAM),

F.   considerando che, in base al rapporto 2005 delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano, la Moldova è il paese più povero d'Europa e la situazione relativa alla Transnistria rappresenta un notevole ostacolo per lo sviluppo socioeconomico del paese,

G.   considerando che all'inizio del 2006, la Federazione russa ha posto un divieto sulle importazioni di prodotti agricoli (vino, frutta e verdura) dalla Moldova e dalla Georgia, il che pregiudica notevolmente lo sviluppo economico di ambedue i paesi,

H.   considerando che nessuno organismo internazionale appoggia i movimenti indipendentisti unilaterali della Transnistria, dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia e che sotto gli auspici dell'OSCE e delle Nazioni Unite si compiono continui sforzi per ripristinare la sovranità e l'integrità territoriale della Moldova e della Georgia,

1.   denuncia con fermezza il tentativo perpetrato nella regione della Transnistria volto a ottenerne l'indipendenza in modo unilaterale, organizzando un presunto referendum;

2.   invita il governo della Federazione russa a negare il suo appoggio a questa iniziativa e in particolare all'organizzazione di presunti referendum sull'indipendenza della regione; invita il governo della Federazione russa a dare il massimo appoggio agli sforzi multilaterali volti a trovare una soluzione ai conflitti in atto nei paesi vicini; invita il governo della Federazione russa, inoltre, a rispettare gli impegni presi nel 1996 in sede di Consiglio d'Europa e che si riflettono nelle decisioni del Vertice dell'OSCE (Istanbul, 1999) e del Consiglio dei ministri (Oporto, 2002) riguardo al ritiro delle truppe e delle armi russe dal territorio della Moldova; esprime preoccupazione dinanzi alla mancanza di progressi in relazione a tale aspetto;

3.   respinge totalmente l'organizzazione e l'esito del "referendum" sull'indipendenza della regione di Transnistria e la sua eventuale unione con la Federazione russa in quanto è in netta contraddizione con la sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica di Moldova, riconosciute a livello internazionale, e in quanto il regime repressivo in Transnistria non consente la libera manifestazione della volontà popolare;

4.   sottolinea che la soluzione della questione della Transnistria rappresenta un elemento fondamentale ai fini della promozione della stabilità politica e della prosperità economica nella Repubblica moldava e nell'intera regione; evidenzia la necessità di risolvere pacificamente il conflitto, in linea con la Carta e le convenzioni delle Nazioni Unite e le dichiarazioni dell'OSCE, nonché nel pieno rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale della Repubblica moldava, nell'ambito dei suoi confini internazionalmente riconosciuti;

5.   invita tutte le parti interessate dal conflitto a rinunciare a qualsiasi azione che causerebbe un ulteriore aggravamento della situazione e a ritornare immediatamente al tavolo dei negoziati nella formula "5 + 2" e ad adoperarsi per raggiungere una soluzione veloce e trasparente del conflitto,

6.   invita il Consiglio, gli Stati membri e la Commissione a continuare a dare il loro massimo sostegno ad una soluzione politica e pacifica dei conflitti che divampano in regioni prossime all'UE e alla Federazione russa e chiede loro di discutere tali questioni nei loro prossimi incontri con il Presidente e il governo della Federazione russa;

7.   invita il governo della Moldova ad adottare misure intese a rafforzare la fiducia e a rivolgersi agli abitanti della Transnistria con nuove proposte che forniscano loro incentivi positivi per un sostegno senza riserve ad una riunificazione pacifica del paese, garantendo la salvaguardia dei diritti linguistici delle minoranze e dell'autonomia locale;

8.   condanna le perduranti repressioni, vessazioni e intimidazioni inflitte dalle autorità autoproclamate della Transnistria a rappresentanti di mezzi di comunicazione indipendenti, di ONG e della società civile;

9.   si rammarica della mancanza di progressi significativi nelle discussioni dell'UE sulle agevolazioni in materia di visti e su un accordo di riammissione con la Moldova; invita il Consiglio e la Commissione ad accelerare le procedure in vista della conclusione di un accordo con la Moldova che agevoli il rilascio dei visti e garantirne l'applicazione; ritiene ingiusto e discriminatorio che i cittadini della Transnistria titolari di un passaporto russo possano recarsi nell'Unione europea con maggiore facilità rispetto ai moldavi, il che contribuisce ad aggravare le tensioni nella regione in questione e a scoraggiare una composizione della controversia;

10.   esprime la propria soddisfazione nei confronti della decisione del marzo 2006, da parte dell'Ucraina, di imporre nuove norme doganali ai confini con la Transnistria, conformemente al diritto internazionale,

11.   accoglie favorevolmente i buoni risultati ottenuti dall'EUBAM ai confini fra Moldova e Ucraina, missione che è stata istituita nel marzo 2005 e che svolge un ruolo rilevante nella lotta contro la corruzione, il commercio e il traffico illegali migliorando la trasparenza e creando capacità operative e istituzionali adeguate in Moldova, al fine di garantire un efficace controllo alle frontiere e contribuire così, a termine, a risolvere il conflitto della Transnistria;

12.   ribadisce il proprio forte e continuo sostegno agli sforzi compiuti dal popolo moldavo per instaurare una democrazia pienamente funzionante e garantire lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani nel paese, che sono elementi essenziali ai fini del progredire delle riforme;

13.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al parlamento della Moldova, ai governi di Romania, Ucraina, Federazione Russa, Stati Uniti, al Segretario generale dell'OSCE nonché al Segretario generale del Consiglio d'Europa.

(1) Testi approvati, P6_TA(2006)0099.

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