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RC-B6-0078/2007

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Mercoledì 14 marzo 2007 - Strasburgo
Non proliferazione e disarmo nucleari
P6_TA(2007)0072RC-B6-0078/2007

Risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2007 sulla non proliferazione e il disarmo nucleari

Il Parlamento europeo,

–   vista la terza sessione del Comitato preparatorio per la conferenza di revisione del trattato di non proliferazione delle armi nucleari del 2010 (TNP), che si terrà a Vienna dal 30 aprile all'11 maggio 2007,

–   vista l'unanimità di vedute esistente in seno all'Unione europea quanto al rilancio e al rafforzamento del TNP di qui alla sua prossima conferenza di revisione, in programma nel 2010,

–   viste le risoluzioni 1540 (2004) e 1673 (2006) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla proliferazione delle armi nucleari, chimiche e biologiche,

–   vista l'attuazione della strategia di sicurezza dell'Unione europea, e più specificamente della strategia UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa, adottata dal Consiglio europeo il 12 dicembre 2003,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sul TNP, nella fattispecie la dettagliata risoluzione approvata il 10 marzo 2005 sulla conferenza di revisione del trattato di non proliferazione prevista per il 2005, armi nucleari in Corea del nord e Iran(1),

–   vista la posizione comune 2005/329/PESC del Consiglio, del 25 aprile 2005, relativa alla conferenza di revisione del 2005 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari(2),

–   visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.   considerando il radicato consenso generale emerso all'interno dell'UE per riattivare e rafforzare il TNP di qui alla sua prossima conferenza di revisione, che si terrà nel 2010,

B.   sottolineando che la strategia europea in materia di sicurezza, la strategia UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa e la risoluzione 1540 (2004) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite pongono l'accento sull'importanza della non proliferazione e del disarmo nucleare, presentando la proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei relativi vettori come una delle minacce più serie per la pace e la sicurezza internazionali,

C.   ricordando che il Gruppo ad alto livello su minacce, sfide e cambiamento istituito dal Segretario generale delle Nazioni Unite afferma, nella sua relazione intitolata "A More Secure World: Our Shared Responsibility" (un mondo più sicuro: la nostra responsabilità collettiva), che si è ormai vicini al punto in cui l'erosione del regime di non proliferazione potrebbe divenire irreversibile e dar luogo a una proliferazione a cascata,

D.   tenendo conto del crescente consenso internazionale sull'urgenza del disarmo nucleare, come indicato dalla Coalizione per una Nuova Agenda e nella Dichiarazione di Roma del 30 novembre 2006 adottata in occasione del Summit mondiale dei Premi Nobel per la pace (convocato da Mihail Gorbacev e dal Sindaco di Roma, Walter Veltroni),

E.   sottolineando il ruolo che i parlamenti e i parlamentari svolgono nel promuovere la non proliferazione e il disarmo nucleari e accogliendo con favore, in tale contesto, gli sforzi compiuti nell'ambito della Rete internazionale di parlamentari per il disarmo nucleare (PNND),

1.   ribadisce che il TNP costituisce la pietra angolare del regime globale di non proliferazione nucleare; che esso è la base fondamentale per incoraggiare la cooperazione sugli usi pacifici dell'energia nucleare e rappresenta uno strumento importante per promuovere l'obiettivo del disarmo nucleare e del disarmo in generale, conformemente all'articolo VI del TNP stesso;

2.   invita tutti gli Stati le cui attività violano il regime di non proliferazione a porre fine al loro comportamento sconsiderato e irresponsabile e ad ottemperare pienamente agli obblighi che loro incombono in virtù del TNP; invita nuovamente tutti i paesi che non sono Stati parte del TNP a rispettare tale trattato su base volontaria e ad aderirvi;

3.   sollecita il Consiglio e la Commissione a partecipare attivamente al dibattito che si terrà a Vienna in occasione della riunione del comitato preparatorio per la revisione del TNP e a fornire un contributo coordinato, concreto e tangibile per il successo della conferenza di revisione del TNP in programma nel 2010;

4.   invita il Consiglio e la Commissione a chiarire quali passi intendono compiere per rafforzare il trattato di non proliferazione e perseguire un effettivo multilateralismo, come indicato nella strategia dell'UE contro la proliferazione di materiali ed armi di distruzione di massa enunciata nel 2003;

5.   sostiene che, per essere efficaci, gli sforzi multilaterali devono inserirsi in una prospettiva ben definita, che consenta di liberare quanto prima il mondo dagli armamenti nucleari;

6.   sollecita la Presidenza del Consiglio a presentare periodicamente, di qui alla conferenza di revisione del TNP in programma nel 2010, un rapporto sullo stato di attuazione di ciascuna delle 43 misure indicate nella suddetta posizione comune 2005/329/PESC, nonché a proporre un elenco di nuovi impegni che il Consiglio auspica vengano raggiunti in occasione della conferenza di revisione del TNP del 2010;

7.   sollecita la Presidenza del Consiglio a promuovere, nell'ambito del comitato preparatorio, una serie di iniziative in materia di disarmo basate sulla "Dichiarazione sui principi e gli obiettivi" concordata al termine della conferenza di revisione del TNP del 1995 e sulle "13 misure concrete" approvate all'unanimità in occasione della conferenza di revisione del TNP del 2000, che andrebbero migliorate e attuate per poter progredire (evitando passi indietro e situazioni di stallo);

8.   sollecita in particolare la Presidenza a sbloccare la situazione di stallo per quanto attiene all'adozione di un trattato verificabile sul divieto della produzione di materiali fissili, ad accelerare la firma e la ratifica del trattato sull'interdizione totale degli esperimenti nucleari (CTBT) da parte di tutti gli Stati, in particolare quelli la cui ratifica è necessaria per la sua entrata in vigore, a sollecitare la messa al bando di tutti gli esperimenti nucleari in attesa che il CTBT entri in vigore e a dare priorità all'importanza di ridurre il rischio del terrorismo nucleare sviluppando e attuando controlli sulle esportazioni e controlli alle frontiere efficaci per i materiali, le attrezzature e/o le altre tecnologie sensibili legate alle armi di distruzione di massa;

9.   invita la comunità internazionale a promuovere iniziative volte a far sì che il processo di arricchimento dell'uranio avvenga in modo internazionale e multilaterale, sotto il controllo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA);

10.   raccomanda al Parlamento europeo di inviare una delegazione a Vienna per partecipare alle attività del comitato preparatorio per la revisione del TNP; chiede alla Presidenza di includere nella delegazione dell'UE anche rappresentanti del Parlamento europeo (come già avvenuto per la delegazione dell'UE inviata alla conferenza sulle armi di piccolo calibro delle Nazioni Unite svoltasi nel 2006 a New York);

11.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri delle Nazioni Unite, al Direttore dell'AIEA, alla Rete di parlamentari per il disarmo nucleare, ai Sindaci per la pace, nonché agli altri organizzatori della Conferenza internazionale sul disarmo nucleare che si svolgerà al Parlamento europeo il 19 aprile 2007.

(1) GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 253.
(2) GU L 106 del 27.4.2005, pag. 32.

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