Risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2007 sulle persone scomparse a Cipro
Il Parlamento europeo,
– viste le sue risoluzioni del 6 aprile 1995(1) sul problema delle persone scomparse a Cipro,
– viste le pertinenti risoluzioni su Cipro del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e le iniziative internazionali volte ad investigare sulla sorte delle persone scomparse a Cipro,
– vista la sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo (CEDU) del 10 maggio 2001(2) sulle persone scomparse a Cipro,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando il fatto che il problema delle persone scomparse (greci ciprioti, turchi ciprioti, greci, turchi e altri) è un problema esclusivamente umanitario collegato al diritto dei familiari delle persone scomparse di sapere quale sia stata la loro sorte,
B. considerando che il terribile dolore e la sofferenza provata dalle famiglie delle persone scomparse circa la loro sorte dura da decenni, e non possono continuare oltre senza che vi sia posta fine,
C. considerando che il comitato per le persone scomparse (CPS) di Cipro è stato riattivato sotto l'egida del Segretario generale dell'ONU e che, anche se lentamente, si sta procedendo a riesumare ed identificare le spoglie delle vittime,
D. considerando che il Parlamento europeo rende omaggio alla cooperazione costruttiva instauratasi tra i membri del CPS greco-ciprioti e turco-ciprioti,
1. invita le parti interessate a collaborare con sincerità e onestà per una veloce conclusione delle opportune indagini sulla sorte di tutte le persone scomparse a Cipro e a dare piena attuazione alla relativa sentenza del 10 maggio 2001 della CEDU;
2. invita tutte le parti e tutti coloro che siano in grado di fornire informazioni o prove di prima mano, archivi, relazioni di scontri o registri di centri di detenzione a fornire tali dati senza indugio al CPS;
3. invita il Consiglio e la Commissione a interessarsi attivamente a questa situazione, fornendo tra l'altro aiuti finanziari al CPS e a prendere tutte le misure necessarie in cooperazione con il Segretario generale dell'ONU per dare attuazione alla suddetta sentenza della CEDU e alle pertinenti risoluzioni dell'ONU e del Parlamento europeo;
4. chiede che il problema sia rinviato alla sua commissione competente perché essa segua, in stretta cooperazione con la Commissione, gli sviluppi della situazione; chiede che venga richiesto alla commissione competente di presentare relazioni periodiche;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite e ai governi di Cipro, Turchia, Grecia e Regno Unito.