Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2007/2636(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : B6-0375/2007

Testi presentati :

B6-0375/2007

Discussioni :

PV 10/10/2007 - 18
CRE 10/10/2007 - 18

Votazioni :

PV 11/10/2007 - 8.1
CRE 11/10/2007 - 8.1
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P6_TA(2007)0430

Testi approvati
PDF 167kWORD 40k
Giovedì 11 ottobre 2007 - Bruxelles
Situazione umanitaria a Gaza
P6_TA(2007)0430B6-0375/2007

Risoluzione del Parlamento europeo dell'11 ottobre 2007 sulla situazione umanitaria a Gaza

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sul Medio Oriente, in particolare la risoluzione del 2 febbraio 2006 sui risultati delle elezioni palestinesi e la situazione a Gerusalemme Est(1), la risoluzione del 1° giugno 2006 sulla crisi umanitaria nei territori palestinesi e il ruolo dell'UE(2), la risoluzione del 7 settembre 2006 sulla situazione in Medio Oriente(3), la risoluzione del 16 novembre 2006 sulla situazione nella Striscia di Gaza(4), la risoluzione del 21 giugno 2007 sul programma MEDA e il sostegno finanziario alla Palestina: valutazione, applicazione e controllo(5), e la risoluzione del 12 luglio 2007 sul Medio Oriente(6),

–   viste le risoluzioni n. 242 (1967) e n. 338 (1973) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,

–   vista la dichiarazione del Quartetto, del 23 settembre 2007,

–   viste le conclusioni del Consiglio "Relazioni esterne", del 23 e 24 luglio 2007,

–   vista la dichiarazione sul Medio Oriente effettuata dall'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il 21 settembre 2007,

–   visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.   considerando che, a seguito del blocco che impedisce la circolazione di persone e di beni, della massiccia distruzione di infrastrutture pubbliche e di abitazioni private, della disorganizzazione degli ospedali, delle cliniche e delle scuole, del parziale rifiuto di concedere l'accesso all'acqua potabile, ai prodotti alimentari e all'elettricità, e della distruzione di terreni agricoli, la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza ha raggiunto dimensioni catastrofiche,

B.   considerando che i punti di passaggio di Karni e Rafah sono chiusi da mesi e che il blocco che impedisce la circolazione di persone e di beni ha ulteriormente aggravato la paralisi dell'economia e contribuito in modo significativo all'altissimo tasso di disoccupazione nella Striscia di Gaza,

C.   considerando che il settore idrico e quello delle acque reflue si trovano in una situazione critica che, a seguito delle scarse risorse idriche e della possibilità che le acque reflue esondino, potrebbe tradursi in ulteriori crisi ambientali e umanitarie,

D.   considerando che il sistema sanitario è sottoposto a forti pressioni e che una notevole parte della popolazione risente della mancanza di cure e di medicine, che sono urgentemente necessarie,

E.   considerando che il sistema scolastico è confrontato a gravi carenze dovute alla mancanza del materiale di base necessario per il suo funzionamento, che ciò si ripercuote negativamente sulla qualità dell'insegnamento e che tale situazione comprometterà il futuro dei giovani palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza;

F.   considerando che negli ultimi anni l'UE ha fornito aiuti finanziari considerevoli ai palestinesi e che, fin dal 2006, il meccanismo internazionale temporaneo e il finanziamento di progetti da parte dell'UE hanno svolto un importante ruolo per evitare una catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania,

G.   considerando che il blocco della circolazione di persone e di beni e l'insicurezza interna nella Striscia di Gaza rendono quanto mai difficili le operazioni della Direzione Generale Aiuti umanitari della Commissione europea, delle agenzie delle Nazioni Unite, della Croce Rossa, della Mezzaluna Rossa e di altre organizzazioni umanitarie che forniscono aiuti e assistenza alla popolazione nella Striscia di Gaza; considerando che la Commissione, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Medio Oriente e la Banca mondiale hanno sospeso vari progetti infrastrutturali a causa dell'impossibilità di importare materie prime; considerando che questi uffici, agenzie e organizzazioni umanitari continuano le proprie attività, nonostante tutti gli ostacoli incontrati, e sottolineando la necessità che l'UE e i suoi Stati membri facciano fronte agli impegni finanziari assunti in tale quadro,

H.   considerando che nella dichiarazione del 23 settembre 2007 il Quartetto ha espresso profonda preoccupazione per la situazione nella Striscia di Gaza e ha concordato sull'importanza di continuare a fornire aiuti di emergenza e aiuti umanitari senza ostacoli, chiedendo che i servizi essenziali continuino a essere forniti,

I.   considerando che il miglioramento delle condizioni di vita dei palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, nonché la ripresa del processo di pace e la creazione di istituzioni palestinesi dotate di pieni poteri, sono elementi fondamentali degli sforzi intesi a raggiungere una pace giusta e duratura fra israeliani e palestinesi,

1.   esprime la propria viva preoccupazione per la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e per le gravi conseguenze che essa potrebbe generare; sottolinea che i diritti umani e il diritto umanitario internazionale devono essere pienamente rispettati in tale area e ribadisce il proprio invito a tutte le parti affinché rinuncino alla violenza;

2.   chiede a Israele di rispettare i propri impegni internazionali a titolo delle Convenzioni di Ginevra e di garantire l'accesso degli aiuti umanitari, dell'assistenza umanitaria e dei servizi essenziali, come l'elettricità e il carburante, alla Striscia di Gaza; chiede che venga abolito il blocco della striscia di Gaza; sollecita Israele a permettere la circolazione delle persone e dei beni a Rafah, in conformità dell'Accordo in materia di circolazione e accesso e della Missione UE di assistenza alle frontiere, nonché la circolazione dei beni a Karni; invita il Consiglio, l'Alto rappresentante per la PESC e la Commissione ad assumersi pienamente le responsabilità per l'applicazione di tale accordo; chiede a Israele di permettere l'accesso di risorse finanziarie alla Striscia di Gaza, sospeso dal 25 settembre 2007, e ritiene che tale sospensione comporti un grave impatto sulla vita economica, sociale e quotidiana dei palestinesi;

3.   invita l'Autorità palestinese e Hamas ad agevolare, nonostante lo stallo politico, il funzionamento delle istituzioni pubbliche che forniscono i servizi di base, nonché le operazioni di uffici, agenzie, organizzazioni umanitarie internazionali, allo scopo di migliorare le condizioni di vita di tutti i palestinesi che vivono in tale area;

4.   invita il Consiglio e la Commissione a continuare ad assicurare, insieme alla comunità internazionale, la fornitura di aiuti umanitari essenziali per la popolazione palestinese, con particolare attenzione alle necessità specifiche di gruppi particolarmente vulnerabili; esorta il Consiglio e la Commissione ad assicurare, in conformità dell'accordo euromediterraneo concluso con lo Stato di Israele(7) e dell'Accordo euromediterraneo interinale di associazione con l'Autorità palestinese(8), che il diritto umanitario internazionale e i diritti umani siano pienamente rispettati nell'area, anche dagli attori non statali, al fine di proteggere il necessario spazio umanitario;

5.   formula l'auspicio che gli sforzi intesi a convocare una conferenza di pace internazionale contribuiscano a instaurare una pace giusta e duratura fra israeliani e palestinesi, basata sulle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sul diritto dello Stato di Israele a vivere all'interno di frontiere sicure e riconosciute e sul diritto dei palestinesi a uno Stato capace di esistenza autonoma;

6.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, all'inviato speciale del Quartetto per il Medio Oriente, al Presidente dell'Assemblea parlamentare euromediterranea, al Presidente dell'Autorità palestinese, al Consiglio legislativo palestinese, al governo e alla Knesset israeliani e al governo e al parlamento egiziani.

(1) GU C 288 E del 25.11.2006, pag. 79.
(2) GU C 298 E dell'8.12.2006, pag. 223.
(3) GU C 305 E del 14.12.2006, pag. 236.
(4) GU C 314 E del 21.12.2006, pag. 324.
(5) Testi approvati, P6_TA(2007)0277.
(6) Testi approvati, P6_TA(2007)0350.
(7) GU L 147 del 21.6.2000, pag. 3.
(8) GU L 187 del 16.7.1997, pag. 3.

Note legali - Informativa sulla privacy