Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2007 sui naufragi nello stretto di Kerch nel Mar Nero e il conseguente inquinamento
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla sicurezza marittima e in particolare la sua risoluzione del 21 novembre 2002 sul naufragio della petroliera Prestige davanti alle coste della Galizia(1) e quella del 23 settembre 2003 sul miglioramento della sicurezza in mare in risposta all'incidente della Prestige(2),
– visti i pacchetti di misure Erika I e Erika II,
– viste le sette proposte legislative sulla sicurezza marittima ("Terzo pacchetto sulla sicurezza marittima"), presentate al Parlamento dalla Commissione nel novembre 2005 (COM(2005)0586-0593),
– viste le sue posizioni adottate in prima lettura il 29 marzo 2007(3) e il 25 aprile 2007(4) sul terzo pacchetto sulla sicurezza marittima,
– vista la serie di misure prioritarie stabilite nel 2005 dal Gruppo ad alto livello per i trasporti, focalizzate su cinque grandi assi transnazionali che collegano l'UE ai paesi confinanti al Nord, all'Est e a Sud-Est nonché intorno al Bacino mediterraneo e al Mar Nero,
– visto il recente naufragio avvenuto nello stretto di Kerch nel Mar Nero l'11 novembre 2007,
– visti gli articoli 71, 80 e 251 del trattato CE,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2 del suo regolamento,
A. considerando che dieci navi (tra petroliere e navi da carico), inclusa la Volganeft-139, che non era stata progettata per resistere a condizioni climatiche avverse in mare, sono affondate o si sono incagliate nello stretto di Kerch e nella zona settentrionale del Mar Nero durante una violenta tempesta, compresa la Volganeft-139, che non era adatta a navigare nel mare tempestoso,
B. considerando che, secondo informazioni provvisorie, sei marinai sono morti e più di 2 000 tonnellate di gasolio e zolfo sono fuoriuscite in mare provocando un disastro ambientale e la morte di più di 15 000 uccelli,
C. considerando che le violente tempeste hanno disperso i prodotti petroliferi inquinanti con gravi danni alle popolazioni locali e all'ambiente e che l'inquinamento da petrolio e zolfo, oltre provocare vittime umane, ha anche direttamente colpito la fauna e la flora con un possibile impatto a lungo termine sulla qualità ecologica degli habitat naturali colpiti,
D. considerando che il Mar Nero sta diventando una delle rotte principali per le crescenti esportazioni di petrolio della regione,
E. considerando che le perdite di vite umane e il disastro ecologico nel Mar Nero mettono in evidenza la necessità di accelerare le delibere da parte del Consiglio sui restanti atti legislativi concernenti il "Terzo pacchetto marittimo" sulla sicurezza marittima,
F. considerando che, con l'adesione della Romania e della Bulgaria, l'UE è diventata importante protagonista nella regione del Mar Nero, che riveste importanza geostrategica in termini di sicurezza energetica e diversificazione delle rotte di approvvigionamento energetico dell'UE, vista la sua prossimità al Mar Caspio, al Medio Oriente e all'Asia centrale,
1. esprime la sua solidarietà e ribadisce il proprio sostegno per le vittime di questa catastrofe;
2. invita il Consiglio e la Commissione a seguire attentamente la situazione nel Mar Nero e ad adottare azioni concrete per contribuire a ridurre l'impatto ecologico della catastrofe;
3. invita gli Stati membri ad assicurare una rigorosa applicazione dell'esistente legislazione comunitaria, in particolare per quanto riguarda gli standard delle navi, ad esempio nel contesto dei controlli da parte dello Stato portuale;
4. rileva che le autorità russe hanno adottato svariate misure, come il divieto temporaneo di far navigare imbarcazioni adibite alla navigazione fiume-mare in alto mare, in seguito ad una recente serie di naufragi nello stretto di Kerch e sottolinea che tali misure andrebbero abrogate soltanto dopo indagini approfondite sui naufragi e una valutazione della situazione;
5. invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere i principi della politica marittima integrata per l'Unione europea nella regione del Mar Nero, come proposto nella comunicazione della Commissione su tale soggetto (COM(2007)0575);
6. sottolinea che il massimo rispetto delle norme della navigazione marittima è un elemento essenziale della sicurezza marittima e invita gli Stati membri e i paesi vicini all'UE ad assicurare che gli equipaggi e le autorità marittime non ignorino, in nessun caso, gli allarmi e gli avvertimenti in caso di tempesta;
7. sottolinea che la catastrofe del Mar Nero dovrebbe richiamare l'attenzione dei paesi vicini dell'UE, in particolare la Russia, la quale ha comunicato di avere in programma di moltiplicare le sue capacità di trasbordo di petrolio e di esportazione nel Mar Nero, di ammodernare la flotta marittima e di impedire l'utilizzazione di obsolete petroliere monoscafo;
8. riconosce il ruolo intraprendente della Commissione già nel novembre 2005 quando ha presentato il Terzo pacchetto sulla sicurezza marittima per rafforzare la legislazione europea in materia di sicurezza marittima senza attendere un altro incidente e per evitare altre catastrofi ambientali e il conseguente inquinamento marino;
9. ricorda che il Parlamento europeo aveva già completato la sua prima lettura delle sette proposte sul Terzo pacchetto marittimo nell'aprile 2007 e ritiene che le sette proposte legislative siano intimamente collegate e che pertanto devono essere adottate congiuntamente;
10. sottolinea che incidenti come quello avvenuto nella regione del Mar Nero dovrebbero accelerare le delibere del Consiglio e invita il Consiglio ad adottare immediatamente posizioni comuni sulle sette proposte legislative;
11. sottolinea l'importanza del Memorandum d'intesa di Parigi e del Memorandum d'intesa sul Mar Nero e invita il Consiglio e la Commissione a rafforzare la cooperazione con gli Stati rivieraschi non appartenenti all'UE per quanto riguarda l'applicazione di misure volte a ridurre la minaccia di inquinamento ambientale provocato da incidenti marittimi, anche attraverso azioni adottate nell'ambito dell'Organizzazione marittima internazionale e del Memorandum d'intesa di Parigi;
12. evidenzia il ruolo fondamentale che le organizzazioni regionali, in particolare l'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (BSEC), possono svolgere per garantire una migliore gestione e cooperazione nell'ambito della navigazione sul Mar Nero;
13. evidenzia che un inquinamento ambientale come quello provocato dalla recente marea nera costituisce un problema crescente nella regione del Mar Nero, che può essere affrontato solo grazie a sforzi congiunti di tutti gli Stati della regione; invita quindi gli Stati della regione a promuovere gli attuali modelli di cooperazione e ad avanzare nuovi meccanismi di cooperazione, come la cooperazione nel settore del risanamento in seguito ad eventi come la recente marea nera;
14. invita la Commissione e gli Stati membri a utilizzare quanto più possibile il nuovo Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI), come mezzo per affrontare i problemi ambientali del Mar Nero, e ad utilizzare il nuovo strumento di assistenza preadesione per affrontare le questioni legate all'ambiente nei paesi della regione del Mar Nero;
15. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.