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Procedura : 2007/2101(INI)
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Ciclo del documento : A6-0510/2007

Testi presentati :

A6-0510/2007

Discussioni :

PV 16/01/2008 - 15
CRE 16/01/2008 - 15

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PV 17/01/2008 - 6.4
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P6_TA(2008)0017

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Giovedì 17 gennaio 2008 - Strasburgo
Approccio in materia di politica regionale per il Mar nero
P6_TA(2008)0017A6-0510/2007

Risoluzione del Parlamento europeo del 17 gennaio 2008 sull'approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero (2007/2101(INI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Sinergia del Mar Nero – Una nuova iniziativa di cooperazione regionale" (COM(2007)0160),

–   vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Cooperazione regionale nella zona del Mar Nero: punto della situazione e prospettive d'azione dell'Unione europea che incoraggiano il suo ulteriore sviluppo" (COM(1997)0597),

–   vista la comunicazione della Commissione sullo sviluppo della politica europea di vicinato (COM(2006)0726),

–   visti il piano d'azione della politica europea di vicinato (PEV) concordato con l'Armenia, l'Azerbaigian, la Georgia, la Repubblica Moldova e l'Ucraina nonché gli accordi di partenariato e di cooperazione (APC) firmati con questi Stati che verranno a scadenza nel 2008 e 2009,

–   visto l'APC che istituisce un partenariato tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Federazione russa, dall'altra, che è entrato in vigore il 1° dicembre 1997 ed è scaduto nel 2007,

–   vista la decisione 2006/35/CE del Consiglio, del 23 gennaio 2006, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato per l'adesione con la Turchia(1) ("il partenariato di adesione"),

–   viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica Moldova, la Federazione russa, la Turchia, l'Ucraina e il Caucaso meridionale,

–   vista la sua risoluzione del 15 novembre 2007 sullo sviluppo della politica europea di vicinato(2),

–   vista la sua risoluzione del 13 dicembre 2007 sui naufragi nello stretto di Kerch nel Mar Nero e il conseguente inquinamento(3),

–   vista la sua risoluzione del 17 gennaio 2008 su una politica UE più efficace per il Caucaso meridionale: dalle promesse alle azioni(4),

–   vista la sua risoluzione del 26 settembre 2007 dal titolo "Una politica estera comune dell'Europa in materia di energia"(5),

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per gli affari esteri e i pareri della commissione per il commercio internazionale, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per i trasporti e il turismo e della commissione per lo sviluppo regionale (A6-0510/2007),

A.   considerando che la regione del Mar Nero, situata all'incrocio fra Europa, Asia centrale e Medio Oriente, è caratterizzata da stretti legami storici e culturali, da grandi potenzialità, ma anche da immense diversità; considerando che la regione comprende Bulgaria, Grecia e Romania, Stati membri dell'Unione europea, la Turchia, paese candidato all'adesione, e i partner PEV Armenia, Azerbaigian, Georgia, Repubblica Moldova e Ucraina, nonché la Federazione russa, con la quale l'Unione europea ha convenuto un partenariato strategico basato su quattro spazi comuni,

B.   considerando che, con l'adesione di Romania e Bulgaria all'Unione europea, il Mar Nero è diventato, in qualche misura, un mare interno dell'Unione europea ed ha perciò acquisito una nuova dimensione d'importanza strategica per l'Unione europea, che ha moltiplicato le sfide e gli obiettivi condivisi ed offerto nuove opportunità per una cooperazione rafforzata tra l'Unione europea e i paesi della regione al fine di creare un reale spazio di sicurezza, stabilità e prosperità,

C.   considerando che le opzioni in materia di cooperazione a livello di sviluppo e di gestione delle sinergie nella regione del Mar Nero vanno definite in presenza di un gran numero di politiche, modalità e approcci per la regione,

D.   considerando che la Commissione ha proposto una strategia iniziale per tale regione nella sua summenzionata comunicazione del 1997 sulla cooperazione regionale nella zona del Mar Nero,

E.   considerando che gli aspetti specifici della politica dell'Unione europea per il Caucaso meridionale sono trattati nella summenzionata risoluzione del 17 gennaio 2008,

1.   si compiace della comunicazione della Commissione dal titolo "Sinergia del Mar Nero – Una nuova iniziativa di cooperazione regionale" e dell'obiettivo di rafforzare la cooperazione con e all'interno della regione del Mar Nero integrando le attuali politiche bilaterali con un nuovo approccio regionale; rileva, in particolare, che le questioni inerenti alla sicurezza energetica e i negoziati di adesione con la Turchia, nonché la prossima scadenza degli accordi di partenariato e di cooperazione e i negoziati in merito al loro futuro, collocano la cooperazione regionale nella zona del Mar Nero tra le maggiori priorità dell'agenda della politica estera dell'Unione europea; ritiene che il futuro sviluppo del Mar Nero trarrebbe grande vantaggio, a lungo termine, da una strategia indipendente per il Mar Nero;

2.   sottolinea che la regione del Mar Nero ha bisogno di una risposta più coesa, sostenibile e strategica, che conduca alla creazione di una politica per il Mar Nero, parallelamente alla politica della dimensione settentrionale e al partenariato euromediterraneo;

3.   ritiene che, per poter adottare un approccio di politica regionale coerente, efficace e basato sui risultati, la comunicazione debba essere seguita da ulteriori azioni coerenti da parte dell'Unione europea per incoraggiare un'effettiva dimensione regionale adeguata per quest'area; è altresì preoccupato dal fatto che i risultati della strategia regionale per il Mar Nero perseguita a partire dal 1997 non sono stati adeguatamente valutati; invita la Commissione a predisporre una valutazione approfondita delle attività precedenti e in corso e a presentare i risultati al Parlamento europeo;

4.   plaude all'intenzione della Commissione di dare una prima valutazione della sinergia del Mar Nero nel 2008, e la invita ad avanzare proposte concrete per promuovere la cooperazione regionale e un vero partenariato nell'area del Mar Nero, sulla base dei risultati della sua valutazione e tenendo conto delle raccomandazioni contenute nella presente risoluzione e in altre pertinenti risoluzioni adottate dal Parlamento; esorta la Commissione a giovarsi delle esperienze acquisite nell'ambito della dimensione settentrionale per l'elaborazione di future revisioni o estensioni della sua strategia per il Mar Nero;

5.   sottolinea che l'approccio in materia di politica regionale per il Mar Nero non deve essere utilizzato né per offrire un'alternativa all'adesione all'Unione europea, né per definire le frontiere dell'Unione europea; ritiene tuttavia che gli obiettivi in esso indicati debbano costituire parte integrante e coerente della più ampia politica estera dell'Unione europea nei confronti dei paesi vicini e dei paesi che partecipano alla strategia regionale per il Mar Nero;

6.   ritiene che la cooperazione regionale nella regione del Mar Nero debba vedere la partecipazione dell'Unione europea, dei paesi PEV, della Turchia, paese candidato, e della Russia, quali partner uguali; ritiene che solo creando gradualmente fra i paesi del Mar Nero un senso di responsabilità condivisa per le sfide comuni alla regione, tra cui le questioni della sicurezza, il potenziale di coinvolgimento dell'Europa nella regione potrà trovare piena realizzazione; invita il Consiglio e la Commissione a coinvolgere attivamente nell'approccio politico tutti i paesi del Mar Nero;

7.   ritiene che il nuovo approccio regionale dovrebbe essere rivolto verso una serie di settori prioritari per i quali la Commissione dovrebbe elaborare un piano d'azione dettagliato che preveda obiettivi concreti, parametri e seguito da dare e costituisca la base per lo sviluppo del coinvolgimento dell'Unione europea nella regione nonché della cooperazione intraregionale; sottolinea che l'Unione europea deve concentrarsi su un numero limitato di obiettivi prioritari evitando dispersioni e duplicazioni degli sforzi;

Settori prioritari chiave della cooperazione
Le sfide in materia di sicurezza

8.   sottolinea che i conflitti irrisolti, tuttora presenti nell'area del Mar Nero, costituiscono un'importante sfida per la stabilità e lo sviluppo sostenibile di quella regione, oltre che un grosso ostacolo al processo di promozione della cooperazione regionale; chiede quindi un coinvolgimento più attivo e globale dell'Unione europea negli sforzi in corso per risolvere i conflitti, in conformità del diritto internazionale e dei principi dell'integrità territoriale e un impegno più approfondito da parte dell'Unione europea nella gestione dei conflitti e nelle operazioni di mantenimento della pace; ritiene che l'Unione europea abbia un ruolo chiave da svolgere, fornendo il proprio contributo alla cultura della comprensione, del dialogo e del consolidamento della fiducia nella regione;

9.   prende atto della consistente presenza militare della Russia nella regione attraverso la flotta del Mar Nero, di stanza nel porto di Sebastopoli in Crimea; osserva che l'accordo del 1997 fra la Russia e l'Ucraina sullo stazionamento della flotta del Mar Nero scadrà nel 2017; osserva che tale questione tuttora irrisolta ha già creato qualche frizione fra i governi russo e ucraino; incoraggia l'Unione europea a impegnarsi su questo problema, importante sotto il profilo strategico, e a collaborare più strettamente con i governi di Russia e Ucraina;

10.   sottolinea che l'Unione europea deve definire una solida serie di priorità nel campo della libertà, della sicurezza e della giustizia nel quadro della sinergia del Mar Nero, volte ad istituire l'armonizzazione e la comparabilità in interi settori politici;

11.   considerati i costi elevati dei visti applicati per alcuni paesi vicini, in seguito all'allargamento dell'area Schengen dal 21 dicembre 2007, invita il Consiglio e la Commissione a rivedere le tariffe applicabili ai visti ed a riportarle a un livello accettabile per i normali cittadini dei paesi che partecipano alla PEV o ad un partenariato strategico con l'UE;

12.   ricorda l'esigenza di affrontare le sfide poste dalla criminalità transnazionale e dal traffico di migranti clandestini, pur rispettando pienamente il principio di non espulsione; sottolinea che gli interventi in tale settore devono essere associati ad opportune misure per potenziare la mobilità, al fine di promuovere i contatti interpersonali e diffondere così i valori europei della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani; sollecita pertanto il Consiglio e la Commissione a concludere accordi in materia di agevolazione del rilascio dei visti e di riammissione con i paesi del Mar Nero che ancora non ne beneficiano, nonché a promuovere la mobilità con tutti gli altri strumenti possibili, tra cui la firma di partenariati di mobilità con i paesi PEV; sottolinea in particolare la necessità di efficaci agevolazioni in materia di rilascio dei visti per il traffico transfrontaliero locale e per gruppi specifici di popolazione come gli studenti, gli uomini d'affari e gli operatori della società civile;

13.   sottolinea che è importante sviluppare ulteriormente la cooperazione transfrontaliera e a livello di gestione delle frontiere, al fine di conseguire gli obiettivi in relazione sia alla sicurezza che alla fluidità del movimento; ritiene che la missione dell'Unione europea di assistenza alle frontiere della Moldavia e dell'Ucraina (EUBAM) apporti un importante bagaglio di esperienze nell'approccio alle sfide della sicurezza attraverso una cooperazione multilaterale e reputa che andrebbe ulteriormente rafforzata e applicata quale esempio di cooperazione frontaliera;

14.   sottolinea che è necessaria un'analisi approfondita delle situazioni e delle sfide specifiche in materia di sicurezza nei singoli Stati della regione del Mar Nero; appoggia la proposta che a Europol siano conferiti mandato e risorse perché possa assicurare un lavoro analitico sulla regione, in particolare nel settore della migrazione;

Promozione della stabilità politica e di un'effettiva democrazia

15.   ritiene che un nuovo approccio politico per il Mar Nero non si possa limitare alla cooperazione economica ma che dovrebbe anche essere inteso a creare un'area caratterizzata da democrazia sostenibile, buongoverno e dallo Stato di diritto e sottolinea, in particolare, l'importanza delle riforme politiche e giudiziarie e di un'efficace esecuzione degli impegni; sottolinea che la promozione dei diritti umani, della democrazia e delle libertà fondamentali è uno dei principali pilastri della politica esterna dell'Unione europea e ribadisce l'esigenza di inglobare questi valori sia nelle relazioni bilaterali che nell'approccio regionale, a prescindere dal grado di disponibilità mostrato dai governi partner; invita l'Unione europea ad affrontare le questioni della cooperazione regionale in questi settori nell'ambito dei dialoghi in materia di diritti umani e delle consultazioni con i paesi del Mar Nero nonché nel contesto di sedi multilaterali; incoraggia la Commissione ad avvalersi pienamente dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani e della sinergia del Mar Nero per promuovere la cooperazione regionale tra le società civili;

16.   si compiace dell'iniziativa di istituire una Euroregione del Mar Nero al fine di promuovere la cooperazione regionale attraverso la cooperazione tra gli attori regionali e locali; sottolinea l'importanza di progetti realizzati dal basso verso l'alto e di una cooperazione transfrontaliera a livello locale nel processo di costituzione di un effettivo spazio di democrazia e governance efficace nell'area del Mar Nero;

17.   sottolinea che è estremamente importante stabilire e sviluppare relazioni di buon vicinato tra i paesi della regione del Mar Nero e tra tali paesi e i loro vicini basate sul rispetto reciproco, dell'integrità territoriale, della non interferenza negli affari interni degli altri paesi e del divieto dell'uso della forza o della minaccia dell'uso della forza, in quanto principi fondamentali per promuovere la cooperazione regionale; ribadisce il significato di uno stretto dialogo con la società civile e del dialogo interculturale in tale settore e invita la Commissione a promuoverlo ulteriormente, in particolare nel contesto del 2008, Anno del dialogo interculturale, al fine di creare una cultura di tolleranza reciproca, rispetto della diversità e dialogo e cooperazione regionale;

Cooperazione nel campo dell'energia, dei trasporti e dell'ambiente

18.   fa rilevare l'importanza strategica che la regione del Mar Nero riveste per l'Unione europea come area di produzione e trasmissione, ai fini della diversificazione e della sicurezza dell'approvvigionamento energetico; invita il Consiglio e la Commissione a prevedere in tempi brevi un aumento del loro sostegno a favore di progetti infrastrutturali di importanza strategica; ribadisce il proprio sostegno alla creazione di nuove infrastrutture e di corridoi praticabili per il trasporto, che diversifichino sia i fornitori che le rotte, come il corridoio energetico transcaspico che attraverserà la regione del Mar Nero e le pipeline Nabucco, Constanţa-Trieste e AMBO nonché altri progetti previsti per quanto concerne il passaggio di gasdotti e oleodotti attraverso il Mar Nero e i progetti INOGATE (Interstate Oil and Gas Transport to Europe) e TRACECA (Transport Corridor Europe-Caucasus-Asia) che collegano le regioni del Mar Nero e del Mar Caspio; chiede di realizzare valutazioni di impatto sociale e ambientale per analizzare l'impatto della costruzione di tali nuove infrastrutture di transito;

19.   ritiene che la sinergia del Mar Nero dovrebbe costituire un quadro adeguato per la promozione delle riforme di mercato nella regione intese a creare mercati energetici competitivi, prevedibili e trasparenti;

20.   ritiene che l'integrazione regionale trarrebbe notevole beneficio da iniziative volte a promuovere i collegamenti fisici tra tutti gli Stati che si affacciano sul Mar Nero; sottolinea che la cooperazione nei settori dei trasporti e dell'ambiente non dovrebbe limitarsi alle questioni energetiche, ma offrire un approccio globale che tenga conto dei bisogni della regione; fa notare i progetti che mirano a costruire l'anello autostradale del Mar Nero; sottolinea la rilevanza del Mar Nero e del Danubio come vie di trasporto strategiche nella regione;

21.   rileva l'importanza del Danubio in quanto uno dei principali assi di trasporto e delle più importanti arterie economiche che collegano l'(Transport Corridor Europe-Caucasus-Asia) e la regione del Mar Nero; ritiene pertanto che lo sviluppo sostenibile del Danubio e il potenziale economico che rappresenta per il collegamento dei paesi che si affacciano sul Mar Nero dovrebbe rientrare tra le priorità dell'Unione europea nella regione; invita la Commissione a realizzare uno studio che esamini possibili iniziative concrete al riguardo, includendo anche gli aspetti ambientali; insiste che, se si vuole trarre il massimo beneficio dall'accesso dell'(Transport Corridor Europe-Caucasus-Asia) al Mar Nero, è di importanza fondamentale sviluppare le infrastrutture portuali dell'Unione europea sul Mar Nero (Bourgas, Constanţa, Mangalia e Varna) e sull'estuario del Danubio, al fine di garantire il trasporto intermodale;

22.   esprime profonda preoccupazione per la situazione ambientale nella regione del Mar Nero, in particolare per la situazione del Mar Nero in sé, colpita dall'inquinamento incontrollato e aggravata da numerosi incidenti ecologici, nonché per quella del Danubio e del suo delta; sottolinea che è necessario rafforzare l'applicazione degli accordi ambientali multilaterali nella regione e includere una valutazione ambientale in tutti i progetti a livello regionale, e chiede una maggiore cooperazione tra l'(Transport Corridor Europe-Caucasus-Asia) e i paesi del Mar Nero intesa ad affrontare tutte le molteplici sfide ambientali nella regione;

23.   esprime particolare preoccupazione per l'inquinamento incontrollato causato da idrocarburi e il suo impatto sulla fauna selvatica; sottolinea la necessità che la cooperazione vada oltre il sostegno fornito dalla Commissione tramite il Centro di controllo e d'informazione, in particolare per quanto concerne gli sversamenti di petrolio, attribuendo un'attenzione prioritaria alla sicurezza del trasporto marittimo tramite petroliere;

24.   richiama l'attenzione sul delta del Danubio, sede di habitat unici per specie animali e vegetali; sottolinea la forte esigenza di svolgere una valutazione d'impatto ambientale delle infrastrutture quali il canale di Bistraya tra la Romania e l'Ucraina;

25.   invita la Commissione ad adottare l'impostazione della task force DABLAS (per il Danubio e il Mar Nero) al fine di risolvere i problemi ambientali, incentrandosi non solo sul Danubio ma anche sui bacini fluviali del Dniester e del Dnieper;

Cooperazione economica e commerciale

26.  mette in evidenza la crescita economica disuguale, anche se forte, nell'intera regione, ma richiama l'attenzione sul fatto che tale crescita è più sostenuta nei paesi esportatori di petrolio e gas; mette in evidenza la fragilità del settore privato in molti paesi che si affacciano sul Mar Nero; sottolinea l'importanza di creare uno spazio di opportunità economiche e prosperità nella regione del Mar Nero per la popolazione locale e i partner commerciali; sottolinea la necessità di migliorare il clima degli investimenti per le imprese sia locali che internazionali, in particolare rafforzando la lotta contro la corruzione e le frodi, e di promuovere le riforme a livello di economia di mercato intese ad incrementare la competitività e l'attrattività economica tramite la creazione di economie diversificate e il conseguimento di una crescita sostenibile nonché della giustizia e della coesione sociale; incoraggia l'armonizzazione e ulteriori misure di liberalizzazione e sostiene la creazione di una zona di libero scambio in conformità dei principi dell'OMC; ritiene che l'(Transport Corridor Europe-Caucasus-Asia), in veste di principale partner economico dei paesi del Mar Nero, deve svolgere un ruolo fondamentale nella promozione degli obiettivi sopramenzionati e nel sollecitare la regione a compiere i passi necessari per conseguirli;

27.   tiene conto del ruolo di rilievo svolto dal turismo costiero e marittimo come catalizzatore per lo sviluppo della regione del Mar Nero in termini di commercio e crescita economica; sottolinea la necessità di sviluppare ulteriormente le infrastrutture del turismo e di incoraggiare la diversificazione dei prodotti turistici, tutelando in tal modo i mezzi di sussistenza tradizionali, facendo un uso migliore delle risorse naturali (es. le risorse geotermiche che offrono significative opportunità commerciali) e adoperandosi per il miglioramento della qualità della vita nella regione; sottolinea che la facilitazione del regime dei visti nella regione incoraggerebbe la mobilità e incentiverebbe le attività economiche e commerciali; ritiene che la Sinergia per il Mar Nero costituisca un quadro adeguato ai fini di promuovere lo sviluppo del turismo nella regione del Mar Nero;

28.   rileva iniziative interregionali quali il progetto relativo alla linea ferroviaria Baku-Tbilisi-Kars; ritiene che tale iniziativa getti le basi per una migliore integrazione economica e politica di quella parte di mondo nell'economia europea ed internazionale, e sia suscettibile di contribuire allo sviluppo economico e commerciale della regione; sottolinea tuttavia che il progetto esclude la linea ferroviaria, pienamente operativa, esistente in Armenia; sollecita le Repubbliche del Caucaso meridionale e la Turchia a porre in atto con efficacia politiche di integrazione economica regionale e ad astenersi da progetti regionali miopi e politicamente motivati nel settore dell'energia e dei trasporti, che violino i principi di sviluppo sostenibile della politica europea di vicinato;

Istruzione, formazione e ricerca

29.   sottolinea che è importante dare slancio al dialogo interculturale e invita la Commissione a promuoverlo ulteriormente;

30.   sottolinea la necessità di facilitare i contatti interpersonali promuovendo la cooperazione nei settori dell'istruzione, della formazione e della ricerca attraverso i programmi comunitari esistenti e disponibili (Tempus, Erasmus Mundus, settimo Programma quadro per la ricerca); invita l'Unione europea e i paesi del Mar Nero a rafforzare la propria cooperazione;

31.   sottolinea l'importanza di attrarre i ricercatori provenienti dai paesi del Mar Nero nell'Unione europea semplificando le procedure relative all'ottenimento dei permessi di lavoro, attraverso, tra l'altro, il sistema della carta blu;

Aspetti istituzionali e finanziari

32.   auspica un ruolo di primo piano per gli Stati della regione che sono membri dell'Unione europea nella promozione di una maggiore cooperazione con e all'interno della regione; ritiene che la Romania, la Bulgaria e la Grecia, in qualità di Stati membri appartenenti alla regione del Mar Nero, dovrebbero svolgere un ruolo di guida in tale ambito; sottolinea il ruolo speciale che questi Stati membri dovranno svolgere nel trasferimento di competenze e know-how attraverso i programmi Twinning, TAIEX e Sigma; ritiene che sia opportuno avvalersi pienamente dell'esperienza dell'Unione europea nella promozione della cooperazione regionale in altre aree esterne adiacenti, in particolare all'interno della dimensione settentrionale, per poter scambiare le prassi e le lezioni imparate;

33.   sottolinea l'importanza della posizione geografica della Russia e della Turchia nella regione del Mar Nero ai fini di promuovere la cooperazione regionale; ritiene che il successo della cooperazione regionale nel Mar Nero dipenda in misura fondamentale dalla capacità di coinvolgere questi paesi in modo costruttivo a fianco degli altri paesi rivieraschi;

34.   ricorda che è già disponibile un certo numero di meccanismi per la cooperazione regionale nella zona del Mar Nero; sottolinea, pertanto, che è necessario che l'Unione europea e i paesi del Mar Nero coordinino le attività ed evitino la duplicazione degli sforzi; ritiene che il rafforzamento delle diverse organizzazioni ed iniziative regionali, come l'Organizzazione per la cooperazione economica nel Mar Nero (BSEC), il Forum del Mar Nero per il partenariato e il dialogo, l'Organizzazione GUAM per la democrazia e lo sviluppo economico e altre organizzazioni settoriali, a seconda della loro competenza specifica, e una maggiore cooperazione con esse potrebbero costituire, eventualmente nell'ambito di una nuova struttura, un quadro appropriato per la creazione di sinergie; ritiene che dovrebbe essere ulteriormente sviluppata la dimensione sociale del dialogo e della cooperazione con e all'interno della regione del Mar Nero;

35.   plaude al fatto che la Commissione abbia recentemente ottenuto lo status di osservatore presso la BSEC e prende atto delle relazioni esistenti tra il Parlamento europeo e l'Assemblea parlamentare della BSEC; ritiene che sia importante incoraggiare ulteriormente la dimensione parlamentare della cooperazione tra il Parlamento europeo e i parlamenti dei paesi del Mar Nero;

36.   sottolinea che occorre sviluppare la cooperazione nella regione del Mar Nero anche a livello non governativo; a tal proposito, chiede alla Commissione di sostenere la creazione di una piattaforma delle ONG per il Mar Nero al fine di istituire un contesto per gli scambi tra le società civili della regione, approfondire la consapevolezza circa i problemi comuni e contribuire all'applicazione e al monitoraggio delle politiche comunitarie a favore della regione;

37.   chiede un uso razionale degli strumenti finanziari comunitari mediante un migliore coordinamento dello strumento europeo di vicinato e partenariato, dei Fondi strutturali e dei Fondi di preadesione a disposizione della regione; chiede alla Commissione di stabilire, in cooperazione con gli Stati beneficiari, un sistema generale in materia di informazione prima dell'esborso delle risorse, al fine di controllare e valutare in che misura l'impiego di tali risorse è sostenibile, efficace e conforme agli obiettivi generali delle politiche dell'Unione;

38.   approva il raddoppiamento delle risorse finanziarie previste nel quadro dello strumento europeo di vicinato e partenariato per il finanziamento di progetti transfrontalieri; chiede che i principi che disciplinano i Fondi strutturali, in particolare il partenariato, la sostenibilità, l'efficacia, la non discriminazione e il decentramento, siano applicabili all'uso di queste risorse finanziarie; invita la Commissione a informare il Parlamento sull'esecuzione dei fondi e sui progressi compiuti, mediante brevi relazioni semestrali;

39.   chiede alla Commissione di mettere lo strumento finanziario decentrato Fondi per piccoli progetti a disposizione di progetti "people to people" nel settore della cooperazione transfrontaliera, compiendo sforzi particolari per incoraggiare l'uso di tale strumento;

40.   sottolinea la necessità di rafforzare le capacità degli operatori locali e regionali nella regione del Mar Nero per quanto concerne la programmazione e la preparazione e attuazione dei progetti, in modo da garantire un'efficiente gestione degli strumenti finanziari comunitari;

o
o   o

41.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché ai governi e ai parlamenti di tutti i paesi del Mar Nero.

(1) GU L 22 del 26.1.2006, pag. 34.
(2) Testi approvati, P6_TA(2007)0538.
(3) Testi approvati, P6_TA(2007)0625.
(4) Testi approvati, P6_TA(2008)0016.
(5) Testi approvati, P6_TA(2007)0413.

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