Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 23 settembre 2008 sul quadro di valutazione del mercato interno (2008/2056(INI))
Il Parlamento europeo,
– visto il quadro di valutazione del mercato interno n. 16 bis del 14 febbraio 2008 (SEC(2008)0076),
– vista la sua risoluzione del 4 settembre 2007 sulla revisione del mercato unico: superare gli ostacoli e le inefficienze attraverso una migliore attuazione e applicazione(1),
– vista la comunicazione della Commissione, del 20 novembre 2007, dal titolo "Un mercato unico per l'Europa del XXI secolo" (COM(2007)0724),
– vista la comunicazione della Commissione, del 30 gennaio 2008, dal titolo "Secondo esame strategico del programma per legiferare meglio nell'Unione europea" (COM(2008)0032),
– viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles dell'8 e 9 marzo 2007, che ha approvato il Programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea, fissato l'obiettivo dell'Unione di una riduzione degli oneri amministrativi del 25% e invitato gli Stati membri a definire obiettivi equivalenti a livello nazionale,
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione, del 20 novembre 2007, dal titolo "Implementing the new methodology for product market and sector monitoring: Results of a first sector screening" ("Applicare la nuova metodologia per il monitoraggio dei settori e dei mercati dei prodotti: risultati di un primo esame settoriale"), che accompagna la comunicazione della Commissione "Un mercato unico per l'Europa del XXI secolo" (SEC(2007)1517),
– visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione, del 20 novembre 2007, dal titolo "Instruments for a modernised single market policy" ("Strumenti per una politica per il mercato unico più moderna"), che accompagna la comunicazione della Commissione "Un mercato unico per l'Europa del XXI secolo" (SEC(2007)1518),
– vista la comunicazione della Commissione, del 29 gennaio 2008, dal titolo "Monitoraggio dei risultati relativi ai consumatori nel mercato unico: la pagella dei mercati dei beni di consumo" (COM(2008)0031),
– viste le conclusioni del Consiglio Competitività (mercato interno, industria e ricerca) del 25 febbraio 2008 su "Un mercato unico per l'Europa del XXI secolo",
– visto l'articolo 45 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (A6-0272/2008),
A. considerando che la pubblicazione del quadro di valutazione del mercato interno, che contribuisce a ridurre il deficit di recepimento, va accolta con favore,
B. considerando che tutti gli Stati membri sono giuridicamente tenuti a recepire tutte le direttive sul mercato interno entro i termini fissati,
C. considerando che il quadro di valutazione è essenzialmente volto a incoraggiare gli Stati membri a garantire un tempestivo recepimento,
D. considerando che l'attuale deficit, pari all'1,2%, indica una situazione peggiore rispetto all'obiettivo dell'1% fissato dai capi di Stato e di governo nel 2007,
E. considerando che vi è un fattore di frammentazione dell'8%, ovvero che 124 direttive non sono state recepite in almeno uno Stato membro,
F. considerando che vi sono disparità fra i livelli di recepimento registrati nei vari Stati membri,
G. considerando che, anche se rapidamente e correttamente recepita, una direttiva può non risultare pienamente efficiente, in particolare laddove la sua applicazione comporti situazioni di incertezza giuridica che danno luogo a procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee e ostacolano il buon funzionamento del mercato interno,
H. considerando che il numero di procedure d'infrazione avviate è ancora molto elevato e che molte di esse riguardano un mancato o scorretto recepimento,
I. considerando che l'elusione e il mancato o scorretto recepimento di talune direttive possono conferire un vantaggio sleale,
J. considerando che l'applicazione delle direttive sul mercato interno è di fondamentale importanza per l'attuazione dell'agenda di Lisbona e di Göteborg per lo sviluppo sostenibile,
K. considerando che per avviare una procedura di infrazione dinanzi alla Corte di giustizia europea occorrono in media più di 20 mesi,
L. considerando che, a ulteriore discapito del funzionamento del mercato interno, taluni Stati membri non rispettano le sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee in materia di infrazioni,
M. considerando che negli Stati membri gli oneri amministrativi derivanti sia dalla legislazione nazionale, sia da quella comunitaria sono eccessivamente gravosi;
Applicazione - la base del mercato interno
1. sottolinea che la tempestiva attuazione, il corretto recepimento e la corretta applicazione delle direttive sul mercato interno costituiscono un requisito fondamentale per l'effettivo funzionamento del Mercato Interno e presentano implicazioni anche in termini di competitività e di equilibrio economico e sociale all'interno dell'Unione europea;
2. sottolinea quanto sia importante l'appropriazione del mercato interno a livello nazionale, regionale e locale; sottolinea altresì, in tale prospettiva, il ruolo della Commissione ai fini della creazione di partenariati nell'ambito del relativo processo di elaborazione politica;
3. rammenta che a partire dal 2009 l'obiettivo del deficit di recepimento è stato fissato all'1% ed esorta gli Stati membri ad adoperarsi per raggiungere tale obiettivo;
4. sollecita l'immediata adozione di opportune misure da parte degli Stati membri con un deficit particolarmente elevato e una stretta cooperazione della Commissione con tali Stati per un miglioramento della situazione; rileva come alcuni Stati membri abbiano dimostrato che è possibile ridurre significativamente e rapidamente il deficit;
5. rammenta che gli Stati membri e la Commissione devono affrontare con urgenza il problema dell'elevato fattore di frammentazione;
6. deplora che gli Stati membri introducano talvolta ulteriori requisiti all'atto del recepimento delle direttive nella legislazione nazionale; ritiene che tale fenomeno, detto "gold-plating", nuoccia al buon funzionamento del mercato interno;
7. ritiene che la creazione di un mercato interno forte, aperto e competitivo, attraverso la promozione della competitività del settore industriale europeo, sia un elemento essenziale della risposta dell'Europa alle sfide della globalizzazione, rafforzi gli incentivi agli investimenti esteri e tuteli i diritti dei consumatori europei; la Commissione dovrebbe pertanto tener conto della dimensione esterna al momento dell'adozione di nuove iniziative relative al mercato interno;
8. ricorda che, in un mercato interno aperto e competitivo, sono necessari strumenti più mirati e rigorosi per migliorare la lotta contro la contraffazione e la pirateria;
9. invita gli Stati membri ad affrontare con urgenza la questione del recepimento e dell'applicazione corretti delle direttive sul mercato interno ricorrendo agli orientamenti e alle migliori prassi esistenti; sollecita inoltre l'elaborazione di strumenti più precisi per far fronte alle carenze;
10. sollecita la Commissione ad accelerare la risoluzione delle controversie nella fase iniziale e ad evidenziare le infrazioni dalle conseguenze più gravi per i cittadini europei; incoraggia inoltre la Commissione a redigere un elenco delle procedure di infrazione avviate dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee in modo da fornire informazioni dettagliate sulle violazioni in questione;
11. esorta gli Stati membri ad adempiere ai loro obblighi nel rispetto delle sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee;
Sviluppo del quadro di valutazione come strumento politico
12. ritiene che, pur dovendo essere essenzialmente volto a incoraggiare un tempestivo e corretto recepimento, il quadro di valutazione potrebbe essere ulteriormente sviluppato come strumento per assistere i decisori politici nell'identificare ostacoli e barriere e nell'individuare gli ambiti in cui sono necessarie nuove iniziative; invita la Commissione ad ampliare ed approfondire la gamma delle informazioni e degli indicatori figuranti nel quadro di valutazione, tra cui la qualità, le condizioni sociali dei lavoratori e l'impatto sull'ambiente e sul cambiamento climatico;
13. invita la Commissione a includere nei futuri quadri di valutazione una sintesi facilmente comprensibile al fine di accrescerne l'accessibilità per i cittadini e gli altri soggetti interessati; incoraggia gli organismi competenti a livello nazionale e comunitario a pubblicare il quadro di valutazione sui rispettivi siti web e a potenziare le iniziative volte a promuovere il quadro di valutazione attraverso i mezzi di comunicazione;
14. deplora che il quadro di valutazione non fornisca informazioni sulle direttive che non sono state recepite; ritiene che alcune direttive, ad esempio la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, sui servizi nel mercato interno(3), siano più importanti di altre ai fini di un mercato interno efficiente; invita la Commissione a esaminare indicatori che riflettano meglio l'importanza relativa delle direttive per il settore industriale e i cittadini in vari ambiti; reputa che le valutazioni di impatto svolte dalla Commissione possano essere utili a tal fine;
15. rammenta che la qualità della legislazione comunitaria e la sua applicazione rivestono una grande importanza ai fini del corretto funzionamento del mercato interno e che il numero di cause pendenti dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee concernenti disposizioni poco chiare e la non corretta applicazione del diritto derivato dimostra la necessità di una maggiore precisione nella formulazione della legislazione comunitaria; chiede pertanto alla Commissione di introdurre nel quadro di valutazione indicatori relativi al numero di procedimenti in corso dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee concernenti la qualità degli atti di diritto derivato nonché la non corretta applicazione di questi;
16. accoglie con favore l'intenzione della Commissione di introdurre un approccio più sistematico al monitoraggio del funzionamento dei più importanti mercati di beni e servizi allo scopo di rivelare le carenze del mercato e promuovere strumenti politici più efficaci; sollecita pertanto l'indicazione, nel quadro di valutazione, di informazioni precise e più specifiche riguardo a settori e Stati membri nonché di indicatori concernenti gli aspetti transfrontalieri degli appalti pubblici;
17. invita la Commissione a garantire, in conformità con il punto 34 dell'accordo interistituzionale "Legiferare meglio", che tutte le sue proposte di direttiva contengano una disposizione specifica che imponga agli Stati membri di elaborare tabelle indicanti la correlazione tra gli atti in questione e le relative misure di recepimento nonché di trasmettere tali tabelle alla Commissione; deplora, a tale riguardo, che, opponendosi all'inserimento di detta clausola o trasformandola in un considerando non vincolante, gli Stati membri stiano riducendo la portata delle iniziative della Commissione e del Parlamento in materia di trasparenza;
18. considera l'attuazione dell'agenda di Lisbona e di Göteborg per lo sviluppo sostenibile una priorità politica e sottolinea in particolare l'importanza dell'applicazione delle direttive necessarie ai fini di tale attuazione; invita il Consiglio ad attribuire un ruolo di primo piano alle questioni relative al mercato interno nell'ambito della strategia rivista per la fase successiva al 2010;
19. si compiace dell'intenzione della Commissione di sviluppare strumenti volti a migliorare la politica per il mercato unico e i relativi mezzi, attraverso una maggiore documentazione, finalizzazione e accessibilità, un maggior decentramento nonché una migliore comunicazione della politica stessa;
20. invita la Commissione a valutare, attraverso indagini settoriali, inchieste presso le imprese e i consumatori o altri mezzi, la qualità e la coerenza dell'applicazione della legislazione comunitaria negli Stati membri al fine di garantirne l'efficace funzionamento;
21. sottolinea che un'applicazione tardiva e scorretta priva i consumatori e le imprese dei loro diritti, danneggia l'economia europea e mina la fiducia nel mercato interno; invita la Commissione a mettere a punto indicatori che consentano di misurare i costi sostenuti dai cittadini e dal settore industriale a causa di un recepimento tardivo e scorretto e a elaborare altresì indicatori che riflettano il rapporto tra i risultati ottenuti in termini di recepimento e le procedure di infrazione avviate contro gli Stati membri;
22. accoglie positivamente l'intenzione della Commissione di presentare ulteriori iniziative per una migliore regolamentazione e, in particolare, di migliorare le valutazioni d'impatto e ridurre gli oneri amministrativi, in quanto ciò contribuirà a un più efficace funzionamento del mercato interno; ritiene che le iniziative su questi temi siano collegate fra di loro e debbano essere trattate in base ad un approccio coerente;
23. accoglie altresì con favore l'obiettivo di ridurre del 25% entro il 2012 gli oneri amministrativi all'interno dell'Unione europea; invita gli Stati membri ad adottare opportune misure a tal fine; ritiene che il quadro di valutazione debba misurare gli sforzi e i progressi compiuti in questo ambito a livello nazionale e comunitario; invita pertanto la Commissione a valutare l'eventuale inserimento nel quadro di valutazione di un capitolo su questo aspetto;
24. si rammarica che i cittadini riscontrino tuttora molti ostacoli alla libera circolazione nel mercato interno; nota in tale contesto che il 15% dei casi trattati dalla rete SOLVIT nel 2007 riguardavano la libera circolazione delle persone e la cittadinanza dell'Unione europea; invita pertanto gli Stati membri e la Commissione a intensificare le iniziative volte a garantire la libera circolazione delle persone; sollecita in particolare gli Stati membri a creare sportelli unici allo scopo di assistere il pubblico nella gestione di tutti gli aspetti pratici e giuridici relativi agli spostamenti nel mercato interno; esorta inoltre la Commissione a elaborare e includere nel quadro di valutazione indicatori per il rilevamento degli ostacoli alla libera circolazione delle persone;
25. ribadisce l'obiettivo di un miglior funzionamento della legislazione sul mercato interno; ritiene che una sua migliore applicazione dipenda dallo sviluppo di una cooperazione e collaborazione pratica tra le amministrazioni; sollecita gli Stati membri e la Commissione a sviluppare ulteriormente i sistemi di scambio delle migliori prassi; sottolinea che, alla luce del numero di autorità locali, regionali e nazionali, è necessario promuovere e sostenere attivamente la cooperazione e semplificazione amministrativa; rileva come, a tal fine, il sistema d'informazione del mercato interno possa svolgere un ruolo importante;
26. esorta gli Stati membri a creare centri nazionali per il mercato interno allo scopo di promuovere il coordinamento, la semplificazione e la visibilità politica delle iniziative da essi avviate ai fini del funzionamento del mercato interno; sottolinea che tali centri dovrebbero essere collocati all'interno di organismi esistenti, ad esempio i Punti di Contatto Unici nazionali; sollecita gli Stati membri a garantire una migliore conoscenza pratica del diritto dell'Unione europea a tutti i livelli amministrativi nazionali per far sì che i cittadini e le imprese non debbano far fronte ad oneri e ostacoli inutili a causa di una mancata comprensione delle norme in vigore;
27. si compiace dell'attività svolta dalla Commissione allo scopo di istituire partenariati con gli Stati membri durante il processo di attuazione, attraverso gruppi di lavoro, reti in settori specifici, riunioni con esperti nazionali e orientamenti per l'attuazione; ritiene che l'attività svolta dalla Commissione per attuare la Direttiva 2006/123/CE si rivelerà un successo da ripetere in futuro; sottolinea che il Parlamento dovrebbe essere costantemente informato sulle procedure di attuazione;
28. evidenzia che attraverso la rete SOLVIT vengono spesso individuati problemi di attuazione; osserva con preoccupazione che spesso i centri SOLVIT non dispongono del personale necessario e che i tempi medi di gestione di un caso sono superiori alle 10 settimane; invita gli Stati membri a far sì che tali centri dispongano di un adeguato organico ed esorta gli Stati membri stessi e la Commissione a migliorare l'efficienza amministrativa, al fine, in particolare, di abbreviare sensibilmente i tempi di gestione dei casi; sollecita inoltre gli Stati membri a impegnarsi maggiormente nella promozione dei servizi della rete SOLVIT attraverso gli appropriati canali d'informazione allo scopo di farla conoscere meglio ai cittadini e alle imprese;
29. approva l'intenzione della Commissione di migliorare lo smistamento delle richieste di informazioni e dei reclami presentati da imprese e cittadini attraverso la rete SOLVIT e altri servizi di assistenza legati al mercato unico, in modo da garantire l'immediata trasmissione all'organo amministrativo competente, a prescindere dall'iter seguito al momento della presentazione; sottolinea che l'esperienza acquisita attraverso la rete SOLVIT dovrebbe essere integrata nel processo di elaborazione politica nazionale e a livello dell'Unione europea, apportando le necessarie modifiche strutturali o regolamentari;
30. invita la Commissione, in cooperazione con il Parlamento e la Presidenza del Consiglio, a tenere un forum annuale sul mercato interno, con la partecipazione degli Stati membri e di altri soggetti, allo scopo di definire impegni più chiari per la corretta attuazione della legislazione nei termini previsti e di creare uno spazio per le attività di valutazione comparativa e lo scambio delle migliori prassi;
31. invita il Consiglio a dare una più elevata priorità ai temi riguardanti il mercato interno creando una nuova formazione del Consiglio che si occupi di tali questioni o dando loro la massima priorità nell'agenda dell'attuale Consiglio Competitività;
32. ricorda la summenzionata risoluzione sulla revisione del mercato interno, con cui invitava la Commissione a istituire un "metodo di prova del mercato interno", ed esorta quest'ultima ad attivarsi per introdurre tale metodo di prova;
Il quadro di valutazione del mercato interno e quello dei mercati dei beni di consumo
33. ritiene che sia il quadro di valutazione del mercato interno, sia quello dei mercati dei beni di consumo servano a promuovere un mercato interno migliore a vantaggio di cittadini e consumatori;
34. accoglie con favore l'intenzione della Commissione di assicurare una migliore comunicazione delle iniziative relative al mercato interno e ritiene che i due strumenti di valutazione costituiscano importanti passi in tale direzione;
35. sottolinea che, ferme restando l'interconnessione tra i due strumenti e l'importanza della promozione di un loro coerente sviluppo, essi hanno destinatari finali diversi e dovrebbero pertanto essere tenuti distinti e dotati di differenti serie di indicatori;
36. considera opportuna una periodica revisione degli indicatori utilizzati nonché del rapporto tra i due strumenti di valutazione, ai fini di un loro adeguamento agli sviluppi del mercato interno;
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37. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.